MODIFICATO CROSSOVER DELLE MIE B&W 683 CON RISULTATI INASPETTATI

esatto, la risposta elettrica del cross, ma non mi dice la tensione ai capi dei singoli altoparlanti, ma solo la piegatura che impone il filtro...se tale piegatura è dovuta alla diminuzione della corrente ai singoli capi come dico io, o della tensione come dici tu, è il mio dubbio...

@Nordata se ci sei batti un colpo visto che sei ferrato, così mi togli sto dubbio amletico

(poi sta a vedere che magari cambiano entrambe )
è la tensione puoi fare la prova con un semplice multimetro ac ed inviare dei toni a freq diverse e misurare la tensione con e senza filtro..

V=RADQ(PXR) quindi se aumenti la resistenza e mantieni invariata la corrente(come dovrebbe fare un amplificatore valido su qualsiasi carico) diminuisce la tensione
 
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Questo può darsi sia vero.
Poichè però personalmente ritengo che date certe premesse basilari: sezione sufficiente e lunghezza di pochi metri, un cavo inlfuisca sul segnale di nulla o poco più, facciamo lo 0,000001%, il cambio di un componente del crossover influirà magari del triplo: 0,000003%. .......[CUT]
ahahahahahaa !!!
Le tue stime in percentuale sono pressochè nulle,è come dire non hai fatto un bel niente.
Vabbè apprezzo almeno un riconoscimento da parte tua del 0,000002% in più rispetto al cavo.
 
In un altro forum si parlava di sostituire i componenti esistenti del crossover con componenti di uguale capacità (per i condensatori) e di uguale valori (per le resistenze) sostituendoli con componenti di maggiore qualità ed il risultato era veramente inaspettato, ovviamente i tagli rimangono gli stessi e non si cambia il progetto.

Scusatemi se intervengo prendendola da così lontano... post#1. Magari la mia obiezione è già stata fatta e c'è già una riposta, ma 24 pagine......sono pigro.


Ma se l'elemento del crossover che sostituite ha i medesimi parametri elettrici (tutti, ma proprio tutti!!!), l'unico modo in cui può essere migliore è quello di presentare una minore varianza campionaria. Cioè gli elementi "pregiati" di tal produttore sono tutti estremamente simili per parametri elettrici.

Ora voi dite di sentire differenze importanti, sensibili. Bene, allora sono solo 3 le possibilità:

1) l'elemento originale B&W si discostava moooolto dal valore nominale di progetto, per cui messo dentro un elemento dai parametri corretti, il crossover è cambiato e quindi il suono pure. Ne consegue che B&W ha un pessimo controllo di qualità e vende casse fasulle.....

2) L'elemento nuovo non è uguale per parametri elettrici a quello sostituito, ergo avete cambiato sensibilmente il crossover e quindi è lecito sentire un suono abbastanza diverso.

3) tutto placebo


Ora escludendo la 3 per non litigare (ma non perché non sia verosimile), mi viene da pensare che la conclusione corretta sia la 2, ovvero avete stravolto i parametri del crossover e quindi sentite un suono diverso, e questo appare probabile perché più persone che hanno fatto la stessa modifica riferiscono di un comportamento simile. Ma è solo un'ipotesi basata su parole vaghe, perché per stabile che il comportamento è effettivamente simile serono le....misure (che a quanto pare non ci sono).

La 1 la scartiamo perché ne consegue che i diffusori B&W fanno cag*are(per i gusti di qualcuno può essere pure) e potenzialmente suonano abbastanza diversi tra loro(questo lo vedo un po' più improbabile). Direi che la possiamo scatare, vero?
La 3....non è da escludere a priori in mancanza delle misure.

Giusto per chiarire come la penso...io credo che col DIY si possano fare cose bellissime e ad un costo che è una frazione dei costi dei prodotti commerciali, quindi in astratto mi sento di invogliare chiunque a tale pratica, ma con un però...cioè men del minimo sindacale: un microfono per le misure, almeno quello lo dovete usare!!!! (ah dimenticavo, con file di calibrazione allegato. E non l'SPL meter Radioshack, che quello NON è un microfono per fare questo genere di misure, o almeno per farle seriamente)
 
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Giusto per chiarire come la penso...io credo che col DIY si possano fare cose bellissime e ad un costo che è una frazione dei costi dei prodotti commerciali, quindi in astratto mi sento di invogliare chiunque a tale pratica, ma con un però...cioè men del minimo sindacale: un microfono per le misure, almeno quello lo dovete usare!!!! (ah dimenticavo, con file di calibrazione allegato. E non l'SPL meter Radioshack, che quello NON è un microfono per fare questo genere di misure, o almeno per farle seriamente)

:read:
ora ci siamo!!
 
