Si parla tanto di vinile: perche' non (ri)provarci ?

Microfast

Operatore
E si, come si puo' rimanere impassibili di fronte a tanto entusiasmo e discussioni ?

Mi chiedo se e' possibile oltre alle solite affermazioni esagerate o date frettolosamente troppo per scontate, scrivere qualche riga di impressioni all'ascolto nel modo piu' razionale possibile.

Ecco allora che ho tirato fuori dai numerosi LP che posseggo qualche esemplare inciso in modo direct ed in particolare lo Sheffield Lab Album Lab-7 ( contenente brani di Wagner ) di cui guarda caso posseggo il cd Direct from the master, ricavato trasferendo digitalmente dal nastro analogico a due tracce di riferimento registrato in simultanea all'incisione diretta ( non si tratta quindi di un caso ideale per un cd, che poteva essere registrato direttamente in digitale evitando una conversione ).

Ovviamente il mio giradischi e' quello che e', ma comunque non e' da buttare e con qualche piccolo accorgimento si riesce comunque a mitigare qualcuno dei suoi limiti.

Il giradischi un DENON a trazione diretta con motore asincrono quarzato dotato di ottima coppia non soffre certo di fluttuazioni, semmai sara' soggetto a un cattivo isolamento dalle vibrazioni essendo del tipo a base rigida ( ma ascoltando in cuffia penso di evitare questi problemi ) ed il rapporto segnale rumore sicuramente non sara' da primato a causa del motore a trazione diretta.

Per la testina ho usato la mia prode Shure V15-IV, sicuramente non raffinata come una costosa MC ma neanche una porcheria dopo tutto ( magari prendero' un DL103 per fare altri test ).

Lo stadio Phono e' quello del DENON AVC-A1SE : discretamente silenzioso si e' dimostrato ben adatto alla Shure evidenziando all'ascolto nessuna enfatizzazione o attenuazione degli acuti rispetto al Cd ( direi un bel risultato ).

La cuffia usata e' la Senheiser HD600 : una cuffia che vale piu' di quello che costa, un prodotto da anni universalmente riconosciuto come validissimo : incredibilmente ben esteso sulle basse e capace di risolvere segnali dinamici come raramente accade per un cuffia.

Come lettore cd ho usato come meccanica il REVOX B226 Signature, connesso in coassiale con il dac del Denon AVC-A1SE che come sapete in modalita' "pure direct" utilizza gli ottimi AD1853 collegati in differenziale ( due dac per canale ).

Faccio quindi partire in modo leggermente sfalsato il giradischi ed il lettore cd per poter rapidamente commutare da uno all'altro.

La prima sensazione che ricevo ascoltando l'LP e' il maggior rumore di fondo e gli inevitabilmente presenti click e tic ( in cuffia poi il tutto si nota ancora di piu' ), il suono e' comunque ottimo, risoluto e naturale : niente da dire, anche se per correttezza devo ammettere che ritengo in genere nettamente inferiori gli LP non registrati in direct mode.

Poi commuto sul cd e "sorpresa" il rumore di fondo e i difetti del vinile sono spariti; ma direte voi : a parte quello la qualita' del suono ?

Forse saro' sordo e poco dotato ma ripetendo il confronto una, due, dieci e piu' volte, niente da fare non riesco a cogliere differenze degne di nota, non uno strumento sul cd che sia piu' impastato, confuso, artificiale.
Ho letto di basse frequenze sul cd meno piene ? ; niente di tutto questo.
L'unica cosa che noto e' una leggera saturazione sul cd nel pieno orchestrale che penso dipenda dal nastro magnetico master originale, visto che ho decine di cd registrati a livelli ben piu' alti senza questo particolare problema.

Non posso non pensare che il cd poteva essere registrato direttamente in digitale, magari in PCM ad alta risoluzione ( DVD-AUDIO ) o in DSD ( SACD ).

Purtroppo e' l'unico disco che ho per fare un confronto diretto.

Qualcuno vuole unirsi a me in questi test ?

Possiede titoli registrati nei vari formati ?

Poi ho anche provato in ambiente, ma e' meno significativo.

Se a qualcuno interessa posso anche raccontare questa esperienza.

Basta con le chiacchere passiamo all'azione ............

Saluti
Marco
 
Microfast ha scritto:
E si, come si puo' rimanere impassibili di fronte a tanto entusiasmo e discussioni ?

Mi chiedo se e' possibile oltre alle solite affermazioni esagerate o date frettolosamente troppo per scontate, scrivere qualche riga di impressioni all'ascolto nel modo piu' razionale possibile.

Ecco allora che ho tirato fuori dai numerosi LP che posseggo qualche esemplare inciso in modo direct ed in particolare lo Sheffield Lab Album Lab-7 ( contenente brani di Wagner ) di cui guarda caso posseggo il cd Direct from the master, ricavato trasferendo digitalmente dal nastro analogico a due tracce di riferimento registrato in simultanea all'incisione diretta ( non si tratta quindi di un caso ideale per un cd, che poteva essere registrato direttamente in digitale evitando una conversione ).

Ovviamente il mio giradischi e' quello che e', ma comunque non e' da buttare e con qualche piccolo accorgimento si riesce comunque a mitigare qualcuno dei suoi limiti.

