Ritorno sulla questione riguardante la calibrazione del contrasto (white level) del mio TV.
Avevo riscontrato difformità nelle tarature usando i miei due supporti: Spears & Munsil e AVSHD.
Per non parlare delle "pulsazioni" del colore manifestatesi dopo il ritocco, sull'HTPC, del livello di contrasto disponibile nel software Catalyst Control Center del driver della scheda video AMD, sulla cui origine non ho ancora le idee ben chiare.
Lasciando da parte il problema delle pulsazioni, evidentemente non avevo ben chiari quali erano i presupposti di base degli autori dei due dischi di test.
Nello Spears & Munsil si pone l'accento sull'importanza di poter regolare il display in modo che risultino distinguibili i livelli di bianco oltre il 235 (whiter than white), anche se i contenuti video normalmente non oltrepassano tali limiti.
In AVSHD invece il requisito indicato come necessario e sufficiente era che la barra 234 debba essere visibile (anche se è scritto nel pattern stesso che eventualmente anche la barra 235 e superiori potevano risultare lampeggianti e quindi distinguibili; quest'ultima indicazione è quindi in accordo con la tesi degli autori del disco S&M).
Per approfondire riporto il link al post nel quale si parla di queste cose:
http://www.avmagazine.it/forum/88-c...ione-di-base-di-un-hdtv?p=3463290#post3463290
A questo punto mi domando se mi convenga provare a ritentare la calibrazione del mio 42GT60, abbassando il livello di contrasto del driver video del mio HTPC (recentemente aggiornato ad una nuova versione, uscita due settimane fa). Mi pare di aver capito che, così facendo, si possano minimizzare eventuali fenomeni di solarizzazione e posterizzazione (a mio avviso sono gli unici difetti che ho notato nel mio PDP). O forse è colpa della mia accoppiata occhi/cervello, particolarmente sensibile a questi effetti "cipolla"? Mah...