fedetad ha detto:
Su tutte queste interpretazioni chiedo se e quando vuole a cobracalde di intervenire… eravamo tutti “ignoranti” e non è detto che non ci abbiano fatti fessi…
In linea di massima, si potrebbe anche essere d'accordo con la maggiore pericolosità del leopardo rispetto al leone.. ma il fattore fondamentale di cui tenere conto è l'interazione uomo-animale, che varia profondamente in base alla zona (flusso turisti, programmi di ricerca, villaggi locali, ecc.)
Gli animali si adattano con una certa velocità all'ambiente che li circonda e cercano di proteggersi dalle nuove minacce e di sfruttare i vantaggi offerti dalla nuova situazione..
Mentre nei parchi remoti di Zambia e Botswana, gli elefanti rappresentano un pericolo costante (attaccano l'uomo con puntuale frequenza) ed è praticamente impossibile avvicinare, anche in auto, uno sciacallo o un facocero, nel Chobe si può quasi accarezzare il grande mammifero... e nell'Etosha namibiano gli sciacalli entrano nei campi e si avvicinano ai barbecue dei turisti come cagnolini.. e i facoceri sembrano maiali da allevamento..
Se si parla con gli abitanti dei villaggi, nelle zone meno turistiche, sempre metteranno al primo posto (come pericolo) gli elefanti e i coccodrilli (se esistono corsi d'acqua da superare.. magari per andare a fare compere..).
Poi.. ippopotami (più facili da evitare) e bufali (facilmente si aggirano in gruppi numerosi, innocui).
I grandi felini sono temuti ma sono rari gli incontri "casuali" tra popolazione locale e questi predatori. I felini tendono quasi sempre a scappare.. e durante il giorno non sono particolarmente attivi (tralascio eventuali classifiche di pericolosità notturna.. quando i felini diventano realmente una minaccia.. dato che è impensabile per un locale, e a maggiore ragione per un turista, muoversi a piedi nella notte africana).
In effetti, il leopardo è più insidioso. Quando ci sono insediamenti umani nelle vicinanze del suo territorio, non si fa problemi a predare eventuali animali domestici... e si avvicina parecchio alle abitazioni..
Inoltre fa della sorpesa e del mimetismo uno dei suoi punti di forza. E questo, unito alla capacità di salire gli alberi, favorisce "pericolosi incontri ravvicinati".
E' questa la ragione per cui sono più frequenti gli attacchi di leopardi rispetto a quelli dei leoni. Infatti, i pericoli crescono esponenzialmente con la riduzione della distanza a cui avviene l'incontro tra uomo e animale.