Raspberry Pi 3 Model B

Sia gli alimentatori lineari che quelli switching possono essere stabilizzati o meno, quelli switching lo sono praticamente sempre i lineari possono anche non esserlo.

C'è proprio da andare sino in Cina per acquistare un alimentatore da 5 V (però ha il display, inutile poichè essendo stabilizzato indicherà sempre 5 V, però fa figo).
 
Un qualsiasi ampli stabilizzato con 5 V di uscita e 2-3 A (dipende da cosa ci colleghi), ma non devi andarlo a cercare in un negozio di Hi-Fi, ma in quelli di elettronica o simili.

Se proprio uno non vuole costruirselo, migliore e con meno spesa.

Quanto al costare meno ho qualche dubbio, a quello di ebay devi aggiungerci le spese di spedizione ed a questo totale devi poi aggiungerci IVA e Dazi/spese doganali.
 
Ultima modifica:
Stabilizzato .... allora andava bene pure quello switching ?
Autocostruirselo .... ma si trovano le schede già pronte, a cui aggiungere toroidale, prese e case ?
 
Cerchiamo di fare un pochino di chiarezza eliminando tutti i miti e le leggende metropolitane, poichè ne circolano già anche troppe, a tutto vantaggio di chi ci guadagna.

Sino a non molto tempo fa gli alimentatori erano tutti del tipo "lineare" (prima li si chiamava alimentarori e basta :D), costituiti da un trasformatore, un ponte di diodi, un po' di elettrolitici per filtrare e basta.

Se si voleva stabilizzare la tensione, senza dover ricorrere ad elettrolitici di grande capacità come si fa negli ampli di potenza, si inseriva un circuito di stabilizzazione abbastanza semplice: nella forma più ridotta un diodo zener che limita la tensione di uscita al suo valore nominale, per correnti elevate si usa un transistor messo in serie alla tensione di uscita, pilotato dallo zener di cui sopra.

Il transistor si comporta come una resistenza variabile messa in serie alla tensione pertanto la regola al valore del diodo zener usato.

Sono poi usciti i circuiti integrati regolatori di tensione, che sembrano dei transistor: 3 piedini. uno di ingresso, uno di uscita ed uno che va a massa.

Ognuno ha un suo valore di tensione di uscita stabilizzato, è lo stesso circuito descritto prima solo che è tutto messo dentro ad un unico involucro, magari con qualche aggiunta, come la protezione contro i cortocircuiti ed altre cosette.

Quindi basta inserire un regolatore di questo tipo dopo il ponte di diodi, inserire un paio di elettrolitici ed ecco il nostro mirabile alimentatore lineare stabilizzato.

Ci sarebbe qualche trucchetto, molto in voga ai tempi e che non vedo in quelli indicati nelle foto richiamate in questa discussione, ne avevo accennato in precedenza: qualche condensatore messo qua e là e si ottiene un alimentatore "audiofilo".

Negli alimentatori switching ("a commutazione") si usa una tecnica completamente diversa ed anche molto complessa: un circuito elettronico usa direttamente, senza trasformatore, la tensione di ingresso, la si converte in un terno di impulsi ad onda quadra a frequenza elevata e si pilota un apposito trasformatore con vari avvolgimenti, variando la larghezza degli impulsi può variare la tensione in uscita e la si può quindi stabilizzare, poi la si filtra per ottenere una tensione continua.

E' un po' il principio su cui si basano gli ampli digitali, con relativo filtro in uscita per togliere le interferenze.

Il punto per cui vengono demonizzati dai puristi è la presenza di queste frequenze elevate in uscita, cosa che poi sarebbe da verificare in quanto il tutto viene filtrato.

Sono ottimi per potenze elevate, perchè permettono di risparmiare rame (che costa) per i trasformatori ed ottenendo anche un peso molto inferiore nonchè un rendimento superiore poichè non c'è energia sprecata in calore dovuto alla caduta di tensione necessaria alla stabilizzazione.

Per le potenze irrisorie che necessitano per i circuiti di cui si parla qui van bene anche i classici alimentatori.

Francamente se si vuole costruirne uno da una ventina di W o anche meno (5 V - 3 A) si può fare a meno dello stampato, non ci vogliono molti componenti, basta una basetta millefori.
 
Il primo ha un costo discreto ed ha persino i famosi condensatorini in parallelo ai diodi del ponte e degli elettrolitici, siamo a livelli stratosferici.

Se fornissero una versione con tensione fissa sarebbe meglio per i vostri scopi, con la tensione regolabile bisogna stare un attimino attenti, è un attimo fare una frittata, bisogna anche dare un occhio alla dissipazione.

