er monnezza
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ango ha scritto:
Lo accennavano anche nel DVD,
Lo si vede benissimo lelle foto di AR nei nuovi woofer, hanno usato la struttura a sandwich di foam e meteriali compositi.
Questi copiano!![]()
Ilario.
Microfast ha scritto:
E allora che dire di JMLAB con il berillio ?
Lo uso' per midrange/tweeter un secolo prima Yamaha in uno dei pochi diffusori nipponici validi, le NS1000 se ricordo bene![]()
Saluti
Marco
ango ha scritto:
Marco,
Non lo sapevo,
pensavo che jm lab fosse trata la prima..... ma i japponesi sono japponesi. FUoriclasse in senso assoluto!
Anche se, per dovere di cronaca, stiamo parlando di 2 cose diverse. Jm lab lamina del berillio puro, il che vuol dire avere una lamina di uno spessore x, poniamo 0,1 mm di berillio puro.
da come è descritto
qua sembra un processo di PVD ( deposizione in fase fisica vapore ) viene fatto evaporare un metallo, in questo caso berillio, e poi fatto condensare su un catodo di un'altro metallo ( non specificato ) che fa fisicamente da supporto allo stesso. stiamo parlando di spessori apportabili di 0.001-0.01 mm su una base sensibilmente più spessa di materiale base.
Esprimendomi in modo più semplice è la stessa differenza che c'è tra una medaglia d'oro, e una medaglia in argento rivestita d'oro.
La seconda accontenta l'occhio, ma le CARATTERISTICHE MECCANICHE della cupola dipendono dal metallo di base, non dal riporto di berillio, titanio, oro, o quello che si è fatto evaporare.
Dico questo non tanto per difendere la Focal, ma per " criticare " un po' il lavoro che ha fatto la B&W sul TW, infatti non si tratta di un TW ricavato da un sinterizato di puro diamante sintetico ( come per i tw dell' avalon per intenderci) ma analogamente alla yamaha, di una non ben precisata tecnica di deposito di polvere di diamante, su un supporto (alluminio ????) non specificato....
Una cosa drammaticamente diversa ( e meno costosa ) dalla follia industriale della accuton che motorizza le avalon top gamma.
Ilario.
ango ha scritto:
Marco,
Una cosa drammaticamente diversa ( e meno costosa ) dalla follia industriale della accuton che motorizza le avalon top gamma.
Ilario.
Microfast ha scritto:
Allora se vogliamo puntualizzare, anche di membrane realizzate con materiali multistrato ce ne sono a bizzeffe e si usano da anni.
Ognuno usa i suoi metodi e componenti base: nulla di nuovo anche qui![]()
Saluti
Marco
ango ha scritto:
Mi sembra giusto precisarlo, visto che le Nautilus non costano proprio poco.
Ilario.
Microfast ha scritto:
Ma avete letto il titolo di AR: Inarrivabili!!!!!!!!!!!
Forse un po esagerato, ma va anche detto che costano una frazione delle Grande utopia e delle Avalon al "diamante" e delle Wilson.
Microfast ha scritto:
Ps. Ma avete letto il titolo di AR: Inarrivabili!!!!!!!!!!!
Forse un po esagerato, ma va anche detto che costano una frazione delle Grande utopia e delle Avalon al "diamante" e delle Wilson.
... la mia precisazione era mirata al fatto che le accuton vengono accreditate di utilizzo di diamante puro/vero/reale/naturale <Yes, we made the first loudspeaker driver with a membrane of pure diamond. This is not a mere marketing message> (non sinterizzato cosa che consente di ottenere svariate forme e dimensioni nel limite delle dimensioni dei forni, delle presse e degli stampi in grafite )ango ha scritto:
Gus,
Rispondo solo alla faccenda dei diamanti.
I diamanti naturali in industria non vengono utlizzati, si usano solo i diamanti sintetici.
Il diamante è carbonio puro, come la graffite, la differenza tra diamante è graffite è determinata esclusivamente dalla forma che gli atomi di carbonio creano legandosi tra loro ( parliamo di legami atomici )
Nel diamante la forma è di una piramidale, nella graffite la forma è un esagono.
