Forse sto per dire una castroneria colossale, ma penso che il beneficio dato dal deep color possa essere simile al beneficio che si ottiene in musica miscelando più brani insieme, ma con bit più alti.
Mi spiego con un esempio.
Le specifiche del cd audio impongono che il contenuto finale sia un file audio campionato a 44.100 hz e a 16 bit. Tramite programmi come protools o cubase si possono ottenere vere canzoni sovraincidendo la traccia di batteria, la traccia di basso, di chitarra di voce ecc ecc.
Le schede audio professionali e semi pro possono campionare (digitalizzare) i contenuti da microfono e non a frequenze molto più alte, anche a 192 hz e sopratutto a 24 bit.
Tempo fà ho letto diverse discussioni su questo scottante argomento, e alla fine ho capito che:
Anche avendo le traccie campionate a 44.100 hz 16 bit, è conveniente portarle tutte a 24 bit, eseguire il mixdown ( la miscelazione) a 24 bit, e solo successivamente tramite filtri di diethering portare il risultato finale a 16 bit, per poter acsoltare il contenuto su un lettore cd.
Ovvio che questo discorso non centra niente con il deep color, però penso sia ipotizzabile che, anche partendo da 8 bit colore, il fatto che successivamente lo scambio di bit tra sorgente e proiettore avvenga ad una profondità in bit maggiore, possa rendere attuabile un qualche processo di "dietering" colore.
In qualche modo i due apparecchi devono dialogare digitalmente, e se è pertanto impossibile che il lettore e il proiettore aumentino il numero dei colori del disco, non è impensabile che cmq una maggiore precisione nella comunicazione dovuta ad una maggiore profondità in bit, possa di fatto rendere più piacevole la visione rispetto alla stessa ottenuta da apparecchi che dialogano nel "vecchio " modo.
Tutto imho!!
Mi spiego con un esempio.
Le specifiche del cd audio impongono che il contenuto finale sia un file audio campionato a 44.100 hz e a 16 bit. Tramite programmi come protools o cubase si possono ottenere vere canzoni sovraincidendo la traccia di batteria, la traccia di basso, di chitarra di voce ecc ecc.
Le schede audio professionali e semi pro possono campionare (digitalizzare) i contenuti da microfono e non a frequenze molto più alte, anche a 192 hz e sopratutto a 24 bit.
Tempo fà ho letto diverse discussioni su questo scottante argomento, e alla fine ho capito che:
Anche avendo le traccie campionate a 44.100 hz 16 bit, è conveniente portarle tutte a 24 bit, eseguire il mixdown ( la miscelazione) a 24 bit, e solo successivamente tramite filtri di diethering portare il risultato finale a 16 bit, per poter acsoltare il contenuto su un lettore cd.
Ovvio che questo discorso non centra niente con il deep color, però penso sia ipotizzabile che, anche partendo da 8 bit colore, il fatto che successivamente lo scambio di bit tra sorgente e proiettore avvenga ad una profondità in bit maggiore, possa rendere attuabile un qualche processo di "dietering" colore.
In qualche modo i due apparecchi devono dialogare digitalmente, e se è pertanto impossibile che il lettore e il proiettore aumentino il numero dei colori del disco, non è impensabile che cmq una maggiore precisione nella comunicazione dovuta ad una maggiore profondità in bit, possa di fatto rendere più piacevole la visione rispetto alla stessa ottenuta da apparecchi che dialogano nel "vecchio " modo.
Tutto imho!!