revenge72
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@giannia
Quello che scrivi riguardo agli effetti del compressore lo fai da utente appassionato AV; per gli utenti comuni la compressione risolve il problema.
L'Adaptive DRC è la versione evoluta del Dynamic Range Compressor.
Una delle esperienze più coinvolgenti nel mio home cinema è stato il disco (semplice BD) riguardante la reunion finale dei Cream (2005 Royal Albert Hall).
Lo ho ascoltato con volume live e gamma dinamica senza freno, compreso il solo di batteria di Toad in cui Ginger Baker sparò raffiche devastanti. Il volume arrivava sicuramente dalle parti dei 120dB e a fine concerto avevo il classico soffio alle orecchie dovuto al volume elevato (e un bel sorriso grazie al coinvolgimento viscerale appena provato).
Non riuscirei a separami da questo modo di utilizzare i miei dischi (e qualunque sia il tipo di media e contenuto utilizzato) in questo forum non sono l' unico, chi è passato dalle parti di MDL e ha sentito cosa può fare un impianto con dinamica infinita e materiale "selvaggio" ne sa qualcosa .
La dinamica in ambito audio, se utilizzata in modo opportuno, è come i pollici dello schermo ... non è mai troppa e ci si abitua.
Vale anche per i film che idealmente non dovrebbero subire eccessivi addomesticazioni rispetto alle edizioni destinate al cinema.
Chi ascolta a volume giusto non ha problemi nel percepire i dialoghi e non serve smanettare sul volume; quando c' é una esplosione dovresti sentirla per come è stata approvata.
Quando Gandalf ne "La Compagnia dell' Anello" tocca l'Anello lasciato per terra da Bilbo se non si sobbalza sulla sedia.. non è un modo corretto di vedere quella scena.
Se in 007 Spectre quando crolla il palazzo non hai un adeguato riscontro tellurico.. non è il modo corretto di vedere quella scena.
Quando ne "Il Gladiatore" la tigre cade colpita e non senti un botto .. significa che qualche malandrino ha spento il subwoofer di stazzatleta
(questa è storia indelebile di questo forum)
C'è da tenere presente che a parità di volume impostato una traccia ad elevata dinamica ha un volume inferiore rispetto ad una compressa.
Quindi è probabile che se percepisci un volume è eccessivo significa che la traccia in realtà sia dinamicamente compressa.
Quello che descrivi sembrerebbe essere un livello basso dell' audio dei dialoghi rispetto agli effetti.
Al netto di rari e reali errori di mix, nel 90% dei casi gli spunti dinamici (in particolare verso le basse frequenze) manifestano problemi e divengono "fastidiosi" per ragioni dovute a limite dell' impianto (distorsione) e/o dell' ambiente di ascolto (risonanze).
Se abiti in condominio e hai vicini poco inclini al coinvolgimento (ci sarebbe un altra storia indelebile di questo forum ma la teniamo per la prossima volta) ma disponi di un vero impianto hai sicuramente un canale centrale dedicato ai dialoghi; lo alzi di qualche dB e hai risolto.
Per chi ha la soundbar e utilizza l' audio del TV il problema non si pone, quindi largo ai filtri che dovrebbero essere attivati di default... con l'eccezione di chi utilizza le cuffie ed allora può in allegria usare l'intera dinamica del contenuto.
Se faccio riferimento al titolo di questa discussione "L’H.T. di qualità e il BD4K" oggi (ma anche ieri) per una fruizione al massimo della qualità sono necessari.
1) Interesse e volontà di ricercare la qualità.
2) Disponibilità economica.
3) Ambiente adatto.
4) Disponibilità di tempo da dedicare a questa passione.
Se c' è meno interesse o disponibilità rispetto al passato significa che c' è qualcosa di meno in questi punti.
Quello che scrivi riguardo agli effetti del compressore lo fai da utente appassionato AV; per gli utenti comuni la compressione risolve il problema.
L'Adaptive DRC è la versione evoluta del Dynamic Range Compressor.
ma a mio parere molte tracce hanno la dinamica troppo selvaggia con livelli anche eccessivamente alti. Insomma, la mia impressione è che non si lavori sempre bene da ambo le parti.
Una delle esperienze più coinvolgenti nel mio home cinema è stato il disco (semplice BD) riguardante la reunion finale dei Cream (2005 Royal Albert Hall).
Lo ho ascoltato con volume live e gamma dinamica senza freno, compreso il solo di batteria di Toad in cui Ginger Baker sparò raffiche devastanti. Il volume arrivava sicuramente dalle parti dei 120dB e a fine concerto avevo il classico soffio alle orecchie dovuto al volume elevato (e un bel sorriso grazie al coinvolgimento viscerale appena provato).
Non riuscirei a separami da questo modo di utilizzare i miei dischi (e qualunque sia il tipo di media e contenuto utilizzato) in questo forum non sono l' unico, chi è passato dalle parti di MDL e ha sentito cosa può fare un impianto con dinamica infinita e materiale "selvaggio" ne sa qualcosa .
La dinamica in ambito audio, se utilizzata in modo opportuno, è come i pollici dello schermo ... non è mai troppa e ci si abitua.
Vale anche per i film che idealmente non dovrebbero subire eccessivi addomesticazioni rispetto alle edizioni destinate al cinema.
Chi ascolta a volume giusto non ha problemi nel percepire i dialoghi e non serve smanettare sul volume; quando c' é una esplosione dovresti sentirla per come è stata approvata.
Quando Gandalf ne "La Compagnia dell' Anello" tocca l'Anello lasciato per terra da Bilbo se non si sobbalza sulla sedia.. non è un modo corretto di vedere quella scena.
Se in 007 Spectre quando crolla il palazzo non hai un adeguato riscontro tellurico.. non è il modo corretto di vedere quella scena.
Quando ne "Il Gladiatore" la tigre cade colpita e non senti un botto .. significa che qualche malandrino ha spento il subwoofer di stazzatleta
C'è da tenere presente che a parità di volume impostato una traccia ad elevata dinamica ha un volume inferiore rispetto ad una compressa.
Quindi è probabile che se percepisci un volume è eccessivo significa che la traccia in realtà sia dinamicamente compressa.
Quello che descrivi sembrerebbe essere un livello basso dell' audio dei dialoghi rispetto agli effetti.
Al netto di rari e reali errori di mix, nel 90% dei casi gli spunti dinamici (in particolare verso le basse frequenze) manifestano problemi e divengono "fastidiosi" per ragioni dovute a limite dell' impianto (distorsione) e/o dell' ambiente di ascolto (risonanze).
Se abiti in condominio e hai vicini poco inclini al coinvolgimento (ci sarebbe un altra storia indelebile di questo forum ma la teniamo per la prossima volta) ma disponi di un vero impianto hai sicuramente un canale centrale dedicato ai dialoghi; lo alzi di qualche dB e hai risolto.
Per chi ha la soundbar e utilizza l' audio del TV il problema non si pone, quindi largo ai filtri che dovrebbero essere attivati di default... con l'eccezione di chi utilizza le cuffie ed allora può in allegria usare l'intera dinamica del contenuto.
Se faccio riferimento al titolo di questa discussione "L’H.T. di qualità e il BD4K" oggi (ma anche ieri) per una fruizione al massimo della qualità sono necessari.
1) Interesse e volontà di ricercare la qualità.
2) Disponibilità economica.
3) Ambiente adatto.
4) Disponibilità di tempo da dedicare a questa passione.
Se c' è meno interesse o disponibilità rispetto al passato significa che c' è qualcosa di meno in questi punti.