Nuovo convertitore A/D !!

un altro passo avanti nella conversione...

Digitale-Analogica:D
qua
oppure qua dove si esaltano le qualità di uno "schifosissimo" dac a 16 bit:D
oppure qua
dove si parla di un orrido convertitore a 0 Oversampling:D
lo sai che non mi piace che usi troppo digitale:D
prendila in ridere e vatti a vedere i link, magari vieni folgorato sulla via di Damasco e cambi idea:D

ciao

igor
 
Caro Igor,

Forse non l'hai ancora capito ma sono semplicemente alla ricerca in modo razionale e concreto dell'alta fedelta'.

Dalle mie modeste e personali opinioni sono giunto alla conclusione che ci sono alcuni aspetti che valgono piu' ( molto piu' ) di altri per avere una buona qualita' di riproduzione ( diamo per scontato di avere i componenti dell'impianto di una certa qualita' ) :

In primo luogo la qualita' della registrazione e' essenziale ( purtroppo ed inspiegabilmente ci sono pochissime registrazioni fatte come si deve in decenni di registrazioni ).

Importante ovviamente anche la qualita' dell'intero sistema di riproduzione cui particolare attenzione va sicuramente data a trasduttori e locale ( molto piu' che alle elettroniche come influenza sulla qualita' di riproduzione).

Pure da non trascurare e' la possibilita' di avere una resa costantemente valida e ripetibile, caratteristica questa che mi porta a rinunciare all'analogico; saprai sicuramente dell'acronimo in campo video dell'NTSC ( mai due volte lo stesso colore ), in campo audio con l'LP si potrebbe coniare il termine NTSL ( mai due volte lo stesso ascolto ) vuoi per la polvere, un nuovo graffio, l'usura del disco che aumenta sempre piu' etc etc ...

Oggi ho fatto qualche test in cuffia tra la resa del mio vecchio REVOX B226 signature con i suoi DAC Philips double crown, I DAC AD1853 del DENON AVC-A1se e i Crystal Cs4392 del Pioneer DV747 :

Le differenze sono veramente modeste a parte una lieve maggiore trasparenza e analiticita' dovute penso ai sistemi di miglioramento della risoluzione AL24 di Denon e High bit di Pioneer.

Riflettendo posso concludere che :

1) Il digitale ( parliamo di apparecchi di una certa qualita' ) offrono comunque una resa buona costantemente nel tempo e le differenze tra apparecchi di pregio sono dettagli ( a differenza dell'analogico ..... ).

2) Vale veramente la pena perdere tempo ( e molto danaro ) per queste sottigliezze quando basta spostare una cassa di dieci cm. per avere una riproduzione ben differente ?

Datemi retta o si ascolta in cuffia o bisogna fare i conti con casse ed ambiente, ambiente e casse, altro che lievi differenze appena avvertibili ................ ( per la sola gioia di chi vende ).

Prima togliamo la "morchia" con spazzolone, acqua, detersivo ed olio di gomito ( l'ambiente e le casse ) dopo e solo dopo si potra' cominciare a trovare le macchie rimaste con la lente d'ingrandimento.

Ci sono difetti mille volte piu' evidenti di una doppia o tripla conversione D/A da eliminare prima di cercare i dettagli.

La spiegazione di questo modo di ragionare cosi' diffuso e radicato nel tempo penso sia dovuto all'impossibilita' di ottenere risultati in questo contesto con i metodi vecchi ( fino a poco tempo fa gli unici disponibili ) e alla capacita' dell'orecchio pur partendo da una situazione gia' deteriorata in partenza di apprezzare comunque le sottili differenze.

Io mi sono accorto che c'e' molto di piu' su cui lavorare .....


Saluti
Marco
 
Ultima modifica:
Originariamente inviato da Microfast
Caro Igor,

Forse non l'hai ancora capito ma sono semplicemente alla ricerca in modo razionale e concreto dell'alta fedelta'.

Dalle mie modeste e personali opinioni sono giunto alla conclusione che ci sono alcuni aspetti che valgono piu' ( molto piu' ) di altri per avere una buona qualita' di riproduzione ( diamo per scontato di avere i componenti dell'impianto di una certa qualita' ) :

In primo luogo la qualita' della registrazione e' essenziale ( purtroppo ed inspiegabilmente ci sono pochissime registrazioni fatte come si deve in decenni di registrazioni ).

Importante ovviamente anche la qualita' dell'intero sistema di riproduzione cui particolare attenzione va sicuramente data a trasduttori e locale ( molto piu' che alle elettroniche come influenza sulla qualita' di riproduzione).

Pure da non trascurare e' la possibilita' di avere una resa costantemente valida e ripetibile, caratteristica questa che mi porta a rinunciare all'analogico; saprai sicuramente dell'acronimo in campo video dell'NTSC ( mai due volte lo stesso colore ), in campo audio con l'LP si potrebbe coniare il termine NTSL ( mai due volte lo stesso ascolto ) vuoi per la polvere, un nuovo graffio, l'usura del disco che aumenta sempre piu' etc etc ...

conosco conosco never twice same color:D
però non sono d'accordo ed anche questa sera ne ho avuto la conferma

Originariamente inviato da Microfast

Oggi ho fatto qualche test in cuffia tra la resa del mio vecchio REVOX B226 signature con i suoi DAC Philips double crown, I DAC AD1853 del DENON AVC-A1se e i Crystal Cs4392 del Pioneer DV747 :

Le differenze sono veramente modeste a parte una lieve maggiore trasparenza e analiticita' dovute penso ai sistemi di miglioramento della risoluzione AL24 di Denon e High bit di Pioneer.

