Sony VPL-VW1000ES, proiettore nativo 4K per l'Home Theater al CEDIA 2011

Dalla recensione del Sony VPL-HW50ES

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Quanto ai livelli di luminosità, osserviamo che il valore di 0.014 Lumens non è un primato assoluto, ma colloca questo VPL-HW50ES nella zona dei migliori, dove cioè distinguere ad occhio nudo questo numero da qualche decimale più in basso è difficile (dobbiamo arrivare intorno allo zero, come nel caso del mitico Epson RH-4000 per poterlo dire con certezza). A questo si contrappongono 251 Lumens del bianco, il che, unitamente alla prestazione sfoderata al 40%, porta a valori di contrasto dinamico enormi: la luminosità massima aiuta a rendere l’immagine brillante, ed il valore intermedio porta ad un CR40 (12.440:1 è tanto…) che permette una visione contrasta, piacevole e mai affaticante, dato che viene raggiunta con grande linearità. L’Epson TW9000 ha valori superiori ma con un’emissione luminosa nettamente inferiore (circa la metà), e quindi la scelta della macchina è un fatto di gusti, se guardiamo queste misure. In più, il Sony ha anche il Reality Creation…

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L’esperienza con questo proiettore è stata incredibile. Una volta calibrato, e decisamente più che con il fratello maggiore VW1000ES (che, ripeto, non ha un nero che rientri nei miei standard: 0.034 contro 0.014 Lumens si vedono anche ad occhio nudo, ve lo garantisco), è scattato l’innamoramento. Sono stato conquistato da un contrasto dinamico secondo forse solo all’Epson RH-4000 e che perde qualcosina (sul numero) rispetto al TW9000. Ma solo su quello: dato che il livello del nero è tale da garantire comunque una leggibilità dei dettagli splendida, i 1251 Lumens costituiscono un appeal che non si può ignorare. Tanta luce, ben proiettata, che conduce ad un’immagine da primo della classe. Vi dico che ho sfruttato per l’ennesima volta “l’esperienza Federico”, ovvero la reazione che ha mio figlio, che ormai di proiettori ne ha visti tanti, all’apparire di una nuova “scatola” in soggiorno. “Madonna santa, come è bello questo proiettore! Ma che cos’è?”. Non gli avevo ancora detto nulla, ma mi sono limitato a farglielo trovare calibrato. Ed il risultato è stato lo stesso che è capitato a me: non avrei voluto restituirlo…
Il perché è presto detto: se anche non raggiunge il massimo del livello del nero possibile, questo Sony HW50ES ha, oltre ad un Iris dinamico straordinariamente funzionale, che opera al meglio in ogni condizione e che davvero non può essere lasciato spento per nessuna ragione, ed una fluidità data dal Motion Enhancer che rende la proiezione del tutto naturale. I colori, come nella tradizione Sony e come nella possibilità dei pannelli SXRD, sono splendidi: hanno quel pizzico di aggressività data da una componente blu piuttosto forte, ma all’interno di una naturalezza complessiva che fa accettare anche questo (o lo fa considerare una caratteristica peculiare e nulla più). Solo questi aspetti sono sufficienti, nel panorama dell’offerta attuale, a far prendere l’HW50 come una delle migliori realizzazioni disponibili. Il vero salto in avanti, però, lo fa compiere il Reality Creation. Vi posso dare la cosa con assoluta certezza perché non si tratta di un confronto a memoria, ma di un paragone diretto. Vi ho raccontato di una macchina che mi è piaciuta così tanto, l’Epson TW9000, da comperarla. Era abbastanza normale che, potendoli avere uno sopra l’altro, mettessi a confronto diretto i due proiettori, oltre tutto avendoli calibrati io al meglio per una riproduzione che, sia dal punto di vista cromatico che da quello dell’impiego dei sistemi per l’aumento della risoluzione, fossero di mia ottimale soddisfazione.
Bene: il Sony ha letteralmente disintegrato la pur eccellente prestazione dell’Epson. Fermandosi su un fotogramma ed analizzando (stesso schermo, un’immagine sopra ed una sotto, stessi cavi, ecc. ecc…) il dettaglio, l’HW50ES porta alla luce una quantità tale di particolari da rimanere a bocca aperta. Sembra quasi che l’LCD (che poi ho comperato, lo ricordo ancora una volta) abbia un velo steso davanti, e viene quasi da chiedersi: ma dove sono questi particolari che lì si vedono così bene? Perché sono totalmente spariti? Sto guardando un 4K a confronto con un 2K? La struttura della pelle, le ondulazioni tipiche di un volto e le sue imperfezioni, la struttura di un particolare (sto andando mentalmente ai fermi immagine su cui mi sono soffermato) sono così visibili da pensare ad un trucco.

