Picander ha detto:
Il succo comunque è sentire esattamente quello che c'è scritto nel cd senza coloriture posticce che ti discostano dal prodotto originario.
Quindi il riferimento in campo audio è la totale fedeltà al dato inciso sul supporto. Il che significa che, correggimi se male interpreto il tuo ragionamento, la scena sonora non è una proprietà dell'impianto ma dell'incisione, giusto? Come si spiega allora la presenza di elettroniche che, a parità di incisione, hanno scene sonore più o meno ampie? Mi dirai che tutte quelle che riproducono una scena diversa da quella incisa la stanno "colorando posticciamente". Ebbene, come posso misurare l'impianto che la riproduce correttamente e quello che invece la sta colorando? Qual è la pietra di paragone?
Lo stesso discorso, naturalmente, si può applicare anche a tutte le altre proprietà del suono che ho già più volte elencato.
Picander ha detto:
Esistono film volutamente solarizzati (Australia), esistono film volutamente virati verso il verde (matrix) e così via.
Sì, infatti di questa cosa ho fatto menzione anch'io nel post che hai quotato. Australia è solarizzato
rispetto a cosa? Se non hai un metro di paragone, non puoi attribuire alle cose caratteristiche che le differenzino. Se il tuo pannello è impostato su AV "Dinamico", tutti i film che vedi saranno solarizzati e Australia non sarà che uno dei tanti. Se sei in grado di distinguerne questa proprietà, significa che hai un riferimento cui confrontarlo. Australia è solarizzato rispetto al corretto valore di contrasto imposto dal riferimento cinematografico. Matrix è verde rispetto al D65. La scena sonora, invece, è troppo ampia o troppo stretta rispetto a...? Mah, ancora non si è capito
Picander ha detto:
Questa è la vera neutralità di un impianto di ascolto.
Io però di neutralità non ho mai parlato. Al contrario: ho avuto cura di sottolineare che trovo la neutralità anemica e impersonale, incapace di suscitare in me alcuna emozione. E la musica non la ascolto certo per compiacermi di quanto è piatta... ops, volevo dire psicoacusticamente discendente

... la risposta in frequenza del mio impianto nella mia sala. La ascolto per provare emozione.
Picander ha detto:
Ti rigiro la domanda. Il cinema è solo una curva di gamma 2.2? E' solo un triangolo di gamut?
La domanda è impropria, così come l'esempio che le segue. Il riferimento cinematografico non serve a dirmi chi sta recitando, né com'è il film. Serve a stabilire come questo film deve apparire ai miei occhi
graficamente. Il punto che ho cercato di esporre fino adesso è che nell'audio non esiste un equivalente in grado di dirmi con precisione matematica come deve arrivarmi il suono in ogni suo singolo aspetto o proprietà. Il riferimento video, invece, lo fa. Mi dice come devono essere i colori, la luce, l'ombra, quanto dettaglio deve essere visibile, eccetera... Tutto ciò che il mio occhio è in grado di percepire è disciplinato da uno standard di riferimento universalmente valido per tutti i registi e tutte le produzioni (se i fratelli Wachowski non fossero partiti dal D65, non avrebbero potuto rendere Matrix verde: si sono basati sul riferimento cinematografico e hanno dato per scontato che il film sarebbe stato poi visualizzato su schermi tarati sul D65).
chiaro_scuro ha detto:
In un certo senso JBL è l'HT come la Ferrari è la F1.
Anche la Ferrari ogni tanto perde una gara, non è sempre per forza la migliore. E JBL, parimenti, non è infallibile. Chi l'ha stabilita l'analogia, comunque?
chiaro_scuro ha detto:
Perchè il bianco del riferimento video non è un semplice bianco? Vuoi i riferimenti e poi ti dispiace se ci sono?
Io voglio i riferimenti? Ma se è da due pagine che cerco di dimostrare che in audio non ci sono! Siete voi che continuate a nominarli senza mai definirne il contenuto. La curva della risposta in frequenza non mi dice molto su ciò che ascolto, se non che ogni frequenza è percepita alla stessa intensità. E l'audio non è fatto solo dell'intensità con cui lo percepiamo.
chiaro_scuro ha detto:
Il fatto è che qua, invece, si sta criticando un'aspetto prettamente quantitativo com'è la dinamica e posso metterci la mano sul fuoco che quel sistema JBL non ha problemi dinamici.
Io dell'impianto JBL Synthesis ho criticato tutto, mica solo la dinamica
chiaro_scuro ha detto:
Ma se il pianoforte quel basso non ce l'ha perchè lo vuoi sentire?
A parte il fatto che nella musica che ascolto io di pianoforte ce n'è ben poco, non vedo perché il pianoforte debba essere il punto di riferimento. Non può esserlo la grancassa della batteria in un brano metal, invece? Scelta a caso, così come il pianoforte.
chiaro_scuro ha detto:
Diciamo che se l'impianto è valido l'aria che voleva il fonico la senti.
Adesso sì che parliamo la stessa lingua. Se l'impianto è valido
lo sento, non "lo vedo su un grafico di risposta in frequenza o sul display di un fonometro".
sasadf ha detto:
Sasha, non so per quale motivo, non ha proprio voluto salire con la manopola del volume
Veramente, quando sono stato in sala io il volume lo ha alzato
al massimo in svariate occasioni!
stazzatleta ha detto:
non voglio entrare nel merito del nero infrastrutturale, della setosità, delle frenature, delle ampiezze e delle profondità perchè uso del cavo elettrico industriale per i miei collegamenti e quindi queste cose mi sono precluse.
Converrai che si tratta di uno spunto gratuitamente polemico...