Il giradischi un DENON a trazione diretta con motore asincrono quarzato dotato di ottima coppia non soffre certo di fluttuazioni, semmai sara' soggetto a un cattivo isolamento dalle vibrazioni essendo del tipo a base rigida ( ma ascoltando in cuffia penso di evitare questi problemi ) ed il rapporto segnale rumore sicuramente non sara' da primato a causa del motore a trazione diretta.

Per la testina ho usato la mia prode Shure V15-IV, sicuramente non raffinata come una costosa MC ma neanche una porcheria dopo tutto ( magari prendero' un DL103 per fare altri test ).

Lo stadio Phono e' quello del DENON AVC-A1SE : discretamente silenzioso si e' dimostrato ben adatto alla Shure evidenziando all'ascolto nessuna enfatizzazione o attenuazione degli acuti rispetto al Cd ( direi un bel risultato ).

La cuffia usata e' la Senheiser HD600 : una cuffia che vale piu' di quello che costa, un prodotto da anni universalmente riconosciuto come validissimo : incredibilmente ben esteso sulle basse e capace di risolvere segnali dinamici come raramente accade per un cuffia.

Come lettore cd ho usato come meccanica il REVOX B226 Signature, connesso in coassiale con il dac del Denon AVC-A1SE che come sapete in modalita' "pure direct" utilizza gli ottimi AD1853 collegati in differenziale ( due dac per canale ).

Faccio quindi partire in modo leggermente sfalsato il giradischi ed il lettore cd per poter rapidamente commutare da uno all'altro.

La prima sensazione che ricevo ascoltando l'LP e' il maggior rumore di fondo e gli inevitabilmente presenti click e tic ( in cuffia poi il tutto si nota ancora di piu' ), il suono e' comunque ottimo, risoluto e naturale : niente da dire, anche se per correttezza devo ammettere che ritengo in genere nettamente inferiori gli LP non registrati in direct mode.

Poi commuto sul cd e "sorpresa" il rumore di fondo e i difetti del vinile sono spariti; ma direte voi : a parte quello la qualita' del suono ?

Forse saro' sordo e poco dotato ma ripetendo il confronto una, due, dieci e piu' volte, niente da fare non riesco a cogliere differenze degne di nota, non uno strumento sul cd che sia piu' impastato, confuso, artificiale.
Ho letto di basse frequenze sul cd meno piene ? ; niente di tutto questo.
L'unica cosa che noto e' una leggera saturazione sul cd nel pieno orchestrale che penso dipenda dal nastro magnetico master originale, visto che ho decine di cd registrati a livelli ben piu' alti senza questo particolare problema.

Non posso non pensare che il cd poteva essere registrato direttamente in digitale, magari in PCM ad alta risoluzione ( DVD-AUDIO ) o in DSD ( SACD ).

Purtroppo e' l'unico disco che ho per fare un confronto diretto.

Qualcuno vuole unirsi a me in questi test ?

Possiede titoli registrati nei vari formati ?

Poi ho anche provato in ambiente, ma e' meno significativo.

Se a qualcuno interessa posso anche raccontare questa esperienza.

Basta con le chiacchere passiamo all'azione ............

Saluti
Marco


Non voglio fare il guasta feste ma per me(ripeto per me)
le prove vanno fatte rigorosamente con i diffusori e supporti in buone condizioni.

ciao troglos

ps: prendilo(se vuoi) come un consiglio.
 
info

Io posseggo dei diret cd purtroppo non disponibile in vinile .

Per fare dei test comparativi seri si deve fare in doppio ceco , sopratutto se si fanno vari gruppi di ascolti ,si devono usare i stessi dischi per avere lo stesso termine di paragone.

ciao troglos
 
Anche io mi sono perso in confronti di questo tipo.

Anche io ho utilizzato un Sheffield lab, precisamente Harry James Comin' from a good place (Jazz).

Prima ho comprato il vinile poi visto che si sentiva troppo bene ho preso anche il CD, in realtà il CD non è quello della prima emissione ma quello rimasterizzato nel 96.

Il mio "gira" come forse sapete è un Thorens TD 166 MKII tutto originale ( :mad: ) con testina Benz Micro Glider il pre fono un Musical Fidelity x-lps (lo ho pagato 320€ secondo me li vale tutti anche se sono pochi).
Non ho una cuffia quindi il confronto lo ho effettuato in ambiente, con tutto ciò che comporta.

Allora diciamo che se focalizziamo l'attenzione sulla traccia 3 (Moten Swing) nel vinile sembrano un pelo più dettagliate le alte frequenze e le sfumature in secondo piano mi sembrano più in rilievo.
Al contrario nel CD la risposta alle basse è nettamente più evidente.
E' anche possibile che la sensazione precedente, quella del vinile, sia dovuta ad una carenza di basse freq. che finisce per evidenziare la gamma alta.
La sensazione di dinamica, in particolare sulla batteria ed i fiati, è nettamente a favore del vinile.
La cosa sembra inspiegabile, almeno sulla carta, può anche darsi che la inferiore dinamica a disposizione dei "gira" porti ad avere una sensazione (errata) di maggiore impatto (un po' quello che succede ascoltando la radio, passatemi il confronto).

