Onslaught ha detto:
gli andrebbe spiegato, ad esempio, che i plasma utilizzano il sistema dei sub-field per costruire la scala dei grigi, altrimenti sarà difficile che capisca perché si parla di livelli di grigio.
I pannelli al plasma fanno un uso sostanziale della tecnica chiamata "dithering" per ovviare alle limitazioni nel numero dei colori visualizzabili simlutaneamente:
"Applicazione del dithering. I soli colori usati sono il rosso ed il blu ma, al rimpicciolirsi dei pixel, il colore appare violetto."
Il dithering viene usato in computer grafica per creare l'illusione della profondità di colore in immagini dotate di una tavolozza limitata (quantizzazione del colore). In un'immagine sottoposta a dithering, i colori non disponibili vengono approssimati dalla distribuzione dei pixel colorati con le tinte disponibili. L'occhio umano percepisce la diffusione come un amalgama dei colori. Il dithering è simile alla tecnica chiamata halftone nella stampa. Le immagini trattate con il dithering, particolarmente quelle in cui vengono usati pochi colori, possono spesso apparire granulari, o composte da puntini.
Utilizzi del Dithering:
Tutti i display hardware, comprese le vecchie schede video dei primi computer o i moderni schermi LCD fino alle fotocamere digitali, sono in grado di mostrare un limitato numero di colori rispetto alle periferiche più avanzate. Uno degli usi del dithering permette di mostrare immagini di qualità su schermi che non lo sono. Ad esempio, possiamo visualizzare immagini in truecolor su schermi in grado di mostrare solo 256 colori alla volta. I colori disponibili verranno usati per generare un' "approssimazione" dell'immagine originale. Il dithering sfrutta i vantaggi dell'occhio umano, che tende a miscelare due colori se sono posti troppo vicini (acutezza visiva).
Questo uso del dithering, in cui gli schermi dei computer sono la principale limitazione, viene fatto nel campo del software come i web browser. Dal momento che il browser raccoglie immagini da fonti esterne, può essere necessario operare il dithering su quelle troppo "profonde". A causa di questo problema, venne definita una tavolozza standard chiamata Web-safe palette, che raggruppa i colori visualizzabili su tutti gli schermi, a prescindere dal sistema operativo o dal browser utilizzati.
Un altro utile impiego del dithering è in quelle situazioni in cui il formato dei file grafici è il fattore limitante. In particolare, il comunissimo GIF utilizza al massimo 256 colori in molti software di editing. Le immagini in altri formati, come il PNG, possono avere restrizioni imposte dalla volontà di limitare la dimensione del file. Questo genere di immagini ha una tavolozza predefinita contenente i colori utilizzabili all'interno dell'immagine. In questi casi, i programmi di editing possono sobbarcarsi il compito di applicare il dithering prima di salvare le immagini nel loro formato.
Esempi di Dithering:
Ridurre la profondità del colore di un'immagine spesso causa effetti collaterali indesiderati. Se l'immagine originale è una fotografia, probabilmente i colori saranno migliaia, o addirittura milioni. Limitarne il numero fa, ovviamente, perdere qualità all'immagine.
Molti fattori possono modificare la qualità risultante, probabilmente il più significativo di questi è la "larghezza" della tavolozza usata. Ad esempio, un'immagine di alta qualità (Figura 1)
Figura 1. Fotografia originale; notare la sfumatura del colore nel dettaglio.
può essere ridotta con una tavolozza a 256 colori (Web-safe colors). Se i colori dei pixel originali venissero semplicemente spostati nel colore "più vicino" tra quelli disponibili, non avremmo applicazione del dithering (Figura 2).
Figura 2. Immagine originale a cui è stata applicata una tavolozza limitata (web-safe color palette) senza l'applicazione del dithering. Notare le ampie aree con colore uniforme e la perdita di dettagli.
Normalmente, questo approccio causa aree di colore uniforme e perdita di dettaglio, generando macchie di colore molto diverse dall'originale. Le aree sfumate appaiono a strisce (effetto banding). L'applicazione del dithering può aiutare a limitare questi artefatti visivi e, di solito, crea un'immagine più simile all'originale (Figura 3).
Figura 3. Immagine originale con web-safe color palette e l'applicazione dell'algoritmo di Floyd-Steinberg. Anche se usiamo la stessa tavolozza, l'applicazione del dithering genera un'immagine più simile all'originale.
Il dithering permette di ridurre il banding e la "piattezza" dei colori.
Uno dei problemi legati all'uso di tavolozze preimpostate è dato dal fatto che molti dei colori necessari non sono presenti, e molti di quelli presenti non sono necessari; una tavolozza che contenga molte sfumature di verde è controindicata se non usiamo il verde nell'immagine, ad esempio. In questi casi è indicato l'uso di tavolozze ottimizzate. In queste tavolozze i colori vengono scelti basandosi sulla loro frequenza nell'immagine originale. L'immagine ottenuta presenta ulteriori miglioramenti rispetto alla precedente (Figura 4).
Figura 4. In questo caso, l'originale è stato ridotto ad una tavolozza ottimizzata a 256 colori, ed è stato applicato l'algoritmo di Floyd-Steinberg. L'uso di una tavolozza ottimizzata, piuttosto che di una preimpostata, permette di migliorare ulteriormente l'immagine.
Il numero di colori disponibili nella tavolozza è un dato importante. Se, ad esempio, è composta di soli 16 colori, l'immagine perderà altri dettagli, oltre ad un incremento dell'effetto banding (Figura 5).
Figura 5. Profondità ridotta a 16 colori (ottimizzati) e niente dithering. Il colore appare a strisce.
Ancora una volta, il dithering ci aiuta ad aggirare il problema (Figura 6).
Figura 6. Stessa immagine, 16 colori ottimizzati, ma viene applicato il dithering per ridurre il banding (effetto a strisce).
Algoritmi di Dithering:
Esistono molti algoritmi creati per l'applicazione del dithering. Uno dei primi, ed ancora tra i più popolari, è l'algoritmo di Floyd-Steinberg, sviluppato nel 1975. Uno dei punti di forza di questo algoritmo è la sua capacità di minimizzare gli artefatti visivi attraverso un processo di diffusione dell'errore; solitamente produce immagini più simili all'originale rispetto a quanto fatto da altri algoritmi similari.
Altri metodi comprendono:
Dithering ponderato (Average dithering): una delle tecniche più semplici, è basata sulla selezione di un colore "medio" e sull'assegnazione di colore ai pixel in base a quanto sono "distanti" da lui
Dithering ordinato (Ordered dithering): produce un risultato simile a quello ottenuto nella stampa delle riviste attraverso l'uso dell'halftone
Dithering casuale (Random dithering): aggiunge un elemento casuale ad ogni pixel, creando l'immagine
Dithering di Albie (Albie dithering): metodo simile al Floyd-Steinberg, ma ottimizzato per la visualizzazione su schermi interlacciati
Dithering di Jarvis (Jarvis dithering): vedi l'immagine a lato per un esempio
lorenzo82 ha detto:
è tutta una messa in scena con numeri buttati li solo per dare un'idea vaga di quello che in realtà succede effettivamente nella tv...non esistono i 100Hz, i 200Hz...è tutta una presa in giro da dare in pasto all'utente meno informato...ma allora il grosso del forum di che cosa discute tutti i giorni nelle sezioni lcd-plasma su framerate multiplo della sorgente, scansione a 100Hz o 200Hz, processore che porta la sorgente 24p a schermo a 72Hz... tutte cavolate frutto del marketing??!!
In buona parte si... servono a fare scena atraversso un numero, che in se può dire tutto o niente in sostanza...