Incredibile. Complimenti enormi, Sony.
Certo, se poi guardate l’altro da solo, rimane un eccellente proiettore che si vede decisamente bene, ma il confronto diretto non lascia scampo. Mettendo nel calderone tutto quello che caratterizza questa macchina, non credo di essere lontano dal poter dire che mi risulterà difficile, finché non vedrò un 4K con un nero decente, consigliare altro, anche a prescindere dal prezzo.. Che meraviglia!

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Conclusioni

Più facili da trarre di così credo sia difficile: per l’insieme delle sue caratteristiche complessive e per l’eccellenza dei parametri, per un livello del nero molto fondo quanto per i suoi splendidi colori, per la completezza delle dotazioni software e per la (relativa) facilità di messa a punto, ma soprattutto per lo straordinario Reality Creation che ci permette di arrivare (quasi) al 4K pur senza avere ancora nessuna sorgente a disposizione, il Sony VPL-HW50ES rappresenta, a mio parere, il miglior proiettore sul mercato. Quello che, non dovendo nemmeno pensare al budget, comprerei: anche sapendo che ne esistono tanti altri che costano svariate volte tanto. Con la attuale tecnologia e gli attuali supporti, è molto difficile riuscire a fare meglio…
 
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Dalla recensione del Sony VPL-VW1000ES

