Optoma UHZ65 il primo DLP vobulato UHD 4K con fonte laser sotto i 5K$!

Pero se leggi i post di molti utenti oled , non li vedo così soddisfatti dei loro prodotti ... io continuo a preferire il vpr magari affiancato ad un global commander ,poi si che si avrebbe un grande schermo Oled ... senza i problemi dell Oled...
 
Se metti su una bilancia i pro e contro tra un Vpr di fascia alta e un Oled basta poco per capire che i pro sono quasi tutti a favore dell'oled (fatta eccezione per la diagonale :D) e le lamentele degli "oleddisti",di certo,non sono le stesse di quelle di noi "vpristi".
Sicuramente un Global Commander migliora la visone ( quanto costa da solo?) ma non si arriva mai alle performance dell'Oled (non è che un "limite" tecnico lo compensi e superi con uno schermo ;) )
 
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Quoto Spytek, da quando ho l'oled il mio occhio si è abituato al nero perfetto e al contrasto infinito, davvero faccio fatica adesso con i vpr....
 
Joseph,non è solo questione di neri ma nel complesso è altra cosa.
La profondità dell'Uhz65 ricorda molto l'Oled ma appena guardi "l'insieme",almeno a me, scatta l'amaro in bocca per un prodotto che non è al passo con i Tv.(non riduciamo il tutto alle sole esperienze visive diverse please) ma che vuole necessariamente riuscire ma che fa acqua in altri frangenti.
Poi le mie sono solo semplici considerazioni opinabili e nulla di più :)
 
Il mondo è bello perché è vario , i forum sono splendidi per questo , pareri e opinioni diversi che si incontrano in questa nostra passione ...
Io ho entrambe le macchine Oled e vpr e preferisco il secondo e spero di affiancargli un GC ..... ma sicuramente i vpr prima o presto tramonteranno anzi forse non sono mai decollati davvero e per tanti motivi
 
Spytek concordo sull’insieme dei fattori che rendono l’oled superiore, l’occhio diventa inevitabilmente più impietoso verso i limiti intrinseci della videoproiezione, così come condivido la scelta del tuo vpr, che ho preferito in una comparativa da antonio con varie macchine delle note marche, è l’unico che mi ha convinto su colori e hdr su materiale 4K
 
Altra nota positiva è stato il fatto di quasi non accorgersi delle bande nere nelle scene cinémascope. Insomma, al momento sono molto soddisfatto dell'acquisto...........[CUT]

Molto interessante questa sensazione che hai avuto.
A dirla tutta non mi da fastidio il limitato contrasto dei DLP in genere, ma il fatto che le bande nere ti facciano vedere il propio limite.
Sono sempre li, ben presenti e se vuoi fai confronti rapidi con sfondo schermo e magari cornice nera vellutata.
L'ideale sarebbe propio eliminarle del tutto, cosa molto difficile sui DLP visto che non hanno memorie e ottiche motorizzate.

Anchio come alcuni sto cercando di capire quanto aiuta un Globar commander nell'eliminazione delle bande, ma secondo me ancora meglio è avere un formato ibrido, tipo 2:1.
Si taglia il 16/9 e si zoomma il 2,35:1

Cmq sono anchio per l'oled, il problema è che quando vado al cinema per apprezzare un’ampiezza di schermo di almeno 50° capisco che per un TV è chiedere troppo.

Fabio
 
Per la questione delle bande nere del 2,35:1 io ho risolto cosi :
Schermo riavvolgibile con dietro tendoni scuri, lo tiro un pò su fino a far scomparire la banda nera inferiore.
Poi, per la banda nera superiore ho usato una tenda avvolgibile IKEA grigio scuro (16 euro), montata subito davanti allo schermo, e la svolgo con la apposita catenella fino a coprire la banda superiore
Più difficile a dirsi che a farsi.
Risultato strepitoso.
Solo immagine 2,35:1 e il resto tutto nero totale.
In più con Oppo 203 sposto i sottotitoli al di sotto dell'immagine, nello spazio dove ci sarebbe la banda nera, con il risultato che le scritte sono grigie e non più bianche.
Quindi, leggibilissime, ma ne invadenti, né fastidiose.
Fantastico.
 
Spytek concordo sull’insieme dei fattori che rendono l’oled superiore, l’occhio diventa inevitabilmente più impietoso verso i limiti intrinseci della videoproiezione, così come condivido la scelta del tuo vpr, che ho preferito in una comparativa da antonio con varie macchine delle note marche, è l’unico che mi ha convinto su..........[CUT]
Il problema è che i pregi vengono in un certo senso metabolizzati mentre i limiti sono sempre più evidenti e si vorrebbe altro :D
 
Ho uno schermo da 101 pollici in formato 16:9 con bordi in velluto. Quando guardo film in cinémascope uso il mascheramento motorizzato autocostruito. Ho tenuto indicare questo effetto sul film dunkirk poiché solitamente è evidente il cambio formato (vedi batman di Nolan ad esempio). Qui nel primo passaggio da Imax a 2.35 non vi ho fatto caso. Me ne sono accorto quando ripassa da 2.35 ad Imax. Le volte successive ho guardato le bande nere confrontando col bordo dello schermo ed in alcune scene erano poco distinguibili complice anche il passaggio da scena molto luminosa a quasi buio dove l'occhio ci mette un po' ad adattarsi. E questo è ciò che apprezzo maggiormente di questo vpr. La capacità di rendere l'immagine molto reale. Ho anche visionato alcune puntate di Planet Earth II e mai avrei immaginato di "cadere dentro" un documentario. Per quanto riguarda il futuro della videoproiezione per questo è l'ultimo. Il prossimo sarà un the wall o similare. Anche i cinema nel giro di 10 anni abbandoneranno la videoproiezione.
 
Ecco: (finalmente!) grande luminosità e placida naturalezza mi sembrano gli aggettivi che meglio descrivono l'immagine dell'UHZ! La visione di Planet Earth II su schermo di dimensioni adeguate è un'esperienza quasi mistica.

Io, invece, sono tra quelli cui piace molto la "magia" della videoproiezione e pur avendo un OLED non so se ce la farei a fare il cambio per un OLEDdone, magari uno da 1000nits che ti brucia la vista... Probabilmente sarò un nostalgico... Vedremo...

Rilevo, peraltro, che i display con molti NITS spingono naturalmente ad allontanare il punto di visione, per evitare affaticamento visivo, esattamente quanto non si dovrebbe fare per godere della maggior risoluzione dell'UHD e ancor meno, in futuro, dell'8K. Come si risolverà la questione? Ci costringeranno ad abbronzarci artificialmente o includeranno un oculista onsite? :rolleyes:
 
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Come si risolverà la questione? Ci costringeranno ad abbronzarci artificialmente o includeranno un oculista onsite?

Ahahahah. Ma no. Dopo aver soppresso il 3D si inventeranno gli occhialini per guardare le immagini in esterna in pieno giorno. Vedo già lo slogan: Per vivere la realtà come non l'avete mai vissuta
 
Ho uno schermo da 101 pollici in formato 16:9 con bordi in velluto. Quando guardo film in cinémascope uso il mascheramento motorizzato autocostruito. Ho tenuto indicare questo effetto sul film dunkirk poiché solitamente è evidente il cambio formato (vedi batman di Nolan ad esempio). Qui nel primo passaggio da Imax a 2.35 non vi ho fatto caso. Me ne..........[CUT]

Domanda per curiosita', con i display al posto dello schermo al cinema, la colonna sonora come la riproduciamo? Dove mettiamo i diffusori che adesso sono dietro lo schermo?
 
Intendevo al cinema visto che si parlava di no VPR fra pochi anni.
Di lato li puoi mettere a casa ma con 20 metri di schermo non puoi metterli di lato o sotto... sono sempre stati dietro... se fai un Videowall mi chiedevo... dove metti i diffusori... e' una semplice curiosita', magari ci sono tecnologie che non conosco.

In casa, con TV da molti pollici al posto del VPR resta il problema anche li' dei diffusori, onestamente avere il centrale a 20cm da terra o lo schermo a 1 metro da terra per alzarlo non mi piace molto come soluzione, solo per questo schermo tutta la vita per me.
 
Se mai si arriverà a questo credo che per allora ci sarà anche qualche soluzione, ad esempio una implementazione del sistema che adotta Sony in una sua recente serie che usa il pannello come membrana vibrante.

Con una superficie come quella di uno schermo cinematografico si dovrebbero avere bassi potenti anche con spostamenti piccolissimi, in ogni caso la gamma bassa può sempre essere demandata a normali sub collocati sotto la parte inferiore dello schermo, in questo modo il pannello dovrebbe vibrare con spostamenti ancora minori.

Si può suddividere meccanicamente la superficie in varie aree in modo da creare "altoparlanti" laterali, centrali, ecc.
 
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Se mai si arriverà a questo credo che per allora ci sarà anche qualche soluzione, ad esempio una implementazione del sistema che adotta Sony in una sua recente serie che usa il pannello come membrana vibrante.

Premetto che non ho mai avuto occasione di ascoltare l'OLED di Sony o gli LCD di LG o altre soluzioni sui generis, ma credo che basino la loro ragion d'essere sul fatto che comunque il pannello è unico, e la distanza di visione/ascolto sia comunque sempre racchiusa entro certi parametri definiti, oltre i quali sarà comunque obbligatorio dotarsi di sistemi di trasduzione tradizionali.
Il fatto poi che in questi ci sia l'opzione per farli diventare l'eventuale canale centrale si un sistema MCH aiuta di non poco il funzionamento, dovendo riprodurre "solo" un canale e non diverse frequenze nello stesso lasso di tempo.

