Dopo tante parole qualche dato ...

Re: Re: perdonate la sinteticita`...

Originariamente inviato da Mirko


Io di supporto uso un giradischi, un pre/finale a valvole e due minimonitor professionali. Non ritengo di aver bisogno di equalizzazione, perchè ho scelto componenti che presi singolarmente ma anche assieme fra loro mi danno il massimo per la mia attuale esigenza e appagamento d'ascolto. Dico mia perchè non potrà essere un punto d'arrivo per tutti. Detto questo sono quì per discuterne con voi. Stiamo dibattendo su un campo nel quale basterebbero 30 minuti di ascolto per ogni nostro impianto per mettere in chiaro alcuni punti che a parole non si riuscirebbero a capire.


Mirko,

Non discuto che tu sia soddisfatto della resa del tuo impianto, ma come sempre nel tuo scritto non posso fare a meno di notare la solita presunzione di superiorita' e di "massimo livello raggiunto" basata su chissa' quali convinzioni.

Se non hai intenzione di fare nuove esperienze e cercare di migliorare ulteriormente magari facendo tesoro delle esperienze altrui di cosa possiamo discutere ?

Penso che continueremmo a punzecchiarci inutilmente senza scopo.

Magari postassimo tutti le misurazioni tipo le mie commentando le impressioni all'ascolto sulle variazioni attuate ( non dico solo con l'equalizzazione ma anche con interventi sull'ambiente ) si che ci sarebbe da discutere e da divertirci in modo non polemico e costruttivo .........


Saluti
Marco
 
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Originariamente inviato da andrea aghemo
ma sono un po` di corsa, comunque:

Renato, mi sembra solo tu metta un po` insieme dinamica con risposta ai transienti e/o decadimento; sono con te che un segnale riprodotto da diffusori estremamente "veloci" sia piu` naturale e musicale, ma che 3 watt possano riprodurre una dinamica considerevole o in grado di scuoterti i timpani la vedo piu` complicata...checche` se ne dica, a pari volume sonoro, la risposta ai transienti non modifica l'intensita` sonora percepita e, in ambienti normali caratterizzati da un rumore di fondo dell'ordine di una sessantina di dB, con 3 watt non si riproduce la corretta dinamica del segnale originale, a meno di diffusori ad altissima efficienza.

Andrea, se hai altri due minuti, ti accorgerai che quello che ho detto è propio che basta avere diffusori ad altissima efficienza, e allora anche 3W basteranno a riprodurre tutta la dinamica che ci occorre. Solo che con le modeste amplificazioni (anche superiori a 3W , come già scritto) , ma di qualità, è più facile che questo venga fatto in modo più rigoroso nei confronti della musica.

Come vedi, risposta ai transienti e decadimento, non c'entrano niente nel dire che 3W "possono" dare tutta la dinamica di cui abbiamo bisogno.

Sinceramente comunque non comprendo queste puntualizzazioni sulla dinamica dei 3W, soprattutto nell'ottica "dell'andare di corsa", dicendo che mi confondo un po', per poi ripetere quanto da me già affermato. Certamente non sono (siamo, Igor docet) all'altezza di comprendere certe cose, in futuro magari chissà, intanto nel frattempo sono fiducioso che ci sarà chi leggendo comprenderà.

Per il resto, si tratta di una differenza di opinioni: Marco ed io riteniamo che l'equalizzazione comporti un miglioramento superiore a quello ottenibile con altri interventi di pari costo, e tu no, tutto qua.
Io posso solo dirti che ho provato l'una e l'altra strada e quindi mi sono costruito un parere che potra` anche essere sbagliato, ma e` basato sull'avere tentato entrambe le soluzioni, mentre tu, Mirko ed Igor state sostenendo una discussione senza avere provato l'equalizzazione ed i suoi effetti: niente di male, comunque, se qualcuno di voi vorra` tentare di percorrere questa strada, avremo ulteriori motivi di confronto su una discussione appassionante ma che, a questo punto, manca di supporti concreti per continuare costruttivamente....
Ciao

Tu avrai provato entrambe le soluzioni, ma resta il dubbio se si trattava di un inefficace trattamento rispetto ad una buona equalizzazione, o no. Inoltre, come già sottolineato, anche la qualità delle elettroniche impiagate gioca un ruolo in questo confronto.

Quindi in pratica tu consiglieresti a chi vuol capire cosa gli conviene fare per ottenere quella musicalità di cui ha bisogno, di provare ad equalizzare (dopo attenti studi misure/ascolto), poi scollegare tutto, magari cambiare anche la tipologia di impianto, quindi fare un trattamento adeguato dell'ambiente chiedendo, informandosi, e provando, dopodichè decidere se smontare tutto e tornare all'equalizzazione, oppure buttare via ogni elettronica sofisticata, e tenersi l'impiantino minimalista nella stanza trattata, o ancora, provare a mettere entrambe le cose insieme?