Questo Sony rappresenta un evento.
Mi spiego meglio: non si tratta di un nuovo proiettore e basta, ma del rilancio di una categoria, quella dell’high-end serio, che rischiava di venire distrutta dalla produzione orientale più economica.
Ho già fatto questo discorso più volte, e penso di potervelo ripetere prendendo spunto da questo proiettore, cercando di esporvi la mia posizione e quanto ne consegue dal punto di vista pratico.
Non c’è dubbio che l’intero mondo occidentale stia attraversando un periodo di crisi, ma non è certo compito mio quello di spiegarvene le ragioni o di dare una soluzione: questa è una rivista di audio/video, non il Financial Times! Mi limito a prendere per reale ed esistente un fatto, al quale i produttori di proiettori hanno reagito con una tattica (non la riesco a chiamare strategia) molto semplice: riducendo i prezzi. Tutti noi appassionati a gridare al miracolo, perché con l’urlo “La videoproiezione al popolo!” eravamo tutti convinti di avere davanti praterie di proiettori con tecnologia al wolframio-neodimio venduti a 25,99 Euro… Peccato che il mondo reale non sia quello di Alice nel paese delle meraviglie, e soprattutto che i produttori di hardware non siano la succursale della mensa della Caritas: il momento in cui si sono resi conto che (ma davvero!) il mercato dei videoproiettori NON E’ e non potrà mai essere quel bacino quasi infinito di quello dei televisori, cosa hanno fatto? Semplice: dato che riducendo i prezzi si riducevano anche fatturati e margini, e che andare appresso a clienti difficili come noi non portava risultati (gli appassionati di videoproiezione sono per editto regio degli scassaombrelli senza fine, che danno solo una quantità di problemi infinita: vogliono sempre e soltanto la massima qualità), hanno scelto la strada più semplice. L’uscita dal mercato.
Ecco quindi che sono spariti costruttori come Barco, Yamaha, Marantz, Davis ed altri, di cui ormai faccio fatica anche a ricordare il nome: è evidente che se vendevo prima 10 pezzi a 10.000 Euro l’uno, ed ora ne vendo sempre 10 ma a 1.000 Euro, il mio fatturato si è ridotto in maniera drastica, tale da non giustificare l’erogazione di beneficienza od assistenzialismo da parte di chi invece deve perseguire il profitto.
Mentre una gran parte degli appassionati di videoproiezione esultava per la riduzione dei prezzi e la scomparsa dei “truffatori” che vendevano macchine da 20 o 30.000 Euro (scordandosi completamente del fatto che il vicino mondo dell’audio è popolato di amplificatori con schemi elettrici del 1920 venduti a 50 o 60K, di diffusori che non si capisce perché debbano essere prezzati a 500 volte il prezzo del legno e dei componenti con cui sono costruiti e sbandierare listini da 100.000 Euro in su senza che nessuno abbia nulla da ridire…), cosa è successo? Che si sono ritirati dall’arena una valanga di costruttori, e la nostra scelta si va assimilando sempre più ad una… monoscelta! Aggiungiamo una cosa, che a me sembra particolarmente evidente: in questo momento il DLP è in una fase di difficoltà, dovuta al fatto che le sue prestazioni medie sono state senz’altro superate da quelle degli LCD riflessivi: ed in più ci si mette anche Sony con il 4K!
La conclusione del mio discorso è questa:
i) sono convinto del fatto che debba esistere un segmento high-end di macchine con caratteristiche tecnologiche, di costruzione e di assistenza e servizi di livello superiore. Il prezzo è un problema solo per chi non se lo possa permettere. Basta criticare proiettori che costano decine di migliaia di Euro: quando lo fate, pensate ad un amplificatore da 100K o ad una vettura da 350K: si può anche ascoltare la musica con l’MP3 ed andare in giro con una berlina media. In altri termini: smettiamola con gli atteggiamenti da “piagnoni dei forum” e facciamoci gli affari nostri. Per il bene di tutti e per poter scegliere tutti;
ii) sono convinto che il DLP in questo momento sia in difficoltà, ma non credo che sia morto. Per questo motivo, non appena mi sarà possibile, seguiterò a provare macchine con questa tecnologia. L’affermazione che “il DLP è morto perché ormai esiste il Sony 4K”, oppure “il DLP non ha ragione di esistere perché ci sono macchine più competitive, perciò che senso ha provare una macchina con questa tecnologia da 15 o 20K” è per me un’affermazione priva di senso. Miope. Che non pensa al futuro del nostro hobby. In una parola, se mi passate il termine non proprio elegante, idiota;
iii) esattamente come è vero per l’audio (ed anzi, qui a maggior ragione avendo a che fare con contenuti tecnologici decisamente più spinti, è necessario evitare un appiattimento su una sola fascia di prezzo (ovvero da 1.000 a 3.000 Euro massimo). Questa è la strada che conduce alla fine di questo hobby, perché facendo così, dato che i numeri non sono quelli dei televisori o dei telefonini, si condanna a morte (da parte dei produttori, sia chiaro) tutto un settore che è destinato a sparire. Ed a quel punto, quando vi sarete trovati dentro casa, come maggior elemento di stupore, un 85”
pesante quanto un pachiderma egiziano e della trasportabilità di un TIR viaggiante verso il Brennero, beh… non potrete che prendervela con voi stessi! E quindi, evviva i proiettori da 25 o 30.000 Euro: faranno sognare tutti quelli che, come me, non se li possono permettere. Ma che spereranno, che un giorno, magari usato o grazie ad una vincita insperata od alla eredità della zia Josephine, deceduta in quel di Baltimora e mai conosciuta, un proiettore così possa entrare in casa. Ma perché negarcelo?
Tutto ciò detto, e sostenuto a gran voce, ecco perché questo 4K, venduto a circa 16.000 Euro, rappresenta una vera e propria occasione per tutti quanti. A voi!


