• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Bella la DeLorean!

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Il programma comunque è fatto bene, diciamo che HCFR in confronto è un rebus... altro che lato oscuro.
Immagino che voi che avete un Panasonic (oppure un radiance) calibrare con l'Autocal diventi una passeggiata, e aggiunga valore al tutto.
 
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Bella la DeLorean!

Eh già.... ;)


Immagino che voi che avete un Panasonic (oppure un radiance) calibrare con l'Autocal diventi una passeggiata, e aggiunga valore al tutto.

Sì, l'autocal devo dire che offre un vantaggio non da poco. E non mi riferisco al minor tempo di calibrazione, che è già un bel vantaggio, ma anche al risultato qualitativo. Vi ricordate quando accennammo a quel test che presupponeva di verificare se dopo aver agito su brightness e contrast si produceva un disallineamento dei comandi del 10P rispetto ai livelli IRE specifici sui quali i comandi dovrebbero agire? L'autocal di Calman 5 (questo l'ho letto nel week-end su un interessantissimo documento di SpectraCAL) risolve la problematica poiché durante il processamento opera delle verifiche sul precedente step e sul successivo rispetto a quello che sta calibrando e reitera più volte (sia lato RGB che lato gamma, e ciò è palese durante la procedura di autocal...). Ciò gli permette di compensare per eventuali disallineamenti fra IRE effettivo e comando, cosa che da effettuarsi manualmente non dico sarebbe impossibile ma quasi. Ed è per questo che nelle versioni precedenti di Calman il programma richiedeva di partire con brightness e contrast a default: perché l'autocal non era in grado di prevedere e correggere il disallineamento. Ciò però comportava il dover muovere quei due parametri post-autocal compromettendo a quel punto la precisione della scala dei grigi appena corretta. Insomma, era una coperta corta. Con l'autocal di Calman 5 al contrario si riesce ad ottenere l'optimum, ossia partire dai corretti valori di brightness e contrast essendo poi certi che anche eventuali disallineamenti verranno riconsiderati e corretti.

E ammetto che la scala dei grigi ottenuta da autocal durante l'ultima calibrazione, alla prova dei fatti (cioè durante la visione di normali contenuti) è la migliore che abbia mai ottenuto, senza se e senza ma. La cosa l'ho rilevata con particolari foto campione con nuvole, neve etc.., le classiche situazioni "difficili" dove ogni minima imprecisione salta fuori.

(adesso arriva Ettore e mi ri-dice che ho la faccia come il :ciapet:)
 
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Si l'autocal di Calman sul VT60 svolge un ottimo lavoro, basta rileggere con HCFR la grayscale ed spandere la scala del Gamma evidenziando le 3 componenti RGB per rendersene conto. I dubbi sulla effettiva utilità, al di là del risparmio di tempo, c'erano ma come si dice: provare per credere ;).
 
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Perfetto, così va.
A differenza di HCFR, qui non è possibile vedere in tempo reale i cambiamenti generati sugli RGB dall'intervento di una matrice.
Poco male...
Meno male, leggendo ora i vari post di ieri sera/notte avevo fatto un salto sulla sedia alla tua domanda: in Calman 4 c'era un problema alla funzione di profilazione della sonda, dopo un po' era emerso proprio quello che dicevi tu, ossia che il software in fin dei conti non teneva conto del profilo creato e selezionato. Era un problema legato a un'impostazione in Winodws: si dove entrare non ricordo più dove, e sostituire la , con il . in una qualche impostazione per evitare che il sistema operativo non trascurasse quell'impostazione...
Per fortuna hai confermato che in Calman 5 questo non accade più!

