aly e filmarolo, sono riuscito appena ad affacciarmi oggi nel forum dopo quasi 3 settimane al ritmo di 12÷16 ore di lavoro al giorno, travolto dalla campagna elettorale. In realtà l'ho fatto solo per curiosare un po', ma non ho gran che da dire... In oltre 20 giorni avrò accumulato si e no 6 ore di lampada: se continua così, andrà a finire che lo lascerò acceso anche in mia assenza, pur di fare un po' di rodaggio e poter mettere finalmente mano agli strumenti.
Le uniche cose che posso dire in seguito alla distratta e sonnolenta visione di due film e mezzo (l'altro mezzo dormivo...), è che:
- L'
interpolazione di frame funziona magnificamente, ed al suo primo step di intervento si pone assolutamente al riparo da qualunque allusione a certe note produzioni televisive carioca

. Naturalmente chi gradisce può, almeno quando ciò sia certamente opportuno (vedi film d'animazione), forzare la mano arrivando anche a spingere al massimo il Frame Creation, per ottenere quello sbalorditivo stacco tra soggetti in primo piano e sfondo che a settembre 2008 mi spinse ad usare per la prima volta il termine "tridimensionalità", che non avevo mai trovato tanto appropriato in precedenza.
- Le
lens memories funzionano davvero e sono di straordinaria utilità e comodità per chi usa schermi 2,35/2,40:1. Dopo oltre 3 anni di schermo 21:9 e di conseguenti smanettamenti (pur con la grande semplificazione dovuta al proiettore installato perfettamente in asse con lo schermo) la domanda che continuo a farmi è: "ma come mai nessun altro ci ha pensato prima?". Il classico, geniale, "uovo di Colombo".
- La
pletora di opzioni e possibilità di regolazione pone ora più che mai il Panasonic in posizione di vero riferimento nell'intero mercato dell'home theater: se mi chiedessero di indicare una macchina più completa di questa, sarei davvero in difficoltà... Non vedo l'ora di mettermi a calibrare strumentalmente non tanto per l'esigenza, poco sentita, di migliorare ulteriormente l'attuale calibrazione "occhiometrica", quanto per il mero piacere di plasmare una materia così malleabile.
- La modalità Color1 offre una
naturalezza ed un
equilibrio che, in abbinamento alla migliorata dinamica ed alla consueta *totale* assenza di SDE, mi spingono a definire il PT-AE4000 come il proiettore più
film-like che conosca (nel senso de "il più simile alla
pellicola"). Ma -attenzione- per i miei gusti questo non è necessariamente un complimento: chi mi conosce sa che apprezzo maggiormente l'aggressività e "digitalità" dei migliori DLP. Un piccolo passo in questa direzione è offerto da altre 2 modalità (
Cinema1 e
Normal) molto apprezzabili, ognuna per i suoi pregi, ma al prezzo di un presumibile allontanamento dai riferimenti di calibrazione (D65, gamma 2.2 e Rec.709). L'importante è che... ce n'è per tutti i gusti! Ad esempio, chi è alla ricerca del nero più profondo
a qualunque prezzo sicuramente preferirà la modalità Cinema1, che evidentemente prevede, tra l'altro, un fine-corsa più "chiuso" per l'iris.
Non voglio scrivere altro prima di aver approfonditamente misurato non solo come si comporta la macchina nelle sue 3 principali modalità, ma soprattutto
come rispondono questi due nuovi e
fondamentali strumenti di regolazione, ossia la
regolazione avanzata del gamma a 9 punti intermedi (anche
per singola componente RGB!) e la nuova
modalità definita
"RGBCMY" della gestione colori.
Riguardo la specifica domanda di Filmarolo sul
confronto con l'Epson 5500, mi limito a 3 sole considerazioni:
- la
dinamica dell'Epson è senz'altro superiore, almeno quando ci si limiti a confrontare i
contrasti FullOn/Off (sulla base di misurazioni effettuate per entrambi con un luxmetro, con modalità molto poco ortodossa ma IMHO attendibile). Ciò è dovuto non solo ad una luminosità maggiore, nell'Epson, di un 15/20%, ma anche ad un nero più basso di un buon 40%. Resta da vedere quanto ciò si ripercuota sul contrasto "vero", quello realmente utile, ossia quello
intra-frame, la cui misurazione non è effettuabile attendibilmente secondo lo standard ANSI nel mio ambiente scarsamente assorbente.
- lo
Screen Door Effect è, effettivamente, piuttosto percettibile nell'Epson per
viewing-ratios inferiori ad 1,2. Questo, paradossalmente, è indice della bontà dell'ottica e del buon allineamento delle matrici. Ma mi rendo conto che può trasformarsi in un costante cruccio per chi tenda a distogliere l'attenzione dal film lasciando viaggiare l'occhio ed il cervello in una sterile "caccia al pelo" (nell'uovo). Da questo punto di vista, il Panasonic... rende insospettabile la presenza di dot-matrix nell'engine!

- nonostante la mia istintiva propensione per la maggior "aggressività" dell'Epson, l'
ago della bilancia pende decisamente verso il Panasonic per la sua maggiore (
molto maggiore) completezza, specie in considerazione della differenza di prezzo. Il difetto più inaccettabile dell'Epson resta l'ottica totalmente manuale, del tutto fuori luogo, oggi, su una macchina così costosa.
Il Panny in 3 parole? Per il momento direi: soldi-ben-spesi! :yeah: