Tecnici, ingegneri, ed ingegneri futuri

, alcune considerazioni, allacciandomi anche ai discorsi fatti sul thread
"nuovo convertitore A/D":
-Da quelle misure si vede che c'è un'acustica con "probabilmente" dei problemi.
-Dopo l'equalizzazione si nota che la
misura della risposta in frequenza è migliorata,
intervenendo però con un apparecchio elettronico che elabora il segnale proprio in funzione di quella misura. In pratica, la misura dell'impianto equalizzato, doveva essere necessariamente così.
-Stiamo ignorando del tutto gli
altri aspetti sonori della catena di riproduzione che
non sono descritti da quella misura, e gli
altri aspetti sonori che l'equalizzazione ha variato.
-Da quella misura piatta della risposta in frequenza
non ho la più pallida idea di quanto bene, e come, possa suonare l'impianto. Non ho neppure
nessuna indicazione sulla timbrica, come si potrebbe credere, che è ben poco correlata a questa misura, ma dipende da altri fattori (armoniche).
Credete che impianti con
misure della risposta in frequenza peggiori di quella ottenuta grazie all'equalizzazione, vadano sempre o necessariamente peggio all'ascolto? Per me no, e moltissimi casi potrebbero dimostrarlo. Allora quelle misure dicono poco, se non che "presumibilmente" la stanza abbia qualche serio problema, e che l'equalizzatore è stato impostato correttamente. Riguardo i miglioramenti notevoli avuti dopo l'equalizzazione, Marco, per me è più significativo, e degno di considerazione, quando mi dici che così ti risulta all'ascolto, piuttosto che quando mi fai vedere i grafici.
Qui può insorgere l'errore nel considerare un parametro che può darci solo un'indicazione su come ottenere un possibile miglioramento, come invece uno strumento di misura della qualità ottenuta.
Mi spiego con il solito esempio automobilistico: pensiamo alle monoposto di formula 1.
Innanzitutto la grossa differenza è che qui invece
c'è una misura che ci dice qual'è la macchina migliore. Questa è data dai tempi sul giro nelle varie piste, e questo taglia la testa al toro, ed evita sbagliate interpretazioni sul valore di determinate macchine. Questo avviene non perchè il tempo sul giro conta più di altre misure, ma perchè le regole sono così, vince chi gira più veloce in pista. Nell'audio non c'è una simile misura, l'unica verifica è dunque
sempre e solo l'ascolto, sarebbe la stessa cosa se in formula 1 dovessimo premiare per esempio la macchina che regala più emozioni al pilota, o la più bella. Per fortuna le monoposto si valutano solo per la velocità sul giro di pista, e ci sono minori dubbi.
Però se non potessimo misurare il tempo, mi allontanerei parecchio dalla realtà se valutassi le vetture di F1 con
le misure secondo le quali sono state progettate (!), come ad esempio se guardassi il CX, la deportanza, la potenza del motore, la coppia motrice, la rigidità del telaio, il coefficiente di attrito dei pneumatici, ecc. Anche considerando tutti questi valori messi insieme (nell'audio ne stiamo considerando uno solo, fra l'altro uno dei meno significativi, come ho già cercato di spiegare) non potrei mai stabilire quali siano le migliori vetture, e avrei una visione ben distorta della realtà. Questo avviene se si crede di valutare più oggettivamente un apparecchio HiFi guardando le misure, che poi sono quelle seguendo le quali è stato progettato.
Spesso in F1 capita che le soluzioni tecniche che in galleria del vento avevano dato
misure stupefacenti, dopo mesi di studi costosissimi, vengono bocciate dal pilota in un'oretta (o meno) di prove in pista. Anche in questo caso è il pilota che fa certe valutazioni ad "orecchio" (anzi forse usa più che altro un'altra parte del corpo

), e dopo il suo giudizio, tutte quelle bellissime misure non contano più
niente, erano solo indicazioni per fare determinate prove, tentativi. La nuova soluzione avrebbe permesso di ottenere
misure aereodinamiche forse mai raggiunte (se avessero dovuto
vendere quella macchina, con a fianco un po' di misure, prima di rinunciarci avrebbero forse esitato di più...

), ma nella pratica era da scartare.
Purtroppo le conoscienze tecniche che abbiamo, devono fare molte approssimazioni, in F1, come nell'audio. Progettare nuovi componenti HiFi è difficile per questo, si deve procedere a tentativi andando a verificare di volta in volta, approvando o scartando. Questo è il metodo adottato dai migliori marchi, e questo spiega perchè negli apparecchi di elevate prestazioni (come in F1), non sempre corrisponde una alta qualità con un costo alto, e perchè spesso seguendo mode tecnologiche del momento, o marketing, o teorie da illustrare nei depliant, o solo per dire "ce l'abbiamo anche noi", certe case modificano certi apparecchi con altri che però vanno peggio.
Ciao.