• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

Scaricare film HD legalmente?

PynkyZ ha detto:
Io non parlo tanto di risoluzione, parlo di formato audio/video: se usano Wmv di certo non è in Mpeg4AVC/H.264, quindi che senso ha?
...1280*720i?

forse mi sbaglio (spesso mi accade :D) ma se non erro l'HD-DVD supporta in modo nativo wmv-hd

Cosa tra l'altro plausibile data la sponsorizzazione del supporto da parte di microzoz
;)
 
sperando di far chiarezza

Mi intrometto nella discussione, giusto per cercare di fare un po di chiarezza.

Spesso all'origine della confusione e della disinformazione ci sta il modo con cui si intende la proprietà.
Purtroppo in italia la proprietà privata è la proprietà maggiormante tutelata e rappresenta sempre il punto di paragone per tutti relativamente ai diritti che genera!
In effetti un film, un brano musicale, un romanzo altri non sono che una proprietà, un bene, una sorta di oggetto, soltanto che ha carattere "immateriale" nel nostro caso qualificati come intellettuali.
Ed è qui che sorge la maggior parte delle confusioni.
Si tende ad equiparare la proprietà immateriale come una proprietà materiale, come un bene mobile o immobile in alcuni casi.
Invece, vista la natura specifica, il bene immateriale e nella fattispecie il bene intellettuale, viene disciplinato in un modo specifico.
Quindi per semplificare il ragionamento, tutte le "alterazioni" che sono tipiche su un bene materiale (vendita, affitto, modifica, miglioria) sui beni immateriali (intellettuali) non sono possibili (per la precisione non sono tipiche)!!!
Il altre parole la destinazione del bene immateriale è quello precipuo a cui e' destinato: film=vederlo, musica=ascolarla, ecc. ecc.
Per tutte le altre operazioni che esulano dalla naturale destinazione, DEVONO essere autorizzate espressamente dall'autore.
In realtà non e' vero che non è possibile "alterare" il bene intellettuale (vendere, noleggiare, modificare...), soltanto sono soggette a specifiche discipline.
Ed eccoci giunti quindi alla possibilità di essere:
1) trasmesso nell'etere
2) noleggiato
3) venduto=ceduto
4) copiato
E' molto semplice la confusione che ingenera il TERZO punto: :p
Non a caso ho scritto venduto (ma poi ho scritto ceduto....perche' se mi legge qualche collega giurista informatico mi darebbe dell'asino) con l'intento di guadagnare l'attenzione di chi legge.
Noi tutti, quando abbiamo tra le mani il Ns amato supporto argenteo (o forse dovrei dire blu in attesa dell'HD? :confused: ) pensiamo di aver appena ACQUISTATO un film, brano, romanzo, ecc. ecc.
In realtà se volessimo acquistare per intero la proprietà intellettuale scaturente da quell'opera, non la pagheremmo certo poche decine di €.....e forse solo a quel punto, se non erano previste clausole previsionali nella compravendita del diritto, avremmo la possibilità di copiarlo, spezzettarlo, modificarlo, cambiare l'audio, ecc. ecc.
Quando stringiamo tra le mani una copia appena acquistata, non abbiamo fatto altro che aver acquistato un diritto che si esplica nell'esercizio del fine a cui il bene intellettuale è destinato.
Con una serie di limitazioni per giunta:
es. divieto della divulgazione oltre le pareti domestiche, uso limitato ad un tot di persone, divieto di copia, ecc. ecc.
Quindi non si parla di acquisto di un diritto, ma di una semplice cessione d'uso, cioe' di un diritto all'uso che per i software e' scritto nella prefazione oppure in quelle noiosissime schermate che sono all'inizio della installazione oppure sul sigillo del supporto.
Spero di aver chiarito una volta per tutte che il diritto sui beni immateriali di tipo intellettuale è disciplinato in un modo particolare e del tutto differente dalla semplice proprietà cosi come siamo abituati a concepire: Ho appena acquistato la mia Fiat, sono io il proprietario, quindi posso personalizzarla, modificarla (sempre nei limiti del vigente codice della strada), rivenderla.
Distinti saluti
Ilsanto
 
veramente ora ci hai incasinato il cervello con questa discussione :stordita:
scherzavo, molto molto chiaro.
A questo punto dacci il parere sul vero quesito iniziale della discussione:

1) ricevo (o faccio) un dvd con un filmato HD (o qualsiasi tipo di risoluzione), registrato da una trasmissione televisiva (analogica o sat, non importa) = si può?