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Direi di partire dal sistema di processing definito “Reality creation”, che sostanzialmente si occupa di portare il segnale dalla risoluzione HD al 4K e di processarla di conseguenza. I due parametri sui quali è possibile operare, Resolution e Noise filtering, vanno come al solito usati con grande attenzione e parsimonia, perché l’effetto risultante può facilmente essere quello di generare rumore e basta, cercando l’immagine che viene orrendamente definita da molti “razor” ed in realtà è invece una badilata di grana e rumore video… Ma quello che ci interessa in realtà è sapere se questo processamento dell’immagine funziona o no. La risposta è sì, ma non aspettatevi, senza un confronto diretto, di vedere chissà cosa. Non ho avuto il tempo per vedere molti film (Cherubini mi ha lasciato il proiettore solo per un fine settimana, quindi la recensione è ovviamente insolitamente breve nella sua estensione di testimonianza fotografica), ma non sono rimasto a bocca aperta. Certo, ci sono stati dei passaggi dove il dettaglio era decisamente elevato, per non dire “da paura”, rispetto a quanto siamo abituati a vedere di solito. Ma onestamente, se non lo avessi saputo, probabilmente, come nel caso del JVC, non me ne sarei accorto.
E qui andiamo verso la valutazione di fondo: serve, ad oggi, comperare un oggetto del genere quando non esiste software 4K? Anche perché, sempre per onestà: anche se mi dovesse capitare, come è successo, di trovare spezzoni di filmati girati direttamente in questo formato, oppure processati a livello professionale quanto ottimamente vi possa parere… la domanda è sempre la stessa: cosa me ne farò mai di un filmato demo sui pony della Nuova Zelanda a passeggio negli alpeggi locali? Direi che dopo pochi minuti di meraviglia comincerà a subentrare una noia mortale, che non potrà portare che alla richiesta di un film o di un evento sportivo. Ci sono? No. Ci saranno presto? Nemmeno. E quindi? Beh, la mia considerazione è che questo oggetto valga comunque la pena di essere molto ben considerato. Perché il processing a 4K lo fa bene, perché se avessi avuto più tempo per valutarlo probabilmente sarei più enfatico nelle mie considerazioni, ma di certo Sony ha fatto qualcosa che non ha ancora realizzato nessuno e lo ha fatto molto bene.


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La calibrazione avviene partendo non da un default, che in realtà non esiste, ma scegliendo uno tra i nove preset di calibrazione, che sono tutti estremamente lineari come vedremo nella sezione delle misure (che questa volta appariranno in modalità leggermente diversa proprio per questo fatto). Un lavoro eccellente, che testimonia della bontà di questo proiettore. In aggiunta, un fatto importante è che i vari settaggi sono davvero adeguati a fare molto bene quello per cui sono stati progettati: per fare un esempio, se scegliete Cinema Film 2 (quello che dovrebbe riprodurre al meglio le immagini di un cinema, come leggete nel manuale di istruzioni), avrete sicuramente un ottimo risultato per vedere dei Blu-ray in modo davvero valido. Ma se passate a Photo, per parlare di qualcosa per cui una macchina come questa può tranquillamente essere impiegata, la resa è diversa ma assolutamente adeguata. E così via, senza avere sorprese. Il tutto senza difficoltà o dover fare sforzi giganteschi per linearizzare le prestazioni. Bravi, bravi, bravi.

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Commento (alle misure) - Il valore di atterraggio a cui sono arrivato in un tempo decisamente contenuto (per essere precisi: l’ultima rilevazione nelle condizioni di default è delle 18:51, quella di calibrazione delle 20:18. Significa un’ora e mezza!) è a mio parere il miglior compromesso per la linearità di queste due curve ed il bilanciamento ottenuto con la risposta spettrale ed il livello del nero.
 
Non escludo che agendo per un tempo più lungo si possa ottenere di più, ma va tenuto conto che… non ne avevo! In ogni caso: magari avere sempre a che fare con macchine del genere! In particolare vi vorrei far osservare come si possa passare dalla risposta spettrale del Bright TV (credo la peggiore di questo proiettore) a quella delle condizioni di calibrazione: sembra a tutti gli effetti di vedere tutt’altra unità! Un altro motivo per fare i complimenti alla Sony, che riesce a proporre una versatilità fuori dal comune. Ovviamente rimangono anche qui le considerazioni fatte in precedenza: 0.034 Lumens come valore del nero non rappresentano oggi qualcosa per cui commuoversi (l’Epson EH-R4000, al di là del fatto che possa essere o meno nei negozi, ma l’ho misurato…, presentava un valore corrispondente di 0.001!), ma un risultato assolutamente medio, indice di una progettazione che è andata in un’altra direzione, ossia quella della luminosità. Il fatto che abbia ottenuto “solo” 391 Lumens in condizioni di calibrazione non deve spaventare ed è abbastanza logico: con tutto che la macchina è decisamente facile da mettere a punto, ho passato troppo poco tempo con lei per arrivare in fondo. È chiaro che qui viene chiamato in causa il distributore italiano: da un paio d’anni sembra che avere una macchina dalla Sony (almeno per me, non voglio generalizzare) sia qualcosa di cui ringraziare e non un’opportunità per il costruttore. Se l’onere della prova va a finire sulle spalle di un negoziante, è evidente che i tempi si comprimono di conseguenza, e la accuratezza della prova ne risente: sono abituato a tenere le macchine per mesi, non per ore, per darne una valutazione piena ed accurata. Diciamo anche che 391 Lumens su uno schermo fino a 3 metri sono sempre una quantità decisamente adeguata, e quindi quello che prevale è la grande accuratezza di questo proiettore, che paga solo quando si tratta di scendere in basso: ma la risoluzione aiuta, dato che lo scaler funziona bene, e quindi abbiamo senz’altro la possibilità di “leggere” dei particolari in più che non avremmo con una tecnologia tradizionale.

