"Corazzata Potemkin": l'elenco dei film spaccamaroni che han fama di capolavori

La_Elena ha detto:
...dei tuoi titoli salverei praticamente tutto...

Dimmi quale parte della mia definizione "capolavori assoluti" ti risulta poco chiara. ;)


La_Elena ha detto:
...Probabilmente hai un background cinematografico più recente, legato alla cinematografia veloce, abituato a sequenze rapide, colorate e in flash

Credo che tu non stia parlando veramente con me (o con i miei post se preferisci) ma con una idea astratta che ti è venuta non so come. Ti sembra che una persona con il profilo che disegni possa veramente vedersi tutto Bergman e tutto Antonioni solo per togliersi lo sfizio di aprire un 3d su un forum definendoli "belli e pallosi"?
 
La_Elena ha detto:
@Dave: se pensi che quel film - con i dovuti ragionamenti - ha in parte anticipato e predetto il successo dell'iPad... lo troveresti più interessante?

mmm...no. Per 2 semplici ragioni. Primo, la mela vende a prezzi da rapina, quindi non mi interessa. :D
Secondo, l'iPad non è un'arma per la caccia all'insetto. :asd:
 
Esci da questo corpo :D

Ma no, forty, è un'impressione che mi è venuta da quello che scrivi; se non è così sta a te cercare di convincermi del contrario, sei d'accordo? ;)

Concordo con la definizione di capolavori; quello che intendevo dire e che forse ho dato per scontato è che non li ho trovati noiosi.
 
Dave76 ha detto:
... La "poesia" di Blade Runner ha avuto il solo effetto di farmi addormentare...

In effetti [imho] Blade Runner non rientra nelle lista non perché noioso ma perché non è realmente un capolavoro, almeno non più di quanto già lo fosse il testo letterario a monte (io lo considero fondamentalmente un film di culto).

L'unica vera riflessione che mi fa sorgere il fenomeno Blade Runner è come mai in un film che è piaciuto tanto ad intere generazioni di maschi l'eroe si innamora di un androide-donna, senza veri ricordi, con una personalità progettata a tavolino (da un progettista uomo!), non in grado né desiderosa di mettere sù famiglia.

Ce ne sarebbe di che scrivere un trattato di sociologia. :p :p :p
 
fortyseveninches ha detto:
L'unica vera riflessione che mi fa sorgere il fenomeno Blade Runner è come mai in un film che è piaciuto tanto ad intere generazioni di maschi l'eroe si innamora di un androide-donna, senza veri ricordi, con una personalità progettata a tavolino (da un progettista uomo!)

Forse proprio per questo? :D

Dave, ti convertirò alla corrente israeliana :D
 
Dave, quella che piace a te (anche a me) è la "Space Opera", come viene definito questo filone del genere FS (viaggi stellari, guerre tra galassie, esplorazioni, avventure, battaglie), tipica degli anni 50 e antecedenti.

Pensierino della sera:

chi sa, fa

chi non sa fare, insegna

chi non sa fare e non sa insegnare fa il critico

Ciao
 
nordata ha detto:
Dave, quella che piace a te (anche a me) è la "Space Opera", come viene definito questo filone del genere FS (viaggi stellari, guerre tra galassie, esplorazioni, avventure, battaglie), tipica degli anni 50 e antecedenti.

Bravissimo Norico. Però qualcosa di più attuale...aspè...non mi sovviene il genere vero e proprio...





Ah si!! La caccia all'insetto. :D
 
tengo a dire che "bello e palloso" non possono convivere.

un film può essere lento, riflessivo, silenzioso...ma cmq ricco di pathos e intensità.
penso a Kaurismaki, Kim ki-duk, Van Sant... ma forse mi comprende solo La Elena :D

Blade runner è un capolavoro.
 
nordata ha detto:
...
Pensierino della sera:
chi sa, fa
chi non sa fare, insegna
chi non sa fare e non sa insegnare fa il critico...

:nonsifa:

Chi non sa insegnare, insegna ad insegnare [discende direttamente dalle regole (1) e (2)]
Chi non sa insegnare ad insegnare, fa politica [discende dalle regole precedenti, considerato che il capo di chi insegna ad insegnare è il ministro]

:p :p :p
 
mickes2 ha detto:
... lento, riflessivo, silenzioso...penso a Kaurismaki, Kim ki-duk, Van Sant...

Kaurismaki mi manca (forse troppo pa... ehm... riflessivo... :D ) Van Sant non mi sembra propriamente "riflessivo" (anzi!), mentre Kim Ki-duc lo è solo in "estate, autunno ecc" per il resto sembra preso più dalla voglia di stupire lo spettatore con situazioni estreme che non farlo "riflettere".
 