Ci ho preso gusto ed ho comprato vari altri vinili di Rock che avevo su CD, tutta roba anni 70-80 non audiophile.
In questi casi complessivamente sul piano timbrico, dinamico e di immagine (quando sono registrazioni live) è a favore nettamente del vinile.

Ci ho preso ancora più gusto....ho comprato Misty in vinile (180g) e XRCD, diciamo che suonano in maniera equivalente (cioè in un modo stupendo) pur confermando le sensazioni avute con lo Sheffield.
C'è un però...che sembra un controsenso, con Misty il CD ha una immagine nettamente superiore.

Puo' essere il pre fono??? Il "Gira" troppo inferiore come classe rispetto al Copland CDA822 ??? Il Braccetto del "Gira" di quelli alla Thorens anni 80 con l'interruzione a metà braccio ???

Dite la vostra.... ;)
 
Re: Re: Si parla tanto di vinile: perche' non (ri)provarci ?

troglos ha scritto:
Non voglio fare il guasta feste ma per me(ripeto per me)
le prove vanno fatte rigorosamente con i diffusori e supporti in buone condizioni.

ciao troglos

ps: prendilo(se vuoi) come un consiglio.

Infatti ho fatto il confronto anche con i diffusori, solo che con gli equalizzatori trasformavo l'analogico in digitale e avresti detto che a causa di quello era inattendibile e senza eq. sarei stato troppo distolto dai difetti dell'ambiente ( ormai mi sono abituato bene, da quando sono passato ai DEQ2496, poi ....... ), sentirei solo rimbombi e code di bassi.

Non vorrai affermare che una buona cuffia, non viziata dai difetti dell'ambiente ( e piu' sovente di quanto si pensi dai limiti dei diffusori ) non permette di valutare come si deve la qualita' e la trasparenza di una registrazione ?

Non ci sara' la sensazione fisica dell'ascolto in ambiente, ma quello per queste valutazioni puoi anche metterlo da parte.

Se poi dovessimo scambiarci delle opinioni, mi sembra essenziale partire da una base il piu' simile possibile: eliminare la diversita' dell'ambiente e dei diffusori mi sembra gia' un enorme passo in avanti.

Circa i supporti per fare confronti diretti ( altrimenti sono solo ciance ) tu ne conosci altri ?


Saluti
Marco
 
Re: info

troglos ha scritto:
Io posseggo dei diret cd purtroppo non disponibile in vinile .

Per fare dei test comparativi seri si deve fare in doppio ceco , sopratutto se si fanno vari gruppi di ascolti ,si devono usare i stessi dischi per avere lo stesso termine di paragone.

ciao troglos

Troglos

Come puoi leggere con la strumentazione in mio possesso non sono stato in grado di esprimere giudizi categorici, a patto che servano..

Per me il vinile ha una sua ragion d'essere anche solo per ascoltare meglio i dischi anni 70 - 80 ai quali sono legato.

I confronti (con scopi del tutto personali legati a questa passione) li effettuo un po' per divertimento ed un po' per capire se è il caso di investire su un giradischi (inteso con intero sistema) migliore.....;)
 
Re: Re: Si parla tanto di vinile: perche' non (ri)provarci ?

ivan ha scritto:
Anche io mi sono perso in confronti di questo tipo.

Anche io ho utilizzato un Sheffield lab, precisamente Harry James Comin' from a good place (Jazz).

Prima ho comprato il vinile poi visto che si sentiva troppo bene ho preso anche il CD, in realtà il CD non è quello della prima emissione ma quello rimasterizzato nel 96.

Il mio "gira" come forse sapete è un Thorens TD 166 MKII tutto originale ( :mad: ) con testina Benz Micro Glider il pre fono un Musical Fidelity x-lps (lo ho pagato 320€ secondo me li vale tutti anche se sono pochi).
Non ho una cuffia quindi il confronto lo ho effettuato in ambiente, con tutto ciò che comporta.

Allora diciamo che se focalizziamo l'attenzione sulla traccia 3 (Moten Swing) nel vinile sembrano un pelo più dettagliate le alte frequenze e le sfumature in secondo piano mi sembrano più in rilievo.
Al contrario nel CD la risposta alle basse è nettamente più evidente.
E' anche possibile che la sensazione precedente, quella del vinile, sia dovuta ad una carenza di basse freq. che finisce per evidenziare la gamma alta.
La sensazione di dinamica, in particolare sulla batteria ed i fiati, è nettamente a favore del vinile.
La cosa sembra inspiegabile, almeno sulla carta, può anche darsi che la inferiore dinamica a disposizione dei "gira" porti ad avere una sensazione (errata) di maggiore impatto (un po' quello che succede ascoltando la radio, passatemi il confronto).

Ci ho preso gusto ed ho comprato vari altri vinili di Rock che avevo su CD, tutta roba anni 70-80 non audiophile.
In questi casi complessivamente sul piano timbrico, dinamico e di immagine (quando sono registrazioni live) è a favore nettamente del vinile.

Ci ho preso ancora più gusto....ho comprato Misty in vinile (180g) e XRCD, diciamo che suonano in maniera equivalente (cioè in un modo stupendo) pur confermando le sensazioni avute con lo Sheffield.
C'è un però...che sembra un controsenso, con Misty il CD ha una immagine nettamente superiore.

