Girmi ha scritto:
Provo a dirti due cose, poi se sono fesserie Andrea correggerà e mi bacchetterà.
Maggior pulizia del suono, minori distorsioni, minore efficienza, minori volumi richiesti, almeno sui vecchi MFB.
Per l'uso HT un buon reflex credo possa dare tutta la spinta richiesta dagli effetti speciali, ma a conti fatti anch'io preferisco il reflex passivo per la sua maggiore duttilità.
Ciao.
Girmi,
le bacchettate, se le dò, è sempre solo scherzosamente: c'è sempre qualcuno che ne sa più di noi, per cui non mi sogno nemmeno di essere severo su certe cose. Anche io ogni giorno studio ed imparo qualcosa di nuovo, ci mancherebbe.
Da un punto di vista puramente teorico, direi che un reflex passivo ed un reflex a condotto, se progettati con criterio, si equivalgono: in fondo, il passivo non è nient'altro che un trasduttore avente una massa ed una cedevolezza tali da risuonare alla stessa frequenza dell'aria contenuta in un tubo di accordo tradizionale.
E' invece vero che , se prendiamo due sistemi reflex non progettati proprio a puntino, la versione con passivo sarà quella che rende meno evidenti i difetti del progetto stesso. Tutto sta al tipo di allineamento selezionato: non è che sia difficile far suonare qualcosa, i problemi ci sono per ottenere l'effetto opposto!
Valga piuttosto il discorso che, così come con i reflex accordati, i sistemi a radiatore passivo, per esprimere grosse potenze acustiche e notevoli discese in frequenza devono essere....grossi. Ed intendo proprio fisicamente.
Inoltre sono più costosi (un radiatore passivo costerà sempre di più di un buco). Ciò non toglie che, se si ha disponibilità di spesa e di spazio, si possono realizzare dei prodotti con caratteristiche anche superiori a quelle dei più blasonati oggetti commerciali.
Ciao,
Andrea