Sì, l'autocal devo dire che offre un vantaggio non da poco. E non mi riferisco al minor tempo di calibrazione, che è già un bel vantaggio, ma anche al risultato qualitativo. Vi ricordate quando accennammo a quel test che presupponeva di verificare se dopo aver agito su brightness e contrast si produceva un disallineamento dei coma..........[CUT]
Stefano, questa volta nonostante le tue previsioni non ti rispondo con quel concetto, però... un appunto te lo faccio. Quello che scrivi oggi, ossia il riferimento a quel documento Spectracal sull'Unaligned Autocal io l'avevo detto e ridetto proprio nelle settimane del nostro dibattito sull'utilità dell'autocal, sottolineandone l'importanza rispetto alle abilità/esperienze manuali anche di un calibratore professionista, ma puoi immaginare quale fu la tua risposta ai tempi...
A questo punto, dopo aver sottolineato che sono davvero contento che tu ora scriva tutto questo, non perché adesso la pensi come me ma solo perché la tua opinione rende ancora più valida la mia convinzione di sempre, ti rifaccio la domanda che ti avevo posto tempo fa, e non per polemica ma perché davvero adesso, dopo che hai potuto toccare con mano tale funzione/software, la tua opinione mi interessa ancora di più: come mai secondo te nessuno, e dico nessuno, dei guru/santoni/recensori/calibratori noti a livello internazionale ha mai fatto anche solo una recensione, un accenno o quello che vuoi non tanto a Calman, ma alla sua funzione di Autocal, magari anche per provare a sottolinearne mancanze o difetti? A me pare davvero strano, per non dire assurdo...
Poi, però, si trovano grafici come il famoso triangolo CIE con saturazioni intermedie con scostamenti dal target importanti e asimmetrici che alla fine della calibrazione spariscono, anche se nessuno dotato di un minimo di esperienza riesce a spiegarsi come possa essere accaduto... :cool:

Si l'autocal di Calman sul VT60 svolge un ottimo lavoro, basta rileggere con HCFR la grayscale ed spandere la scala del Gamma evidenziando le 3 componenti RGB per rendersene conto. I dubbi sulla effettiva utilità, al di là del risparmio di tempo, c'erano ma come si dice: provare per credere ;).
E anche di questo mi compiaccio, Filippo! Adesso almeno ho ancora più persone a cui poter chiedere indicazioni su come risolvere dubbi vari sul software in questione... :D
Ettore
 
Molto bene l'Autocal dell'ultima versione di Calman 5 anche con il Radiance!
In ogni caso, personalmente su RGB/Gamma dopo l'Autocal su 21pt qualche ritocchino in Manuale lo faccio per ottenere il massimo (questione di "lana caprina", si intende ...). Ovviamente sul CMS in 3D LUT chi "osa" metterci mano!

Stefano, a proposito di componenti RGB "piallate" (e sono 21 punti!) ... Avg dE 2000: 0.25 Max dE 2000: 0.47

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Dario, ma i grafici che posti sono riferiti al VT30 oppure al KURO?
Te lo chiedo solo per capire meglio il tuo approccio, nel caso si tratti appunto del VT30.
Io, infatti, in linea teorica procederò con il mio VT60 prima alla calibrazione completa e a fondo (Service, Autocal e rifinitura in manuale) lato plasma, usando il Radiance solo come generatore di pattern.
Solo in un secondo tempo, userò il Radiance per la calibrazione, sia per RGB/Gamma su 21 punti che per la 3DLUT (a proposito: la calibrazione nel Radiance è lato input, giusto? Ossia salva la calibrazione nella memoria input, non in output?)
Ettore
 
come mai secondo te nessuno, e dico nessuno, dei guru/santoni/recensori/calibratori noti a livello internazionale ha mai fatto anche solo una recensione, un accenno o quello che vuoi non tanto a Calman, ma alla sua funzione di Autocal, magari anche per provare a sottolinearne mancanze o difetti?

Mah....perchè mai dovrebbero farlo? Ed inoltre: al di là della bontà di autocal continuo a rimanere convinto che se Bum venisse a case mia riuscirebbe a tirar fuori dal mio 50" il 101% del potenziale, mentre io credo di arrivare all'80%, pur con autocal. Voglio dire, imho i pro cal (quasi tutti dotati di Calman tra l'altro, se non tutti!) utilizzano autocal ove possibile, ma la strategia di calibrazione scelta (vedi Mackenzie con la questione del CUT sui 5 IRE, o Bum con tutto quello che sappiamo) è ovviamente appannaggio del pro cal e della sua esperienza. Io ammetto candidamente di non avere né il loro occhio, né la loro esperienza, posso solo metterci la mia "logica" e capacità elaborativa delle informazione che ho a disposizione se vogliamo, ma autocal, per quanto eccellente, non potrà mai sostituire o equivalere una calibrazione da parte di un ISF pro-cal nel suo complesso.
Pertanto, se il tuo pensiero è: i pro-cal non parlano di autocal poiché temono che il loro apporto potrebbe essere considerato non più così indispensabile, continuo a non essere d'accordo con te. Ma magari sbaglio ad interpretare le tue parole.


