Segnalazione nuovi dischi Progressive Rock

AH AH AH AH!!!!
sono peggio delle vespe quando d'estate accendi le luci in casa e battono sui vetri! :)
ammazza la vecchia è quasi una metafora, sicuramente devi sconfiggere il glorioso passato del pescione e darti alla reale modernità del nuovo corso, con annessi pregi e difetti.
almeno potrai dire con certezza che dei Genesis non ce ne sono nemmeno le tracce nelle copertine, e manco più nel logo (il vecchio logo Marillion rimane una delle cose più belle graficamente, peccato!!!)
naturlamente stai nominando l'album cardine del decennio, quello che ti chiedo, per cortesia, caro fox, ascoltalo in ordine di tracce e se possibile per intero. vi è la title track che è divisa in quattro parti, una più gradevole dell'altra posizionate in maniera strategica a rompere i cambi (perdonami il linguaggio da ciclista, forse essendo tu di Bergamo apprezzerai).
te lo dico perchè da vinilista trovo questo aspetto imprescindibile nel poter apprezzare il disco, naturlmente essendo tu un "progressista" immagino lo sappia ben meglio di me ed anzi mi scuso per la troppa invadenza, quindi non mi rimaner male se ti sembro scontato ma.... a volte gli abituati al digitale fanno il classico "shuffle". ;)
fammi sapere!

ps poi rispondo alle altre discussioni, ora sono un tantino "distrutto"!
 
Non posso dire che non ci sto provando, e per la seconda volta. Tranquillo: gli album sono inseriti interi in playlist - no "shuffle".
Nel Genesisforum avevo letto appassionati (anche se non a livello dei tuoi da vero cultore: onore al merito) commenti su certi post-Fish album e questo per me è contagioso. Non ti dico quanto ci rimango male quando non riesco a condividere determinate emozioni che percepisco forti e sincere...
Purtroppo ho dovuto mollare "Marble": mi infastidiva proprio e non ho avuto la forza di affrontare un secondo ascolto.
Ora sto a "Brave" che MI SEMBRA più ascoltabile.
Aggiornerò.

(Suggestivo il suono di organo+cornamuse [sintetizzate?] all'inizio della title track. Mi emozionano le cornamuse.).
 
nope, quello lì che sussurra e gorgheggia le canzoni di quelli che ancora si nominano Marillion, proprio non riesco a digerirlo.
è un fatto proprio di pelle, come non ho mai sopportato Mercury nei Queen, Johnson negli AC/DC, Coverdale nei Deep Purple e così via...ah, c'è anche un certo PC nei Genesis, ma quello con il Braulio lo gestisco :D
 
Ti capisco, riguardo Hogarth.
La mia impressione è che tenti di essere poetico nei passaggi tranquilli, risultando solo piagnucoloso, ed epico in quelli movimentati, laddove mi suona stentoreo e forzatamente impostato.
Ma non è solo la voce che mi inibisce... è proprio la scrittura dei pezzi. Temo che potrebbe cantarli chiunque altro ma non saprebbe comunque farmeli amare.

Riguardo gli altri...
Mi stai dicendo che giungi al punto di non apprezzare album come "Night at the opera", "Day at the races" (ma anche il primo, del '73), "Back in black", "Burn", "Stormbringer"... ?
 
Ultima modifica:
i Queen proprio no. è una mia mancanza, lo riconosco sono io la voce fuori dal coro, ma proprio non ce la faccio.

Gli altri ogni volta che mi si ripropongono mi chiedo sempre come sarebbero stati se a cantarli fosse stato "l'altro" per cui mi accorgo che qualcosa non va :D
 
Quanto a essere la voce fuori dal coro, ne ho da vendere... :)
Credo di essere l'unico al mondo (se escludiamo i giovincelli) a preferire la rozza e rabbiosa raucedine di Brian Johnson alla brillantezza del compianto e osannato Bon Scott. :eekk:
Metto invece sullo stesso piano i periodi Gillan e Coverdale, anche perché quest'ultimo veniva affiancato da Hughes con i suoi falsettoni tosti.
E mi fermo qui, perché se mi metto a elencare i musicisti di cui adoro opere neglette e trascuro dischi di grande successo (non solo di pubblico, ma persino di critica!), non ne usciamo vivi.
 
