[JVC 3D DILA-X]

perdonate la domanda perche' a questo punto probabilmente abbiamo visto macchine diverse alle demo.

noto che ci sia una certa frenesia nell arrivo dei nuovi jvc,come se i vari 950,990 che ci sono in giro sul mercato(a prezzi anche vantaggiosi) fossero delle cacchette ormai superate non piu degne di attenzione.

ammesso e concesso che in 2D,i nuovi vadano almeno alla stessa maniera degli ormai "vecchi" :O modelli,di cui tutti ormai abbiamo potuto apprezzare le enormi qualita',
ma e' unicamente la voglia di vedersi quei 4 film che ci sono al momento in 3d che sta spingendo cosi tanto l 'attesa dei prodotti o che cosa?

Lo chiedo perche sono interessato anche'io,ma al momento rimango alquanto dubbioso sia sull effettivo miglioramento in 2d,ammesso che ci sia un miglioramento e non un passo indietro,ma sopratutto su quello che il 3d oggi offre in quanto a materiale disponibile.

vedo con piacere che quasi tutti siete abbastanza orientati gia'.
Sono curioso di capire il perche'.
mi sono perso qualcosa?
 
kenson ha detto:
Da quello che ho capito io (la risposta è molto tecnica, non ho le basi necessarie per comprenderla pienamente) è proprio il Dark Time unito alla tecnologia D-ILA che da questi risultati.

Dov'è la risposta, me la puoi linkare per favore?

Ciao
A
 
Ciao e Buon Natale! :)

Questa è la risposta originale, magari riesci a comprenderla meglio di me...se poi leggi i suoi interventi successivi mi sembra abbia fornito qualche altro dettaglio:

http://www.avsforum.com/avs-vb/showthread.php?p=19697526&highlight=#post19697526


Una notizia non proprio ottima è che il gamma non è personalizzabile in modalità 3D...ci sono due preset...un 1.8 super piatto (sempre per via della luminosità...) e uno abbastanza vicino al riferimento ma che però presenta black crush. Invece confermato che in 2D, una volta regolato il gamma, i dettagli sulle ombre sono pienamente visibili. Lo scrivo perchè negli shootout molti si erano "lamentati" del black crush in 2D...

Comunque preparatevi ad un'ulteriore ondata di numeri, Cine4Home sta per analizzare altri sette X7....
 
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SUPERSLIDE1965 ha detto:
vedo con piacere che quasi tutti siete abbastanza orientati gia'.
Sono curioso di capire il perche'.
mi sono perso qualcosa?
per chi, come me, deve acquistare il primo vpr penso sia più semplice decidere su dove orientarsi.. BUON NATALE A TUTTI!
 
Per ora quello che dice Ekkehart, scusatemi, non ha molto senso.

Se il Sony è un XpanD based, dire che il "dark time" è "negli occhiali" non ha molto senso. Il Dark time serve per permettere agli occhiali di cambiare stato.

Anche la variazione di contrasto giustificata in quel modo... Non so, magari mi spiega cosa intende con "dark time negli occhiali" ma professionalmente non ne sono molto convinto.
 
Indagherò su come esattamente funziona un 3D basato su XpanD ma mi pare ovvio che se fai come dice Ekke il tempo si aumenta. E continuo a non capire cosa intende con "dark time negli occhiali".
 
Ekkehart dice che le lenti non si chiudono alternativamente bensì si chiudono entrambe e creano un "total darkness" negli occhiali per permettere all'immagine a schermo di aggiornarsi.
 
XpanD, su cui si basano tutti quanti, richiede un "dark time" da parte del proiettore. Gli LCD non cambiano stato istantaneamente e mentre le lenti cambiano il loro stato serve che sullo schermo non vi sia niente, altrimenti vedi le stesse immagini con entrambi gli occhi.

Il sistema che Ekkehart riporta secondo me non può funzionare: lui sostiene che sul Sony il proiettore non ha dark time, bensì le lenti LCD chiudono entrambe, permettendo l'aggiornamento dell'immagine.
Intanto le lenti non chiudono al 100%, e infatti nemmeno XpanD è immune da Ghosting, quindi chiudere entrambe le lenti non ti preclude dall'eliminare il 100% delle immagini.