Riflettendo posso concludere che :

1) Il digitale ( parliamo di apparecchi di una certa qualita' ) offrono comunque una resa buona costantemente nel tempo e le differenze tra apparecchi di pregio sono dettagli ( a differenza dell'analogico ..... ).

2) Vale veramente la pena perdere tempo ( e molto danaro ) per queste sottigliezze quando basta spostare una cassa di dieci cm. per avere una riproduzione ben differente ?

Datemi retta o si ascolta in cuffia o bisogna fare i conti con casse ed ambiente, ambiente e casse, altro che lievi differenze appena avvertibili ................ ( per la sola gioia di chi vende ).

perfetto ti consiglierei di modificare il Revox a 0 oversampling (sei un tecnico e gli schemi se ti interessano posso farteli avere, però
la modifica è irreversibile) e potrei scommettere che il Denon e il Pioneer suoneranno peggio del Revox di 15 anni fa
sono sicuro che le registrazioni siano l'anello debole della catena come sono assolutamente sicuro che quelle da master analogico suonano meglio di quelle da master digitale:(
inoltre sono molto sicuro che anche la controreazione (usata in modo massiccio negli ampli come il Denon, io ho un 3801) apporti grossi problemi, così come è problematico l'accoppiamento Diffusore-Amplificazione!per questo motivo mi ritengo una persona fortunata perchè i miei diffusori sono accoppiati ad una amplificazione che alla fine dei conti gli calza alla perfezione.
però e questo discorso già l'ho fatto anche in questo forum, per andare oltre nel discorso aggiungo che molti personaggi guru dell'hifi ritengono che Controreazione e diffusori male si accoppino e che le migliori amplificazioni siano le Single Ended perchè sono iper lineari e perché nella maggior parte dei casi non sono controreazionate.In realtà aspetto tempi migliori per poter modificare il mio Marantz CD-85 a 0 Feedback in modo tale da non avere controreazione in nessun punto della catena.

Originariamente inviato da Microfast

Prima togliamo la "morchia" con spazzolone, acqua, detersivo ed olio di gomito ( l'ambiente e le casse ) dopo e solo dopo si potra' cominciare a trovare le macchie rimaste con la lente d'ingrandimento.

Ci sono difetti mille volte piu' evidenti di una doppia o tripla conversione D/A da eliminare prima di cercare i dettagli.

La spiegazione di questo modo di ragionare cosi' diffuso e radicato nel tempo penso sia dovuto all'impossibilita' di ottenere risultati in questo contesto con i metodi vecchi ( fino a poco tempo fa gli unici disponibili ) e alla capacita' dell'orecchio pur partendo da una situazione gia' deteriorata in partenza di apprezzare comunque le sottili differenze.

Io mi sono accorto che c'e' molto di piu' su cui lavorare .....


Saluti
Marco
ti posso dire che nel mio sistema che cerca di essere il più lineare possibile, con il minimo di conversioni digitali analogiche e con il minimo di controreazine possibile le differenze si sentono anche a basso volume!
tra registrazione e registrazione c'è un abisso, anche tra registrazioni digitali ed analogiche, ovviamente a favore di quelle analogiche!Stage, larghezza, altezza, profondità, timbrica, dinamica, pressione sonora, fluidità e naturalità dell'emissione, tutto ai massimi livelli ovviamente se la registrazione lo permette, tutto questo ottenuto con i soli 2,8watt in ultralineare del mio ampli valvolare.
senza bisogno di equalizzazioni e doppie o triple conversioni che alla fine dei conti non fanno altro che degradare il segnale:(
sennò non si capirebbe la ricerca spasmodica da parte dei costruttori Hi-End della costruzione meno complicata possibile unita al minor numero di fili, piazzati nella posizione migliore per poter compiere la strada più corta ecc.ecc.
io nel mio sistema riesco a notare la differenza tra analogico e digitale anche in una registrazione presa da cd:)

ciao

igor
ps: finisco dicendo che tra il mio buon Marantz CD-85 che monta un TDA1541A Silver Crown con possibilità di modifica 0 oversamplig e 0 feedback ed il mio nuovo Gira LINN LP12 non c'è storia e puoi intuire anche a favore di chi:D
 
Marco, scusa se mi intrometto ancora per ribatterti, ma non ne posso fare a meno, e mi sono già trattenuto in altri thread. :D
Il fatto è che la pansiamo in modo molto diverso, quasi opposto, però non sono solo io quello strano, anche tu ritieni di avere idee diverse dalle consuetudini, quindi è naturale che nascano queste divergenze.