Puo' essere il pre fono??? Il "Gira" troppo inferiore come classe rispetto al Copland CDA822 ??? Il Braccetto del "Gira" di quelli alla Thorens anni 80 con l'interruzione a metà braccio ???

Dite la vostra.... ;)


Direi che puo' veramente svilupparsi un thread interessante e costruttivo, dove si puo' discutere seriamente senza "prendersi a cazzotti" verbalmente come spesso accade.

Direi che i confronti che hai fatto sono interessanti, fondamentale pero' avere a che fare con la registrazione dello stesso evento.

Fino ad ora abbiamo parlato solo di cd, ma pensa cosa si potrebbe ottenere con DVD-AUDIO e SACD; se ben realizzati offrono veramente un bel salto qualitativo rispetto ai cd.

Tu ne hai mai sentiti ?

Ho appena preso un SACD Channell Classic ( ccs sa 16501), di musica classica : sublime, fantastico.

DSD multicanale, ma non il multicanale spettacolo; i canali posteriori sembrano non emettere suono, eppure lavorano .......

Saluti
Marco
 
Il suono del vinile è una filosofia che va sposata dall'inizio alla fine. Solo allora si sarà ripagati dalla resa.
 
Mirko,

Io veramente vorrei discutere di alta fedelta', conosco e non mi da alcun fastidio che tu creda ciecamente nel vinile e nei giradischi ma con i tuoi discorsi non si arrivera' mai a niente di concreto: sono affermazioni sterili.

Prendi esempio da Ivan, quello mi sembra l'approccio giusto.

Saluti
Marco
 
Microfast ha scritto:
Mirko,

Io veramente vorrei discutere di alta fedelta', conosco e non mi da alcun fastidio che tu creda ciecamente nel vinile e nei giradischi ma con i tuoi discorsi non si arrivera' mai a niente di concreto: sono affermazioni sterili.

Prendi esempio da Ivan, quello mi sembra l'approccio giusto.

Saluti
Marco

E allora fatti le prove con il giradischi trovato in soffitta e la puntina recuperata al mercatino, questa è alta fedeltà.
 
Mirko ha scritto:
E allora fatti le prove con il giradischi trovato in soffitta e la puntina recuperata al mercatino, questa è alta fedeltà.

Sempre meglio che non farle e rimanere col solo giradischi ( per quanto valido possa essere ) in attesa di chissa' quali eventi .......

Invece di girarci intorno di chiaramente che non ti piace discuterne e che non hai voglia di fare nessuna prova degna di questo nome.

Saluti
Marco
 
Re: Re: Re: Si parla tanto di vinile: perche' non (ri)provarci ?

Microfast ha scritto:
Direi che puo' veramente svilupparsi un thread interessante e costruttivo, dove si puo' discutere seriamente senza "prendersi a cazzotti" verbalmente come spesso accade.

Direi che i confronti che hai fatto sono interessanti, fondamentale pero' avere a che fare con la registrazione dello stesso evento.

Fino ad ora abbiamo parlato solo di cd, ma pensa cosa si potrebbe ottenere con DVD-AUDIO e SACD; se ben realizzati offrono veramente un bel salto qualitativo rispetto ai cd.

Tu ne hai mai sentiti ?

Ho appena preso un SACD Channell Classic ( ccs sa 16501), di musica classica : sublime, fantastico.

DSD multicanale, ma non il multicanale spettacolo; i canali posteriori sembrano non emettere suono, eppure lavorano .......

Saluti
Marco



Non possiedo nè un SACD nè un DVD-A.

Ho comprato il Copland per motivazioni di tipologia di suono e di disponibilità di titoli, non ritengo di avere sbagliato.

Sono interessatissimo ai nuovi formati, attendo un lettore universale che preveda l’uscita video progressiva PAL, e garantisca una ottima qualità audio.

Per i confronti, premesso che farne è difficile, potremmo utilizzare dei titoli Telarc emessi nei 3 formati (SACD, DVD-A e CD), per il vinile che garanzia abbiamo che il segnale non sia stato “manipolato” per adattarlo a questo formato OLD STILE.

L’ equalizzazione RIIA può essere considerata una manipolazione ?
 
Mirko ha scritto:
E allora fatti le prove con il giradischi trovato in soffitta e la puntina recuperata al mercatino, questa è alta fedeltà.

Mirko se leggi i post precedenti puoi rilevare che ho sollevato dubbi sulla validità del mio sistema, e quindi sulle prove, però devi anche tenere conto che non è semplice stabilire se un sistema ha raggiunto un livello qualitativamente sufficiente per essere un riferimento valido.
I pratica dipende da che prospettiva lo valuti, il tuo sistema rispetto al mio è siderale ma il tuo rispetto al Mooss Eldorato forse cede qualche cosa in qualità.

In genere (probabilmente sbagliando) il parametro universalmente utilizzato è il prezzo dei componenti, adottando questo metro il mio test ha dato riscontri molto positivi, il Copland costa di listino 2500€ (pagato –15%) il giradischi lo avevo, in basi ai prezzi che leggo degli usati possiamo valutarlo 200€ la Benz 570€ il prefono 320€ --totale 1040€ , meno della metà per un risultato che a volte è migliore in altri casi poco peggiore ed altri ancore pari.

