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    Lo scorso 15 ottobre JVC ha reso disponibile in nuovo firmware per i proiettori DLA-NZ900 e DLA-NZ800 (alias RS4200 ed RS3200) con tecnologia D-ILA: un aggiornamento che ha introdotto una gamma di funzioni avanzate, progettate per offrire immagini HDR più luminose e vivide, dettaglio e risoluzione migliorati, una ricchezza di sfumature ancora più elevata, auto-calibrazione più accurata, dando nuova vita ai due proiettori JVC di fascia alta, in grado di riprodurre immagini a risoluzione 8K. Abbiamo parlato di tutte le nuove funzioni del nuovo firmware in questo articolo.


    L'ultima sessione dello scorso 18 ottobre da Gruppo Garman a Roma, con NZ500 ed NZ800
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    A corollario ci sono anche due altre importanti novità: prima di tutto c'è una operazione di cache-back per l'acquisto dei nuovi proiettori (ne abbiamo parlato in questo articolo) e l'avvio di una serie di eventi in alcuni punti vendita per mostrare all'opera tutti i proiettori. I primi due eventi si sono svolti lo scorso week-end a Roma presso Gruppo Garman con una comparativa tra DLA-NZ500 e DLA-NZ800 e anche da Cinema e Sound a Casalnuovo di Napoli con la dimostrazione di un ottimo esemplare di DLA-NZ700.

    Segnaliamo i prossimi eventi per il prossimo fine settimana. In particolare sabato 25 ottobre a Bologna, presso la show-room di Audio Quality, ci saranno sia il DLA-NZ700 che il DLA-NZ800 che illumineranno uno schermo ALR da 3,2 metri di base in 21:9. Sempre sabato 25 ottobre a Perugia, presso Home Cinema Solution, saranno in funzione un DLA-NZ500 e un DLA-NZ800. Il week-end del 14 e 15 novembre invece sarà la volta di Videosell a Trezzano Sul Naviglio anche se per i modelli che saranno in dimostrazione dovremo aggiornarci.

    Per maggiori informazioni sui proiettori JVC: jvcprojectors.it

    Evento a Bologna: audioquality.it

     


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    Venerdì 14 e sabato 15 novembre, presso la showroom di Videosell a Trezzano sul Naviglio, sarà possibile osservare all'opera il nuovo firmware disponibile da poco per i videoproeittori JVC DLA-NZ800 (alias DLA-RS3200) e DLA-NZ900 (alias DLA-RS4200). Da videosell ci sarà un eccellente esemplare di DLA-NZ900 che illuminerà un gigantesco schermo curvo OS Screen da ben 4 metri di base. Sempre sullo stesso schermo sarà possibile osservare all'opera un esemplare di DLA-NZ500, il prodotto "entry level" di JVC con sorgente luminosa laser che è un campione del rapporto qualità prezzo.

    Non sappiamo ancora come verranno organizzate le dimostrazioni ma possiamo anticiparvi che entrambi i proiettori saranno nella sala Ellipse con impianto Dolby Atmos 7.2.4 con diffusori LCR Perlisten, processore Trinnov Altitude 32 con calibrazione "Waveforming" per un controllo assoluto della gamma bassa e schermo OS Screen fonotrasparente da 4 metri di base in 21:9 (3 metri di base in 16:9). Come anticipato nell'altro focus relativo all'aggiornamento firmware dei proiettori JVC DLA-NZ500 e DLA-NZ900, ci sarà Gian Luca Di Felice di hdblog.it ad occuparsi della calibrazione e della dimostrazione dei proiettori che illustrerà ancohe le novità introdotte con il nuovo aggiornamento firmware.

    Appuntamento quindi a venerdì 14 novembre, dalle 15:30 alle 20:30 con aperitivo "videofilo" gratuito e anche sabato 15 novembre, sia la mattina dalle 9:30 alle 13:30 e poi il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00. Per maggiori informazioni e per prenotare la vostra sessione, potete andare a questa pagina nel sito ufficiale del punto vendita.