2) lo edito a mio piacimento, nel dettaglio: taglio alcune scene, metto titoli e sottotitoli, doppio il filmato con la mia voce (sempre per uso domestico, etc etc) = si può?

3) lo edito a mio piacimento, inserendo però pezzi (video e/o audio) di film presi da DVD in mio possesso, o presi da CD musicali originali in mio possesso = si può?

Se mi rispondi di no alla n° 3, vuol dire che tutti i miei amici sposati che si son fatti fare il video del matrimonio con, che so, le canzoni dei Beatles come sottofondo (e non credo che il fotografo abbia chiesto permesso alla SIAE......), hanno del "materiale pirata"???
 
Ciao ilsant0, messaggio interessante il tuo. Per lavoro conosco abbastanza le tematiche, più legate ai videogiochi ma... su questo tema vi è a mio giudizio un problema di fondo, probabilmente legato a limiti tecnici e storici.

Il diritto d'autore si estende anche al "formato" di un'opera d'ingegno? Per intenderci, se io ho acquistato Blade Runner Director's Cut in DVD e fra un anno mi esce lo stesso film in format HD-DVD è corretto che io debba pagare nuovamente e per intero il diritto d'autore? Ipotizzando che io l'avessi acquistato anche all'uscita in VHS... sarebbe corretto che io abbia dovuto pagare per *tre* volte il medesimo diritto, applicato alla medesima opera?

Oppure vogliamo sostenere che si tratti di tre opere distinte? Perché in quel caso... prendo un CD, lo ricampiono a 48KHz... ed ecco pronta un'opera d'ingegno originale che posso rivendermi. :) Se anche un tribunale dovesse condannarmi, prendo lo stesso CD, lo ricampiono a 42KHz ed ecco pronta un'altra opera d'ingegno, ben diversa dalla prima per cui sono stato condannato.

Siccome non credo che il mio esempio regga... com'è che la mera qualità della trasposizione di un'opera viene equiparata all'opera stessa?
 
In effetti lo stesso concetto di diritto d'autore (o intellettuale) mi sembra sempre più anacronistico...purtroppo è una dei diritti che oggigiorno fa girare più denaro per il mondo, quindi è tabù persino cominciare a discuterne la validità contemporanea, ma è indubbio che si moltiplicano le situazioni in cui è un dirtto che sfora nel paradossale.
 
ontheair ha detto:
...tutti i miei amici sposati che si son fatti fare il video del matrimonio con, che so, le canzoni dei Beatles come sottofondo (e non credo che il fotografo abbia chiesto permesso alla SIAE......), hanno del "materiale pirata"???
Credo che se il fotografo ha utilizzato materiale coperto dal Diritto d'Autore e non ha ottemperato ad assolvere i doveri legati ad esso, se viene "beccato" avrà da meditare per un po' sulle conseguenze.

Non credo che chi ha acquistato il materiale confezionato da lui possa essere chiamato a rispondere di incauto acquisto o simili; però mi sembra che il discorso relativo ai film, che citavi tu sia una cosa diversa.

Tu vuoi fare una modifica, qual che sia, su un prodotto di cui non hai il legittimo possesso (scaricato da internet), per cui il discorso si blocca già a monte.

Mi sembra che anche se tu possedessi l'originale in HD (che forse non esiste ancora) e la versione italiana in SD non potresti fare il lavoro di cui parlavi, in quant per fare ciò dovresti infrangere le protezioni native del DVD (per non parlare di quelle del DVD HD) e, se ben ricordo, nella legge è fatto espresso divieto di rimuovere, infrangere o modificare dispositivi al fine di aggirare le protezioni.

@ girmi

Con il mio riferimento alla sentenza francese non intendevo dire che fà giurisprudenza ma che, visto quanto avvenuto a suo tempo a livello europeo circa la legge sul Diritto d'Autore, in cui sono state recepite tutte le raccomandazioni presentate dall'artefice e principale sponsor (una francese, moglie del presidente della Vivendi), ipotizzavo che presto o tardi tale sentenza possa esser fatta propria dal Parlamento Europeo.

Ciao
 
Ultima modifica:
@nordata e ilsant0
passi per il "filmino del matrimonio", che comunque è una prestazione professionale e regolarmente fatturata e pagata...
Però (scusate se insisto, ma la questione è molto interessante e credo che ci coinvolga spesso) se, per esempio, questa estate con la Vcr riprendo i miei bimbi al mare, torno a casa e monto un dvd con le immagini da me riprese e con sottofondo alcune canzoni dei Beatles (sempre loro, son fissato :) ) di cui posseggo i cd originali (e anche le vecchie musicassette, i film, tutto in originale dei fabfour :D ) , il tutto per uso ESCLUSIVAMENTE personale (o domestico, insomma)... non potete dire che sto infrangendo la legge. Le immagini sono mie, i cd li ho comprati in originale, li uso solo dentro casa... poi il COME oppure SOTTO CHE FORMA li uso dentro casa potrà essere mia discrezione, almeno questo!

Ovvio che se poi rivendo tale dvd, o faccio pagare il biglietto alle zie per vedere i nipotini :eek:
 
Direi che stiamo andando da un estremo all'altro.

Nessuno ha nulla da dire se ti fai i tuoi filmini utlizzando i tuoi CD e te li vedi in ambito domestico, tu e la tua famiglia.

Diverso sarebbe se tu realizzassi, ad esempio, una proiezione dei tuoi viaggi in giro per il mondo, utilizzando le musiche di cui sopra, magari anche dei Rolling Stones, e poi lo vai a presentare in una qualche serata di un circolo fotografico o simili, aperta al pubblico, anchese con ingresso gratuito.

In casi come questi mi sembra ci siano alcune norme da rispettare, ovvero pagare una quota più o meno fissa e cose simili (sempre musica in pubblico è); basta chiesdre alla sede SIAE di competenza, magari ti dicono che a certa condizioni non sdi deve pagare nulla.

Anche se organizzi una festicciola in casa con amici e metti su della musica per fare quattro salti dovresti pagare la SIAE, ma credo che nessuno ti verrà a dire qualcosa o ti consideri un pirata.

Però tutto questo ha poco a che vedere con lo scaricare materiale di dubbia provenienza da Internet e modificarlo con materiale estratto da DVD, posseduti o solo "temporaneamente" affittati e sui quali si deve intervenire modificando le protezioni e via dicendo.

Che poi anche qui probabilmente nessuno venga dirti qualcosa è un altro discorso (sempre che il tuo IP non venga loggato durante un controllo, mentre fai il download, è sfortuna, ma capita).

Ciao
 
nordata ha detto:
...Anche se organizzi una festicciola in casa con amici e metti su della musica per fare quattro salti dovresti pagare la SIAE, ma credo che nessuno ti verrà a dire qualcosa o ti consideri un pirata...

adesso non esageriamo eh! O veramente dovrei pagare un qualcosa alla SIAE? (stiamo parlando sempre di uso domestico...)
Visto che ci siamo, magari tu (voi) che siete più ferrati in materia, date qualche "linea guida" semplice e chiara... però senza esagerare. Se posso essere sincero, la tua affermazione che ho citato mi sembrava un pò esagerata e quasi ridicola. Se do una festicciola a casa il mio unico problema è il volume, che non disturbi i vicini.
Per quanto riguarda la proiezione in un circolo amatoriale... argh
 
Ultima modifica:
Se non è cambiato qualcosa da anni fa, so per certo che quanto ho detto è/era valido.

Se leggi sui CD, un po' come le scritte citate per i DVD, vedrai tutta una serie di (lunghe) restrizioni.

E' già stato detto precedentemente da qualcuno che tu acquisti i diritti per vedere/ascoltare un brano/film nell'ambito famigliare, se inviti altra gente (anche se amici) esuli da tale ambito e diventa "pubblico"

Come ho premesso, nessuno verrà mai a dirti nulla.

Io so di qualcuno che è stato multato per questo, siamo a casi limite, probabilmente c'era anche qualche fatto pregresso tra le parti in causa :rolleyes: , ma è successo.

Saranno pignolerie, bizantinismi, però..

Ripeto, magari è cambiato qualcosa (lo spero).

Non tengo la parte alla SIAE, anzi; molti anni fa sono stato multato perchè, avendo finito a metà serata la biro nera con cui scrivevo il borderò ho usato la prima che ho trovato (rossa), anche perchè avevo altro a cui pensare, visto che stavo suonando; me lo ricordo ancora oggi e mi arrabbio ancora, anche se un loro ispettore che avevo conosciuto tempo dopo mi ha detto che nell'occasione qualcuno era stato forse un po' pignolo, ma tant'è; se ti capita uno pignolo :rolleyes:.

