Al cinema vado 35-40 volte l'anno, il pubblico 'molesto' mi capiterà 3 volte l'anno ed ovviamente per i film più commerciali: ma anche lì, è sufficiente farsi furbi, basta non andare al dayone, tanto sono i classici film che restano 3-4 settimane in sala, già dalla 2° settimana di programmazione si trova un pubblico rispettoso pure per il Marvel di turno. Il pubblico cambia a seconda del film, chi va a vedere Madres Paralelas (film straordinario visto al primo giorno in una sala strapiena e rispettosa) è in media molto diverso da chi va a vedere No Way Home.
Poi, boh, vedere un film Disney o Pixar in sala comporta necessariamente la presenza di un pubblico infantile: i loro schiamazzi arricchiscono la visione, non la minano. Vedere un bambino ridere o stupirsi davanti ad un grande schermo credo sia una delle cose più belle che esistano al mondo. Rappresentano quell'infanzia spettatoriale che inevitabilmente con l'età si finisce col perdere.
Come giustamente detto da qualcuno in precedenza, l'asetticità della propria postazione casalinga, per quanto possa essere tecnologicamente all'avanguardia, rappresenterà sempre un malus rispetto alla condivisione con estranei.
Mi rendo conto di non poter convincere nessuno ma per me l'arte è davvero tale solo quando è condivisa. Altrimenti chiudiamo i musei perché tanto tutte le opere d'arte si trovano sui manuali o su Internet: sai che bello vedere Tintoretto sul proprio OLED
A casa la fruizione è più comoda? Innegabilmente vero ma 'comodità' non è sempre e comunque una cosa positiva. Tante grandi cose che si fanno nella vita non sono comode (avere un figlio, laurearsi, imparare un hobby, etc.)
Poi certamente alcune sale andrebbero riviste, anche questo è un dato che va messo in conto. Ma alcune, pur non arrivando ai livelli della Sala Energia dell'Arcadia di Melzo, offrono una qualità media assolutamente soddisfacente.