Però capisco che possa essere fattibile. Ma a che scopo? Per eliminare il dark time del proiettore? Ma allunghi il tempo durante il quale le lenti stanno chiuse!! Anche se il Sony fosse molto più veloce del JVC a fare il cambio, non credo che abbia senso eliminare il dark time, in quanto in ogni caso chiudendo entrambi gli occhi stai raddoppiando il tempo richiesto dagli occhiali.

Ipotizziamo che gli occhiali richiedano 2ms per ogni lente per cambiare completamente stato. Nel primo caso abbiamo

Immagine a schermo -> Occhio dx
Proiettore oscura immagine
Occhiali cambiano stato = 2ms (sono per lente, ma lo fai simultaneamente quindi sono 2ms in totale)
Proiettore proietta immagine occhio sx.

Ti servono 2ms di dark time.

Nel secondo caso hai

Immagine a schermo -> Occhio dx
Lente destra si chiude= 2ms
Proiettore cambia immagine
Lente sinistra si apre = 2ms
Proiettore proietta immagine occhio sx.

E qui partiamo da 4ms, più il tempo necessario al proiettore.

Perché, mi domando, Sony dovrebbe fare ciò? Me lo domando per davvero, non trovo un motivo.
Forse potrebbe essere che nel primo caso aggiorni due volte lo schermo (Immagine-buio/buio-immagine) e nel secondo una sola volta. Se il proiettore è MOLTO lento questo può essere uno svantaggio alla fine e magari si preferisce raddoppiare il tempo degli occhiali piuttosto che quello del proiettore...?

edit: XpanD, almeno al cinema, richiede circa 1ms di dark time. Ergo, posso pensare di raddoppiare il tempo degli occhiali piuttosto che quello del cambio immagine solo se la mia matrice ha un tempo di aggiornamento inferiore a tale tempo. Anche se, secondo me, il ghosting si riduce se fai il cambio stato occhiali quando sullo schermo non c'è NIENTE.
 
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Ok penso di aver capito quello che Hekkehart sostiene.

Mentre il JVC si comporta come al cinema, con un dark time su schermo, il Sony non lo utilizza, facendo il cambio frame mentre gli occhiali chiudono.

L'unica spiegazione che viene data per questo diverso approccio è che pare che i DILA utilizzino già del "dark time" per incrementare il loro tempo di risposta. Sony non la utilizza e quindi fanno diversamente.
Boh, la cosa mi perplime ma comuqnue mi è ora chiaro il suo punto di vista, confuso dal fatto che lui utilizza il termine "dark time" per indicare il momento in cui gli occhiali interrompono la luce.

Mi resta un po' di perplessità sulla scelta del metodo ma evidentemente Sony conosce meglio i suoi polli.

Sul discorso contrasto, dopo attenta lettura (sarà anche il mio inglese ma ekke non si è sprecato nel rendere ben comprensibile la cosa!) credo di capire e di comprendere.

Gli occhiali tagliano luce. Inserendo dei momenti di buio la luce percepita dal cervello è minore.

Abbiamo appurato che il Sony non ha "dark time" da parte del proiettore, tutto viene fatto a livello degli occhiali.
Gli occhiali riducono la luminosità percepita di qualsiasi scena: luminosa o scura che sia: il bianco diminuisce, ma anche il nero.

Nel JVC gran parte della diminuzione della luminosità percepita è data dal dark time del proiettore. Questo influisce sulla luminosità percepita di una scena luminosa ma non influisce su una scena scura in quanto quando il proiettore proietta nero durante il dark time, è il solito nero, non è di livello inferiore: di conseguenza il contrasto percepito è inferiore.

In altre parole mentre nel Sony quando l'occhiale chiude va giù di livello sia nero che bianco, nel JVC oltre a questo effetto c'è l'effetto del dark time del proiettore, che diminuisce la luce percepita, ma non il nero percepito.
Avrei pensato che non fosse un effetto così evidente ma a quanto pare...
 
A me qualcosa non torna in questi discorsi. Un dark frame lato proiettore si può usare solo con matrici veloci, ma mi pare inutile quando lo fanno già gli occhiali, anche se in modo non perfetto allo stato attuale della tecnologia.
 
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