    Per maggiori informazioni sui proiettori JVC: www.jvcprojectors.it

     

[Fonorivelatore] Denon DL-160 (MC ad alta uscita)

Marlenio

New member
Da qualche giorno ho acquistato una testina MC ad alta uscita, una Denon DL-160. Si tratta di un modello con qualche anno sulle spalle, come ci ha abituato Denon: ricordiamoci la DL-103, testina "storica" con più di 40 anni di onorata carriera tutt'ora in produzione. Una testina con parecchi anni di vita -magari aggiornata nel tempo- altro non è che la dimostrazione di un progetto ben riuscito. Di seguito le mie impressioni.


Confezione ed aspetto: La DL-160 viene fornita in una piccola scatola in cartone, al cui interno troviamo il piccolo manuale di istruzioni ed un contenitore in plastica con la testina montata su una shell in plastica, un piccolo pennellino per la pulizia dello stilo e un pesetto aggiuntivo. Dato il prezzo medio di questo fonorivelatore (175 euro di listino, si trova comunque per 150 euro), un seti di viti aggiuntive non sarebbe stato eccessivo.
La DL-160 ha un corpo cangiante in plastica blu, squadrato, e più corto rispetto ad altri fonorivelatori. Sul retro i quattro contatti sonon identificati dalla lettera del canale e dalla sua polarità, insieme ad una piastrina che li identifica con i colori della codifica standard (rosso, bianco, blu e verde). Sulla parte anteriore della testina è presente una linea verticale che permette un facile posizionamento dello stilo sul disco. A protezione dello stilo è poi presente una protezione ruotabile, che volendo può esssere rimossa (anche se non lo consiglio, data la sua utilità).
Colpisce vedere le dimensioni del cantiveler e dello stilo, molto più piccoli rispetto alla media delle altre testine, ma di questo parleremo a breve.



Installazione: Il montaggio della DL-160 è molto semplice: il passaggio delle viti sul corpo testina è aperto, quindi è possibile inserire la prima vite sulla shell del braccio, eseguire un primo fissaggio, e poi passare all'inserimento della seconda vite. Anche il collegamento dei 4 fili è molto semplificato dalla presenza dei codici colore in bella evidenza sul retro della testina. Le dimensioni dei contatti (dorati), leggermente più piccoli del normale, potrebbe richiedere un serraggio più stretto da fare con una piccola pinzetta.
Il peso di lettura indicato è di 1.6 gr, con tolleranza in più o meno di .03 gr. Io personalmente ho scelto una regolazione a 1.9 gr, ma la testina lavora perfettamente anche a 1.6 gr.
Il livello di uscita dichiarato è di 1.6 mV, ma in realtà lèuscita reale è di circa 2.2 mV, con i quali si possono pilotare senza problemi i comuni ingressi Phono MM, senza quindi avere la necessità di pre-phono o trasformatori.
Infine, la DL-160 è insensibile ad eventuali emissioni magnetiche provenienti da motori non schermati, quindi non ci sono problemi di ronzio man mano che la testina -leggendo il disco- entra nel campo magneticono emesso dal motore del piatto. Attenzione ai magneti interni di questa testina durante il montaggio: sono potentissimi, e possono attirare violentemente al corpo testina cacciaviti e pinze in ferro. Usate strumenti amagnetici e non montatela su piatti con parti in ferro.
La DL-160 pesa solo 4.8 gr, quindi con alcuni bracci potrebbe essere necessario l'inserimento del pesetto aggiuntivo. La cedevolezza richide bracci di massa medio bassa, come ad esempio i Project o i Rega.


Ascolto: Una volta le MC erano conosciute ed apprezzate per la loro "apertura sonora", che spesso era chiaramente evidenziata in un paio di dB di esaltazione nella risposta in frequenza sulle alte frequenze. Questa esaltazione forniva un primo impatto molto positivo di "ricchezza" del segnale sonoro ma poi -personalmente- sconfinava troppo spesso in un affaticamento di ascolto.
La Denon DL-160 è invece una testina essenzialmente neutra: dopo un indispensabile rodaggio di circa 20 ore questa testina rivela un suono che al primo ascolto potrebbe sembrare quasi poco di impatto, ma in realtà questa impressione è causata dal fatto che la DL-160 è prima di enfasi che potrebbero alterare quanto letto nei solchi.
Basse solide, profonde ma non prevalenti. Medie rifinite, dolci ma non per questo arrotondate e mai stridule. Le voci maschili e femminili sono definite, piacevoli e realistiche. Le alte sono cesellate, piacevoli e non stancanti, senza enfasi. Sotto certi aspetti, quasi sembrerebbe di ascoltare una MM più di una MC, se vogliamo ancora usare i luoghi comuni che una volta distinguevano queste due tipologie di fonorivelatore.

