La risposta andrebbe ben al di là dell'argomento della discussione, per cui mi limiterò solo a qualche brevissima considerazione e poi chiudiamo il discorso.
Se andate a fare un giro sul sito di qualche produttore di materiale pro per registrazione, ad esempio Neve, Studer, Soundcraft vedrete che le descrizioni degli apparecchi rifuggono da frasi roboanti e descrizioni di feature favolose descritte con termini che il definire fantasiosi è dir poco, molte volte senza alcun significato effettivo.
Se si guarda nei manuali d'uso si troveranno esclusivamente descrizioni tecniche, questo non perchè i tecnici se ne freghino di cose che, invece, agli audiofili stanno a cuore, ma perchè certe precauzioni sono prese di default, sono ovvie, ma non sono quelle che stanno tanto a cuore a questi ultimi, useranno magari dei cavi con schermature al di sopra di ogni sospetto, che non si deteriorino nel tempo, magari non molto rigidi per ragioni pratriche d'uso, idem per i connettori, senza andare a ricercare quelle caratteristiche tanto strombazzate nel marketing consumer.
Sono due mondi diversi, uno, quello che crea il prodotto, molto pratico ed attento a fornire quanto di meglio la tecnica attuale può dare, l'altro, che ne usufruisce, più fantasioso, che si lascia forse attrarre troppo dalle chimere di chi promette risultati persino superiori a quanto i prodotti professionali possono offrire; esempio un po' datato, ma valido: al tempo dell'analogico un registratore da studio a bobine, con velocità di 38 cm/s veniva dichiarato, ad esempio, con una risposta, da 30 Hz a 15 KHz o poco più, un registratore a cassette Hi-Fi (4,75 cm/s) veniva tranquillamente dichiarato da 20 a 20 KHz, inserendo però tutta una descrizione del perchè ciò era possibile

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Ciao