Ritengo quindi che se vogliamo testare il tutto conviene farlo e basta anche allo scopo di migliorare entrambi i sistemi.

Ciao.
 
Microfast ha scritto:
Sempre meglio che non farle e rimanere col solo giradischi ( per quanto valido possa essere ) in attesa di chissa' quali eventi .......

Marco, non te la prendere con Mirko, lui è fatto così, è un integralista ed a volte molto criptico.
Ovviamente Mirko non ha bisogno nè di avvocati nè di supporters ma credo di aver colto il suo messaggio che, per inciso, credo di mutuare.
La riproduzione analogica con "gira gira" è davvero una filosofia che devi sposare o rifiutare. Il concetto è che con un buon piatto ed un buon fonorivelatore si è ingrado davvero di ascoltare ottima musica ma solo se tutto il"parabisso" (sinergia piatto-braccio-testina) sono assemblati nel giusto modo e con le docute accortezze la qual cosa non è così facile come sembri nè così comune da trovare.
Sarà capitato anche a te (a me tante volte) di confrontarti con installazioni analogiche che noin ti dicevano nulla ma ti è mai capitato di ascoltare DAVVERO un sistema ben tarato e ben calibrato?

Non credere, molti dei sostenitori dell'analogico e che te lo propongono come la panacea di tutti i mali solo per essere annoverati tra i "puristi" non sanno neppure come regolare il VTA di un braccio o l'azimuth di un fonorivelatore.
Quello che Mirko voleva certamente dire è che per poter valutare un sistema anlogico in quanto tale non è sufficiente prendere un vecchio gira-gira, applicargli una testina e dire che il CD è migliore (è un esempio, ovviamente, non il tuo caso).

Io ora, come allora, sto impazzendo per trovare il giusto pre phono per la giusta combinazione fonorivelatore - pre-phono - pre - finale e ti garantisco che ne ho ascoltati diversi anche da svariate migliaia di Euro. I fattori che intervengono in una catena analogica (presumo lo sappia anche se non bazzichi tale universo) sono tantissimi ed un fonorivelatore di qualità può suonare diverso anche con solo qualche millimetro di VTA in più o in meno.

Saluti
Luca


Innanz
 
LucaV ha scritto:
Marco, non te la prendere con Mirko, lui è fatto così, è un integralista ed a volte molto criptico.
Ovviamente Mirko non ha bisogno nè di avvocati nè di supporters ma credo di aver colto il suo messaggio che, per inciso, credo di mutuare.
La riproduzione analogica con "gira gira" è davvero una filosofia che devi sposare o rifiutare. Il concetto è che con un buon piatto ed un buon fonorivelatore si è ingrado davvero di ascoltare ottima musica ma solo se tutto il"parabisso" (sinergia piatto-braccio-testina) sono assemblati nel giusto modo e con le docute accortezze la qual cosa non è così facile come sembri nè così comune da trovare.
Sarà capitato anche a te (a me tante volte) di confrontarti con installazioni analogiche che noin ti dicevano nulla ma ti è mai capitato di ascoltare DAVVERO un sistema ben tarato e ben calibrato?

Non credere, molti dei sostenitori dell'analogico e che te lo propongono come la panacea di tutti i mali solo per essere annoverati tra i "puristi" non sanno neppure come regolare il VTA di un braccio o l'azimuth di un fonorivelatore.
Quello che Mirko voleva certamente dire è che per poter valutare un sistema anlogico in quanto tale non è sufficiente prendere un vecchio gira-gira, applicargli una testina e dire che il CD è migliore (è un esempio, ovviamente, non il tuo caso).

Io ora, come allora, sto impazzendo per trovare il giusto pre phono per la giusta combinazione fonorivelatore - pre-phono - pre - finale e ti garantisco che ne ho ascoltati diversi anche da svariate migliaia di Euro. I fattori che intervengono in una catena analogica (presumo lo sappia anche se non bazzichi tale universo) sono tantissimi ed un fonorivelatore di qualità può suonare diverso anche con solo qualche millimetro di VTA in più o in meno.

Saluti
Luca


Innanz


Luca,

Non mi arrabbio di sicuro con nessuno, sono ben lungi dall'essere integralista e non rifiuto niente senza prima averlo provato.

So quanto tempo un giradischi necessiti per essere messo a punto, un po come un tritubo rispetto ad un proiettore digitale.

Premesso che ognuno e' libero ( e ci mancherebbe altro ) di impiegare il propio tempo e spendere il propio denaro come preferisce, io personalmente non me la sento di investire tanto tempo e denaro in un qualcosa che e' comunque irrimediabilmente il passato.

Ho maturato questa decisione perche' :

1) Ritengo ormai maturo il digitale con il PCM ad alta risoluzione ed il DSD.

2) Fin dai tempi degli LP il vero problema era e resta la qualita' delle incisioni e come sai di valide ce ne sono molto poche.

3) Il multicanale diventera' sempre piu' interessante e meglio utilizzato ( ricordati quanti tentativi furono fatti per la quadrifonia ).