A me sembra più fattibile ed efficace un'altro modo:

Andare in un negozio ed ascoltare impianti equalizzati del livello che mi potrò permettere (o anche di più, per sentire se ne varrà la pena), e confrontarlo con un impianti più semplici ma di grande qualità musicale in ambienti trattati. Poi a quel punto potrò fare le mie considerazioni su cosa rispecchiava di più le mie aspettative (e non le misure!!! IN-TOPIC), e quanto costava.

Io le mie prove le ho fatte, e quando capita ne faccio altre.

Sono a questo misero livello di ragionamento, e non riesco ad arrivare oltre. Probabilmente perchè sono ancora bambino e non voglio assaggiare il cibo nuovo, come dice Marco, ma magari chi è più grande avrà facoltà di decidere in che modo vorrà fare le sue prove.

E magari quando sarò cresciuto il discorso potrà andare avanti costruttivamente.

Ciao
 
Originariamente inviato da Microfast
Come sempre condivido quanto scrive Andrea.
Questi sono i concetti che sto ripetendo ormai da mesi.
Ma quali concetti? Quelli che se non si prova direttamente, se non si tocca con mano (come spesso dici), non si possono dare giudizi?
Ma tu l' hai provato un trattamento ambientale ?

A quanto mi risulta hai più volte espresso le tue perplessità sull'efficacia dei tube traps nei nostri locali, o sul fatto che con qualche pannello e qualche tubo si possa risolvere tutto. Li hai provati? Dove? Quando?

Forse noi non possiamo capire se non tocchiamo con mano, e tu si?
Originariamente inviato da Microfast:
Te lo ripeto ancora, prima di criticare una cosa bisogna averla provata direttamente.
Io, fossi in te, certe considerazioni me le risparmierei.



Ciao
 
Inutile parlare per stabilire quale sia la soluzione migliore. Chiaramente dipenderà anche dalle esigenze di ciascuno in quello che cerca, compreso l'impatto estetico della sala.

Quello che critico è di "predicare" l'equalizzazione, chiudendo la bocca agli altri con il discorso: Zitto, non puoi parlare perchè non l'hai provata! Trovo il discorso alquanto riduttivo.

Da parte mia, riferendomi alle mie esperienze, ho invece cercato di evidenziare le differenze "tipiche" di resa finale che i due metodi comportano (senza limitarmi a dire è meglio questo di quest'altro, che non porterebbe a niente... di costruttivo) e che non sono così evidenti a tutti, in modo di stimolare la propia ricerca e andare a fare confronti ad orecchio, secondo i propi gusti ed aspettative, senza lasciarsi prendere dalla voglia di vantarsi di avere le misure di risposta in frequenza più belle, come potrebbe capitare a chi vede certe misure e legge certi "dotti" giudizi.




Ciao
 
Ultima modifica:
Renato,

La mia era una battuta non prendertela, io ne ho dovute ( devo ) sopportare di peggiori.

Il fine era quello di scalfire un muro "impenetrabile" ......

Comunque dove lo trovi il negozio "equalizzato" ?

Non mi sembra cosi' semplice, e poi e' un discorso troppo legato al propio ambiente.

Io agirei cosi' : scegliere la componentistica che piu' ti aggrada, posizionarla in un ambiente trattato decentemente e verificare strumentalmente a che punto ci si trova.

Usare l'equalizzazione per simulare interventi, realizzare fisicamente quelli possibili e poi decidere se i correttivi irraggiungibili con interventi fisici valga la pena o meno di implementarli digitalmente e completare la bonifica.

Giudice finale l'ascolto e le propie preferenze.

Semplice, economico, fruttuoso : puoi sempre tornare indietro, fare tutte le prove che vuoi, usare o meno l'equalizzazione e sopratutto cominciare a scambiarci i risultati di queste esperienze.

Non capisco propio cosa non vada ( forse un rifiuto per partito preso ? ), costasse un patrimonio capirei ma non e cosi' per fortuna.

Saluti
Marco
 
Renato,

Non ho mai detto che i tubes traps non servono, ma che sotto una certa frequenza e quando l'intervento necessario e' grande non si riesce a risolvere.

Ho pure detto che applicare correttivi in modo empirico o semiempirico porta inevitabilmente a risultati meno precisi.

E' un po diverso dal dire che non servono a niente .......


Saluti
Marco
 
Dimenticavo, ho anche fatto considerazioni su quali siano gli aspetti nella riproduzione sonora che più riguarderanno la musicalità del sistema, ovvero la capacità di trasmettere l'abilità del musicista o cantante, e lo splendore del suo strumento o voce.

Da qui la considerazione se questi aspetti siano o no fondamentali, e quanto siano migliorabili dall'equalizzazione, o quanto siano rappresentati nei grafici della risposta in frequenza.