Sui queen siamo in due e mezzo! :D
nemmeno a me ormai fanno impazzire. anzi... li trovo molto scontati, quindi concordo. e pure mercury, mi spiace, ma dal vivo rendeva la metà che da studio, molta fatica che certe canzoni. a mio avviso soprattutto dagli anni '80

riguardo hogarth, è in vecchio leitmotiv che impazzava un anno fa su questo forum. mi rendo conto che o lo si ama o lo si detesta cordialmente, talvolta non troppo. pure su vinyl engine molti hanno parlato di una voce troppo sinuosa, un po' al limite della ricerca della sensualità, meno diretta del pescione. per me invece è stato amore a primo udito, mi piace tanto il suo tono, e pure la sua estensione o le sue capacità di espressività nei pezzi che voi definite poetici, o i classici finali "urlati"; d'altronde il pescione era accusato di atrocità quali essere il figlio segreto impossibile dell'arcangelo o forse il suo fratellastro. ma d'altronde invece tanti in questo videro un lato positivo.

caro foxtrot, apprezzo maggiormente il tuo impegno nel voler persistere e voglio darti un imput; la prima volta che ho ascoltato "Marbles" ho pensato, ma cos'è sta schifezza??? la seconda volta invece mmmm beh dai, forse niente male, la terza invece, oooooooooohhhhhhh ma questo è un disco meraviglioso.
recentemente su "neverland" complice il mio vizio di cantare, mi è sembrato davvero di essere dentro la canzone, io ero quel pezzo. un'emozione indescrivibile, dopo l'ascolto ho avuto davvero momenti di commozione, e grazie a tutto questo mi sono reso conto che questo mr H così mite e meno impulsivo ha fatto un grande miracolo, ossia ridare e rafforzare a questa band quel impronta di forti momenti carichi di pathos tanto presenti ai tempi di fish, e sempre proseguiti! :)
su "brave" poi... si... la title TRACK con quell'inizio è assurda, ma tutto il disco è creato e unito da una atmosfera che lo rende forse il loro lavoro più bello, e non solo dell'era H.
per adesso ho finito, ma mi raccomando pochi insulti ai miei amici! :D
 
la prima volta che ho ascoltato "Marbles" ho pensato, ma cos'è sta schifezza??? la seconda volta invece mmmm beh dai, forse niente male, la terza invece, oooooooooohhhhhhh ma questo è un disco meraviglioso.

Sono "passaggi" che non mi giungono niente nuovi... :)
Anzi, mi è capitato frequentemente che dischi (gruppi, persino generi musicali, come il melodramma - almeno per un certo periodo), schifati anche per mesi o anni, siano entrati poi a far parte dei miei preferiti.
Però l'impatto iniziale fu quasi sempre la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di assolutamente nuovo, complesso, misterioso, ricco, e che ero io a non disporre ancora degli strumenti cognitivi adatti a decifrarne il senso e la bellezza. Purtroppo, almeno per ora, non mi sembra che né i Marillion/Hogarth, né in generale il neo-prog, abbiano per me tali caratteristiche.


su "brave" poi... si... la title TRACK con quell'inizio è assurda

Qui a qualcuno (a me o a te?) dev'essere sfuggito un passaggio.
Io ho scritto che quell'inizio mi piace; tu mi rispondi "sì", come a concordare con me, e poi mi dici che è assurdo?
Come l'è, come l'è?

(Conosci Alan Stivell?).
 
AH AH AH AH!!!!
leggo che è un arpista, molto in stile celtico, beh si rimane in tema cornamuse, non lo conosco realmente, so solo che suonare l'arpa è una cosa a dir poco impossibile.
beh il mio assurdo era in senso.... "assurdamente bello" :D.
l'ultima volta che ho ascoltato quel capolavoro di LP, era dicembre, ho fatto proprio come dicono in copertina ossia "play it loud, with the lights off", lasciando solo il mappamondo acceso (ho una lampada/mappamondo vicino all'impianto), e l'atmosfera del disco mi è rimasta per almeno 12 ore impressa. arrivato a quel momento col brano che sfuma in quei sintetizzatori bellissimi e l'arpa che indugia non ce l'ho fatta... le lacrime hanno fatto il loro corso.. sono scoppiato. quindi se ho usato questo termine era per esaltare la bellezza di quella title track. :)

il neo-prog. definizione sibillina.. a detta di alcuni questo genere è apparso proprio coi marillici dal 1983, per altri invece furono proprio i superstiti Genesis nel 1976 con "a trick of the tail" a inventarlo involontariamente. vuoi per lo stile leggermente meno puro dei precedenti, vuoi per la venatura pop più presente in alcuni brani, e ancor più nel successivo "wind and wurthering" (stupendo per me), per molti fu proprio li che apparve il neo-prog.
da queste letture contrastanti ho capito che forse è meglio non darsi troppo alle "etichette" dei generi ma lasciarsi trasportare dalle melodie o i testi per entrare in ciò che realmente la musica ci trasmette! :)
in altre parole; se "marbles" in questo momento non ti piace alquanto chissà che al calare delle tenebre quest'autunno non possa cominciare a sentire anche tu la grande empatia e spaziosità di questo disco. e chissà che così come per "brave" hai trovato lati positivi, da quelli non comincerai a renderti conto che è forse, obiettivamente, un lavoro che davvero a poco da invidiare a quello di soli 9 anni prima col pesce alla voce.
in musica non esistono necessariamente gli amori a prima vista; quanti dischi al primo ascolto avremmo voluto riempirli di parole poco carine e magari ad oggi non vediamo l'ora di metterli sui nostri beneamati Giradischi, lettori cd, cocktail audio, flac, dac (!!!!)????
nel mio caso davvero tanti! :)
 