Originariamente inviato da Microfast
Importante ovviamente anche la qualita' dell'intero sistema di riproduzione cui particolare attenzione va sicuramente data a trasduttori e locale ( molto piu' che alle elettroniche come influenza sulla qualita' di riproduzione).
Sull'importanza del locale di ascolto non ho dubbi, ma sono assolutamente contrario a ritenere di secondaria importanza le elettroniche rispetto ai diffusori. Forse perchè le elettroniche se misurate non richiedono equalizzazioni? La risposta è nell'ascoltare diffusori di qualità con elettroniche, cavi ecc. per farle andare al meglio. Usando elettroniche di costo più alto si avvertiranno bene i benefici apportati dalle elettroniche, e addirittura in certi casi anche i diffusori stessi sembreranno appartenere ad un'altra categoria, senza ancora mostrare i propri limiti. Dopo difficilmente si penserà di investire su grandi diffusori per abbinarli a più modeste elettroniche.
Pure da non trascurare e' la possibilita' di avere una resa costantemente valida e ripetibile, caratteristica questa che mi porta a rinunciare all'analogico; saprai sicuramente dell'acronimo in campo video dell'NTSC ( mai due volte lo stesso colore ), in campo audio con l'LP si potrebbe coniare il termine NTSL ( mai due volte lo stesso ascolto ) vuoi per la polvere, un nuovo graffio, l'usura del disco che aumenta sempre piu' etc etc ...
Sull'analogico non voglio dilungarmi, ma mi sembra che il tuo principale metodo di valutazione siano gli scricchiolii, la polvere, e l'usura, che comunque in apparecchi di classe sono quasi del tutto trascurabili.
Oggi ho fatto qualche test in cuffia tra la resa del mio vecchio REVOX B226 signature con i suoi DAC Philips double crown, I DAC AD1853 del DENON AVC-A1se e i Crystal Cs4392 del Pioneer DV747 :
Se facessi andare le casse come si deve, senza tante equalizzazioni e con elettroniche di indubbia qualità, le cuffie non ti servirebbero più per fare raffronti, le useresti solo per non disturbare il vicino... ;)
Le differenze sono veramente modeste a parte una lieve maggiore trasparenza e analiticita' dovute penso ai sistemi di miglioramento della risoluzione AL24 di Denon e High bit di Pioneer.
E fra quelli del Denon e del Pioneer che mi dici? Probabilmente si equivalgono, ma si dovrebbero evidenziare caratteristiche diverse, personalità diverse, interpretazioni diverse. Se ciò non accade è possibile che sia la catena non abbastanza analitica, non i DAC quasi indistinguibili. Comunque sono sicuro che confrontandoli su una adeguata catena con un CD Marantz17Kis, un Micromega o un Audio Note,(tanto per non fare esempi estremi) le differenze dovrebbero emergere anche chiaccherando tranquillamente di sport o lavoro.
2) Vale veramente la pena perdere tempo ( e molto danaro ) per queste sottigliezze quando basta spostare una cassa di dieci cm. per avere una riproduzione ben differente ?
Sono certo che se faccio sentire lo stesso brano con due CDplayer diversi, e lo stesso vale per l'amplificazione, chiunque avrebbe molte meno difficoltà ad apprezzarne le differenze, rispetto a spostare le casse di 10 (o più) centimetri(senza andare volutamente a cercare stani rinforzi sulle pareti, avvicinando eccessivamente i diffusori al muro).
Ci sono difetti mille volte piu' evidenti di una doppia o tripla conversione D/A da eliminare prima di cercare i dettagli.
Se il segnale è in partenza già rovinato da una modesta conversione D/A, poi da una non attenta preamplificazione, oltre che da una non valida amplificazione di potenza e cablatura, allora si potranno fare doppie e triple conversioni ritenendo che non interferiscano in modo rilevante sul segnale. E sarà pure inutile cercare dettagli che abbiamo perso nella sorgente, o per strada, eliminando o migliorando le doppie e triple conversioni.
La spiegazione di questo modo di ragionare cosi' diffuso e radicato nel tempo penso sia dovuto all'impossibilita' di ottenere risultati in questo contesto con i metodi vecchi ( fino a poco tempo fa gli unici disponibili ) e alla capacita' dell'orecchio pur partendo da una situazione gia' deteriorata in partenza di apprezzare comunque le sottili differenze.
Penso che ti stai riferendo all'equalizzazione digitale. Beh, se il nostro orecchio avrà una capacità limitata ad apprezzare certe sottili differenze, tanto meglio, perchè accanirsi con sofisticati sistemi di misura? Il fatto è che in altri parametri l'orecchio è sensibilissimo e persino suscettibile nei confronti di certa distorsione. Spesso più che "HiFi" potremmo parlare di "Gran Casino", ovvero "ti prego abbassa il volume che sarà pure musica HiFi però non ce la faccio più a sopportarla - grazie!. Se questi ti sembrano piccoli dettagli trascurabili...
Io mi sono accorto che c'e' molto di piu' su cui lavorare .....
Tu Marco, probabilmente hai lavorato bene come equalizzazione, con validi risultati. Ritengo però che la tua passione per l'elettronica e per i metodi matematici, ti facciano perdere di vista il discorso generale nel quale si colloca l'equalizzazione, e i criteri più semplici e realistici di valutazione. Per raggiungere il meglio, per colmare quel grosso gap nel cercare di rendere piacevole la musica riprodotta quasi come dal vivo a volumi sostenuti, il "lavoro" deve interessare l'intera catena di riproduzione che invierà il segnale ai diffusori, e all'ambiente che dovrà permettergli di esprimere le proprie qualità.