(Secondo me questo è più costruttivo)



Ciao
 
Lo scopo e' quello di migliorare, quindi tutto fa brodo e molte orecchie sentono meglio di due questo e' certo.

Per difficile che sia e' sicuramente meglio partire da un qualche cosa di concreto e confrontabile ( per quanto riduttivo possa essere ) come una misurazione MLS che non solo discutere di sensazioni e impressioni che non portano a nulla se non a sterili discussioni.

Io non rifiuto niente e sicuramente provero' ed usero' anche altri tipi di interventi, ma pur usando come giudizio finale l'ascolto ti assicuro che non faro' mai piu' interventi a casaccio; per me e' ormai un discorso chiuso.

Piuttosto continuero' a studiare per capire sempre meglio le misurazioni e sfuttarle cosi' al meglio.

Spero che anche qualcuno di voi si convinca a provare non dico l'equalizzazione ma almeno a fare qualche misura.

Saluti
Marco
 
Originariamente inviato da Microfast
Renato,

Non ho mai detto che i tubes traps non servono, ma che sotto una certa frequenza e quando l'intervento necessario e' grande non si riesce a risolvere.

Ho pure detto che applicare correttivi in modo empirico o semiempirico porta inevitabilmente a risultati meno precisi.

E' un po diverso dal dire che non servono a niente .......


Saluti
Marco


Marco, quanto lo vogliamo mandare avanti questo gioco?

Mi piace scambiare opinioni con te perchè sono scritte, altrimenti sarebbe impossibile, perchè modifichi i discorsi come ti pare.

Per fortuna è tutto scritto, quindi non serve a niente travisare il discorso per evitarlo.

Che roba è la conclusione "E' un po' diverso dal dire che non servono a niente......" ???

Ma dove è scritto che hai detto cosi?

Hai manifestato perplessita' (così ho scritto), e hai confermato. Ritieni che questi modi empirici non diano validi risultati.

DOMANDA:


LI HAI PROVATI ???


Domanda che hai evitato "inventandoti" la risposta ad effetto.

La finiamo con questi giochini per dare maggiore peso alle propie opinioni?

Spiegaci perchè tu anche se non tocchi con mano sai, e noi (senza neppure che tu conosca le nostre esperienze) non possiamo dire che abbiamo motivo di ritenere inutile (o dannosa) l'equalizzazione nel nostro locale?


( come vedi, queste "furbate" sì, che portano a discorsi inutili )


Ciao.


P.S. Rovesciando il discorso, ho mai scritto che l'equalizzazione non serve a niente?
 
Ultima modifica:
Esempio pratico se hai da spianare una risonanza ad 80 Hz. di 10 dB., una a 40Hz. di 30 dB. ed un'altra di una ventina di dB. a 20 Hz. spiegami come ci riesci con i tubes traps ( se non sbaglio ogni elemento assorbe 3 o 4 dB.) e senza misure non e' cosi' facile centrare le frequenze esattamente .

Circa il "rovesciamento" ho letto piu' volte che l'eq. e' cosi' dannosa per la resa che e' meglio lasciare perdere : se questa non e' una bocciatura totale.

Ho anche letto in qualche post che risolverei i miei problemi cambiando il Denon con lo Scherzo; forse era propio uno scherzo .....

Saluti
Marco
 
Originariamente inviato da Microfast
Esempio pratico se hai da spianare una risonanza ad 80 Hz. di 10 dB., una a 40Hz. di 30 dB. ed un'altra di una ventina di dB. a 20 Hz. spiegami come ci riesci con i tubes traps ( se non sbaglio ogni elemento assorbe 3 o 4 dB.) e senza misure non e' cosi' facile centrare le frequenze esattamente .
C.V.D.

Marco, ti faccio notare che la risposta è una sola, cioè che NON LI HAI PROVATI (risposta aggirata). Beneinteso, da parte mia non ci sarebbero grossi problemi se non li hai provati, se al contempo non usassi certi discorsi per screditare chi ha idee diverse.
Circa il "rovesciamento" ho letto piu' volte che l'eq. e' cosi' dannosa per la resa che e' meglio lasciare perdere : se questa non e' una bocciatura totale.
Allora :rolleyes:, sei andato a pescare la frase più lontana dal discorso che ti avevo fatto, che era inerente il fatto dell'esperienza diretta provata e certificata in casa propia. (nel P.S. !!!) E che hai puntualmente dribblato. Secondo me, quando non vuoi rispondere, sarebbe meglio evitare di tirare fuori discorsi inutili. Comunque:

Ho scritto: "P.S. Rovesciando il discorso, ho mai scritto che l'equalizzazione non serve a niente?"

Risposta: Ho sempre sostenuto che accettandola come compromesso, o ripiego, dove la qualità (musicale) non ha la priorità assoluta, può senz'altro essere utile.

Nel mio vocabolario questo non significa "che non serve a niente".