Continuando l'ascolto, emergono due caratteristiche particolamente interessanti della DL-160: la prima, è la minore sensibilità del suo stilo ai disturbi presenti sul disco: non dico che i classici "pop & crack" -se presenti- magicamente spariscano. Dico solo che -rispetto alla Grado Gold e ad altre testine- il piccolissimo stilo della DL-160 (che -come dicevo- è molto più piccolo della media), legge meglio e con meno disturbi. La tracciatura dei solchi è straordinaria: questa testina riesce a percorrere senza problemi solchi di dischi che fanno letteralmente saltare altri fonorivelatori, qualunque peso di lettura venga settato. Questa incredibile capacità di tracciamento, unita ad uno stilo con un profilo che "penetra" molto più in fondo nel solco, fa sì che la DL-160 riesca ad estrarre e rendere ascoltabili piccoli particolari dell'incisione che con altre testine passano in secondo piano oppure vengono completamente persi.

I piani sonori nelle tre dimensioni sono corretti: largo senza eccedere quello orizzontale, l'altezza verticale della scena è nelle giuste proporzioni, mentre la profondità colpisce per coerenza e correttezza della rappresentazione. Con registrazioni effettuate senza la ricerca dell'effetto a tutti i costi, si riescono a percepire facilmente gli "strati" dei vari strumenti e la loro collocazione spaziale, unite ad una magnifica stabilità.

Ascoltare dischi per ore senza nessuna fatica di ascolto, e "riscoprirli" in particolari prima attenuati o perduti:
queste secondo me le caratteristiche riassumibili della DL-160.


Conclusioni: 175 euro per una testina che altri produttori venderebbero al doppio, che può rivaleggiare tranquillamente con testine che costano il doppio. Soluzioni tecniche che sono quasi impossibili da trovare in questa fascia di prezzo (dimensioni cantiveler e stilo), suono neutro e mai affaticamente, con corretta rappresentazione dello stage sonoro. La DL-160, pur non essendo una testina famosa quanto la Shure V15 IV, dimostra come quest'ultima che un progetto valido può diventare un "evergreen" senza sentire gli anni che passano. Se vi capita la possibilità ascoltatela, potrebbe essere amore al primo ascolto. :)
 
Ottima recensione ...:mano:

Sul mio Debut II-SE ho da poco installato questa:

denon110aa3.jpg

Montata e dimata sul braccio in un paio di ore (problemi con i contatti).
Dato il costo del fonorivelatore (100 eu street price) pensavo si trattasse di un ripiego momentaneo.
Mi sbagiavo: è il "mio" suono, grande fonorivelatore ad un piccolo prezzo ...:cool:

P.S.: volevo prendere la 160 ma era disponibile subito la DL-110
...non ho resistito ...:)

Ciao
Enrico
 
LongJohn ha detto:
Ottima recensione ...:mano:

Sul mio Debut II-SE ho da poco installato questa:

Ti ringrazio. :)

La DL-110 è un'ottima testina, che pone le basi del suono che poi troveremo nella DL-160, in maniera migliorata: ha un ottimo stage, molto simile a quello della 160, e anche in questo caso "se la gioca" con testine dal costo parecchio superiore.
 
Marlenio ha detto:
Ti ringrazio. :)

La DL-110 è un'ottima testina, che pone le basi del suono che poi troveremo nella DL-160
............

Infatti.

Oggi ho affinato il settaggio e ho scoperto che il magnete della testina influenzava la corretta lettura della bilancina digitale.
Risolto con uno spessore in plastica tra diamante e sensore bilancina.
Ovviamente facendo la tara.
Impostato 1,86 gr. (la 110 accetta 1,80 +/-0,3).

Circa lo stage piu' o meno largo non è una caratteristica che ricerco particolarmente (infatti adoro i dischi mono ben registrati, preferendoli a quelli stereo).
Microdinamica, velocità ed energia sono i parametri a me graditi.
Insieme alla riproduzione della voce.

Nella 110 (e penso sia ancora di piu' nelle 160 e 103) ho trovato questa vitalità.

