credo che il problema,malattie psicologiche a parte, sia dettato dal fatto che molto spesso ci si basa su discorsi tecnici ,di quanto suona bene quel difussore o quell amplificatore e troppo poco si bada alla sostanza.
mi spiego:
per non rimanere eternamente insoddisfatti alla ricerca costante di qualcosa di meglio,ci sono 2 cosi imho fondamentali da sapere:
1-essere consci dei limiti che una riproduzione ha,rispetto ad un live,sapendo cosi quando e' arrivato il momento di fermarsi perche' tanto piu' in la non si va,e forse li' ci si puo ritenere gia' piu che soddisfatti.
2-per sapere tutto cio' bisogna avere ascoltato decine e decine e piu' ancora di concerti e in vari contesti.
diversamente non si sa nemmeno dove bisogna andare a parare.
conosco appassionati che hanno speso una fortuna,cambiato 1000 impianti e che non hanno idea di come suoni una fender stratocaster pilotata da una testata marshall ascoltata dal vivo,poi dal vivo dove?
poi suonata da chi?con le dita o con il plettro?
in uno stadio o in un locale al chiuso da 200 posti?
no perche' il suono percepito e' completamente diverso.
poi guardo nella bacheca e' hanno 35 dischi di steve ray vougan e 50 di clapton e una 30ina di knofler.
mah.......
lo stesso vale per la batteria, un sax,piuttosto che una tromba ,per le voci ecc ecc.
ora mi chiedo:
come cavolo si fa a parlare di riferimento o di quanto suona bene un impianto se non si conosce tutto questo?
qualcuno me lo spiega?
mi sa che la faccenda sia piu complicata di quel che sembri.
forse molta gente farebbe meglio a dedicarsi al giardinaggio,forse li' trarrebbe molte piu' soddisfazioni.