Quello che ci vedrà nei cinema del futuro (sembra) potrà essere invece un videowall, formato da elementi finiti (chiamiamoli "mattoncini") che opportunamente combinati in righe e colonne daranno la dimensione ed il rapporto d'aspetto "allo schermo" appena costruito.

Questo da un lato facilità l'eventuale "divisione delle frequenze", perché posso assegnare ad un tot di mattoncini il canale L, ad altro quello C ed altri ancora quello R e così via (per i sub, soprattutto in volumi importanti come quelli in esame, concordo con te che una soluzione tradizionale sotto o ai lati dello schermo sia ancora preferibile), ma non so (per mia mancanza di informazioni al riguardo e cultura) se possa essere sufficiente a coprire distanze di visione importanti con livelli di pressione sonora e distorsione almeno paragonabili ai sitemi attuali.

Ci sono sistemi di trasduzione non convenzionale oramai in uso da diversi anni con risultati molto più che soffisfacenti (questo è uno di quelli che mi piace parecchio: http://www.revolutionacoustics.com/p/products/ssp6-multiducer o i classici Amina) che permettono di far risuonare superfici composte anche da materiali diversi e di far percepire il suono come puntiforme ed in arrivo da una disposizione spaziale coerente. Però obbligano ad usare sistemi di taglio ed amplificazioni dedicati (il che, tutto sommato, è una questione tecnica e non un minus per quello di cui stiamo parlando), ma soprattutto non possono essere usati su schermi come quelli dei mattoncici del videowall perché ovviamente dovrebbero essere messi a contatto con la superficie esterna o in prossimità di essa (dove ci sono invece i LED).

Ho sentito anche sistemi MCH coastruiti solo con quei trasduttori in ambienti dove l'estetica era un must ma si è voluto provare comunque. Il risultato era eccezionale per le condizioni di applicazione, ma ovviamente ben distante anche solo da un sistema mid-level ben assemblato con prodotti più tradizionali (però il costo del tutto era molto più che mid ... :D ), per cui in un cinema, come funzionerebbero ? Hanno poi un timbro particolare .... come si amalgamerebbe con i canali effetti laterali o gli eventuali atmos a soffitto ?

Provo a dire la mia, sperando di non scrivere una fesseria.

Siccome ci sono diversi sistemi attivi di puntamento del lobo acustico, probabilmente si utilizzeranno delle casse dotate di questi aggorgimenti (DSP e PSU per ogni trasduttore della catena) ai lati in alto dello schermo, o direttamente a soffitto, andando ad "irraggiare" la zona delle sedie in modo opportuno per far arrivare comunque il messaggio sonoro MCH delle colonne dei film.

Forse all'inizio sarà "diverso" dal solito, ma in caso dopo pochi minuti ci si abituerà.
 
Che sarebbe poi quello che avviene con le soundbar "vere", tipo alcune Yamaha, in cui un array di piccoli diffusori irradia segnali opportunamente trattati in fase e ritardi che sfruttano le riflessioni laterali per ricreare la spazialità della scena, nei cinema esisterebbe già il requisito fondamentale per il loro funzionamento ottimale: la perfetta simmetria dell'ambiente.

Il limite sarebbe quello dell'ampiezza dell'area ottimale di ascolto, ma anche ora se ci si siede verso i lati non si ha una scena sonora corretta (ma anche a casa mia l'area ottimale è quella...dove mi siedo io :D).
 
Che sarebbe poi quello che avviene con le soundbar "vere", tipo alcune Yamaha, in cui un array di piccoli diffusori irradia segnali opportunamente trattati in fase e ritardi che sfruttano le riflessioni laterali per ricreare la spazialità della scena, nei cinema esisterebbe già il requisito fondamentale per il loro funzionamento ottimale: la perfetta simmetria dell'ambiente

No no, quelli utilizzano sistemi ibridi dove appunto al suono diretto aggiungono quello riflesso (ideale) per apportare quel minimo di ritardo che il cervello interpreta come collocazione spaziale diversa.

Le casse attive con direzionalità del lobo acustico sono tipo queste:

https://resource.boschsecurity.com/documents/Data_sheet_enUS_1918065675.pdf

https://www.tannoy.com/Categories/T.../Install/QFLEX-64-WP/p/P0BT0#googtrans(en|en)

o altre. Il concetto di base è simile: 1 DSP per trasduttore, 1 PSU per trasduttore ed un'elettronica specifica per deformare il lobo acustico. Si usano in ambito del terziario, musei, teatri e dovunque serva raggiungere una determinata area da "sonorizzare" e l'installazione non sia convenzionale (direttività da "manuale").

Qui non sfruttano nessuna riflessione, il messaggio sonoro arriva dove serve, con la pressione che il sistema permette in base alle impostazioni decise, e c'è un SW di controllo che permette appunto di configurarle e poi scaricarci dentro questa "correzione acustica" specifica per quell'ingresso/segnale.

Messe ai lati dello schermo o su soffitto del cinema, permetterebbero di poter coprire l'area delle poltroncine abbastanza "facilmente".
 
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