Tutto sommato non è una questione complicata.
Bisogna prima di tutto distinguere due casi: se si lavora in Alta Frequenza (AF) oppure in Bassa Frequenza (BF).
Per AF si intende quella parte di gamma che inizia attorno al MegaHertz (MHz) e sale, tipicamente le frequenze impiegate nelle trasmissioni radio, TV, cellulari, Sat, ecc.
In questo caso i valori di impedenza sono solitamente standardizzati su alcuni valori ben precisi, ad esempio 50 Ohm e 75 Ohm e si deve mantenere costante questo valore per tutto il tragitto del segnale, dall'uscita di un apparecchio all'ingresso del successivo, nonchè all'interno degli stessi, idem per le eventuali antenne.
Infatti i cavi coassiali (ovvero schermati) che si impiegano per tale uso possiedono tutti una impedenza nominale, bene indicata, così come per i connettori.
Per cui avremo, ad esempio, un apparecchio con uscita di impedenza 75 Ohm collegato con un cavo di impdenza a 75 Ohm che va all'ingresso di un'altra apparecchiatura pure lui con impedenza di 75 Ohm.
Se uno di questi 3 componenti ha valore diverso, ad esempio 50 Ohm, si avranno degli effetti indesiderati quali attenuazione del segnale e riflessioni dello stesso che causeranno una attenuazione dello stesso (se la cosa capita sull'uscita di antenna di un trasmettitore si può avere un guasto anche grave del trasmettitore).
Veniamo ora alla BF, ovvero alle frequenze che ci interessano, tipicamente da 20 a 20 KHz.
Le cose si semplificano di molto poichè non ci sono i pericoli causati dal disadattamento.
Nel settore pro e qualche altro caso, ad esempio in telefonia, esiste un valore standard di 600 Ohm, a volte anche 300 Ohm, ma si può benissimo collegare una uscita a 600 Ohm con un ingresso di altro valore, purchè sia discretamente superiore.
Il bello è proprio questo, in BF esiste una regola semplice: le uscite devono avere il valore più basso possibile, solitamente si va da qualche centinaio di Ohm a poche migliaia, mentre gli ingressi devono avere un valore discretamente alto, tipicamente qualche decina di migliaia di Ohm (Kohm).
Esiste una regola spannometrica che dice che l'impedenza di un ingresso dovrebbe essere almeno una decina di volte superiore a quella dell'uscita cui è collegato (ma anche un pochinoi meno).
Se vai a vedere i dati tecnici di qualche amplificatore, o lettore o altro apparecchio e verifichi i valori di impedenza di ingressi e uscite vedrai che i valori ricadono nei range indicati e si può sempre applicare la regola citata.
Altro punto importante: poichè uscita e ingresso hanno valori diversi il cavo non deve avere un valore di impedenza tipico, infatti i cavi per BF non riportano quasi mai tale dato poichè inutile (ci sono dei cavi a 600 Ohm, ma possiamo trascurarli poichè siamo in un altro campo), il tutto con buona pace di quelli che sostengono che i cavi devono avere un certo valore di impedenza, ad esempio 75 Ohm o altri.
Stesso discorso per i connettori.
Gli apparecchi a valvole, per caratteristiche proprie di queste, hanno sempre impedenze di ingresso molto elevate, tipicamente attorno al mezzo o 1 Mohm; il lato negativo di una impedenza elevata è che è maggiormente portata a captare i disturbi elettromagnetici.
I diffusori hanno sempre valori standard, tipicamente di 4 oppure 8 Ohm e le uscite degli ampli sono studiate per adattarsi a questi valori, l'impedenza del cavo di collegamento non ha alcuna importanza, così come la schermatura, contrariamente ai cavi di segnale, in quanto l'impedenza bassissima è già di per sè una protezione contro i disturbi (salvo situazioni particolari).
Per i collegamenti digitali, come il S/PDIF, valgono invece le regole dell'AF, l'impedenza caratteristica è 75 Ohm ed il cavo di collegamento, schermato, deve avere questo valore.
Direi che nelle situazioni normali in BF non ci sono mai problemi nel collegare una uscita di un apparecchio all'ingresso di un altro.
Se l'impedenza di ingresso di un apparecchio fosse troppo bassa si avrebbe solo una diminuzione del segnale in transito, ma non si dovrebbero verificare guasti.
Bene, ora puoi andare a buttare la pasta.
Ciao