Poi, però, si trovano grafici come il famoso triangolo CIE con saturazioni intermedie con scostamenti dal target importanti e asimmetrici che alla fine della calibrazione spariscono, anche se nessuno dotato di un minimo di esperienza riesce a spiegarsi come possa essere accaduto...

Qui invece non capisco dove tu voglia arrivare!?


Adesso almeno ho ancora più persone a cui poter chiedere indicazioni su come risolvere dubbi vari sul software in questione...

Del team dei "calmanati magnifici 7" però mi prendo il merito al 100%! :O:D


Stefano, a proposito di componenti RGB "piallate" (e sono 21 punti!)........[CUT]

Io e Filippo ci riferivamo alle singole componenti RGB del gamma (che non ho idea se possano essere graficate così come avveniva su HCFR)... ;)
 
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@ Tacco
Il grafico è su KRP + Radiance. Sul VT30 ho fatto finora con Autocal senza Radiance.
Calman in Autocal con Radiance salva la 3D LUT sul CMS che è montato nel momento della calibrazione (che tu puoi scegliere naturalmente).
 
Mah....perché mai dovrebbero farlo?
E' proprio questo il succo del discorso, e chiedendoti perché mai dovrebbero farlo? hai dato automaticamente la risposta che mi sono dato io, anche se poi più sotto dici di non essere d'accordo sulla conclusione...

..........[CUT] ma autocal, per quanto eccellente, non potrà mai sostituire o equivalere una calibrazione da parte di un ISF pro-cal
A questo proposito ovviamente nemmeno io ho la risposta giusta. Ma non ho nemmeno la tua incrollabile certezza a proposito, anzi...

..........[CUT] Pertanto, se il tuo pensiero è: i pro-cal non parlano di autocal perché hanno paura che il loro apporto non sia più così indispensabile, continuo a non essere d'accordo con te. Ma magari sbaglio ad interpretare le tue parole.
No, non hai affatto interpretato male le mie parole, anzi hai centrato in pieno il punto. Rispetto al 100% il tuo pensiero, ma sono di parere opposto. Anzi, precisiamo: se le parole hanno un peso, mi sento di poter dire che su una cosa ti sbagli di certo, ossia su quell'indispensabile. Tutto considerato, credo infatti che indispensabili, a fronte dell'esistenza dell'autocal e del suo incredibile funzionamento (quindi, attenzione: si sta parlando solo per i display per cui l'autocal è utilizzabile...) non li si debba più considerare. Utili di certo, consigliabili, quello che vuoi... ma indispensabili proprio no.
Poi se avessi un plasma LG, o magari Samsung o quello che vuoi, privo dell'opzione Autocal, sarebbe un altro paio di maniche.

..........[CUT] Qui invece non capisco dove tu voglia arrivare??
Invece Stefano secondo me tu lo capisci benissimo, al di là di quanto abbiamo detto in precedenza.
Facciamo così: mi accontenterei di avere una risposta - non da te, ma in linea generale - qualunque, almeno mediamente plausibile, che vada al di là di un generico Non so come abbia fatto, ma di certo avrà una qualche scorciatoia che noi non sappiamo.

Sinceramente, quell'esempio è davvero così al limite del plausibile che secondo me non lo si più ignorare senza farsi almeno qualche domanda: io sono ancora in attesa che qualcuno mi mostri come far spostare il blu al 50% sat. in una direzione e il 75% in quella opposta in assenza di comandi specifici, o di doti paranormali. E quando qualcuno me lo mostrerà, giuro che sarò il primo a battere le mani, ma fino ad allora resto dalla parte degli scettici (per istinto e formazione di tipo sperimentale).
Ettore
 
Stefano, visto che sei "graficamente esigente" ho trasformato il grafico in Line piuttosto che in Colonne ... rende meglio il concetto di "pialla"

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