Ciao
Enrico
 
LongJohn ha detto:
Insieme alla riproduzione della voce.

Nella 110 (e penso sia ancora di piu' nelle 160 e 103) ho trovato questa vitalità.

Sulla voce siamo perfettamente d'accordo: è una delle cose per me basilari. :)

La 103 invece non mi entusiasma, anche se riconosco che si tratta di un progetto molto interessante. La DL-110 e la 160 sono due testine con un rapporto q/p straordinario. E' strano che siano note ad una cerchia piuttosto ristretta di utenti, anche se nei forum audiofili se ne parla abbastanza (e sempre bene).
 
sara' interessantissimo ora piu' che mai confrontarla (parlo della denon dl 160 ) con la nuova GOLD 1 :D / ho deciso di prenderla proprio dopo aver avuto le risposte inerenti le prove di SC ITA tra le dl 160 e la vecchia gold / infatti la nuova serie grado pare sia nettamente migliorata proprio in quei punti dove la dl 160 aveva dei piccoli margini in piu' !/ e siccome anche a pari prestazioni preferirei comunque una grado , figuriamoci se si rivelasse superiore :) Spero che alla teoria seguiranno i fatti dopo che l'avro' provata / Spero altresi' che la provi anche Marlenio , per un ulteriore verifica , come pure mi aspetto , sempre da Marlenio una prova , appena riuscira' ad averla , della ORTOFON 2M BLUE , gia' definita in alcune prove estere superiore a tutta la concorrenza ( compresa la denon ):D / PS :anche con la grado RED ( vecchia serie ) , non mai rilevato all'ascolto problemi di tracciamento anche minimi , nei fatidici solchi interni dei dischi ne tantomeno di HUM:p : sara' perche montata su un giradischi e braccio superiori sia al project debut ed al technics ? oppure indipendentemente dalla qualita' trattasi di accopiamenti gira-braccio-testina grado , particolarmente azzeccato ? :D :D :D SALUTI
 
Tutte queste pretese di superiorità sono patetiche. D'altra parte, visto che chiunque navigando in rete per 15 minuti trova che la questione del Grado HUM è ultra-nota (anche sui Thorens) allora a me viene il dubbio che "vinilomane" o è sordo o non vuol sentire. Sulla superiorità del gira Thorens 321poi non val la pena replicare. Diciamo che è più di tuo gusto. La "superiorità" si misura con le specifiche di laboratorio e qui l'SL1210 (compreso braccio) ha i numeri dalla sua (sapendoli leggere). Anche in questo caso una giratina in rete farebbe bene per informarsi, anche solo la prova di TNT audio. http://www.tnt-audio.com/sorgenti/technics_sl1200.html
Per me cambiare la Gold con la DL160 è stato un sensibile passo avanti sulla strada della riproduzione sempre più fedele. Fissarsi sulle cose rende ciechi e sordi.
SC
 
Vediamo di fare chiarezza senza iniziare a litigare: è vero che le Grado non hanno il problema dell'HUM su tutti i giradischi, e questa cosa l'ho potuta verificare personalmente. Direi inoltre che il difetto non si verifica sempre, anche su modelli uguali: su un Debut III che ho avuto per qualche tempo non c'era alcun ronzio, così come non si presenta su un Planar 3 che ascolto ogni tanto.

E' altrettanto possibile che prendendo un altro esemplare dello stesso modello di testina magari l'hum si presenti: penso che la sensibilità a questo fenomeno vari da testina a testina, e non sia quindi una peculiarità propria di tutte le Grado.

In relazione alle considerazioni di sc_ita...

La "superiorità" si misura con le specifiche di laboratorio e qui l'SL1210 (compreso braccio) ha i numeri dalla sua (sapendoli leggere). Anche in questo caso una giratina in rete farebbe bene per informarsi, anche solo la prova di TNT audio. http://www.tnt-audio.com/sorgenti/technics_sl1200.html

...non sono proprio d'accordo: fermo restando che ritengo l'SL1200 un piatto ottimo, sia dal punto di vista costruttivo che sonoro, abbiamo tantissimi esempi di hardware con prestazioni tutt'altro che eclatanti ma dotati di suono eccellente, così come abbiamo altrettanti esempi esattamente all'opposto, ovvero prestazioni eccellenti ed ascolti modesti.
Quindi le misure sono importanti, ma non rappresentano certo "la certezza di qualità" in fase di ascolto... così come TNT, le cui opinioni non rappresentano l' "ultima parola" dell'HiFi.