La morale di questa carrellata: credo sia difficile trovare una macchina che abbia una regolarità di prestazioni pari a questa. Partendo da qualunque settaggio siamo in grado di arrivare ad un risultato eccellente, lineare e ben fatto. Naturalmente tenendo conto delle varie risposte (spettrale e livello del nero) che caratterizzano la singola performance di partenza: ma questo è ciò che definisce un percorso di calibrazione e lo differenzia nel risultato finale. Solo che partire da una base come questa, che aiuta non poco ad ottenere un risultato di livello, mostra come i progettisti della Sony abbiano dato il meglio di sé. Tutto questo va inquadrato però, come detto, in una precisa scelta di progetto: il VW1000ES è il primo proiettore 4K “vero”, ed è una macchina MOLTO luminosa. Non è un proiettore che abbia un livello del nero adeguato ad un Home Theater high-end su schermi di dimensione casalinga “europea”, ovvero nell’ambito massimo di tre metri. In queste condizioni di impiego paga uno scotto notevole ad una poderosa emissione luminosa, che alza il valore del nero. La cosa ovviamente si fa meno visibile nel caso di uno schermo più grande, ossia quando ci avviciniamo a dimensioni di un piccolo cinema: quattro, cinque, sei metri sono il pane perfetto per questo 1000, che non a caso deriva dalla macchina SXRD concepita per il cinema… al cinema! Altrettanto valida la considerazione che se guardiamo solo la risoluzione, qui non ce n’è per nessuno. Anche se paghiamo lo scotto dell’inesistenza di materiale adeguato a far rendere al meglio questa matrice.

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Dopo tutto quello che vi ho detto commentando le misure, penso che abbiate le idee chiare.
Questo VW1000ES è un portento tecnologico, è un vero 4K, è costruito in maniera superba, bello da vedere e piacevolissimo da usare, ha un software splendido, uno scaler eccellente, in alcuni passaggi la risoluzione (ancorché non nativa) da’ una marcia in più alla macchina e contribuisce ad una notevolissima sensazione di tridimensionalità, un Motionflow ed un Iris che funzionano molto bene, dei colori splendidi, una linearità ed una facilità di messa a punto che risultano fuori dal comune, un’ottica da paura, ha una serie di settaggi di base che sono perfettamente idonei allo scopo per cui sono stati progettati e che lo rendono estremamente versatile, e, grazie alla sua enorme luminosità, lo potete impiegare con schermi da 3, 4, 5 o 6 metri!
Perfetto? No. Ha un grosso problema: il livello del nero non è adeguato alle caratteristiche di una macchina high-end.
E questo, nella mia accezione di Home Theater, ha fatto sgonfiare tutto l’entusiasmo con il quale ero partito per la sua prova, considerando anche quello che avevo visto al CES di Las Vegas (è sempre vero che i proiettori vanno provati di persona!).
Non sono riuscito ad entusiasmarmi, e non è per il fatto che il materiale 4K non esiste, se non a livello di fotografie o di pochi spezzoni inutili per un uso pratico: ma semplicemente perché dopo aver visto quello che riesce a fare l’Epson, il confronto (per di più con una macchina da 5.000 e non 16.000 Euro) mi ha bloccato. È bello, tanto luminoso, trendy, fashion, quello che volete, ma non mi ha conquistato. Non ci posso fare nulla: ero partito con le migliori disposizioni, ma mi sono fermato.

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Conclusioni

Una rivoluzione per il mercato high-end e non solo: la prima macchina 4K ad apparire sul mercato consumer. Terribilmente luminosa, versatile, ben costruita, con uno scaler ed un obiettivo eccezionali, costruita in modo inappuntabile e con un software molto valido. In grado di accompagnarvi in molte serate, senza fare grandi modifiche ai settaggi di base. Solo con un piccolo, insormontabile difetto: con un livello del nero che non le da’ il giusto rilievo, mortificandone le prestazioni che dovrebbero essere high-end e che così invece si fermano prima. È vero che la perfezione non è di questo mondo, ma mi sarei aspettato qualcosa di più da Sony in questo campo. Andatelo comunque a vedere, l’esperienza merita. Come dite? È anche 3D? Uh, già… è vero! Beh, vi ho appena finito di dire che non si può essere perfetti!
 
Sono sicuro che (se anche ognuno di noi per forza da un parere oggettivo e soggettivo),quello che ha detto Andrea sia piu che corretto.
Eccellente macchina ,ma non perfetta(vista piu' volte)
Puo' darsi che il nuovo 500 (a prezzo piu' "umano"),sia la quadratura del cerchio
Marco
 
Puo' darsi che il nuovo 500 (a prezzo piu' "umano"),sia la quadratura del cerchio
Marco

Sperem......:D


@ ANDREA

Ciao Andrea sono proprio contento di leggerti qui su av......
E' sempre un piacere.....

Solo una domanda: credi che, sul livello del nero, in uno schermo di 4mt avrebbe quindi potuto migliorare la sua prestazione?

Ad onor del vero bisogna dire che la questione dello schermo da oltre i 5 mt etc l'ho sentita dire anche da qualcun'altro (Superslide)....

Saluti dal "canavese". :)
Gianluca


Ps. Aspettiamo tutti una tua recensione del nuovissimo Sony vpl-vw500es.....se serve tutti noi di av mandiamo una mail a sony pregandogli di farti testare la macchina....:p
 
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Ringrazio anche io Andrea per il gentile e istruttivo intervento ... :)

Saluti
Marco

Ps. A questo punto spero che provi al piu' presto il nuovo Sony 500 per capire se e' un 1000 piu' scadente o un 50 a 4K ;)
 
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Si insomma si può sapere su che schermo e' stato provato il 1000??? Se è' stato provato su 2.5 m di base logico che abbia manifestato un nero più elevato... Lampada in eco e normal? Tutte informazioni da citare nella prova invece di parlare di altro non inerente al Vpr..

Con tutto il rispetto poi a leggere la recensione del 50 sembra il Vpr definitivo ,valori da primato, non mi sembra di aver notato particolari difetti nella recensione, io invece che l'ho avuto posso benissimo affermare che nelle scene scure il confronto a livello di contrasto con un Jvc e' ben visibile e il famoso RC con BR non perfetti ha notevoli problemi , al punto da rendere l'immagine non piacevole per niente ...

Insomma belle le recensioni , ma io con tutto il rispetto le prendo sempre con le pinze... Non solo qui ma in tutte le cose ... Se devo prendere la nuova Mercedes leggo la recensione su Auto , poi però la vado a vedere dal vivo e la vado a provare... Sicuramente non la compro perché leggo tre righe su un giornale...
 
Prezioso contributo alla discussione, quello di Andrea Manuti, che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere recentemente.
Peraltro le considerazione sul 50 da lui fatte, sulla scorta di rigorosi dati strumentali, mi danno la conferma della bontà della decisione presa da me un anno fa di impossessarmi di questa macchina, dopo averne visionate diverse a confronto... Devo avere un buon occhio, tutto sommato...:D
Ziky, le nostre solo solo opinioni e impressioni, quelle di Andrea sono supportate da una competenza pluridecennale di altissimo livello professionale e da rigorose rilevazioni strumentali, che meriterebbero la più attenta considerazione da parte di noi appassionati. Poi, come ci sei tu che hai preferito altro al 50, ci sono ad esempio io che lo ho preferito dopo comparative ad altri modelli, non condivido le tue impressioni ne' sul nero (nel senso che la profondità e la dinamica del sony, pur non raggiungendo il jvc, sono ottimi) ne' sul reality, non mi piace il mf del jvc, adoro il dettaglio che da il rc se settato bene a seconda delle fonti, non digerisco il 3d del jvc col suo flickering, del jvc vedo la griglia e del sony no, non ho dovuto comprare un processore da 2000 euro per tararlo, visto che ha un cms completo, ma va bene così....:)
 
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Ragazzi ragazzi ormai e' passato un anno e ancora si parla sempre delle stesse cose...su' andiamo,avanti....:)
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....comunque ho fatto meglio io di voi due all'epoca acquistando l'rs48....:ciapet:...:D
 
I Sony ad oggi non raggiungono minimamente l'ansi contrast di altri produttori c'è poco da fare, possiamo stare qui a raccontarci le novelle, quando si ha una saletta dedicata "NERA" è hai toccato con mano il nirvana non puoi tornare indietro, il sacrificio è troppo elevato, quando arriveranno i nuovi modelli Sony e Optoma sicuramente avrò la possibilità di calibrali strumentalmente e spero proprio che le matrici del Sony e il percorso ottico abbiano fatto passi da gigante. E' ancora presto per giudicare spero comunque di rimanere a bocca aperta. :eek:
 
Solo una domanda: credi che, sul livello del nero, in uno schermo di 4mt avrebbe quindi potuto migliorare la sua prestazione?