Ultima modifica da un moderatore:
fortyseveninches ha detto:
Melancholia (2011)
The tree of life (2011)
In the mood for love (2000)
2001: odissea nello spazio (1968)
Solaris (1972, 2002)
Deserto rosso (1964)
Ultimo tango a Parigi (1972)
La corazzata Potemkin (1925)
(Non ho incluso Bergman per una scelta personalissima)

Forty, perché consideri questi film noiosi? In quale punto non ti sono piaciuti? Avevi aspettative diverse prima di vedere il film? E se sì, da cosa sono dipese?
Sarebbe interessante se volessi riportare un elenco di film "nati" da stesso regista ma di cui hai avuto impressioni diverse, per avvalorare la tesi che forse sta nel linguaggio (più che nell'intenzionalità) il risultato del giudizio finale (spettatore o critico che sia).
 
ottimo, questo è un solido spunto di discussione, altrimenti tra pensieri del mezzogiorno, del pomeriggio e della sera... anch'io ne avrei qualcuno... :D

Van sant è riflessivo, ci sono Elephant (capolavoro, e quando dico capolavoro sottintendo anche che il film non mi ha annoiato nemmeno un secondo), Last days e Gerry a comprovarlo

e la riflessione non passa solo per il silenzio, Kim ki-duk passa dal delirio, alla violenza, all'introspezione delicata, e quasi sempre ogni scelta ha un nesso/significato. lo stupore c'è, a volte, come anche lo sconcerto, in alcune opere. la sua è cmq una cifra stilistica da grande autore.
La samaritana
Bad guy
Primavera, estate...
L'isola
L'arco
Ferro 3


le sue opere migliori

chi invece vuole stupirea a tutti i costi è Von trier. il suo cinema pretende lo stupore dello spettatore e lui lo vuole evocare in tutti i modi, accanendosi e ricattandolo.

ciò non toglie che io adori certe sue opere come Dancer in the dark e Le onde del destino, e ci infilo anche Melancholia che è il primo che mi ha convinto subito, senza ripensamenti di sorta.
 
...

La_Elena ha detto:
...perché consideri questi film noiosi? In quale punto non ti sono piaciuti? ...

Ahimé è da stamane che si continua a discutere sul fatto che a me può piacere un film anche se ho l'onestà intellettuale di definirlo "noioso", mentre le persone che finora hanno avuto la bontà di intervenire mai e poi mai definirebbero "bello" un film che li ha annoiati.

Credo che ormai stiamo solo discutendo del significato delle parole, o - se preferite - se si debba tutti ragionare con il medesimo modello culturale di riferimento o se si possa ragionare usando modelli diversi.
 
ma di cosa stiamo parlando??? l'onestà intellettuale non c'entra proprio nulla, scusa!

ma dai su, il punto è che te non ami il Cinema a sufficienza per apprezzare certe opere, punto.

e non c'è nulla di male in questo (ci mancherebbe altro), ma risparmiami il discorso dell'onestà intellettuale, che equivale ad un auto-presa in giro.

se un film, descritto per anni dalla critica come un capolavoro, mi annoia lo dico, ma se mi annoia non dico che mi è piaciuto, dico che non mi è piaciuto e che non lo rivredò mai più!

e cmq scappi dalle domande che ti sono state poste, forse era meglio non aprirlo 'sto topic :D
 
Cerco di spiegarmi meglio. E' stimolante usare modelli diversi così come è sacrosanto avere una propria opinione distante dalla critica (che magari a volte usa linguaggi un po' snobisti, aggiungiamo anche questo). Quello che voglio dire è che se si supporta un'opinione con le motivazioni alle proprie scelte allora si permette agli altri di capire e di avvicinarsi e scoprire un mondo e un'ideologia diversi magari lontani ma solidi, validi, concreti; che hanno una radice, un'origine.

Quando ti dico che ho capito il senso della Corazzata, dovrei probabilmente anche spiegartelo, spiegare quello che ho capito e che ho visto io, spiegare perché non mi ha annoiata e quali strumenti avessi per potermi permettere una visione soddisfacente. In questo modo permetterei a te di (ri)vederlo in maniera diversa, e magari di apprezzarlo come fanno in tanti (magari non tantissimi...) e potresti così arrivare a definirlo tu stesso un capolavoro.
L'intento delle mie righe non è disquisire sulla semantica di una definizione piuttosto che di un'altra, anche se il rischio è reale per discussioni di questo tipo; l'intento è voler trasmettere che condividere il punto di vista di chi ha visto più lungo di te (perdona il gioco di parole) ti permette di accorciare le distanze con quel punto di vista e quindi di apprezzare il tempo che spendi nella visione di quel film; in poche parole il confronto dovrebbe servire per arrivare a farti vivere un'emozione in più, l'emozione che ti eri perso con quel film perché non l'avevi capito. Il confronto è come un regalo che ti stai facendo e che viene "pagato" in termini emotivi.

Sono riuscita a spiegarmi meglio? :)
 
eri già stata molto chiara prima.

mi spiace solo che hai dovuto utilizzare ancora del tempo per scrivere quest'altro bel messaggio di chiarimento, per non riceverne nemmeno risposta. pazienza...
 
...

mickes2 ha detto:
... per non riceverne nemmeno risposta...

:confused: :confused: :confused:

Se ti riferisci a me ti prego di scusarmi ma non ho nulla da aggiungere: ho preso atto che la mia proposta non ha avuto seguito e, comunque, il 3d ormai è "bruciato". Spero di avere una proposta migliore la prossima volta.

:)
 
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