La graffite è la forma in cui si presenta il carbonio naturalmente perchè, diciamo così, è quella che gli viene più facile.
Per "convincere" gli atomi di carbonio a disporsi a forma di piramidina, bisogna partire da grafite, merrerla in uno stampo, chiudere lo stampo e comprimere le polveri a pressioni spaventose, è per aiutare la trasformazione di fase, si scalda anche lo stampo a temperature elevate.
Questo processo è si chiama sinterizzazione, il risultato finale è a tutti gli effetti una diamante dalle caratteristiche meccanio-fisiche analoghe ai diamanti naturali, ma ottenuto artificialmente ( ca poi la natura i diamanti veri li ottiene aoo stesso modo schiacciando il carbonio sotto terra.)
La accuton ottiene le cupole dei propri tw, in questo modo, e costano un sacco di soldi, perchè quando escono dallo stampo devono lavorarli per otterere la forma desiderata, elavorade un diamante è una cosa estremamente difficoltosa.
Capirai bene che è una cosa molto diversa ce prendere un diamante, polverizzarlo ( macinarlo ) e poi icollarlo su un supporto di, non si sa che cosa, oppure un'alternativa potrebbe essere che usino della colla per tenere insieme puesta polvere di diamante.
In tutti e 2 i casi precedenti, non hai le caratteristiche meccanico-fisiche del diamante puro.
con questo non voglio dire che i TW b&w non funzionano, semplicemente che non sono la stessa cosa dei giustamente famosissimi, TW accuton.
Tutto qua.
Mi sembra giusto precisarlo, visto che le Nautilus non costano proprio poco.
Ilario.
guz ha scritto:
... la mia precisazione era mirata al fatto che le accuton vengono accreditate di utilizzo di diamante puro/vero/reale/naturale <Yes, we made the first loudspeaker driver with a membrane of pure diamond. This is not a mere marketing message> (non sinterizzato cosa che consente di ottenere svariate forme e dimensioni nel limite delle dimensioni dei forni, delle presse e degli stampi in grafite )
Forse mi sono fatto ingannare dalla foto sul sito, ma sembra che anche sotto questi trasduttori ci siano sempre dei substarti (seppur minimi) di qualche altro materiale, infatti se fai caso l'aspetto della membrana (nella foto) è tempestata da "microluccichii" dunque non da un luccichio unico che farebbe pensare ad un pezzo unico di diamante sintetico.-
mandi.-![]()
guz ha scritto:
...credo che dopo il processo di sinterizzazione, si ottenga una superficie con molte similitudini a quella di un metallo.
Questo pensando alle polveri di diamante sintetico riportate su alcuni utensili.-
Michele Spinolo ha scritto:
....casi di diamanti particolarmente fortunati (=poche impurità) è praticamente impossibile distringuerli, da qui la "filigrana" inserita da de boers.
AlbertoPN ha scritto:
Azz .. si vede che sei un riccone ed hai la morosa particolarmente esigente eh?
Mandi!
Alberto![]()
Michele Spinolo ha scritto:
la deposizione di polvere di diamante sulle superfici degli strumenti avviene col processo spiegato da Ilario, ossia ottenendo una sottilissima pellicola sopra la superficie dell'utensile.
Il processo di sinterizzazione, invece, è quel processo che permette di ottenere oggetti solidi di un determinato materiale partendo dalle polveri dello stesso: è usato, per esempio, anche con l'alluminio.
Permette generalmente di ottenere pezzi finiti in una botta sola, senza necessità di ulteriori lavorazioni.
La sinterizzazione del diamante permette di avere quelli che sono chiamati diamanti artificiali, ossia oggetti con caratteristiche fisiche identiche al diamante (reticolo cristallino tetraedrico) ma di origine non naturale.
Ricordo che tempo fa de boers pubblicizzava il fatto di incidere internamente i proprio diamanti naturali per garantirne l'autenticità, in quanto, generalmente, un diamante naturale si riesce a riconoscere da quello artificiale solamente perchè il primo presenta solitamente più impurità. In casi di diamanti particolarmente fortunati (=poche impurità) è praticamente impossibile distringuerli, da qui la "filigrana" inserita da de boers.