4) Il digitale da un certo prezzo in avanti offre un aumento di prestazioni molto ridotto, sicuramente non conviene il DAC da 30.000 Euro che poi usa la stessa componentistica di quello da 2.000, meglio non buttare i soldi ed aspettare nuovi componenti sofisticati ed evoluti che sicuramente non verranno realizzati dai marchi esoterici che tanto vengono osannati; ho avuto prova di questo passando dal Behringer DSP8024 al DEQ9624 : quest'ultimo usa praticamente la stessa componentistica del Lexicon MC8, costa quattro soldi ( poco meno di quanto costava all'origine il DSP8024 ) eppure ora mi ritrovo una tale trasparenza e ricchezza di dettaglio che non sento praticamente piu' la necessita' di entrare ed uscire in digitale.

5) Forse perche' appartengo alla stessa categoria di Andrea Aghemo degli incapaci di godere di queste sottigliezze ( chissa' pero' perche' sentiamo i difetti macrospopici che i puristi fan finta di non sentire ).

In conclusione ognuno la pensi come vuole, ma perche' non ci impegnamo un po ( come ho gia' proposto invano tante volte ) per creare un db dei migliori titoli disponibili ( indipendentemente dal supporto ) con un piccolo commento su cosa ci ha colpito maggiormente ?

Saluti
Marco

Ps. per l'accoppiamento della testina al pre ti consiglio di leggerti qualche vecchio numero di Suono : a quel tempo quando provavano le testine ( sia MC che MM ) il variare del carico non causava piccole variazioni di resa come ultimamente mi e' parso di leggere, ma diversi dB. di enfasi o attenuazione in gamma alta, che mi sembra equivalente al divertirsi a regolare gli "odiati" controlli di tono, altro che preferenza personale.

Che diamine cosi' non si torna col vinile indietro solo di 30 anni ma di 50 e piu'; ancora un piccolo sforzo in questa direzione e cercheremo i 78 giri ........
 
Microfast ha scritto:
...cut...io personalmente non me la sento di investire tanto tempo e denaro in un qualcosa che e' comunque irrimediabilmente il passato.
Rispettabile ma pur sempre opinione personale.
1) Ritengo ormai maturo il digitale con il PCM ad alta risoluzione ed il DSD.
Anche io, ma una cosa non credo escluda l'altra.
2) Fin dai tempi degli LP il vero problema era e resta la qualita' delle incisioni e come sai di valide ce ne sono molto poche.
Marco, converrai che il problema è tuttora lo stesso, anche e sopratutto con i CD.
Anzi, le incisioni degli anni 60 sono tra le migliori disponibili mentre. IMHO uno dei motivi per cui il CD non ha "spento" l'analogico è proprio la carenza di software adeguato, o meglio, l'evoluzione dello stesso non è stat direttamente proporzionale alla diffusione ed alla evoluzione delel elttroniche che li devono operare.
3) Il multicanale diventera' sempre piu' interessante e meglio utilizzato (ricordati quanti tentativi furono fatti per la quadrifonia).
Questo è verosimile.
4) Il digitale da un certo prezzo in avanti offre un aumento di prestazioni molto ridotto,etc.etc.
Beh, se ti riferisci al mio esempio della dcs, ascoltalo e poi mi dici se l'aumento di prestazioni è ridotto!.
5) Forse perche' appartengo alla stessa categoria di Andrea Aghemo degli incapaci di godere di queste sottigliezze (chissa' pero' perche' sentiamo i difetti macrospopici che i puristi fan finta di non sentire).
Marco, questo è troppo soggettivo.
Potrebbero non essere difetti o esserlo al tuo orecchio e non a quello degli altri...ma qui torniamo in loop nel discorso miusre...
In conclusione ognuno la pensi come vuole, ma perche' non ci impegnamo un po (come ho gia' proposto invano tante volte) per creare un db dei migliori titoli disponibili (indipendentemente dal supporto) con un piccolo commento su cosa ci ha colpito maggiormente ?
ASSOLUTAMENTE DACCORDO
Che diamine cosi' non si torna col vinile indietro solo di 30 anni ma di 50 e piu'
E chi lo dice che non sia un bene?
E te lo dice uno che si è appena preso un SACD multicanale!!
Saluti
Luca
 
LucaV ha scritto:
Rispettabile ma pur sempre opinione personale.

Anche io, ma una cosa non credo escluda l'altra.

Marco, converrai che il problema è tuttora lo stesso, anche e sopratutto con i CD.
Anzi, le incisioni degli anni 60 sono tra le migliori disponibili mentre. IMHO uno dei motivi per cui il CD non ha "spento" l'analogico è proprio la carenza di software adeguato, o meglio, l'evoluzione dello stesso non è stat direttamente proporzionale alla diffusione ed alla evoluzione delel elttroniche che li devono operare.

Questo è verosimile.

Beh, se ti riferisci al mio esempio della dcs, ascoltalo e poi mi dici se l'aumento di prestazioni è ridotto!.

Marco, questo è troppo soggettivo.
Potrebbero non essere difetti o esserlo al tuo orecchio e non a quello degli altri...ma qui torniamo in loop nel discorso miusre...