Gli metti un trasformatore da 2 - 3 Ampere (non c'è bisogna che sia toroidale, che costa discretamente di più, tanto non si vedrà chiuso il tutto in un contenitore).

Devi poi metterci un LED spia, un interruttore, un fusibile ed il contenitore (metallico sarebbe meglio, ma richiede un po' più di abilità nella lavorazione ed attenzione all'isolamento) più cavi e spine.

Se ti piace l'idea del display a LED (inutile, ma fa scena) trovi le basette già pronte sui 10 €.

Se dai una occhiata da Futurashop.it trovi tutta la minuteria varia che ho detto, oltre che Raspberry, Arduino, ecc. e tutto quanto ruota intorno; hanno anche basette di alimentatori ed altri kit.
 
Si l' ho preso però senza case, display, e connessioni. Pagato 22.00 dollari (29.00 euro spedito) . Il costruttore però mi ha suggerito il modello più potente da 25va spero non sia troppo. Non mi è ancora arrivato, appena lo sarà ti aggiorno sui dazi.
Anch'io stufo di cercarlo per negozi e in rete ho ceduto alla "comodità" di prenderlo sulla baia.
In questa stessa sezione c'è un progetto diy migliore fatto da un utente usa il 3083 al posto del Lt1083. Se hai tempo e voglia potresti cimentarti.
 
Ma è uguale a quello che ho linkato io da Audiophonics .... LT1083 ???
Te con la regolazione della tensione come fai ?? Da solo o hai chiesto che te la preimpostassero ??
 

il mio è praticamente identico a quello che hai linkato tu qui sopra nel quote, ma da 25 W

Al momento dell'ordine o dopo via mail specifichi quanti volt e ampere vuoi e loro te lo spediscono.

mi è arrivato anche prima del previsto. Appena lo monto però prima di attaccarlo al raspy misuro con il tester che non abbiano sbagliato.
 
Volevi dire 25 VA ??

Beh quello da A. è da 27VA mi pare. Invece il trasformatore da quanto l' hai preso ?? Toroidale ??

Tu metti tutto dentro un case giusto ?? Intendo Raspy e alimentazione.
 
No intendevo dire 25w e il mini toroidale incapsulato le è già compreso ( è quello verde) ti riporto la frase del venditore anche se a me i conti non tornano, 25/5= 5 non 2,5
Hi frind:
15W Input to 5V Only 1.6A--2A , Can not reach 2.5A. 2.5A Can only 25W. Need 15W Change 25W.

Si metto tutto in un case che mi autocostruisco utilizzando lamiera inox di recupero e un listello in rovere.... Voglio simulare l estetica e le misure del mio ampli cuffie. Scusa se ho usato il tuo post anche per il mio progetto. Ciao
 
W o VA se parliamo di potenza in Corrente Continua sono la stessa cosa, cambia se parliamo di potenza assorbita in regime di Corrente Alternata poichè bisogna tenere conto anche del possibile sfasamento tra Tensione e Corrente su carichi induttivi, tipicamente motori e trasformatori di certe dimensioni.,

Per gli apparecchi di cui stiamo parlando ritengo che praticamente si equivalgano.

Tenete presente invece che la potenza assorbita dalla rete, ad esempio 25 W, sono sicuramente sempre maggiori di quella erogata, ad esempio 20 W, poichè una parte se ne andrà sotto forma di calore nell'integrato di regolazione e relativa caduta di tensione (credo che quel confuso discorso si riferisse a questo).

Motivo per cui per usi in cui si serve una tensione fissa ben nota è sempre meglio usare alimentatori a tensione fissa e stabilita in partenza dimensionando opportunamente il trasformatore, invece di usare un alimentatore variabile regolato dopo, poichè il trasformatore di alimentazione in questo caso è stato progettato per fornire la massima tensione richiesta, ad esempio 15 V, ma se noi lo usiamo per erogare 5 V avremo 10 V di caduta che, moltiplicati per l'assorbimento del circuito, ad esempio 2 A faranno 20 W buttati via in calore e questo richiederà anche un dissipatore più grosso.
 
Grazie Nordata è bello poter imparare cose per me nuove. Vediamo se ho capito.
Il trasformatore montato sul mio alimentatore ha 2 output da 9v/12.5va quindi avrò 4 v di caduta che moltiplicati all assorbimento del circuito (2.5a a pieno regime e 1a circa con solo il raspy attaccato) avrò dai 10 ai 4w buttati in calore soprattutto generato dall integrato lt1083.

Secondo te sarebbe meglio prevedere un dissipatore sull'integrato? (che ha un foro e una parte metallica sul retro) potrei anche metterlo a contatto con il case in metallo fissandolo con una vite in modo da aumentare la superfice dissipante..?
 
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