Per quanto riguarda vinilomane...

e siccome anche a pari prestazioni preferirei comunque una grado

...questione di gusti: se lo fai per comodità è una cosa, ma non ti consiglio di "isolarti" su un modello o uma marca. Quello che ti posso dire, è di fare una ricerca su YouTube sulla Gold e sulla DL160: c'è un video che permette di valutare la differente capacità di tracciamento di entrambe, ed è piuttosto interessante. Qui il test della Grado, e qui il test della Denon. Riconoscete il piatto utilizzato? ;)
Anche lo stilo della DL160 effettivamente permette a questa testina di "estrarre" qualcosa di più dal vinile, e non solo rispetto alla Grado che, lo ripeto, rimane comunque una ottima testina.
 
Ultima modifica:
sono in pieno accordo con quanto ha detto Marlenio in riferimento alla validita' dei test puramente tecnici per le valutazioni inerenti l'ascolto / infatti se cosi' fosse tanto per fare un esempio , un ampli a valvole rispetto ad uno a transistors dovrebbe essere inascoltabile , ed invece per i puristi e quasi sempre il contrario / detto questo direi che e' quantomeno azzardato criticare un thorens 321 , peraltro con braccio Mission Cyrus,che proprio su alcune discussioni su TNT ( su cui vado spesso e da tempo, e non solo su quello !),e'ottimamente considerato , tra i bensuonanti vintage di casa Thorens , di cui fa parte per intenderci , il mitico TD 160 ) / inoltre quando usci, e parliamo di oltre 20 anni fa , il td 320/321 ,fu anche innovativo presentando un sistema di sospensione del talaio flottante , su MOLLE LAMELLARI anzicche' le comuni elicoidali , avendo cosi un sistema oscillante maggiormente in modo verticale , con miglioramenti sulla stabilita rispetto alle perturbazioni esterne , migliore isolamento , e maggiore facilita' di messa a punto , rispetto al td 160 con cui fu confrontato in una prova , dimostrandosi superiore tecnicamente ed almeno pari al puro ascolto / A Marlenio direi anche , complimentandomi per la sua sempre ottima oggettivita' e competenza , che non sono affatto un aficionados delle grado e che nella mia luuuunga passione ho provato ed apprezzato tante testine , a cominciare da shure V15 , SHURE ULTRA 500 , STANTON WOS 1 ( la migliore stanton mai prodotta a detta dei critici , e ancora in mio possesso ed in splendida forma ),AUDIOTECHICA AT 155 lc , dichiarata all'epoca 1981,migliore addirittura della shure V15 Ve pur essa facente parte sella mia piccola collezione,testine ricercate sui siti ebay ma quasi introvabili ,come pure una ELAC 896 HSP , pagata circa 25 anni fa intorno alle 500000 lire ! mi fermo qui con l'elenco ; Quindi , e' molto importante , aver vissuto quell'epoca dell'hifi , altimenti c'e' mancanza di riferimenti , ed io voglio dare questi riferimenti a chi essendo ,BUON PER LUI :p PIU GIOVANE , purtroppo non ha ;) SALUTI cordialmente e con affetto
 
vinilomane ha detto:
Quindi , e' molto importante , aver vissuto quell'epoca dell'hifi

E che epoca! Mi ricordo ancora la Shure V15, testina fantastica, forse l'unica che riusciva a tracciare l'inizio di "1812" della Telarc con 1 gr solamente. :)

Tornando alla Denon, a breve dovrei provare la DL302. ;)
 
