Guida rapida alla calibrazione avanzata HDTV Plasma ed altri dispositivi (ColorHCFR)

Non voglio dilungarmi qui per non intasare di sciocchezze quindi su questo discorso scrivero' a qualcuno in mp.
Ciao
 
Leggero ritocco alla calibrazione su 21 punti del gamma (Power law 2.22) in manuale con HCFR.
Visto che è "costata" una bella fatica, lasciatemi postare il risultato con la lettura su 21 punti che dimostra il buon risultato raggiunto.

Gamma

LNK9H4Z.png



Y componenti RGB

N9lrLQk.png
 
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Oooook , ora ho imparato tutto (sarcastico), e ho capito perché dite di fare più di un passaggio. :)
Un Grazie Infinite a Zimbalo , che con una piacevole telefonata mi ha aiutato a trovare la chiave per permettermi di superare le difficoltà sulla calibrazione dei colori. ( e su come postare le immagini, clima , fotografia e pizza fredda...)

Ps . sto rincominciando con la correzione di larry.
 
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Sono entrato finalmente in possesso del profilo della mia sonda by Emidio! :winner:

Due considerazioni importanti:

1) confermo che la mia sonda, come già vi avevo anticipato, essendo selezionata non presenta quello scostamento di 500K sul rosso: ho caricato il nuovo profilo (a questo punto super attendibile) sulla vecchia calibrazione e mi sono trovato il rosso alle stelle, con una temperatura più bassa guarda caso di 500-600K! Segno evidente che la matrice di Larry è "costruita" su una sonda (la sua appunto) che risulta essere fra quelle che denotano quel problema. Quindi chiunque la usi "deve sperare" di avere una sonda anch'essa che sballa il rosso, altrimenti come nel mio caso, andrà solo a peggiorare le cose.

2) circa la questione di abbinare o meno la matrice (profilo) ad uno spectral sample eccovi la spiegazione di Emidio, appena ricevuta via mail e autorizzato a riportare qui. Leggetela come la risposta alla mia domanda "oltre al profilo devo anche caricare lo spectral sample del plasma?":

Per chi NON ha una sonda profilata, si usano gli spettri di riferimento, una cosa molto utile inventata da X-rite ma usata già in passato proprio dal primo HCFR. In parole più semplici, dici al programma quali sono le coordinate attese dal prodotto che stai per misurare, in modo che, se ci sono delle deviazioni, queste siano il più contenute possibile.

La tua invece, oltre che essere selezionata, è anche profilata.

Il profilo si fa con una sonda di riferimento che - nel mio caso - è uno spettrometro. Quindi ha già un suo spettro di riferimento. Ma è anche vero che uno spettro solo per alcuni prodotti non basta. Ad esempio, con il VT60 si possono scegliere più spazi colore. Quello nativo è più ampio di quello "rec 709". In quest'ultima modalità - il rec 709 - quando viene riprodotto il verde, nello spettro c'è dentro anche un po' di rosso...

Ora, per preparare il profilo, si possono usare due strategie.

Devi avere la misura di riferimento. E quella ce l'abbiamo in ogni caso.

Poi devi avere la misura del tuo colorimetro, ottenuta con i due strumenti che "guardano" la STESSA IDENTICA ZONA del display. E questa è la cosa più difficile poiché lo spettrometro ha un angolo di campo diverso da quello del colorimetro.

Orbene, la misura fatta con il tuo colorimetro può essere di due tipi:

1- puoi farla senza scegliere uno spettro di riferimento;

2- puoi farla scegliendo uno spettro di riferimento.

Ottenendo due misure diverse nei due casi se stai misurando un plasma.

Quindi ottenendo due profilazioni DIVERSE.

Qual'è la sostanza: devi usare il profilo nelle stesse condizioni in cui è stato ottenuto. Nel tuo caso, senza scegliere uno spettro di riferimento.

Emidio
 
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ottimo, allora abbiamo buone speranze per le nostre :D

fischia...il controllo lo si può fare quindi con la Matrice Larry e senza. se senza ci troviamo un rosso sotto di 500, 600 K allora è sfasata la matrice
 
il problema rimane che come fai a sapere se hai una sonda sballata senza qualcosa che te lo dica?
quindi in questo caso che si fa? nn si usa nessuna matrice e si va solo di spectral sample?
 
Per forza Luca... io dopo aver visto la differenza che fa un profilo corretto, non mi azzarderei più ad usare matrici altrui, di Larry, Zoyd e compagnia. Si rischia solo di fare danni peggiori rispetto ad un generico spectral sample.
 
la considero la considero =) pero' prima ammucchio un altro tot di ore sul groppone del tv perche' vedo che piu' ne faccio piu' migliora il tutto come precisione.
Piu' avanti lo faro' sicuro cosi mi tolgo il dubbio e magari miglioro pure un po' la calibrazione.
 
riallacciandomi al discorso della calibrazione 30%,100%,109% postata nel thread del vt60 ho trovato questi post http://www.avsforum.com/t/1511376/rgb-balance-calman-suggests-getting-100-perfect-instead-of-30 e http://www.spectracal.com/forum/viewtopic.php?f=94&t=4253) :

"Per Spectracal, if you only have access to a two point greyscale adjustment, use the 30% and 80% patterns. If you have a 10 point adjustment, “10p white balance,” use the 100% or 109%. For this walkthrough, we will leave it at 30% and 80%."

"You mean if given a choice between having accurate 100% or accurate 30%, one should go for accurate 100%, right? But why?"

"It's about bitdepth, which causes posterization and banding. If you monitor is very blue, then you may have to turn blue down as low as 70%. So now instead of having 255 steps to setup the rest of the monitor, you only have 178 steps for blue since 0 is still at 0 but 255's input outputs 178"

"I believe that, in part, CalMAN uses 109% to calibrate peak white in order to extend the correctable "envelope" formed by the red, green, and blue contributions to as wide as possible. If you calibrate your peak at 100%, you are essentially forcing red green and blue together and ending the envelope shape there. Depending on how well your display deals with this, it may introduce some unwanted artifacts such as cyan or magenta highlights when peak white in images approaches 109%. "

quindi se si ha a disposizione oltre al 2pt il 10pt sembra sia meglio calibrare il 100% o meglio il 109% per evitare possibili posterizzazioni e banding

cosa ne pensate?
 
Riccardo, penso che la teoria è convincente, come ho scritto anche di là, poi però la cosa va verificata sul campo, con prove accurate e comparazioni. Per esempio, con due calibrazioni identiche negli step e nel tipo di approccio, utilizzando in una uno step tra 70 e 80 IRE, e nell'altra appunto il white 109%. E solo dopo averlo fatto valutare le eventuali differenze, se ce ne sono, tra una situazione e l'altra.
Rispetto ai post che hai linkato, aggiungo che c'è un'altra condizione per la preferenza al 109%, oltre alla possibilità di comandi a 10pt, ossia il fatto che il display non clippi a 235. Solo se c'è spazio oltre quel livello sembrerebbe conveniente linearizzare il 109% (e la cosa ha senso. Se il display non visualizza i livelli superiori al limite canonico del 235, linearizzare il 109% sarebbe un controsenso...).
Ettore
 
Dipende dal taglio, dalla catena video, dalle impostazioni delle elettroniche oltre che del VT60 stesso (vedi regolazione del Contrasto). Nel mio caso specifico (55VT60, lettore BD Marantz UD5005, processore DVDO VP50PRO e decoder delle cuffie Sony MDR7500 in passthrough hdmi...), arriva fino al livello 239/240, quindi comunque un po' oltre ci arriva, e potrebbe avere senso considerare il whiter than white nella linearizzazione dei livelli RGB. Sempre che si trovi la corretta modalità per farlo...
Ettore
 
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Depending on how well your display deals with this, it may introduce some unwanted artifacts such as cyan or magenta highlights when peak white in images approaches 109%. "


I normali BD e le trasmissioni TV usano comunque l' intervallo 16-235 quindi IMHO non ha molto senso preoccuparsi dei picchi nel whiter than white ( >235 ) ?
Ricordo che ai bei tempi Luciano Merighi analizzò i segnali di parecchi DVD e non trovò nessun caso che andasse al di fuori dello standard (nessun segnale in zona BtB e WtW).
Il problema non ha nemmeno molto senso quando si calibrano i display/VPR con un buon margine senza forzare all' assurdo i valori di luminanza a 100 IRE (mica siamo a 180 cd/mq), in generale se si presta una buona attenzione al gamma al di sopra dell' 80% e nella zona near white, se non ci sono particolari deviazioni nessuna preoccupazione.
 
In definitiva, quindi, secondo te si può tranquillamente tralasciare questo approccio, linearizzando gamma e livelli RGB prendendo in considerazione al massimo il white 100%...
Quello che dici sul lavoro di Luciano Merighi è verissimo, lo ricordo bene, vero anche che si riferiva appunto a materiale SD. Potrebbe anche essere che da allora, però, le cose siano un po' cambiate, nel senso che ora come ora sempre più spesso si sente parlare di informazioni presenti anche nel whiter that white in molti BD. Personalmente non so se sia vero o meno, ma che la cosa venga sostenuta è un dato di fatto, che suppongo sia anche alla base dell'approccio alla calibrazione che vede come errato clippare il bianco a 235 nel display, preferendo lasciare spazio al di sopra e utilizzare il comando di Contrasto del display stesso per impostare il picco di Y desiderato. A differenza di qualche anno fa, quando appunto era scontato fissare preventivamente i livelli 16-235, anche e soprattutto sulla base della constatazione che sotto, e sopra, non ci fossero informazioni da visualizzare in alcun segnale...
Che ne dici?
Ettore
 
Secondo il mio parere, il clipping oltre il 235 penso non sia essenzialmente una questione di informazioni video presenti oltre questo valore, bensì un modo per calibrare al meglio il display. La calibrazione negli ultimi tempi ha visto un sensibile aumento d'interesse fra gli appassionati, con il conseguente affinamento della tecnica e degli strumenti. In alcuni casi clippare a 235 significa alzare a dismisura il contrasto, tirare troppo il collo al display andando incontro a difficoltà nella linearizzazione dello stesso.
 
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