Insomma, hai forse una piccola perdonabile "deformazione professionale"! :D (Solo una mia considerazione, sei liberissimo di pensare che io sia solo un illuso ascoltone con qualche problema alle orecchie e non solo... :) )

Ciao
 
Ultima modifica:
Che le nostre idee siano differenti e inconciliabili penso che sia chiaro ormai da tempo .....

Il mio discorso verteva sul fatto se vale o no la pena di dedicare tanti sforzi ad evidenziare piccole sfumature quando ci sono problemi completamente ignorati o molto sottovalutati ( l'ambiente in primis ) che compromettono ( o per meglio dire alterano ) la riproduzione ben piu' apprezzabilmente di quanto voi ostinatamente andate a ricercare.

Mi sembra impossibile che si dia cosi' peso alla sottile differenza tra due DAC di buon livello ritenendola cosi' fondamentale per la qualita' di ascolto ed invece si trascurino completamente fastidiosi rumori di fondo, dinamica limitata ( mi piacerebbe essere istruito da voi su cosa intendete per dinamica, spero in modo tecnico e non mistico visto che uno dei vantaggi del digitale rispetto all'analogico e' propio la dinamica per un sacco di motivi a tutti noti), e addirittura non si noti differenza alcuna spostando i diffusori o cambiando locale ( basta attenersi grossolanamente alle solite regole e tutto certamente sara' perfetto ) !!!!

I rumori di fondo, i tic e i tac sono per me veramente fastidiosi e ne faccio volentieri a meno, forse voi avete istruito il cervello a non tenerne conto e vi siete assuefatti .....

Come dicevo prima l'orecchio tende ad abituarsi ad un certo suono e voi dopo che lo trovate piacevole partite da questa base pensando erroneamente che sia perfetta dimenticandovene definitivamente e partite quindi alla ricerca di piccoli dettagli e miglioramenti, il piu' delle volte soggettivi.

Ma chi vi assicura che la base di partenza sia perfetta e non possa essere migliorata ?

Insistete a ricercare drammatiche ( per voi ) variazioni di frazioni di dB quando e' risaputo che anche il miglior locale progettato e corretto fisicamente nel migliore dei modi ( situazione comunque rara e che pochissimi possono permettersi ) ha comunque irregolarita' di diversi dB in vari punti dello spettro.

E quanti di voi hanno controllato in modo serio come suona il propio locale e sopratutto provato a migliorarlo in modo non empirico prima di dare un giudizio e poi accorgersi che operando in questo campo le variazioni sono molto piu' importanti ?

Io almeno ci ho provato e pur sentendo perfettamente le differenze ( piccole a dire il vero ) tra DAC di qualita' di vario tipo ( per esempio apprezzo benissimo la differenza del DENON settato in pure mode dove vengono collegati in differenziale due dac per ogni canale ) apprezzo in modo enormemente maggiore il salto di qualita' ottenuto tramite la correzione digitale dell'ambiente.

Due dB. qui, tre di la, altri cinque in giu' e due in su non vi danno fastidio mentre gli 0,2 dell'amplificatore, i 0,05 dei cavi etc etc sono fondamentali e dall'influenza enorme .

C'e' qualcosa che non funziona nel vs. ragionamento ( date per scontate un sacco di cose senza motivi validi e spiegazione alcuna ) altro che la mia deformazione professionale ....., mi sembra di essere tornato alle elementari dove veniva chiesto se pesava di piu' un etto di paglia o di ferro.

Quando mi avrete spiegato in modo chiaro perche' variazioni di 0,1 dB. si sentono di piu' di 2 dB. magari mi convincerete .......


Saluti
Marco
 
Mirko,

Ho gia' elencato molte volte come e' composto il mio impianto ( B&W 801/805/HTM matrix/Velodyne HGS15, DENON AVCA1-se, Revox B226,Pioneer dv747,Pioneer CLD2850, etc etc ) e non ho mai detto ne penso di avere l'impianto perfetto.

Deluso dal rendimento ho solo esplorato e realizzato una nuova possibilita' per spremere il meglio dal propio impianto e nella mia esperienza ha dato risultati positivi, al di la delle piu' rosee aspettative.

Visto che i costi sono abbordabili e che quindi c'e' ben poco da perdere in un simile tentativo pensavo che qualche prova sarebbe stata utile a molti dei partecipanti di questo forum ....., magari arricchendo la mia esperienza di nuove impressioni e sviluppi.

Ma evidentemente viviamo in un mondo dove si va dietro solo ai simboli ed alle convinzioni ( non importa se vecchie e superate ) e bisogna stare alla larga dalle innovazioni senza neanche provare per giudicare ......., pazienza.