Aggiungerei anche: e un programma del tipo di A.R.T.A. che permette sia misure di acustica ambientale che sugli altoparlanti, visto che vi interessa questo argomento.

Tra l'altrp è stato citato proprio su A.R. in relazione alle misure sui condensatori ed anche da GPM parlando di test sui disturbi nelle alimentazioni.

Per saperne di più:

http://www.artalabs.hr/

il costo per uso personale è di 79 € al quale va aggiunto quello di un microfono calibrato, ovvero con curva di taratura individuale (quindi con numero di matricola indicato), personalmente vi consiglierei questi:

http://www.acoustics.isemcon.com/shop.htm

in particolare il "measurement kit" mk-1 costituto da un microfono calibrato individualmente con relativo preamplficatore/alimentatore per cui è collegabile a qualsiasi scheda audio (buona).

E' scaricabile la versione prova con relativi manuali (di ARTA, non del microfono :D).

Ciao
 
esatto, la risposta elettrica del cross, ma non mi dice la tensione ai capi dei singoli altoparlanti, ma solo la piegatura che impone il filtro...se tale piegatura è dovuta alla diminuzione della corrente ai singoli capi come dico io, o della tensione come dici tu, è il mio dubbio...

@Nordata se ci sei batti un colpo visto che sei ferrato, ..........[CUT]

Mi spiace ma è la tensione a diminuire. Quando metti in serie in un circuito una resistenza, si genera ai suoi capi una caduta di tensione quindi ai capi dell'utlizzatore ci sarà una tensione inferiore.
Quando invece la resistenza realizza una connessione parallela con l'utilizzatore la tensione rimane la stessa ed è la corrente a dividersi tra i due rami del parallelo. Questo fenomeno oltre che essere superbamente spiegato dalla legge do Ohm è anche osservabile sperimentalmente con un banale alimentatore, una resistenza ed un LED.
Consiglio anche l'app Everycircuit su Android che aiuta a capire meglio le basi dell'elettrotecnica.

Saluti
 
Giusto per chiarire come la penso...io credo che col DIY si possano fare cose bellissime e ad un costo che è una frazione dei costi dei prodotti commerciali, quindi in astratto mi sento di invogliare chiunque a tale pratica, ma con un però...cioè men del minimo sindacale: un microfono per le misure, almeno quello lo dovete usare!!!! (ah dimenticavo, con file di calibrazione allegato. E non l'SPL meter ..........[CUT]

Sono d'accordo con quasi tutto quello che hai scritto tranne questo... sono 35 anni che progetto e costruisco elettroniche e diffusori...è una passione che mi ha trasmesso mio zio quando l'Hi-Fi era agli albori (c'erano le fonovaligie Lesa) e che ha determinato anche la mia formazione professionale quindi, mi sento di poter dire che il DIY, specialmente sui diffusori, non è affatto meno costoso dell'acquisto del prodotto indistriale, anzi...molto probabilmente lo stesso tipo/categoria di diffusore costa la metà se acquistato sul mercato. Quindi, come ho più volte sostenuto, il DIY è una passione è la soddisfazione di realizzare qualcosa di tuo e che , se ci riesci, fa quello che avevi pensato e sperato. Potremmo definirlo uno sfizio e solo in particolari occasioni, cioè quando si realizza un progetto particolare, può essere considerato meno costoso perchè, semplicemente, chiedere ad una industria di fare un progetto ad Hoc può costare sicuramente di più che farselo in casa. Rimane poi il dubbio sui risultati, ma questa è un'altra storia e dipende dalle competenze dell'autocostruttore e dalle sue disponibilità economiche/strumentali.
 
.. mi sento di poter dire che il DIY, specialmente sui diffusori, non è affatto meno costoso dell'acquisto del prodotto indistriale, anzi...molto probabilmente lo stesso tipo/categoria di diffusore costa la metà se acquistato sul mercato. Quindi, come ho più volte sostenuto, il DIY è una passione è la soddisfazione di realizzare qualcosa di tuo e che , se ci riesci, fa quello che avevi pensato e sperato........[CUT]
La penso esattamente così.
Un progetto di sana pianta oltre ai costi è un grosso rischio per un risultato deludente.
Da ragazzo ne ho fatte qualcuna copiando dai progetti Ciare o Coral e usando i loro driver,non vi dico che delusioni ,roba da buttare dalla finestra.
Questo è un settore da veri professionisti che sanno davvero cosa fanno.
Stavolta ho solo rischiato nel cambiare solo i condesatori in un proggetto industriale.
Rischio fortunatamente andato a buon fine stavolta :D

Carissimi esperti vi pongo un quesito:
è risapunto che la B&W su tutti i modelli tranne la serie 600 usa esclusivamente condensatori Mundorf "tedeschi".
ora visto che in materiale Polipropilene na fa di tutti i prezzi e partiamo dal 4,7uF 5% 250 vdc MCAP che costa 4,19 €,
al più costoso 4,7uF 2% 1000 vdc Silver Gold Oil che costa 125,90 €.
quelli più economici li usa in gamma bassa mentre qulli più costosi nei Medio/alti.
non vi dico se saliamo di valore a che cifre si arriva.
Vorrei sapere da voi perchè mettere quelli super costosi se i valori so sempre gli stessi cambiando solo le tolleranze?
e perchè proprio la serie 600 l'ha presa in c.....?
Ragazzi si tratta di un marchio che è un colosso la B&W.
 
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mi sento di poter dire che il DIY, specialmente sui diffusori, non è affatto meno costoso dell'acquisto del prodotto indistriale, anzi...molto probabilmente lo stesso tipo/categoria di diffusore costa la metà se acquistato sul mercato.

Beh non so a che tipo di progetto ti riferisci, né è il caso di andare OT, però il DIY sui diffusori può essere stratagemma per accedere alla qualità sonora appannaggio di driver pregiatissimi e che si trovano spesso solo in oggetti commerciali dai 4 zeri in sù (ma i driver singoli sono reperibili sul mercato per qualche centinaio di euro). Inoltre la costruzione del crossover passivo, vero cuore del diffusore e che richiede straordinaria competenza per restituire buoni risultati, può essere "aggirata" grazie a potenti strumenti offerti oggi dal digitale (in multiamplificazione). Questo lo dico solo per rendere meglio l'idea di ciò che intendevo. Approfondire qui è OT.
 
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no no, lo so ;), il fatto è che avevo riletto da qualche parte nel thread il discorso che i tweeter sono uguali quando avevo già spiegato che così non è :D

"Io ironicamente le mie le chiamo B&W 783 ,mica CM ;)"


e fai "male", perchè nel catalogo B&W la serie 700 stava sopra la CM :D :D :D
Sul fatto che sono diversi gli altoparlanti ok ma di quanto? Sarà veramente poca roba se no non si spiega che adottano stesso crossover/tagli/componenti, la sola differenza e la marca dei condensatori che monta in origine i mundorf supreme, ma allora come si spiega questa cosa? E un crossover generico che adottano per più serie oppure la differenza e minima da poter adottare lo stesso filtro? Anche le resistenze di attenuazione sul medio sono identiche, pari valore e come e possibile?
 
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Beh non so a che tipo di progetto ti riferisci, né è il caso di andare OT, però il DIY sui diffusori può essere stratagemma per accedere alla qualità sonora appannaggio di driver pregiatissimi e che si trovano spesso solo in oggetti commerciali dai 4 zeri in sù (ma i driver singoli sono reperibili sul mercato per qualche centinaio di euro). Inoltre..........[CUT]

Il discorso non cambia....tra sperimentazioni e costi di realizzazione vai sicuramente oltre...fatto salvo i casi paricolari che citavo.