Ciao.
 
ontheair ha detto:
adesso non esageriamo eh! O veramente dovrei pagare un qualcosa alla SIAE? (stiamo parlando sempre di uso domestico...)
direi di sì. Un mio amico, che di solito organizza le feste di capodanno tra di noi (qualche decina di persone) a casa sua, compila sempre un modulo dove riporta i titoli delle canzoni suonate :eek:

mandi
Paolo
 
Be ........ a me non risulta .............. in ambito privato e senza scopo di lucro non vi sono diritti da pagare, diversa se organizzi nel bar dell'amico o in un suolo pubblico dove tutti possono accedere.
Tempo fa organizzammo a casa di un amico, ha una mansarda enorme e vuota, parecchi incontri con amici e si ascoltava musica ad un volume sostenuto, dopo la terza o quarta volta ci vennero a trovare i carabinieri mandati da** e ci chiesero di presentarci tutti in caserma per fare una deposizione.
Nessuna accusa è stata mossa contro di noi o l'amico che ci aveva prestato la mansarda perchè nessuna regola era stata violata tantomeno i diritti della Siae ..

** proprietario di un bar li vicino che organizza spesso serate danzanti e che naturalmente paga i diritti alla Siae ....

ciao
 
mi vien da piangere....................

PS Nordata, me la spieghi meglio la faccenda della biro nera / rossa? L'ispettore non era milanista e ti ha multato? :)
 
nordata ha detto:
E' già stato detto precedentemente da qualcuno che tu acquisti i diritti per vedere/ascoltare un brano/film nell'ambito famigliare, se inviti altra gente (anche se amici) esuli da tale ambito e diventa "pubblico"
A meno che il Vaticano non abbia messo lo zampino anche sulla legge 633/1941, l'articolo 15 secondo comma, prevede oltre alla famiglia, il convitto cioè gli ospiti. Purché non effettuata a scopo di lucro.

Ciao.
 
Paolo UD ha detto:
Un mio amico, che di solito organizza le feste di capodanno tra di noi (qualche decina di persone) a casa sua, compila sempre un modulo dove riporta i titoli delle canzoni suonate
Ma pensare a divertirsi, no? :p
 
Girmi ha detto:
l'articolo 15 secondo comma, prevede oltre alla famiglia, il convitto cioè gli ospiti. Purché non effettuata a scopo di lucro.

Ciao.
Giusto per precisazione .............!!!!
Bravo Girmi .................. sempre attento ....;) :)
ciao
 
Il foglio che deve essere compilato indicando titolo del brano, autore ed editore è appunto il "borderò" cui accennavo e che deve essere fatto nelle circostanze suddette.

Che poi si debba pagare o meno è un altro discorso, che dipende appunto dal fatto che l'avvenimento sia a pagamento o meno.

Nel mio caso la cosa fu molto semplice, quando suoni in pubblico (sala da ballo) lo devi compilare: ad un certo punto della serata si è esaurita la biro nera e la prima che ho trovato era rossa.

Dopo un po' di tempo è arrivata una multa perchè pare ci fosse/ci sia un articolo che prescrive l'uso del colore nero (o che non si possa cambiare il colore o cose simili).

Tra l'altro, sarebbe obbligatorio compilarlo volta per volta, cioè ad ogni brano; ovviamente non lo si fa, lo si compila a blocchi appena si ha un intervallo durante le esecuzioni, a volte persino tutto alla fine (a meno che non ci sia qualcuno esterno agli orchestrali che lo compili man mano); bene, alcune volte qualche ispettore aveva fatto osservazione per chè non era aggiornato in tempo reale (stava ad ascoltsrre un paio di branoi e poi chiedeva di vederlo, se non erano segnati quelli appena eseguiti.....); molte altre volte non dicevano nulla, ovviamente dipende da persona a persona, come in tutte le cose.

Non so se attualmente le cose stanno così.

Magari se ho tempo (sopratutto voglia) faccio un salto all'Agenzia provinciale e chiedo un paio di chiarimenti sugli argomenti in corso.

Ciao
 
nordata ha detto:
…ad un certo punto della serata si è esaurita la biro nera e la prima che ho trovato era rossa.
Credo il divieto dell'uso del rosso valga per tutti documenti aventi valore legale.
Probabilmente perchè alcuni alcuni sistemi di copiatura o archiviazione vanno a laser rosso e l'inchiostro rosso sparirebbe.

Ciao.
 
Girmi ha detto:
Credo il divieto dell'uso del rosso valga per tutti documenti aventi valore legale.
Ciao.
Esatto ............................... e per essere pignoli neanche il blu sarebbe ammesso ..................... penna a sfera rigorosamente nera o matita copiativa .....(almeno cosi mi è stato fatto notare da un notaio)
ciao
 
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