ASSOLUTAMENTE DACCORDO

E chi lo dice che non sia un bene?
E te lo dice uno che si è appena preso un SACD multicanale!!
Saluti
Luca

Luca,

Neanche io ho buttato via il giradischi, anzi cerchero' di migliorarlo, certamente pero' non investendoci migliaia o peggio decine di migliaia di euro.

Certo che il problema delle cattive incisioni e' sempre piu' attuale, pero' perdonami dei tanti LP che posseggo trovo tecnicamente "sopportabili" quasi unicamente quelli ad incisione diretta e questi non sono cosi' vecchi come dici tu .......

Se poi intendi dire che ci sono esecuzioni irripetibili, be questo e' un'altro discorso e forse varrebbe la pena trasferirli come si deve in digitale, ripulendoli propio come si fa con le pellicole.

Sai come la penso sui prodotti esoterici, non ( solo ) per i prezzi assurdi, ma anche ragionando tecnicamente e razionalmente non riusciro' mai a "digerire" certe follie, e dal punto di vista sonico come gia' detto appartengo alla schiera dei comuni mortali......

Circa le opinioni personali, non mi sembra per fare un esempio che il rumore di fondo sia tanto piacevole per nessuno, l'assenza di questo nel digitale ( anche se a volte anche qui non manca ) mi sembra una bella conquista, eppure mai sentito dire dal purista che dia fastidio, neppure nei pianissimo dove diventa evidente e puo' rendere "impastato" il suono.

Ripeto non confondiamo una passione ( rispettabilissima e anche interessante ) con il traguardo della massima fedelta' complessiva ( sottolineo complessiva ), ripetibile, pratica e dai costi accessibili.

Infine se reputi un bene tornare indietro di 50 anni, ti dico perche' non di 100 ?

Aspetto trepidante un tuo nuovo thread in cui annunci che hai acquistato dal museo della scienza e della tecnica i cilindri di Edison ........ :D :D

Saluti
Marco
 
Microfast
Ripeto non confondiamo una passione (rispettabilissima e anche interessante) con il traguardo della massima fedelta' complessiva (sottolineo complessiva), ripetibile, pratica e dai costi accessibili.
Marco, allora, cosa è la massima fedeltà complessiva?
Tu ripeti complessiva. Ma cosa intendi per massima fedeltà?
Posto che l'ascolto in HiFi è un evento IMPRESCINDIBILMENTE EVOCATIVO (mutuo) e non potrà mai rappresentare la riproduzione di ciò che è stato registrato dal vivo.
IMHO la massima fedeltà non può essere "dogmatizzata" perchè troppo influenzata da variabili esterne.
Poi parli di "ripetibile, pratica e dai costi accessibili".
Passi per la ripetibilità (sempre e comunque auspicabile, anche nelle prove), ma la praticità e l'accessibilità sono variabili che rientrano nel TUO concetto di massima fedeltà; allora avresti dovuto usare il termine massima fedeltà RELATIVA visto che - ad esempio - per me la praticità non è assolutamente un parametro influente nel raggiungimento della "massima fedeltà" così come pure il costo accessibile.
Se c'è un prodotto che mi consente di aumentare la qualità del mio sistema perchè devo negarlo solo per il fatto che non me lo posso permettere?
Infine se reputi un bene tornare indietro di 50 anni, ti dico perche' non di 100 ?
Colgo la battuta ma non reputo bene tornare indietro, sai bene come la penso, dico solo che la qualità non E' CIECAMENTE nell'innovazione.
Tutto qui.
Anche io uso il SACD e mi piace molto ma ciò nondimeno ammetto che un buon disco in vinile con un buon impianto da sensazioni e soddisfazioni ugualmente fededgne.
Basta non essere partigiani (o manichei, che mi piace di più).
Aspetto trepidante un tuo nuovo thread in cui annunci che hai acquistato dal museo della scienza e della tecnica i cilindri di Edison ........ :D :D
Non disperare, può essere che un giorno di questi ti renda felice!
Saluti
Luca
 
LucaV ha scritto:
Marco, allora, cosa è la massima fedeltà complessiva?
Tu ripeti complessiva. Ma cosa intendi per massima fedeltà?
Posto che l'ascolto in HiFi è un evento IMPRESCINDIBILMENTE EVOCATIVO (mutuo) e non potrà mai rappresentare la riproduzione di ciò che è stato registrato dal vivo.
IMHO la massima fedeltà non può essere "dogmatizzata" perchè troppo influenzata da variabili esterne.
Poi parli di "ripetibile, pratica e dai costi accessibili".
Passi per la ripetibilità (sempre e comunque auspicabile, anche nelle prove), ma la praticità e l'accessibilità sono variabili che rientrano nel TUO concetto di massima fedeltà; allora avresti dovuto usare il termine massima fedeltà RELATIVA visto che - ad esempio - per me la praticità non è assolutamente un parametro influente nel raggiungimento della "massima fedeltà" così come pure il costo accessibile.
Se c'è un prodotto che mi consente di aumentare la qualità del mio sistema perchè devo negarlo solo per il fatto che non me lo posso permettere?

Colgo la battuta ma non reputo bene tornare indietro, sai bene come la penso, dico solo che la qualità non E' CIECAMENTE nell'innovazione.
Tutto qui.
Anche io uso il SACD e mi piace molto ma ciò nondimeno ammetto che un buon disco in vinile con un buon impianto da sensazioni e soddisfazioni ugualmente fededgne.
Basta non essere partigiani (o manichei, che mi piace di più).

