Micio ha detto:
...UN VPR deve avere obbligatoriamente una calibratura se pur grossolana, ma che almeno si avvicini al riferimento se volete sfruttarlo, pena, perdita di tantissima informazione e sfalsamento al livello di colorimetria...
Micio, sono d'accordissimo con te su questo punto! Non vorrei che i miei precedenti post fossero stati mal interpretati (magari mi sono espresso male io, o, vista la loro prolissità e lunghezza, vi è preso un colpo di sonno a metà lettura!

), non intendevo dire che non sia necessario avvicinarsi ad una calibratura "da riferimento" (seppure grossolana), anzi, sono convintissimo del fatto che sia necessario fare il possibile per avere una calibrazione quanto più "graduata" possibile (per gamma, colori, etc.) in modo da non perdere, come dici giustamente, informazioni preziose, soprattutto in particolari situazioni (scene con colori molto saturi, scene molto chiare o molto scure, scene scure, ma con dettagli molto luminosi, etc.), pena un appiattimento dell'immagine, colori non "realistici", dominanti varie (e gli incarnati, e non solo, ne risentono pesantemente) e via dicendo.
Quello che mi chiedevo era se, supponendo di aver già fatto una calibrazione strumentale (per chi se lo può permettere) del VPR o, in alternativa, una calibrazione "spannometrica" che si avvicini, per quanto possibile, al riferimento (calibrazione che, credo necessariamente, comporti il "sacrificio" di ammenicoli automatici vari, quali l'iris dinamico), questa poi risultasse "spremere" al massimo la macchina o se, invece, il sacrificio di alcune "diavolerie" (tipo, appunto, l'iris) non compromettesse il raggiungimento di risultati magari di gran lunga superiori in certe circostanze (ad esempio un notevole abbassamento del livello del nero), anche se, inevitabilmente, a parziale discapito di una calibratura "da riferimento".
In sostanza mi interesserebbe sapere se, secondo voi, una calibrazione strumentale "ad hoc" dia sempre e comunque il migliore risultato ottenibile col proprio VPR, oppure se, scostandosi seppure di poco dai valori standard a causa di alcune "impurità" introdotte (almeno in certe circostanze, cioè in scene particolari per luminosità o altro) da certi "aggeggi", sfruttando questi ultimi non sia, invece, possibile migliorare di molto le "prestazioni" del proprio VPR (riporto per l'ennesima volta l'esempio del livello del nero), anche se a parziale discapito della calibrazione da riferimento.
In sostanza, secondo voi il gioco (iris dinamico, etc.) vale la candela?
Cito il mio caso.
Devo usare l'iris dinamico col mio Z4, pena un livello del nero davvero scarso, e ho riscontrato che con l'iris:
1) riesco ad ottenere neri più profondi, ma senza sacrificare affatto il dettaglio nelle scene buie, che, anzi, danno delle immagini molto "voluminose"
2) devo ridurre leggermente il contrasto rispetto ad una taratura "da riferimento" (seppure spannometrico), pena un pesante white crushing negli elementi chiari se "inglobati" in un'immagine scura (esempio: senza questo accorgimento, una fiammata vivida che esce dallo scafo di una nave nello spazio profondo sarebbe piattissima, con perdita di volume e di moltissime informazioni del colore)
3) l'immagine è più "tridimensionale", con una sensazione di profondità e volume (e quindi, immagino, un maggior contrasto percepito) che senza iris non riscontro, perlomeno non a questi livelli
4) non sono costretto ad abbassare troppo la luminosità per passare il BTB e, quindi, le scene chiare risultano decisamente più luminose
In sostanza, in questo esempio, ho dovuto discostarmi leggermente da una calibrazione "da riferimento" (seppur, ripeto, nel mio caso puramente "spannometrica") per poter usare l'iris dinamico che, per contro, mi garantisce un livello del nero molto più basso, un'immagine più profonda e maggior luminosità nelle scene più chiare.
IMHO mi sembra un piccolo sacrificio (discostarsi di poco da un valore "da riferimento" per il contrasto), per ottenere in cambio una "tripletta" che, veramente, mi trasforma il proiettore in un'altra macchina, con risultati di tutt'altro livello.
Chiaro che certi "meccanismi" (iris dinamico, etc.) introducono, almeno in certe situazioni, delle "distorsioni" e, magari, costringono ad una calibrazione di default un po' sfasata dai valori di riferimento (in modo da compensare almeno in parte l'introduzione di certe "distorsioni" in determinate situazioni), però IMHO alla fine il risultato paga, e paga molto...
Voi come la vedete su questo punto?