Stivell (oggi purtroppo "dimenticato") appartiene, a parer mio, alla ristretta cerchia di quei musicisti che hanno saputo fondere generi diversi con brillanti risultati*. E già negli anni '70.
Nel suo caso, musica popolare celtica e rock.
Lo vidi tre volte in concerto. Il secondo appartiene a quelli che ritengo i più emozionanti della mia vita.
Produzione ricca e variegata, con alti e bassi. Per non perdersi, consiglierei di partire bene, con "Chemins de terre" e i due live "In Dublin" e "A l' Olympia".

https://www.youtube.com/watch?v=Kkl4ssj8uyA :eekk:

https://www.youtube.com/watch?v=QGJNSHL8bt4

*Escludendo i gruppi scopertamente prog, maestri del... mescolare generi.
Altri esempi? Santana: ritmi latini e rock. Police: reggae e rock. Talking heads: dance/funky, elettronica e world. Va beh, poi c'erano Zappa... e Miles Davis...

il neo-prog. definizione sibillina..

Come tutte le definizioni.
Personalmente escluderei i Genesis e tutti i protagonisti della prima ondata (quella vera!).
Nel neo-prog inserirei solo quelli arrivati dopo (emulatori).
 
Forse è passato un po' in sordina, ma il nuovo album degli immarcescibili IQ "The road of bones" non è male per niente.
Forse l'originalità non è l'elemento caratterizzante dell'album, ma ci sono buone melodie e fa sempre piacere riascoltare un mito del panorama prog anni 80

The_Road_Of_Bones_Album_Cover.jpg


per un assaggio delle canzoni seguite questo collegamento
 
e un'altra segnalazione la spenderei proprio per un gruppo di "supereroi" della musica prog.

deu componenti su tutti, Portnoy e Neal Morse dicono già tutto. Il gruppo si chiama Flying Colors ed ha all'attivo due dischi, uno dei quali "Second Nature" rilasciato nel 2014

Chi ama Spock's (compianto, sigh) Beard, non può farsi mancare entrambi

cover_2321132872014_r.jpg
 
Segnalo l'uscita di Hand.Cannot.Erase, nuovo disco solista di Steven Wilson, mente dei (credo sciolti) Porcupine Tree.
Disco molto bello, lo sto ascoltando a ripetizione....
 
Ultima modifica:
Sì, lo sto ascoltando anche io seppur distrattamente. Ancora un concept album, ma mi sembra di spessore decisamente inferiore rispetto a The Raven...
 
Sicuramente meno ricercato di Raven, più easy nonostante il concept si basi su una vicenda tristissima. Non saprei ancora dire se superiore o inferiore...per ora siamo su "diverso" :-)
Il pezzo che chiude il disco è favoloso, soprattutto per un testo da brividi, forse il mio preferito di Wilson fino a oggi.
 
Ciao a tutti, vedo che state parlando di Prog, di Marillion, di Portnoy... beh allora mi e` venuto spontaneo metterli assieme e consigliarvi questo bellissimo vinile in una edizione spettacolare:

Transatlantic - "Kaleidoscope"

91zLR%2Bifg4L._SL1500_.jpg
 
Sto ascoltando in questi giorni il secondo album di un gruppo greco, i Verbal Delirium.

Nulla di innovativo, ma decisamente bravi. Molte le contaminazioni di generi diversi. Intensivo utilizzo di strumenti a fiato e pianoforte.
Quando vogliono però la chitarra elettrica la sanno rendere tagliente quanto basta.

Ascoltate qualche traccia per rendervene conto (la mia preferita è "The Losing Game")

http://www.reverbnation.com/verbaldelirium

1410385184_VERBAL_DELIRIUM_2014.jpg


https://youtu.be/2Q-ASaWQtkQ
 
Beh? non esce niente da Aprile ?
Proverò a tirare su il thread segnalando l'uscita di un nuovo disco live degli Anathema "A Sort of homecoming". Registrato nella spettacolare cornice della Cattedrale di Liverpool il disco contiene 15 pezzi degli Anathema riarrangiati in chiave totalmente acustica. A me piace molto, lo consiglio.
Per quanti di voi fossero abbonati a Tidal lo potete trovare anche lì.
 
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