Tutto sommato credo che la cosa non sia di difficile interpretazione.
Dici che il film è stato scaricato da internet e che "probabilmente" a sua volta è stato registrato da satellite.
Partiamo dal presupposto che sia stato registrato da una trasmissione TV.
Lo si poteva registrare per uso proprio, sicuramente, ma non lo si poteva, altrettanto sicuramente, mettere in rete a disposizione di tutti, infatti è proibito mettere in rete materiale protetto da copyright; il detentore di tali diritti li ha concessi all'emittente TV per la diffusione su un ben determinato territorio e non per l'inserimento in Internet.
Quindi, già qui siamo nell'illegalità, commessa da chi ha fatto l'upload, ma anche da chi lo ha scaricato.
Altro punto, se è stato diffuso via etere, ma credo invece che fosse una trasmissione via cavo di pay per view americana, subentra anche il fatto che in questo caso l'emittente lo trasmette criptato per la visione in un ben determinato territorio; come fa la RAI o Mediaset che, quando trasmettono eventi particolari, li oscurano sul satellite, in quanto altrimenti verrebbero irradiati fuori dal territorio per cui sono stati pagati i diritti.
A maggior ragione il discorsdo vale se il filmato proviene da una pay per view, si paga per vederlo a casa propria, non per farne l'upload.
Qualcuno ha detto: ma non è ancora in vendita da noi, quindi posso; non credo, proprio perchè non è in vendita.
Il discorso, che piaccia o meno, è sempre il solito, per usufruire di un prodotto protetto da copyright quasto diritto deve essere pagato da chi ne usufruisce, nel caso in questione tale diritto è stato (forse) pagato da chi aveva diritto di vederlo una volta, ma non di renderlo pubblico ad altri.
Per quanto riguarda il diritto di copia, in prima analisi vale per una "copia" di ciò che si possiede in proprio, però ho letto recentemente che in Francia la Corte Suprema o di Cassazione (non ricordo come la chiamano loro) ha sancito che il diritto di copia è valido, ma è vincolato al diritto superiore del detentore dei diritti stessi, che ha la facoltà legittima di probire a terzi il diritto di copia; in altre parole, se il detentore dei diritti ritiene di inserire una protezione, il diritto di copia non può essere invocato.
Si può non condividere tale interpretazione, tra l'altro è stata fatta in Francia, ma credo che verrà recepito a livello Europeo.
Altro punto, qualcuno avrà letto su AF di maggio un articolo sull'argomento, in cui molte case produttrici hanno semplicemente risposto: "La copia la si può fare tranquillamente in via analogica"; in effetti la legge non stabilisce come deve essere la copia.
A parte tutto questo, credo che il chiedere come fare copie di materiale protetto esuli dalle tematiche del Forum.
Grazie e ciao.