Aggiungo che quanto grande o trascirabile sia questo conpromesso dipenderà dall'importanza che daremo a certi "dettagli", o meglio aspetti della riproduzione, rispetto ad altri.
Ho anche letto in qualche post che risolverei i miei problemi cambiando il Denon con lo Scherzo; forse era propio uno scherzo ....
L'ultima frase non è sicuramente mia, non posseggo quell'ampli e non so che c'entri... (E questa era la frase finale ad effetto... :rolleyes: )

...

Questa diatriba lessicale però la vorrei chiudere qui, invitandoti, se possibile, a maggior attenzione al contenuto delle risposte, non per fiscalità, ma per seguire una logica, e per rispetto.

Comunque da parte mia mi fermo qui, non ho intenzione di continuare a riportare ogni tua frase, anche se continuerai a dare risposte di questo tipo. Le ignorerò o risponderò con altre "battute", dipenderà. Poi interverrò solo per fare discorsi generici attinenti al tema, che ognuno valuterà come gli pare.

Tutto questo senza rancore alcuno, ci mancherebbe. :)


Ciao.
 
Per concludere faccio presente che ho tentato di spiegare il mio punto di vista in più modi, mostrandolo sotto vari aspetti, motivandolo, facendo esempi o paragoni, fin dal mio primo post. In modo che potesse essere confrontato con altri.

In questo thread sono intervenuto per fare 2 post, nei quali non ripetevo le solite storie già sentite e risentite sull'eq, ma affrontando aspetti "nuovi" (!?), inerenti l'argomento e i discorsi trattati, dove chiunque poteva intervenire o farsi delle domande. Le risposte ricevute, invece hanno portato a parlare di tutto e di più, dovendo tornare a ripetere le solite tiritere già ampiamente ripetute, oltrechè altre divagazioni di dubbio gusto, fatte per dare maggior peso alle propie idee.


Ciao.
 
Originariamente inviato da Microfast
Esempio pratico se hai da spianare una risonanza ad 80 Hz. di 10 dB., una a 40Hz. di 30 dB. ed un'altra di una ventina di dB. a 20 Hz. spiegami come ci riesci con i tubes traps ( se non sbaglio ogni elemento assorbe 3 o 4 dB.) e senza misure non e' cosi' facile centrare le frequenze esattamente .

Circa il "rovesciamento" ho letto piu' volte che l'eq. e' cosi' dannosa per la resa che e' meglio lasciare perdere : se questa non e' una bocciatura totale.

Ho anche letto in qualche post che risolverei i miei problemi cambiando il Denon con lo Scherzo; forse era propio uno scherzo .....

Saluti
Marco
comincio a pensare che abbia ragione Renato cioé che leggi poco ciò che gli altri scrivono!
mi pare che nessuno abbia mai detto che devi sostituire il Denon con Lo Scherzo quanto sostituire il Denon con un ampli solo Stereo di ben altra caratura tecnica e qualitativa!
inoltre per rincarare la dose ti dico anche come già ti avevo detto in un altro post che dovresti sentire le tue casse pilotate con un buon ampli anche usato e poi decidere se suonano meglio che con il Denon!mi hai bocciato la proposta dicendo che risulta insostenibile per via del prezzo, ma sei mai andato per negozi in cerca di usato?se ti interessa un finale Conrad Johnson te lo posso trovare anche subito ovviamente ad un prezzo umano:D, se ti interessa un pre-linea Audio Note anche immediatamente!
cercare, ascoltare e solo dopo cambiare e ricordati molto spesso al meglio non c'è mai fine:)

ciao

igor
 
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E continuiamo all'infinito con le polemiche ....., o meglio almeno da parte mia se non cambiano i toni, visto anche che non si riesce a combinare niente di concreto oltre alle polemiche, questo sara' l'ultima risposta sull'argomento.

Perche' devo provare a togliere 4 dB. quando invece devo limarne 30, 20 e 10 solo considerando le freq. principali, spendendo tra l'altro inutilmente dei ( molti ) soldi ?

Dimentichi che mi ha aiutato un valido professionista e anche lui ( che ha avuto a che fare con questi dispositivi svariate volte ) concorda che la via dei tubes trap non era percorribile, a meno di prenderne una ventina con evidenti problemi di costo e di spazio !!!

La risposta in ambiente delle casse l'ho pubblicata ( a puro scopo di scambio informazioni sia chiaro ); visto che siete cosi' bravi proponete dei correttivi come ritenete piu' opportuni ( fermo restando che non posso smontare la casa per vari motivi come ho sempre dichiarato ) e valutiamoli insieme.

Sarebbe pure interessante valutare la risposta dei Vs. ambienti.

Naturalmente ogni volta che accenno a questo c'e' il fuggi fuggi generale, e non e' una questione di spesa perche' l'ho gia' detto tante volte sarebbe esigua.

Cosa vi trattiene o spaventa dal fare questa verifica ?

Ditemelo voi.

Ogni volta che cerco di stemperare la polemica la riaccendete per evitare un dialogo costruttivo che porti a miglioramenti pratici e non alle solite dichiarazioni e teorie non verificabili o di difficle attuazione.

Saluti
Marco
 
Ultima modifica:
Marco, effettivamente non ho risposto a queste domande che mi avevi già fatto, per portare a termine altri discorsi.

Rispondo adesso:

Originariamente inviato da Microfast
Perche' devo provare a togliere 4 dB. quando invece devo limarne 30, 20 e 10 solo considerando le freq. principali, spendendo tra l'altro inutilmente dei ( molti ) soldi ?
Questo sarà forse riferito al tuo caso. Ma ognuno avrà una situazione diversa. Fra l'altro trovo difficile stabilire in cosa è utile spendere i soldi, tutto è relativo alle esigenze e priorità di chi li spende.


(continua)
 
Originariamente inviato da Microfast
Dimentichi che mi ha aiutato un valido professionista e anche lui ( che ha avuto a che fare con questi dispositivi svariate volte ) concorda che la via dei tubes trap non era percorribile, a meno di prenderne una ventina con evidenti problemi di costo e di spazio !!![/B]
E come potrei dimenticarmene, me lo ricordi spesso! :) Ma ricordo ancora quando, all'inizio dei miei interventi sul forum, ho ricevuto questo appunto che riporto sotto, su una questione fondamentale, dopo che avevo tentato di spiegare perchè ritengo che gli equalizzatori non eliminano le risonanze, ma attenuano solo certe frequenze, e poi quello che succederà sarà difficile da prevedere, perchè dipenderà da un sacco di cose, di volta in volta, man mano che la musica scorre.
Originariamente inviato da cabala

Per Renato999: ti faccio notare che l'intensità di una risonanza è funzione dell'ampiezza del suono che l'ha eccitata; così, "abbassando" i famosi 85 Hz non sottrai nulla al suono dello strumento ma fai in modo che la stanza non aggiunga energia in sovrappiù a quella frequenza: quindi crei le condizioni per la corretta riproduzione di quella frequenza.
Siccome non possiamo nè diventare tutti laureati in fisica, nè metterci a fare corsi di acustica, esterno solo le mie perplessità quando un esperto, o professionista, mi fa notare che le risonanze hanno una correlazione diretta fra l'input che inviamo ad un sistema in possibile rischio di risonanza e l'output che ne scaturisce. Seguendo le parole di Cabala, scopro che l'intensità di una risonanza è funzione dell'ampiezza che l'ha eccitata. Mentre da parte mia ritengo che questo calcolo non si possa fare, poichè la risonanza è un fenomeno "intermedio" fra due casi descrivibili, possiamo quindi limitarci ad osservare che succede con le misure, cioè che succede con particolari segnali di test, ovvero con casi particolari, e da questi risultati ci si "inventa" una regola generale che poi più o meno si adatterà (con grosse approssimazioni, di cui ho già parlato) all'uso pratico, dove la sollecitazione varia di continuo e non è ciclica (musica).

Invito solo, chi ne ha voglia, a fare ricerche al riguardo, su testi di fisica, manuali di acustica, qualunque parte, anche sull'enciclopedia alla voce risonanza. E potrà farsi di persona un'idea. Io oltre non posso e voglio sbilanciarmi, certamente potrei sbagliarmi, però riferendomi alle mie semplici conoscenze, metto solo in guardia.

Dico tutto questo anche perchè ritengo che questi "titoli" di professionisti, esperti (in altre occasioni è stato usato questo termine), anziani piuttosto che giovani, vengano forse adoperati in modo non opportuno, contribuendo solo a dare un plusvalore alle propie convinzioni.

(Poi volendo, penso che ce ne sarebbero parecchi di esperti o superesperti o presunti tali che sarebbero dell'idea che non mi conviene equalizzare la mia sala, a allora saremmo punto e a capo.)


(continua)
 
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Originariamente inviato da Microfast
La risposta in ambiente delle casse l'ho pubblicata ( a puro scopo di scambio informazioni sia chiaro ); visto che siete cosi' bravi proponete dei correttivi come ritenete piu' opportuni ( fermo restando che non posso smontare la casa per vari motivi come ho sempre dichiarato ) e valutiamoli insieme.

Sarebbe pure interessante valutare la risposta dei Vs. ambienti.

Naturalmente ogni volta che accenno a questo c'e' il fuggi fuggi generale, e non e' una questione di spesa perche' l'ho gia' detto tante volte sarebbe esigua.

Cosa vi trattiene o spaventa dal fare questa verifica ?

Ditemelo voi.

Se domani comprassi tutta l'attrezzatura necessaria alle misure, e poi inviassi i grafici della risposta in frequenza, di cosa potremmo parlare? Di sicuro l'impianto equalizzato darà una misura della risposta migliore, ma dopo aver stabilito ciò, che altro potremmo dire? Forse sarebbe interessante allegare impressioni di ascolto a misure, ma comunqe quale sarà l'impianto che va meglio? E che tipo di confronto potremmo fare?

Sarebbe come se Mirko misurasse la dinamica del suo amato giradischi dopo aver interposto un potente espansore di dinamica. Le misure potrebbero fare impallidire qualsiasi CDPlayer, ma all'ascolto che roba ne verrebbe fuori?

Se invece parliamo di provare a migliorare il propio trattamento acustico con queste misure della risposta in frequenza, allora convengo, ma sarebbe una esperienza che non avrebbe nulla a che fare con l'equalizzazione, e che quindi, pur utilizzando lo stesso tipo di misura, non sarebbe confrontabile.


Ciao
 
Una volta per tutte, vi dico la mia...

Se c’e` una cosa che mi dispiace e` vedere due persone che fanno di tutto per discutere senza capirsi. Premesso che questo thread sembra quasi essere divenuto un affaire privato tra Renato e Marco, mi permetto di intromettermi per cercare di portare un terzo punto di vista.
Allora: Renato,se come dici ti acquistassi tutto l’occorente per misurare ed equalizzare, alla fine che cosa potresti dire? Semplice, potresti esprimere il tuo parere sul fatto se l’equalizzazione digitale, nel suo ottimizzare un parametro specifico, ne danneggia altri al punto da rendere l’intervento sconsigliabile. Tutto qua.
Addirittura, avendo tu gia`operato sull’ambiente in qualche modo, potresti fare veramente un confronto se la tua soluzione sia obiettivamente migliore di quella di Marco, per esmpio ascoltando prima con la tua metodologia di correzione e poi, eliminando tube traps ed altro, equalizzare la catena, per confrontare!
Premesso che non ti sto invitando a farlo, poiche` ognuno di noi spende il proprio tempo ed i propri quattrini come meglio gli pare, certamente si potrebbe avere un confronto sensato.
Devo pero` dirti che in un discreto numero di annetti passati a smanettare qua e la`, ho acquisito la consapevolezza che I nostri sensi sono profondamente legati al nostro pensiero.
Mi spiego meglio.
Credo di averti gia` accennato come, svariati anni fa, mi sia divertito con le prove in doppio cieco, che hanno lo straordinario pregio di svincolare l’esperienza d’ascolto da cio` che gli occhi vedono e che il cervello pensa , con risultati spesso sconcertanti.
Credo che una delle ragioni principali per cui I periodici di settore che avevano inziato ad usare questa metodologia la abbandonarono immediatamente, fu proprio il fatto che I risultati di tali prove erano a dir poco contraddittori….dell’attendibilita` dell’orecchio umano!
Si sta continuando a studiare, per esempio, come l’interdire determinare facolta` sensoriali influisca sulle altre, e su come il nostro cervello interpreti e medi le informazioni provenienti da sensi diversi.
E` un dato di fatto, ad esempio, che se si sia convinti che un certo prodotto suoni male, si mantenga tale convinzione indipendentemente da cio` che le nostre orecchie sentono, e per citarti un aneddoto, ricordo ancora di quando dimostrai questo fatto ad un amico, convinto che il diffusore xxxxx fosse una ciofeca totale. Con alcuni amici organizzammo una sessione di ascolto occultando tre coppie di diffusori con tendaggi leggeri in modo da occultarne la vista, e tra essi vi era proprio il modello aborrito dal mio conoscente, insieme ad un altro da lui ritenuto estremamente valido.
Ascoltando in questo modo emerse che non solo confuse in due occasioni un diffusore con l’altro, ma che le sue note di ascolto dimostravano come, su dieci brani, per 6 volte avesse preferito la riproduzione prestata proprio dal modello da lui ritenuto inferiore!
Incominciamo quindi a dire che l’ascolto puo` essere fuorviato da altri fattori , e che, comunque , resta una esperienza personale: proprio come usiamo diversi diffusori e diversi amplificatori, abbiamo diversi padiglioni e timpani…il che puo` portare due persone, entrambe in buona fede, ad avere pareri contrastanti sull’una o sull’altra soluzione in vitru` della diversa sensibilita`.
Senza con questo voler nulla togliere alla tua personale capacita` di discernimento in campo audio, vorrei solo farti notare che la veemenza che poni nel ritenere errato o dannoso l’approccio dell’equalizzazione digitale, comunque, faccia pensare piu` ad un partito preso che ad una convinzione maturata con il tuo stesso ascolto.
Non ho mai creduto ai radicalismi in nessun campo, figuriamoci nell’audio/video; credo che da tutto si possa trarre vantaggio o, quantomeno, esperienza.
Marco ha proposto un suo percorso personale, postando la sua esperienza, che lui ritiene estremamente positiva anche in virtu` della spesa non eccessivamente onerosa, invitando altri a fare altrettanto nell’ambito di un normale scambio di esperienze.
Personalmente ti diro` che sino ad un anno o due fa ero abbastanza scettico, perche` convinto che il mero agire sulla risposta in frequenza fosse certamente un miglioramento ma poi non cosi` fondamentale, ma l’ascolto di sistemi come il Tact ( ahime`, ancora terribilmente costoso, ma non piu` di certi ordigni esoterici che hanno colpito la mia attenzione in modo decisamente minore) avevano iniziato a farmi ricredere…. Ed ho quindi chiesto a Marco di poter andare ad ascoltare quanto aveva fatto, cercando di liberarmi dai pregiudizi di anni di tentative con equalizzatori analogici ( ho ancora un parametrico SAE da qualche parte, se ti interessasse…;-)).
Lui, molto gentilmente, mi ha ospitato per un pomeriggio estremamente gradevole, del quale rimpiango solo il tempo avuto a disposizione, certamente non sufficiente ad approfondire l’ascolto e la disamina nella misura che avrei voluto.
Prescindendo dalla qualita` sonora di base della catena utilizzata da Marco, tuttavia, della quale possiamo discutere quanto si vuole, ho dovuto riconoscere il considerevole miglioramento apportato dal lavoro da lui fatto. Tutto qui.
Avrebbe potuto essere ulteriormente migliorato cercando di correggere anche l’ambiente in modo analogo da quanto fatto da te? Probabilmente, si`. Forse non in modo radicale, ma certamente apprezzabile.
Potrebbe usare una catena “migliore”? Quasi sicuramente, la risposta e` si` anche in questo caso, ma nulla toglierebbe al fatto che lui abbia ottenuto dei risultati positivi: si potra` anche sindacare se un Denon multicanale come il suo sia l’oggetto piu` raffinato disponibile sul mercato, ma da qui a dire che non sia un componente ad alta fedelta`, direi che ne passi parecchio.
Mi volete dire che se lui avesse dei prodotti diversi, che so, finali a valvole, gli apparirebbe evidente quanto malsuonante sia un equalizzatore digitale? Bah, puo` anche darsi: facciamo una qualche prova, rigorosamente in doppio cieco, e vediamo cosa ne viene fuori: chissa` che non sia vero (ma mi permetto di dubitarne…non di esserne certo, sia chiaro, ma di dubitarne) o che non scopriamo come il miglioramento divenga addirittura superiore.
Occorre sfrondare I propri ascolti dai pregiudizi, e poi scegliere in funzione di un parere libero e spassionato, generato solo dalla nostra particolare sensibilita` uditiva, che, non dimentichiamo, e` differente per ognuno di noi: non esiste il prodotto assoluto, esiste il prodotto, o meglio, una catena di riproduzione, che meglio si confa`ad ognuno di noi.
Per renderti il tutto con un esempio: se tu e Marco ascoltaste I reciproci impianti e poi ne dibatteste, ascolterei il tutto con il beneficio del dubbio circa quanto il pregiudizio (che suona sgradevole, diciamo piuttosto il parere precostituito) individuale possa pesare sulle rispettive valutazioni ; se conduceste l’ascolto in doppio cieco, cioe` senza sapere quale impianto stia suonando che cosa , e poi ne dibatteste, considererei I parei gia` piu` attendibili…e, comuque, non mi garantirebbe che le mie preferenze sarebbero le stesse, perche` quando poi dovessi ascoltare io I due sistemi, potrei privilegiarne alcuni aspetti a scapito di altri.
Per quello che puo` valere, ad esempio, ti posso dire che avevo sempre trovato I tradizionali trasduttori dinamici abbastanza deludenti, al punto che ritenevo inutile spendere cifre superiori ad un certo xxx perche` non trovavo l’incremento di spesa, di li` in avanti, bilanciato dal miglioramento sonoro (e qui entra in campo un altro punto, la nostra sensibilita` economica, non proprio trascurabile!); I trasduttori da me preferiti erano di solito elettrostatici o planari, ma spesso di costo improponibile, dinamica inesistente, dimensioni esagerate o con qualche altro difetto veniale: da un po` di tempo in qua, sia grazie ad una maggiore disponibilita` economica che ad un avanzamento delle tecnologie, sono sempre piu` affascinato da un certo tipo di trasduttori a nastro e, dopo molti ascolti, mi sono finalmente convinto a realizzare un sistema multicanale di questo tipo, perche` lo trovo enormemente piu` musicale di qualsiasi altro: non solo, probabilmente lo equalizzero` digitalmente!

Segue nel post successivo
 
segue da prima:

...Non per questo penso di essere l’unico che ha trovato la verita`: sto trovando la mia, molto piu` semplicemente, e saro` lieto di spartirla con chiunque sara` interessato, e ne parlero` estesamente spiegando il perche` ed il percome di una serie di convinzioni che ho trovato avere riscontro all’ascolto.
Poiche` qualsiasi catena audio e` un insieme di compromessi, comunque, ci sara` sempre qualcuno che potra` sostenere come il mio lavoro possa eesere deficitario sotto un qualche aspetto specifico, ed e` normale…cio` non toglie che per me sara` stato appagante, e non avro` remore a suggerire di incamminarsi su un certo percorso, ma non dicendo ”questa e` la strada per la verita` musicale”, ma, piuttosto, “io ho fatto cosi` e ne sono soddisfatto, se volete provare anche voi, accomodatevi!”.
Ora, se torni a monte dei vari thread nei quali si e` dissipata una certa diatriba, troverai che l’approccio iniziale di Marco e` stato proprio di questo tipo, ed e` stato subito assalito nei modi piu` disparati, al punto che sembra essere divenuto un esercizio di eristica piu` che uno scambio di opinioni di appassionati: questo intendevo quando ho bacchettato un po` Igor, ad esempio, un po` per il modo troppo veemente di esprimere il suo pensiero, talvolta al limite dell’offensivita`, un po` per quel modo di porsi della serie “venite a vedere la luce, poveri stolti…”.
Invece di dire ”il tuo impianto non puo` suonare, e quindi non mi curo neanche di venirlo a sentire”, forse sarebbe stato piu` costruttivo proporre ”allora, quando hai un attimo vieni a sentire il mio, e appena posso ti ricambio la cortesia, cosi` ci facciamo entrambi un’idea e arricchiamo il nostro patrimonio di esperienze”: e questo non vuol dire che si non si possa rimanere del proprio parere, ma solo di avere un approccio piu` sensato ed obiettivo!
Non si puo` logicamente pensare che il progresso in campo audio, cosi` come nel video, sia finito, e che le nuove tecnologie non possano portarci verso nuovi orizzonti del realismo riproduttivo…e` assolutamente inevitabile!
Se questo stia gia` accadendo oggi o meno lo possiamo solo valutare analizzando in modo il piu` obiettivo possible quanto ci viene proposto, e l’equalizzazione digitale fa parte di questi: se poi riterremo che sia effettivamente malsuonante, non sara` altro che lo stimolo che potera` qualcuno ad inventarsi qualcosa di nuovo e di migliore!
Quindi, per concludere….invece di sparare a zero con I propri cannoni da novanta, da una parte e dall’altra, firmate un armistizio e scambiatevi una visita sulle rispettive corazzate, avete solo da guadagnarne!
Ciao a tutti,
Andrea
 
Originariamente inviato da renato999


Siccome non possiamo nè diventare tutti laureati in fisica, nè metterci a fare corsi di acustica, esterno solo le mie perplessità quando un esperto, o professionista, mi fa notare che le risonanze hanno una correlazione diretta fra l'input che inviamo ad un sistema in possibile rischio di risonanza e l'output che ne scaturisce. Seguendo le parole di Cabala, scopro che l'intensità di una risonanza è funzione dell'ampiezza che l'ha eccitata. Mentre da parte mia ritengo che questo calcolo non si possa fare, poichè la risonanza è un fenomeno "intermedio" fra due casi descrivibili, possiamo quindi limitarci ad osservare che succede con le misure, cioè che succede con particolari segnali di test, ovvero con casi particolari, e da questi risultati ci si "inventa" una regola generale che poi più o meno si adatterà (con grosse approssimazioni, di cui ho già parlato) all'uso pratico, dove la sollecitazione varia di continuo e non è ciclica (musica).

Invito solo, chi ne ha voglia, a fare ricerche al riguardo, su testi di fisica, manuali di acustica, qualunque parte, anche sull'enciclopedia alla voce risonanza. E potrà farsi di persona un'idea. Io oltre non posso e voglio sbilanciarmi, certamente potrei sbagliarmi, però riferendomi alle mie semplici conoscenze, metto solo in guardia.

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Qualunque sistema fisico può essere descritto approssimativamente con equazioni lineari (equazione genereale approssimata tramite serie di taylor attorno alla condizione di equilibrio sino al primo termine).
Si dimostra (la dimostrazione puoi trovarla su ogni testo di Teoria dei Sistemi o Controlli Automatici) che un sistema lineare eccitato da una funzione periodica (ogni funzione è scomponibile attraverso la serie di Fourier o la trasformata dello stesso in una serie di funzioni periodiche sinusoidali per esempio) risponde con una funzione periodica la cui ampiezza è funzione dell'ampiezza dell'eccitate e della sua pulsazione(frequenza), mentre lo sfasamento risulta funzione solo della pulsazione.

Non è teoria avanzata, è alla base di tutta la controllistica.
 
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