macchia rossa
Premetto che non sono un tecnico.
detto questo immagino che il vpr funzioni cosi:
la luce della lampada passa attraverso un prisma e si scompone in tre "fasci" colorati RGB
i tre fasci di luce passano attraverso le tre matrici lcd (opportunamente pilotate dall'elettronica di controllo del vpr )
le matrici, a seconda dell'immagine da comporre, diventano piu o meno "permeabili" ( o trasparenti ) al passaggio del fascio di luce colorato.
dovrebbero farlo ANALOGAMENTE ad una corrente che interessa ogni singolo pixel, cioè diventare piu o meno trasparente alla luce analogalmente alla tensione applicata ad ogni singola cella.
( ma allora il vpr è analogico ?
)
se proiettiamo un NERO
le tre matrici non dovrebbero permettere il passaggio di nessun fascio luminoso, diventando nere.
la luce non dovrebbe passare e noi (in teoria) dovremmo vedere un bel nero.
il problema è che le matrici ancora non riescono a diventare davvero impermeabilmente NERE e la luce (nonostante l'iris dinamico) comunque un pò passa e... il nero è sempre un pò grigio
detto questo ( correggetemi amici se ho detto pirlate )
e se davvero il vpr funziona cosi, parrebbe che la matrice, attraverso la quale passa il flusso luminoso rosso, non riesce a diventare "impermeabile" alla luce (come fanno le altre due) e nella zona "difettosa" passa la luce indesiderata e tu vedi la macchia rossa.
quindi dovrebbe essere la matrice dove passa il flusso luminoso rosso...
o l'elettronica che la controlla.
MA la domanda che girerei ad un tecnico (chi ha detto GUBA ?
) è questa:
se le matrici hanno questo funzionamento, allora il vpr non è digitale come i DLP, ma anzi è uno stupendo esempio di funzionamento analogico. (come i nostri analogicissimi sensi...)
o no ?
Premetto che non sono un tecnico.
detto questo immagino che il vpr funzioni cosi:
la luce della lampada passa attraverso un prisma e si scompone in tre "fasci" colorati RGB
i tre fasci di luce passano attraverso le tre matrici lcd (opportunamente pilotate dall'elettronica di controllo del vpr )
le matrici, a seconda dell'immagine da comporre, diventano piu o meno "permeabili" ( o trasparenti ) al passaggio del fascio di luce colorato.
dovrebbero farlo ANALOGAMENTE ad una corrente che interessa ogni singolo pixel, cioè diventare piu o meno trasparente alla luce analogalmente alla tensione applicata ad ogni singola cella.
( ma allora il vpr è analogico ?
se proiettiamo un NERO
le tre matrici non dovrebbero permettere il passaggio di nessun fascio luminoso, diventando nere.
la luce non dovrebbe passare e noi (in teoria) dovremmo vedere un bel nero.
il problema è che le matrici ancora non riescono a diventare davvero impermeabilmente NERE e la luce (nonostante l'iris dinamico) comunque un pò passa e... il nero è sempre un pò grigio
detto questo ( correggetemi amici se ho detto pirlate )
e se davvero il vpr funziona cosi, parrebbe che la matrice, attraverso la quale passa il flusso luminoso rosso, non riesce a diventare "impermeabile" alla luce (come fanno le altre due) e nella zona "difettosa" passa la luce indesiderata e tu vedi la macchia rossa.
quindi dovrebbe essere la matrice dove passa il flusso luminoso rosso...
o l'elettronica che la controlla.
MA la domanda che girerei ad un tecnico (chi ha detto GUBA ?
se le matrici hanno questo funzionamento, allora il vpr non è digitale come i DLP, ma anzi è uno stupendo esempio di funzionamento analogico. (come i nostri analogicissimi sensi...)
o no ?
Ultima modifica:
