Segnale digitale, la sorgente conta?

Prova fatta.
In effetti la differenza è imbarazzante a tutto favore del lettore del MSB UMT (meccanica di lettura Oppo e parte digitale MSB). La prova l'ho eseguita ascoltando il quartetto n° 14 di Mozart, ed. Telarc, esecuzione del Cleveland Quartet.
Con il lettore BD Sony (BDP-S360), collegato al DAC tramite S/PDIF coassiale, si perde in profondità e corpo. Le medioalte sembrano stridenti e scombiccherate; la musica pare frantumarsi, perdere l'amalgama e la trama. Gli strumenti sembrano prodotti dalla Chicco.
E la prova l'ho fatta con le 801D che sono le meno rivelatrici della compagnia.
Mi pareva che la differenza si sentisse anche dalla cucina. :cool:
In sintesi pare andare molto meglio su tutti i parametri l'ottica ed il sistema di correzione del MSB UMT (_ _ _ _ €) rispetto all'ottica ed al sistema di correzione del BDP Sony S360 (149 €).
Invece pare che non sia proprio un granché il sistema di lettura del Nuforce MSR-1 macchina che, comunque, è nata per la musica liquida.
Ciao, Enzo
 
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Ad avvalorare questa tesi ho anche la prova che ho effettuato tempo fa fra il mio Theta DaViD, che altro non è che un Pioneer DVD 505 con quasi tutta la parte elettronica modificata (ho contato sei trasformatori separati, che alimentano altrettante sezioni), e il suddetto Pioneer che ho acquistato l'anno scorso su eBay per la stratosferica cifra di 30€ spedito, giusto per avere una meccanica di ricambio in caso di necessità.

Anche in questo caso le differenze sono notevoli, il Theta suona con una precisione, una scena tridimensionale e una naturalezza che non sono proprie del Pioneer, il quale presenta invece un suono più aggressivo e ruvido sulle medio alte, perdendo allo stesso tempo dettaglio e dimensioni del soundstage.

Anche in questo caso, come per la prova di Enzo, stiamo parlando di apparecchi di costo diversissimo (1:10).
 
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Anche più di 1:30 al listino. La cosa particolare è che l'ottica del Nuforce (con la quale avevo confrontato tempo fa il BDP) che, comunque, è un'apparecchiatura che al listino era a 2400 €, con un po' di pazienza, i CD li rippa benone (tipo un PC con EAC) e, come liquida, va bene mentre, nella riproduzione audio diretta di un CD, pare piatto e smorto.
In sintesi:
ottica del Nuforce (che esce in S/PDIF): piatto e smorto;
ottica del MSB UMT: v. post n° 21, inoltre, paiono minime le differenze con riproduzione di liquida in formato 44.1/16 sulla stessa macchina;
musica liquida con il Nuforce (che esce in S/PDIF): non male;
musica liquida con il UMT MSB: per me, il massimo mai provato;
BDP: v. post n° 21.
Ciao, Enzo
 
scusate ragazzi, ma parlate di differenze con porte digitali e cavi hdmi... ma non specificate il tipo di cavo che state utilizzando! magari cambiando cavo otterreste una timbrica diversa. :D
 
Per quanto mi riguarda, con cavi digitali, non ho mai visto/sentito nessuna differenza.
Ho circa 10 cavi HDMI di marche e prezzi diversi, e tutti riproducono la stessa qualità audio/video
 
ma non specificate il tipo di cavo che state utilizzando! magari cambiando cavo otterreste una timbrica diversa.
Le prove le ho fatte con i cavi in firma.
S/PDIF: Viablue NF-75 da 0.5 m di lunghezza con connettori RCA (lo stesso che uso tra il Nuforce ed il DAC);
Il MSB UMT è collegato al DAC con cavo di rete cat-6 MSB fornito assieme al UMT.
Ciao, Enzo
 
Theta DaViD collegato al dac via AES/EBU con cavo VDH 102 mkIII 110 Ohm.
Pioneer DV 505 e Sony BDP S-570 collegati al dac con cavo coax VDH Digi-Coupler 75 Ohm.
Compensazione volume fra ingresso AES/EBU e coax 2db
 
He He. Lo immaginavo (ho visto i tuoi posts sul thread dedicato) ma noi abbiamo risposto lo stesso :p.
Comunque, a parte scherzi, il cavo digitale è piuttosto strategico in quanto le frequenze in gioco sono abbastanza elevate nonostante si tratti di 1 e 0. Nulla di esoterico comunque: impedenza conforme (75 ohm per RCA e 110 ohm per XLR) e capacità parassita la minore possibile. Anche la lunghezza è bene che sia quella strettamente necessaria. In sintesi, bastano pochi accorgimenti e si dormono sonni tranquilli (a mio parere).
Ciao, Enzo
 
ci sono differenze tra collegamento digitale e analogico? (non ho mai collegato niente in analogico).

Pensa che io sono nella situazione diametralmente opposta.
Non ho mai veicolato alcun segnale audio che non fosse analogico.
Ho cambiato l'ampli da pochi giorni e ne ho acquistato uno che l'ingresso digitale neanche ce l'ha. ;)
Non sono l'unico, eh. Persone moooolto più esperte di me mi hanno confermato la bontà della scelta.
 
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Pensa che io sono nella situazione diametralmente opposta.
Non ho mai veicolato alcun segnale audio che non fosse analogico.
Ho cambiato l'ampli da pochi giorni e ne ho acquistato uno che l'ingresso digitale neanche ce l'ha. ;)
Non sono l'unico, eh. Persone moooolto più esperte di me mi hanno confermato la bontà della scelta.

Scelta personale e legittima, per fortuna non è l'unica possibilità.
C'è un sacco di gente che ascolta con i compattoni ed è felice lo stesso.
 
Persone moooolto più esperte di me mi hanno confermato la bontà della scelta.
Se come sorgente del segnale si potessero usare i nastri master o, quanto meno, delle copie derivate dagli stessi, sarei d'accordo, purtroppo poi da quei nastri, dopo alcuni passaggi, si arriva alla stampa del disco con tutte le sue magagne e limitazioni: dinamica necessariamente limitata, rumore di fondo, usura abbastanza elevata, distorsioni di vario grado dati dall'allineamento della testina/solco frutto di compromessi, banda comunque limitata; tutto questo indipendentemente dalla qualità del sistema giradischi-testina, se poi questo non è al top (ovvero costoso) si aggiungono altre magagne.

Ciao
 
mi intrometto in questo 3D perchè ho lo stesso dubbio dell'autore (e guarda caso ho anche le stesse sorgenti) ma vorrei entrare nello specifico citando "nomi e cognomi" delle sorgenti per risolvere il "dilemma" che in questi giorni mi attanaglia ( :D )
la mia catena audio la potete leggere in firma e per ora, nella sua modestia mi pare equilibrata e mi da soddisfazione.
però da domani sostituirò i front con delle Palladium 37F che automaticamente, sul fronte musicale, renderanno inadeguate la sorgente e l'amplificazione.
Al momento, visto lo sforzo economico profuso per i diffusori, non mi posso permettere molto ma avrei pensato alla sostituzione della sorgente con un Oppo 103 oppure con un Cambridge 751 ma, questo è il punto, ne vale la pena?
Voglio dire: siccome per ora continuerei ad avere l'Onkyo 886 come pre, di conseguenza il segnale sarebbe sempre veicolato in digitale hdmi, cambierebbe qualcosa? e se avessi dei miglioramenti sarebbero almeno proporzionati alla spesa (550€ circa)?
 
Il sistema ottico e meccanico dell'Oppo legge molto bene: decisamente consigliabile. Lo conosco perché è montato sul MSB UMT che uso come sorgente digitale preferita. Il sistema di correzione degli errori e di veicolazione del segnale digitale, invece, è diverso.
Quello che non mi convince troppo è la veicolazione del segnale digitale per mezzo dei protocolli HDMI che, pare, non siano poi tanto prestanti sull'audio. Meglio il classico S/PDIF.
Ciao, Enzo

P.S.: il convertitore interno dell'Oppo non dovrebbe essere malaccio, pertanto, penso che ti converrebbe usare, per l'ascolto di musica in due canali, l'uscita analogica dell'Oppo ed entrare nell'ingresso linea del preamplificatore. Il Cambridge non lo conosco.
 
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Grazie Enzo per la risposta.
Quindi mi stai dicendo che con un Oppo 103 e collegamento in coassiale (S/PDIF sarebbe il coassiale, o sbaglio?) probabilmente avrei dei miglioramenti?
Sarebbe una bella notizia.
 
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