Saluti
Marco
 
Re: X Microfast

Originariamente inviato da Mirko
Mi fai una carellata dell'impianto che hai o pensi che sia per te il massimo per l'ascolto.
se vuoi te lo faccio io e poi ti dico dove potrebbe essere migliorabile:)
Amplificazione Single Ended No FeedBack da una decina scarsa di Watt
Le mie casse e quando dico le mie dico proprio le mie Royal Device Laura 98dB di sensibilità, woofer caricato in quasi trasmissione di linea e tweeter a tromba
lettore cd con una ottima meccanica, convertitore a 0 Oversampling e sezione analogica a 0 FeedBack
giradischi quello che più ti aggrada io direi o LINN LP12 oppure EMT 930 per fare i nomi di due mostri sacri e ci metto anche il Thorens TD160 anche se in un altro livello di prezzo:D
pre-phono valvolare magari se si riuscisse a trovare un bel progetto di autocostruzione a 0 Feedback:D

ciao

igor
 
Originariamente inviato da Microfast
Mirko,

Ho gia' elencato molte volte come e' composto il mio impianto ( B&W 801/805/HTM matrix/Velodyne HGS15, DENON AVCA1-se, Revox B226,Pioneer dv747,Pioneer CLD2850, etc etc ) e non ho mai detto ne penso di avere l'impianto perfetto.

Deluso dal rendimento ho solo esplorato e realizzato una nuova possibilita' per spremere il meglio dal propio impianto e nella mia esperienza ha dato risultati positivi, al di la delle piu' rosee aspettative.

Visto che i costi sono abbordabili e che quindi c'e' ben poco da perdere in un simile tentativo pensavo che qualche prova sarebbe stata utile a molti dei partecipanti di questo forum ....., magari arricchendo la mia esperienza di nuove impressioni e sviluppi.

Ma evidentemente viviamo in un mondo dove si va dietro solo ai simboli ed alle convinzioni ( non importa se vecchie e superate ) e bisogna stare alla larga dalle innovazioni senza neanche provare per giudicare ......., pazienza.

Saluti
Marco
scusami marco non vorrei apparire cattivo e ripetitivo ma te lo credo che non sei contento del risultato, il Denon non suona:(
a mio avviso se tu pilotassi le tue B&W con un integrato stereo magari a bassissima controreazione (sarebbe meglio se proprio non ne avesse ma dalla vita non si può mica avere tutto) e modificassi un minimo il tuo ottimo seppur "obsoleto" Revox B226 che montando Il Famigerato DAC Philips TDA1541A può essere modificato a 0 Oversampling trarresti molto più beneficio che equalizzando digitalmente il tutto.
riporto l'esperienza di un Mailer di TNT-Audio sperando che nessuno se la prenda (chiedo scusa per l'uso proprio che farò di ciò che questo utente ha scritto:) ):
Saluti a tutti,
ho effettuato delle misure nel dominio del tempo in uscita al CD960 dopo le
modifiche.
I segnali test erano:
Sinusoidi della durata di 10 secondi (ognuna) che spazzavano da 20 a 20k
Una triangolare e una quadra.
Risultati: catastrofici.
da 1k circa in sotto le sinusoidi sono pulite, ma da 1k in sopra cominciano ad
insorgere evidenti scalettature.
Salendo di frequenza oltre alle scalettature appaiono anche delle altre
sinusoidi che si mischiano a quella messa in ingresso.
La triangolare ha un fronte di salita ripido ma di discesa lento.
La quadra è abbastanza simmetrica (sul fronte di salita e di discesa) sebbene
presenta una concavità sulla parte che dovrebbe essere costante.
Purtroppo non ho mai proceduto a verifiche dell'uscita prima delle modifiche
per cui sarei lieto se qualche membro del gruppo potesse fare lo stesso
esperimento su un cd 960 originale.
La mia è solo una curiosità sebbene per il mio orecchio (forse inesperto) il cd
modificato adesso semplicemente SUONA, prima strimpellava.


questo è uno solo dei tanti esempi di ciò che contano le misure: a mio avviso nulla:D (se non sono supportate dall'ascolto)

Salve a tutti,
ho recentemente apportato l'ultima modifica al cd philips 960 che consiste nel
bypassare il filtro digitale SAA7220 che provvede essenzialmente al
sovracampionamento quadruplo.

Magia: il suono è divenuto pulitissimo e armonioso.E' scomparsa la nebbia
digitale che rendeva l'ascolto un pò confuso.
Gli alti hanno perso ogni traccia di asprezza.
La disposizione orizzontale degli strumenti è adesso facilmente riconoscibile.
I bassi sono netti anche se un pò leggerini.
Insomma una modifica consigliatissima che può essere abbinata alla
contemporanea eliminazione del passabasso in uscita.
Ricordo che l'eliminazione del passabasso da sola produce risultati
catastrofici in presenza di molti strumenti che suonano.