Non disperare, può essere che un giorno di questi ti renda felice!
Saluti
Luca


Luca, che tu sia un audiofilo raffinato, tecnicamente preparato, intraprendente e che non bada a spese non c'e' dubbio e ti faccio i miei complimenti.

Parlando di apparecchi esoterici, rileggi i tuoi post e noterai che esistono due LucaV : il primo che e' pronto a fare mille prove, tentare nuove strade e dare mille consigli ai piu' inesperti, poi improvvisamente come un fulmine a ciel sereno parli di acquisti di apparecchi dal costo impossibile e delle sensazioni esclusive che ti hanno procurato ascoltandoli.

Sicuramente ti piace possedere qualche cosa di esclusivo e visto che puoi permettertelo ed e' una tua scelta non ci trovo nulla da ridire, pero' non posso non notare che in questi casi d'incanto tutti i discorsi tecnici spariscono inevitabilmente: ed in effetti si puo' solo dire che il prezzo e' altissimo e che il suono e' ( deve esserlo per forza ) di qualita' irraggiungibile; insomma bisogna crederci.

Mi piacerebbe che ( se non lo hai gia' fatto ) cominciassi a guardare piu' a fondo cosa offrono realmente questi apparecchi.

Io da ben piu' di venti anni ho analizzato costruzione e dove possibile gli schemi elettrici di questi apparecchi e marchio prestigioso ed estetica a parte ( che per molti puo' anche essere importante ma che ha ben poco a che fare con la resa effettiva ) troverai: dimensionamenti abnormi assolutamente inutili, sezioni di alimentazioni ridondanti all'inverosimile, componenti usuali o appena migliori di quelli che trovi in apparecchi "commerciali" di fascia alta ed una costruzione meglio curata.

Tutte carattesistiche che per carita' non sono negative, ma criticabili senza mezzi termini quando il prezzo sale di 10-20 volte.
Sicuramente se li producono, li venderanno a qualcuno, di sicuro non a me.

Io sarei tentato da qualcosa di esclusivo ma non solo nel prezzo e nell'estetica ed invece purtroppo e' ben raro trovare tecnologia esclusiva, innovativa, circuitazioni particolari .......

La qualita' complessiva : sono stufo di sentire parlare dell'apparecchio adatto per la musica classica e quello adatto per la discoteca, il diffusore elettrostatico dai medi incomparabili, ma che si rovina con brani contenenti troppi bassi e che non si riesce ad accoppiare facilmente ad un sub.

E' come se avessimo un videoproiettore adatto a film con livelli medi perche' viziato da luce spuria in basso e da saturazione sul bianco.

Io preferisco un apparecchio mediamente valido piuttosto di uno eccellente in qualche parametro ma scadente in altri.

Sono anche stufo che si gridi allo scandalo per una conversione A/D e D/A che se ben fatta e' oggigiorno quasi impercettibile e poi ci si dimentichi che i migliori diffusori in commercio per limiti propi caratterizzano la resa infinitamente di piu' ( per non parlare poi dell'ambiente ) e che si ricerchi la qualita' di riproduzione spendendo inutilmente cifre assurde in cavi ........

Ho accennato all'importanza della qualita' alla portata di tutti : ti chiederai ? cosa me ne importa ? tanto io spendo di piu' e non mi interessa.

La questione invece e' piu' sottile e ci riguarda tutti : e' provato che e' possibile ottenere apparecchi digitali di ottime caratteristiche e di prezzo relativamente basso, lo stesso si puo' dire per i diffusori : esistono casse derivate dai modelli piu' costosi che offrono ottime caratteristiche a una frazione del costo del modello da cui derivano, basta completarle con un buon subwoofer e si ottiene un sistema di diffusori validissimo, dulcis in fondo con l'aiuto dei DSP si porrebbe rimedio ai difetti acusticamente piu' noiosi e deturpanti quasi sempre presenti in un ambiente domestico.
Se il mercato si spostasse in questa direzione tutti potrebbero accorgersi ( e senza spendere un capitale ) quante incisioni sono oggi di qualita' pessima e costringerebbe gli editori a tenere piu' in considerazione la qualita'.
Per lo stesso motivo chi cerca l'apparecchio esoterico pretenderebbe piu' "arrosto" e meno "fumo" ed un rapporto q/p accettabile.
Insomma partire da una qualita' migliore alla base gioverebbe a tutto il mercato e sopratutto a noi audiofili.

Saluti
Marco
 
Microfast ha scritto:
Sempre meglio che non farle e rimanere col solo giradischi ( per quanto valido possa essere ) in attesa di chissa' quali eventi .......

Invece di girarci intorno di chiaramente che non ti piace discuterne e che non hai voglia di fare nessuna prova degna di questo nome.

Saluti
Marco

Ogn'uno di prove fa le sue. Io che era meglio il giradischi l'ho scoperto andando ad ascoltare impianti simili al mio però con il giradischi. Tu non so che prove vuoi fare con la cuffi con piatti che non puoi aprezzare il vinile fino in fondo.
 
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