Saluti
 
Io non ho ancora capito perché sulla serie 8 della B&W non hanno utilizzato condensatori e resistenze economiche come quelli presenti nella serie inferiore visto che per voi l'utilizzo di componenti pregiati non porta a migliorie per come sono state percepite da tutti noi che abbiamo modificato i crossover dei nostri diffusori.
A cosa serve mettere un Mundorf Supreme su un diffusore quando si possono utilizzare condensatori 10 volte più economici ed avere gli stessi risultati??
E non mi dite che la B&W li paga 4 soldi i Mundorf Supreme perchè non ci credo!
 
Io non ho ancora capito perché sulla serie 8 della B&W non hanno utilizzato condensatori e resistenze economiche come quelli presenti nella serie inferiore visto che per voi l'utilizzo di componenti pregiati non porta a migliorie per come sono state percepite da tutti noi che abbiamo modificato i crossover dei nostri diffusori.........[CUT]
E' quello che ho domandato ben 2 volte e l'ultimo è il post N.370
Bo nessuno vuole rispondermi!
 
Io non ho ancora capito perché sulla serie 8 della B&W non hanno utilizzato condensatori e resistenze economiche come quelli presenti nella serie inferiore visto che per voi l'utilizzo di componenti pregiati non porta a migliorie per come sono state percepite da tutti noi che abbiamo modificato i crossover dei nostri diffusori.
A cosa serve me..........[CUT]

Visto che esiste innegabilmente un'utenza sensibile a questo tipo di argomentazione di vendita mi sembra abbastanza normale che per dare una maggiore percezione di maggior valore rispetto al modello inferiore utilizzino certi componenti "pregiati".
Ma questo significa poco o nulla in assoluto. E' una scelta commerciale.
Vanno matti i markettari su elementi di differenziazione che di fatto costano poco sul costo di fabbricazione del diffusore.

Non credo che B&W che fabbrica migliaia di diffusori l'anno paghi un prezzo premium per quei condensatori.
Tanto più che è abbastanza evidente sul loro sito l'operazione di co-marketing ( promozione reciproca) tra Mundorf e B&W.
 
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operazione di co-marketing ( promozione reciproca) tra Mundorf e B&W
Operazione che dà sicuramente i suoi frutti, vedasi questa stessa discussione.

Per dirla terra terra, Mundorf realizza tutta una serie di condensatori che vende a prezzi diversi, se si vuol fare una buona operazione di marketing è ovvio che bisogna impiegarli tutti e in proporzione al loro costo, pertanto: costo basso, serie (di diffusori) economica, costo medio serie media, costo elevato serie top.

L'autocostruttore farà salti mortali per procurarsi i componenti più pregiati (smette di fumare, di andare al bar) per montarli nel suo diffusore economico e miracolosamente farlo suonare come quello pregiato.

Tutti contenti: B&W che probabilmente con l'operazione commerciale paga pochi € i condensatori miracolosi, Mundorf perchè acquista visibilità e vende a caro prezzo i componenti pregiati, l'appassionato perchè trasforma il suo onesto prodotto nell'ammazzagiganti di turno.

Quella dell'ammazzagiganti di turno è l'Araba Fenice dell'appassionato di Hi-Fi, autocostruttore o meno, periodicamente c'è il prodotto che improvvisamente compare all'orizzonte e miracolosamente è il top dei top, salvo poi sparire del tutto oppure essere soppiantato dal modello successivo che, improvvisamente, rende quello precedente roba qualsiasi, anzi, magari compaiono anche i difetti che prima non si notavano.

Sto seguendo da tempo l'evolversi di un prodotto che credo stia ora vivendo già nella terza fase (forse quarta), in ognuna era il massimo, la meraviglia assoluta, solo che le stesse cose si dicono anche di quanto è venuto dopo, qualcosa non mi torna, "l'insuperabile" continua ad essere periodicamente superato, forse l'unica cosa che cambia, evolvendosi, è il conto in banca di chi architetta il tutto.

Ciao
 
Le prestazioni di quei diffusori le devi raggiungere ...anche in termini estetici altrimenti il paragone non regge. Credimi che è così.

Ti credo, ti credo...in sintesi l'occhio vuole la sua parte, ma purtroppo l'occhio di tanti audiofili è talmento "ingordo" da papparsi tutta la torta.... Aggiungici il gusto fetiscistico dell'oggetto e si diventa del tutto incapaci di giudicare con obiettività la qualità sonica di un sistema di altoparlanti, e forse anche lo scopo, ruolo, effetto di un banale condensatore...
 
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