Dopo aver fatto la modifica e aver tratto le mie conclusioni ho letto la
recensione del Tnt Convertus.
Questo è a zero oversampling e mostra un suono a detta del recensore che è
molto simile a quello riscontrato da me sul Philips tweakkato.
Quanto detto potrebbe indicare che probabilmente è meglio autocostruirsi un Tnt
convertus a zero oversampling piuttosto che spendere soldi per un nuovo lettore
CD.

lo stesso Mailers esprime un giudizio tra le righe che male si sposa con la tua idea di uso del digitale!
tra le righe puoi leggere che il sovracampionamento digitale risulta essere più una porcata che una cosa positiva
insomma meno digitale c'è a giro meglio è:)
anche moltissimi altri progettisti stanno sposando l'idea del sovracampionamento nullo per ovvio motivi di distorsioni introdotte dal campionamento in più che alla fine risulta essere inutile!
domani ti posto un altro link interessante

ciao

igor
 
Ultima modifica:
Igor,

Ero deluso ma ora sono piu' che soddisfatto .....

Stiamo parlando di due cose diverse, io ho risolto pesanti problemi legati all'ambiente che solo parzialmente era possibile risolvere in altro modo.

I risultati sono gradevolissimi ed appaganti e questo con i DAC, l'amplificatore , i cavi, il lettore e la meccanica non ha niente a che vedere ( tutto un altro discorso ).

Ti ripeto fino alla nausea che i problemi casse/ambiente sono molto ma molto piu' grossi ed avvertibili di quelli su cui insisti tanto.

Cio' non toglie che dopo ( sottolineo dopo ) averli eliminati si possa cominciare a pensare di migliorare anche sugli altri componenti modificandoli ( per me che sono tecnico elettronico e' un divertimento ).

Prima pero' assicurati veramente ( invece di pensare con ottimismo di non averne solo perche' ti sembra suoni bene l'impianto ) di aver eliminato i problemi piu' grossi.

Ammettilo non ci hai mai pensato ......, ed e' questo il grosso errore.

Dare un giudizio cosi' per sentito dire o d'istinto poi e' un errore ancora piu' grosso.

Saluti
Marco
 
Quì professore non è nessuno e chi progetta e costruisce sorgenti, amplificatori e diffusori non è detto che lo sia è che abbia raggiunto l'eccellenza. Non entro in particolari tecnici non è il mio campo ma da utente finale e con le orecchie e il cervello per capire e in ultimo l'emozione. E' proprio questa che ti fa capire se ascolti in una forma da te conosciuta con leggeri miglioramenti o se c'è un abisso. Nella vita ci sono dei compromessi anche nell'audio ci sono. Il mio è rinunciare a qualche Herz ma il resto c'è tutto tu Microfast con un Velodyne non puoi dirmi di avere la pulizia ce ci vuole per un ascolto puro. Il tuo è un buon impianto av per riprodurre i dvd e ci ascolti anche l'audio per te con soddisazione però soggetta a critiche. Il sub è meglio spegnerlo. L'ampli seppure di valore non è un monotriodo. Delle sorgenti digitali ne abbiamo parlato. Per ultimo le casse che le usano negli studi di registrazione, sono corrette timbricamete e loro per lo scopo le devono usare con il digitale mentre potrebbe essere interessante sentire dove arrivano con l'analogico comunque 37 - 20k con un woofer da 38 la dice lunga sulla tibrica che volevano raggingere, però il problema è l'ampli 50/1000 watt bensuoanti. Microfast non ti offendere ma gli ascolti si fanno a orecchio e non con la scala degli analizzatori. Oppure tu godi di più a vedere il fondoscala che ascoltare la musica riprodotta.
 
Ultima modifica:
Re: Re: X Microfast

Originariamente inviato da igor

se vuoi te lo faccio io e poi ti dico dove potrebbe essere migliorabile:)
Amplificazione Single Ended No FeedBack da una decina scarsa di Watt
Le mie casse e quando dico le mie dico proprio le mie Royal Device Laura 98dB di sensibilità, woofer caricato in quasi trasmissione di linea e tweeter a tromba
lettore cd con una ottima meccanica, convertitore a 0 Oversampling e sezione analogica a 0 FeedBack
giradischi quello che più ti aggrada io direi o LINN LP12 oppure EMT 930 per fare i nomi di due mostri sacri e ci metto anche il Thorens TD160 anche se in un altro livello di prezzo:D
pre-phono valvolare magari se si riuscisse a trovare un bel progetto di autocostruzione a 0 Feedback:D

ciao

igor
Quì Igor non sono tanto d'accordo che un piatto e un braccio così sia il massimo e con il Linn lp12 ci metterei anche il Mitchell ma inglesi c'è ne sono tanti e tra gli Americani Vpi,Sota
EMT%20930.jpg
 
Ultima modifica:
Mirko,

Circa il Velodyne ti dico che a me ha dato grandissime soddisfazioni; non e' un sub nato per fare rumore, e' un sub che riproduce le basse frequenze con precisione e controllo come pochi altri.

L'impatto al primo ascolto e' stato veramente sconvolgente, e' raro ti assicuro trovare trasduttori che in bassa frequenza reggano il confronto come pulizia e controllo con midrange e tweeter : i Velodyne della serie HGS a mio avviso lo sono.

Certo ci vuole veramente poco a rovinare il tutto a causa dell'ambiente o di un cattivo accoppiamento con gli altri diffusori....., e quindi a dare giudizi inconsapevolmente falsati.

Tutti i miei messaggi ( a volte non lo nego un po provocatori ma penso necessari per svegliare da un torpore che non stimola piu' al cercare di migliorare ) sono stati spesso interpretati male.