Amarcord

Breve nota biografica: a fine anni '70 c'ero anch'io, ahimé. Adolescente ma abbastanza consapevole per rendermi conto che l'impianto con cui all'epoca lo zio preferito mi faceva ascoltare l'Alexander Newsky (Thorens TD126 + Quad ampli + elettrostatiche) era molto più fedele di quello dei miei (Technics SLD2 etc). Vinili, sul TD ne ho girati parecchi, credetemi. Poi son passati quasi 30 anni. Ora lo zietto mi farebbe ascoltare lo stesso vinile di Prokofiev su un TD124 (fine anni '50), ma amplificato Spectral su casse Thiel.
Il fatto che i sedicenti "puristi" amano le valvole è una gran balla. Le valvole tendono a colorare il suono, ad alcuni piace, questione di gusti, ma così ci si allontana dalla "riproduzione fedele della musica", così come la si può ascoltare in sala da concerto, magari venendo qui alla Scala. La precisione, la velocità e la dinamica sono mestiere per transistors, purché molto ben alimentati. Così come una MC (Denon dl160 per rientrare in 3D) per costruzione tende ad essere più precisa di una MM o MI. Cosi come un ampli NVA con degli ottimi e abbondanti toroidali (es. un singolo NVA A80 mono: 300VA+120VA=420 VA) è per motivi "tecnici" molto più preciso e veloce di un classico integratone commerciale spesso avente un alimentazione ricca di condensatori ma con dei trasformatori striminziti (ovvio, visto che i condensatori oggi costano niente, mentre i tori si fanno a mano). Sappiamo tutti quanta dinamica richiede la riproduzione di pieno orchestrale, vero?
Ringrazio Marlenio per la pacatezza, e anche Vinilomane per l'occasione di un "amarcord". Peraltro sono sicurissimo che il suo td321 suona piacevolissimo, con la Gold (io indubbiamente ho avuto una testina un po' sfigata, ma sono in buona compagnia, visto quello che si legge in rete). Ti prego solo di lasciare stare il concetto di "superiorità" sennò ritorno sulla questione delle specifiche tecniche (essendo pure ingegnere sarei a casa).
Salutoni,
SC
 
ottima Marlenio la dl 302 ! bhe qui siamo su un alro livello sicuramente :) pero' come la metti con l'abbinamento con lo stadio fono ? parrebbe che voglia meno dei classici 100 ohm , infatti la dl 304 che è simile pare voglia un carico di circa 40 ohm / e per la ORTOFON e la GOLD 1 ?
 
se si ragiona da ingenere per forza sono superiori i transistors e posso anche essere d'accordo( bipolari o mos fet che siano ) rispetto alle valvole ;) ma citando una frase letta proprio su TNT (nel dare una risposta ad un aspirante audiofilo che chiedeva consigli) : IN HIFI NON SEMPRE 2+2 FA 4 / direi che le valvole vanno benissimo negli stadi pre ed i transistors in quelli finali / personalmente posseggo un integrato ibrido con questa tipologia circuitale ( il TIGER B50 della SOLEN/ENSEMLE ) ed e' veramente un grande integrato ( cerca qualcosa in rete su questo apparecchio e poi ne riparliamo )/ sul discorso 321 si eè sempre ben comportato con tutte le testine che vi ho montato ed inoltre non per ripetermi , ho avuto sia il technics ( sl 1700 ) che altri modelli , vedi mitchell syncro con braccio SME 3009 , systemdek con braccio mission 774 , avendo quindi provato e constatato ( ho posseduto anche un vetusto LENCO L75 , pensa un po , trazione a puleggia ) / se ci basassimo solo sul puroaspetto tecnico e misure l' sl 1200 sarebbe il giradischi migliore del pianeta / rimane un eccellente giradischi dall'eccellente rapporto prezzo/qualita'/suono;) cordiali saluti
 
vinilomane ha detto:
ottima Marlenio la dl 302 ! bhe qui siamo su un alro livello sicuramente :) pero' come la metti con l'abbinamento con lo stadio fono ? parrebbe che voglia meno dei classici 100 ohm , infatti la dl 304 che è simile pare voglia un carico di circa 40 ohm / e per la ORTOFON e la GOLD 1 ?

Con il Black Cube l'abbinamento non è un problema. Per quanto riguarda la Ortofon, me la dovrebbero prestare poco dopo la DL 302. Per la Gold 1, ancora nulla.
 
si , hai ragione, quel pre e' molto versatile / quando la proverai sara' interessante verificare se sara' schizzinosa nell'abbinamento elettrico come si dice che siano in genere le mc bassa uscita / e sentire , quanto e' , e probabilmente lo sara' , migliore di una dl 160 / infatti il mio pre fono nella opzione mc ha unicamente 100 ohm , e quindi , se dalla prova venisse fuori che la dl 302 su questo carico non rendesse come dovrebbe , allora potrei pensare alla dl 160 che pur essendo inferiore si interfaccia di sicuro bene su ingresso mm/47kohm
 