Ciao Gianluca! :)
I Lumens sono sempre quelli, ed ovviamente non cambiano a seconda dello schermo. Quello che cambia è la percezione che ne abbiamo. Tanto più grande è lo superficie, tanto più si "dilata" la capacità di vedere questo difetto (parlo del nero sollevato). Per fare la prova pratica, basta estremizzare il discorso: proietta QUALUNQUE proiettore su uno schermo di 40 cm. di base e vedrai se il contorno non sarà grigio e ti darà fastidio! Quindi è chiaro che una macchina pensata per grandi schermi debba essere usata in quelle condizioni per rendere al meglio. Ma i numeri sempre quelli sono... ;)
 
Grazie Andrea,
Spero infine tu riesca a recensire al piu' presto il sony vw500 appena presentato....

Saluti gianluca
 
Ciao Andrea, ci siamo conosciuti a casa di Salvatore, in quel di Pozzuoli, ed ho avuto il piacere e l'onore di vederti all'opera sul 50.
A me risulta che sul sony i valori di contrasto nativo siano inferiori ai jvc, ma non l'ansi contrast, da quello che ho letto. Puoi chiarirmi la cosa?
 
Si insomma si può sapere su che schermo e' stato provato il 1000??? Se è' stato provato su 2.5 m di base logico che abbia manifestato un nero più elevato... Lampada in eco e normal? Tutte informazioni da citare nella prova invece di parlare di altro non inerente al Vpr.. [CUT]

Lo schemo che uso da anni (l'ho scritto tante volte e non lo rifaccio ogni volta per non diventare pesante, ma è ovvio che non sia obbligatorio (:p) aver letto tutte le mie recensioni...) è di 244 cm. E' una scelta ponderata dalle dimensioni del mio ambiente e dal fatto che rappresenta una sorta di media di quanto, più o meno, abbiamo in generale a disposizione nei nostri ambienti casalinghi. Quindi serve a parametrare la mia visione a quella che, sempre più o meno, la maggioranza degli appassionati ha. E quindi a cercare di "standardizzare", per quanto possibile, l'esperienza visiva. Che rimane soggettiva: e rimane un percorso singolo la taratura e la calibrazione ottimale (questo l'ho scritto tante volte ed ho scritto anche degli articoli che sono su HTProjectors). Per questo per me non ha alcun senso dire che parametri ho usato: la settimana scorsa sono andato da un amico che ha un JVC 750 e sono partito dai parametri che avevo impiegato in un'altra calibrazione. Come al solito, il punto di arrivo era TOTALMENTE diverso da quello di partenza impiegato in un'altra casa. Poi, come dico sempre, ognuno è libero di copiare (i cinesi lo fanno e ci fanno un sacco di soldi!), ma per ottimizzare i risultati, a meno che non ci siano grandezze eclatanti o particolarmente significative per il contesto della calibrazione (come a volte mi succede: ho citato la lampada proprio nella recensione dell'HW50), non serve a nulla dare questi parametri. Che rimangono inutili in altri ambienti: spiacenti, ognuno si deve cercare i propri!

Come al solito, non ha nemmeno senso parlare di proiettore definitivo: non l'ho mai scritto perché sarebbe una castroneria inaudita. Parlare del "miglior proiettore sul mercato" significa relativizzare a quanto presente in un momento specifico, non dare la parola "fine" ad una ricerca continua. Se fosse così, avremmo ammazzato il nostro hobby...