Non ho mai scritto per magnificare la resa del mio modesto impianto, ne per fare il professore ( non sono certo un esperto ne pretendo di esserlo ), tantomeno per forzare ad altri le mie opinioni.

Ho sempre pensato e penso che molti audiofili, puristi e ascoltoni abbiano ( non dico ne a torto o a ragione visto che e' una scelta personale ) sacrificato una resa globalmente migliore ed adatta ad ogni tipo di musica ( e questo e' il mio punto di vista dell'HIFI ), per arrivare invece al massimo della resa con certi tipi di musica ma inevitabilmente rinunciando ad altre caratteristiche ( i compromessi che dici tu ).

Un perfetto esempio di questo concetto sono i trasduttori elettrostatici, inarrivabili per certi aspetti ma inevitabilmente limitati per altri ........

Volevo anche far riflettere sul fatto che per quanto opinabili gli apparecchi che tanto magnificate ( non controreazionati etc etc ) vengono comunque progettati da gente tecnicamente preparata e che pur con le propie idee penso progettino e realizzino tenendo conto dell'elettronica e le sue regole come ogni altro progettista.

Da qui la mia riflessione : anche se l'ultimo giudice e' l'orecchio perche' non dare la giusta importanza all'ambiente sfruttando le nuove tecnologie per le misurazioni e poi correggere come si deve i difetti riscontrati ( non importa se con i tubes traps i risuonatori o l'equalizzazione attiva ) ?
Perche' affermare a priori che il risultato sara' sgradevole ?
Perche' rinunciare a strumenti che una volta poteva utilizzare solo l'esperto di acustica chiamato per controllare l'acustica della Scala, mentre oggi sono disponibili per tutti ed a basso costo ?

Ma vi spiacerebbe veramente ottenere un grosso miglioramento dove non avete mai osato mettere mano perche' fino a poco tempo fa era impossibile o troppo costoso pur sapendo che e' sicuramente l'anello debole di tutto l'impianto ?

Sono certo che rimarreste sorpresi quanto si potrebbe migliorare ( non importa se l'impianto sia a valvole, analogico, digitale etc etc ).

Saluti
Marco
 
Io penso che tu sia una persona tecnicamente preparata ed anche un appasionato di audio, quindi scambiarsi opignoni e frecciatine lo trovo appagante e costruttivo.
 
:eek: :eek: :eek:

Marco, ma come, tu giudichi gli amplificatori e i cdplayer con le variazioni di decibel? :eek:

Questo spiega tutto: L'importanza che dai all'equalizzazione anche quando non si avvertono problemi di acustica, i diffusori come elemento principale della catena di riproduzione, le "sottili differenze" quando si parla di DAC, le elettroniche dall'importanza relativa................ (questa volta l'ho messa anch'io la lunga fila di puntini! :D )
Originariamente inviato da Microfast
Insistete a ricercare drammatiche ( per voi ) variazioni di frazioni di dB quando e' risaputo che anche il miglior locale progettato e corretto fisicamente nel migliore dei modi ( situazione comunque rara e che pochissimi possono permettersi ) ha comunque irregolarita' di diversi dB in vari punti dello spettro.
Ma credi che quando scelgo un cd payer o un dac separato o un amplificatore, cerco di migliorare la risposta in frequenza? :eek:
Due dB. qui, tre di la, altri cinque in giu' e due in su non vi danno fastidio mentre gli 0,2 dell'amplificatore, i 0,05 dei cavi etc etc sono fondamentali e dall'influenza enorme .
:eek: Ma davvero credi questo? Che chi si compra elettroniche e cavi di qualità lo fa per migliorare i decibel della risposta in frequenza? Ma che c'entra? Ma hai mai ascoltato qualcos'altro oltre al Denon+Pioneer e con cavi di qualità? Le tue orecchie saranno le prime a dire "altro che 0,2db (che sono impercettibili ad orecchio), questa è tutta un'altra cosa!"

Le "sottili differenze" di cui parli sono proprio i dB, quando ti ostini a misurarli anche quando non li riesci a distinguere ad orecchio. Più sottili di cosi! Non ti pare?
C'e' qualcosa che non funziona nel vs. ragionamento
Mi sembra proprio il contrario!
( date per scontate un sacco di cose senza motivi validi e spiegazione alcuna ) altro che la mia deformazione professionale ....., mi sembra di essere tornato alle elementari dove veniva chiesto se pesava di piu' un etto di paglia o di ferro.

Quando mi avrete spiegato in modo chiaro perche' variazioni di 0,1 dB. si sentono di piu' di 2 dB. magari mi convincerete .......
Ma non ha senso valutare le elettroniche con i dB.