Marlenio , ci sono novita' su quelle prove : ortofon , denon 302 , gold 1 ? nel frattempo ti faccio una domanda inerente un eventuale apparecchio lettore cd : dei tanti modelli attuali di cui si parla ,entro cifre ragionevoli , ne hai provato qualcuno che abbia una timbrica ( fermiamoci alla timbrica ) piu' simile possibile a quella di una testina grado , per intenderci ?
 
vinilomane ha detto:
Marlenio , ci sono novita' su quelle prove : ortofon , denon 302 , gold 1 ? nel frattempo ti faccio una domanda inerente un eventuale apparecchio lettore cd : dei tanti modelli attuali di cui si parla ,entro cifre ragionevoli , ne hai provato qualcuno che abbia una timbrica ( fermiamoci alla timbrica ) piu' simile possibile a quella di una testina grado , per intenderci ?

Ho l'Ortofon a casa, ma non ho ancora avuto il tempo di provarla.

Per quanto riguarda la seconda domanda... è un poco strana. ;)
Diciamo che io trovo molto piacevole il suono dei Nad, ma ormai mi sto riconvertendo verso il suono passato su Squeezebox e ricampionato.
 
bene , allora provala presto !;) per la domanda sul cd , anche tu dici nad.....ma allora vanno veramente cosi bene? che timbrica ha rispetto ad altri lettori ? La domanda ti e' sembrata strana , ma il fatto e' che preferendo l'analogico non ho prestato mota attenzione al digitale negli anni , e quindi mi son fermato ad un semplice JVC XL Z441 (convertitore PEM ) , acquistato nel periodo in cui JVC usci' sul mercato con questi lettori con il dac PEM propietario , che seppur economici , sia alle prove tecniche ( vedi risoluzione di 15,6 bit molto prossima alla max di 16 bit ) che all'ascolto , ebbero ottimi consensi dalla critica , superando lettori piu' costosi / tuttora va ancora bene e devo dire che non e' eccessivamente dissimile timbricamente rispetto . al mio sistema analogico ; pur tuttavia ponendo un cd ed un lp della stessa incisione , in confronti A/B ,rimane una leggera maggior evidenza su frequenze medio alte ( diciamo un paio di db tra 5 ed 8 db per intenderci ) / sulle frequenze basse , mediobasse , medie ed altissime devo dire che tra la GRADO ed il ''vecchio'' JVC c'e' similarita'/ allora mi chiedo se valga la pena aggiornare la fonte cd , visto i tanti cambiamenti ( vedi convertitori 24/192 , miglioramenti circuitali ecc.ecc) / insomma questi lettori attuali sono piu' morbidi ovvero piu' ''analogici '' nel suono , oppure corro il rischio di ritrovarmi con un lettore ( che sia pure il nad ) che sia piu' aperto e brillante del mio JVC ?
 
vinilomane ha detto:
bene , allora provala presto !;) per la domanda sul cd , anche tu dici nad.....ma allora vanno veramente cosi bene? che timbrica ha rispetto ad altri lettori ? La domanda ti e' sembrata strana , ma il fatto e' che preferendo l'analogico non ho prestato mota attenzione al digitale negli anni , e quindi mi son fermato ad un semplice JVC XL Z441 (convertitore PEM ) ,

[...]

visto i tanti cambiamenti ( vedi convertitori 24/192 , miglioramenti circuitali ecc.ecc) / insomma questi lettori attuali sono piu' morbidi ovvero piu' ''analogici '' nel suono , oppure corro il rischio di ritrovarmi con un lettore ( che sia pure il nad ) che sia piu' aperto e brillante del mio JVC ?

I NAD vanno benissimo.

Io ho preso da qualche mese un Behringher SRC2496 (convertitore A/D e D/A) che ho leggermente modificato, e attualmente utilizzo come "meccanica" un Cambridge Azur 340C e una Squeezebox.
Uso l'SRC passando il segnale originario a 24bit/88.2kHz, e devo dire che sono molto soddisfatto delle sue prestazioni.
Potresti valutare anche questa soluzione, se sei soddisfatto del tuo lettore dal punto di vista della meccanica.

Riguardo alla Ortofon... attualmente la Goldring Eroica ha la precedenza. :)
 
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