Infine, permettimi ancora una autocitazione nella recensione dell'HW50: sono d'accordo con te che l'acquisto si fa con una prova diretta, e che ognuno debba poi parametrarlo alle proprie esigenze ed alla propria esperienza per sfruttare al meglio ciò che compra, ma non erano tre righe di recensione... Tant'è che, proprio perché non credo ESISTA la macchina senza difetti, ho scritto anche questo:

Passiamo alle note meno belle, dato che ci sono sempre anche quelle. Parliamo del Motionflow, uno dei miei cavalli di battaglia preferiti per le macchine Sony, dato che è stato il primo a rendere accettabile ai miei occhi il 24p, che finalmente non andava più a scatti. È composto da due “pezzi”, il Film Proiection ed il Motion Enhancer, che si occupano il primo dell’inserzione di un black frame per migliorare il contrasto, ed il secondo di rendere più fluido il movimento. Nella prima versione del mitico VW200, azionando il Film Projection si doveva accettare un flickering (= sfarfallio) dell’immagine che dava un po’ fastidio, questo sì, ma che, essendo il proiettore non tanto luminoso, non si percepiva poi tantissimo: ed i vantaggi in termini di realismo e bellezza erano davvero importanti. Poi questa cosa è sostanzialmente sparita. La brutta notizia è che con questa versione siamo tornati indietro: azionata l’opzione Motion Enhancer mi è partita una sensazione sgradevole, confermata dalla proiezione di una scala di grigi: l’immagine ballava in un modo inaccettabile. Spento e bocciato: ci spiace per il nostro costruttore, stavolta.

Solo per completezza di informazione... :D
 
Be il livello del nero diminuisce certamente se a 100ire abbiamo 25ft questo è chiaro per molti, ma dobbiamo fare i conti quando a schermo abbiamo i canonici 14/15ft e l'ire0 risulta comunque grigiastro ;)
Per quanto mi riguarda l'iris dinamico è solo una grossa invenzione puramente commerciale, e per me, che JVC quest'anno sembrerebbe l'abbia implementato è solo segno di debolezza. :cry:
 
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Buongiorno Andrea!

Leggendo le tue recensioni su 50 e 1000, rimango abbastanza perplesso circa uno paio di punti. Prima di tutto, vorrei sottolineare che l' immagine non e' solo numeri ma comunque un' immagine da referenza non esiste senza numeri. Diciamo, dunque, che e' irrilevante se uno conta lumens, lux, FL o nits dal momento che parliamo di luce misurata. L' unica differenza e' che i primi due valori riguardano soltanto il flusso luminoso proveniente da una sorgente di luce mentre nits e FL riguardano luce riflessa o trasmessa. L' importante e' che ci sia linearita' ed uniformita' nelle misurazioni per arrivare a certe conclusioni e da quello che leggo, hai fatto proprio questo. Quindi nessuna obiezione circa la metodologia.

Non riesco, comunque capire un paio di punti sovraesposti. In nessun caso, i 391 lumens del 1000 non son in grado di riempire non ''decisamente'' ma anche marginalmente una superficie di 5,1 m.q. (3 metri di base). Con un gain unitario, 391 lumens significa 24,4 nits riflessi, figuriamoci schermi da 4,5 o 6 metri!! La norma intorno la luminosita' dice 12-16 FL ( o addiritura 12-22 FL secondo SMPTE) ed in questo caso siamo quasi a meta' del minimo valore.

Poi, non riesco a giustificare l' enorme differenza di on/off su le due macchine. Hai fatto le misurazioni con iris dinamico attivato su entrambe?

Ed un' ultima cosa...

Capisco il tuo ragionamento circa i numeri in contraposizione all' immagine proiettata. E' vero che anche se calibriamo e portiamo due macchine esattamente agli stessi livelli (luminosita', grayscale, gamma, colori), probabilmente le immagini sulla tela saranno diversi per un sacco di ragioni. Come fattore principale avrei posto la diversa tecnologia ed il modo di creare immagini usando un flusso luminoso. Percio' il nostro rosso per esempio e' diverso su un DLP ed un LCD vpr anche se tutti e due hanno inchiodato i 0,640 - 0,330 (magari pure avendo le saturazioni intermedie ai posti giusti) con un ΔΕ minimo di luminosita'. Pero', non riesco a capire tutta questa differenza che descrivi fra due macchine che usano la stessa tecnologia e modo di produre immagini. E' solo una questione di contrast secondo te? E' una questione di diverso modo di proccessione nell' immagine?

Spero di non essere frainteso. Cerco sempre di capire come funzionano le cose e spiegare perche' vedo quel che vedo...

Buona giornata!!:)
 
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