Un amplificatore buono rispetto ad un'altro non fa la differenza di 0.1dB, o di 0.2dB !!! Piuttosto amplifica in modo più corretto il segnale, cioè quella corrente elettrica che è modulata in frequenza in un modo particolarissimo, da rispecchiare la somma di tutte quelle moltissime frequenze sovrapposte e dall'andamento particolare che avevano le onde sonore catturate dai microfoni, le quali sono state trasformate in segnale elettrico, e i nostri diffusori dovrebbero riprodurre fedelmente. Questa corrente elettrica così particolare, è molto facile che venga alterata da un'elettronica che la deve amplificare prima in tensione (preamplificatore) e poi anche in potenza (finale di potenza), o da un convertitore D/A con tutti i sui circuiti e le sue operazioni, o da un cavo, che deve trasportare questo delicatissimo segnale, che non è quello della corrente di casa modulata più o meno bene a 50Hz, dove basta il Ticino a svolgere perfettamente la sua funzione.

Che senso ha in tutto questo il discorso il fatto che due elettroniche possano differire fra loro nella risposta in frequenza di 0.1dB ?

Durante l'ascolto sentiremo NETTISSIMO che con una elettronica le voci sono più nasali e non a fuoco rispetto all'altra (a quanti db corrispondono?), che gli ottoni sono più opachi in una, più lucidi nell'altra (...dB?), che i bassi sono più vibranti e naturali, invece che a effetto molla (...dB?), che con una elettronica avremmo un suono molto trasparente, come se fra noi e i musicisti non ci fosse niente in mezzo, mentre con l'altra sembra che i musicisti suonino dietro un tendone, o anche più di uno(...dB?) che i violini non sono stridenti (...dB?), che il pianoforte è più ricco di armoniche, e non sembra una macchina da scrivere (...dB?), che la dinamica è travolgente, anzichè piatta e noiosa (...dB?) che la chitarra elettrica non è fastidiosa e stidula, ma ricca di calde armoniche pur restando giustamente graffiante (...dB?), che i suoni sembra sconfinino oltre le pareti (in stereofonia), anzichè essere piatti,(...dB?) che certi suoni in un caso sembrano fievoli, nell'altro appaiono lontani,(...dB?) ... devo continuare?

Ho reso l'idea del perchè variazioni di 0.1dB (ammesso che ci siano...) si sentono più di 2dB alzati o abbassati con l'equalizzatore?

Ciao
 
Ultima modifica:
Appunto:

forse non si tratta solo di differenze in dB e quindi nella risposta in frequenza. ;)


Forse le differenze sono anche da un'altra parte, misurabili in altro modo e con altri parametri...


Emidio
 
Mi scuso ma sono molto impegnato ( affogo tra i computer ed il telefono in questi giorni ) e non posso rispondere come dovrei ( lo faro' appena possibile ).

Chi ha mai detto che i miei componenti siano migliori di x e y e questo cosa ha a che fare con i problemi che ci sono dai morsetti degli altoparlanti fino al nostro orecchio ?

Comunque, chi ha mai detto che i problemi sono la sola risposta in frequenza ed in ogni caso e' non e' comunque uno dei problemi ?

E nessuno ha letto la mia premessa "partendo da prodotti di qualita'" dove la risoluzione, la dinamica, il rapp S/N, le distorsioni sono gia' di ottimo livello ?

Circa i cavi non rispondo neanche tanto mi interessa poco il discorso.

E chissa' perche' nessuno mi spiega cosa e' la dinamica e perche' dovrebbe essere maggiore in un LP rispetto ad una ottima registrazione digitale magari in SACD o DVD-AUDIO .

Non ho mai usato equalizzatori per altro scopo se non compensare l'ambiente ed in ogni caso va detto che con sapiente editing audio e' possibile eliminare o quantomeno limitare problemi di sibilanti e nasalita' sulle voci, porre in evidenza strumenti rispetto ad altri e questo senza peggiorare in modo netto la qualita' del suono; questo prova che molte delle differenze tra gli apparecchi sono riproducibili artificialmente in questo modo.

Ne parleremo piu' in dettaglio, ma non fatemi dire cose che non penso.

Saluti
Marco

Ps. Emidio sono lieto che sei uscito dal "letargo", sinceramente mi aspettavo una qualche "collaborazione" sul mio progetto da parte tua e dei tuoi illustri colleghi .

Perche' nessun entusiasmo su proposte costruttive ed interessanti ?
 
Marco quello che ti posso dire io è che non sento nessun bisogno di equalizzare o toccare dei toni nel mio impianto, anche perchè non ci sono. Il giradischi e il digitale all'ascolto hanno dinamiche differenti per me molto piu appagante quella analogica ma ti ripeto con testine-bracci-giradischi di livello, ma già con un rega un lettore da due miglioni lo butti via.
 
Mirko,

Io invece non mi sognerei mai di staccare l'equalizzazione attiva, e a parte i due anni impiegati a raggiungere questo pregevole ( per me e i miei amici ) risultato, penso impazzerei al solo pensiero; nota che per ricordami quanto sia utile e come sentivo male prima mi basta spingere un pulsante.

Tu pur ritenendoti appagato e soddisfatto non hai mai provato eppure insisti a bocciare una cosa che non conosci.

Prima almeno prova .....

Circa la dinamica, non essendo una sensazione inesplicabile :

Spiegami una buona volta cos'e' secondo te ( io so cosa significa e so che un LP non potra' mai avere la dinamica di una registrazione digitale per i limiti fisici del supporto ).

Forse intendi qualche altra cosa ....

Saluti
Marco
 
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