Andrea Manuti ha detto:
...<snip>... Le variabili sono: il mio occhio, l'ambiente, la dimensione dello schermo, la dimensione della matrice e la distanza di visione (se non mi scordo nulla). Troppo per una regola valida universalmente, quando un elemento della catena, al minimo, è del tutto soggettivo!
Parole sante.
Vorrei citare un parametro che influsice, a mio avviso, molto e che è spesso è totalmente sottovalutato o ... ignorato - per via del fatto che le nostre mogli passerebbero immediatamente all'azione (violenta) - ovvero la riflettività della stanza.
Muri bianchi, soffitto bianco, oggetti spesso bianchi o chiari, vetri dei mobili ecc. riflettono molto della luce che si irradia dallo schermo, il quale è a guadagno positivo nella stragrande maggioranza dei casi.
Solo pochi tra noi adottano schermi grigi a basso guadagno ed alto contrasto, meno riflessivi e molto più corretti, sotto il profilo dell'irradiamento luminoso.
Bene: la luce riflessa dalle pareti e dal soffitto uccide un sacco del del contrasto così faticosamente guadagnato perchè la retina viene investita da luce riflessa a profilo molto incidente, a causa del fatto che la pupilla è molto aperta (siamo al buio, ricordate ? )
Quindi questo fattore incide pesantemente sulla percezione dell'immagine.
Come fare ? Coprire di nero le pareti ? Certo, per il nostro funerale, dato che le mogli passerebbero alle vie di fatto...
Diminuendo la luminosità intrinseca ? Questa è la ragione per la quale il modo teatro (1 o 2) sembra funzionare meglio degli altri modi più luminosi.
Le differenze tra ambiente ed ambiente fanno si che molti dei parametri possano essere citati, come dice Andrea (e mi sembra proprio che non si stanchi mai di dirlo) a puro titolo esemplificativo di quella combinazione di fattori citata nella prova o nella recensione.
Alla fine quello che conta è la nostra soddisfazione personale.
L'unica cosa che conta veramente.
Augh!
