Nordata
Moderatore
Credo che ci siano delle premesse sbagliate.
E' dimostrato scientificamente che in certi casi (parlo in generale) la mente può giocare un ruolo importante ed influenzare i risultati di un esperimento.
Per evitare che si verifichi questo si è escogitato, in medicina, il metodo dei farmaci placebo, ovvero una sostanza che è assodato che non provoca alcun effetto, ma che però in certi individui scatena una reazione psicologica che porta ad un certo tipo di risultato (esempio del malato immaginario, che però è fisicamente perfettamente sano, e che assumendo una medicina altrettanto immaginaria ne ricava un beneficio).
Veniamo allora alla questione che stiamo dibattendo.
Molti sostengono che certi risultati non possono essere misurati e che l'unico modo per giudicare un risultato in campo Hi-Fi sia solo tramite l'orecchio (si potrebbe discutere, ma non è questo che interessa ora), poichè però non si può avere la certezza che i risultati che vengono riferiti siano del tutto esenti da eventi esterni (suggestioni in buona fede, interessi e comportamenti in malafede) bisogna trovare un modo per scremare i risultati ed avere la ragionevole certezza che quanto riferito corrisponda alla realtà, ovvero se riferisco di un miglioramento questo deve essere effettivo.
L'unico modo è quello di non far sapere alla mente a priori cosa si stia testando (se al malato immaginario si dice che gli si sta dando dello zucchero molto probabilmente non avrà alcun miglioramento).
Se un "cavoscettico" si sottopone alla prova e dice di non sentire nulla vuol dire che o è sordo o l'effetto non esiste, se un "cavofilo" dice di sentire sempre un miglioramento i casi sono due: o la cosa è vera o si sta inventando tutto (pur in buona fede).
Come fare per avare la certezza che quanto afferma di sentire sia vero? Semplicemente facendo in modo che la sua mente sia libera da condizionamenti inconsci esterni, non credo che questo possa provocare traumi o altre cose spesso lamentate.
"Ascoltare bendato", ma quando mai, stiamo scherzando, perchè continuare a tirare in ballo storielle ridicole, si ascolta tranquillamente sulla propria poltrona preferita con il proprio impianto, nel proprio ambiente (se è possibile fare lì il test) solo che si coprono i cavi (nel caso di test sui cavi), non credo che la presenza di uno straccio o coperta posta dietro alle elettroniche causi problemi.
Dove stanno le difficoltà, perchè non si è mai trovato un (1) appassionato che abbia tranquillamente accettato di fare il test, pur proclamando a gran voce che non ci sono problemi a farlo, che lo supererebbe anche ad occhi bendati (salvo appunto rinunciare appena si dice: "Bene, facciamolo").
Qualche anno fa si è tentato di farne uno, proprio qui sul forum, si è partiti appunto con la dichiarazione "Facciamolo, non c sono problemi, tanto la cosa è talmente chiara", ma man mano che si sono cominciate a scrivere le regole sono sorti immancabilmente intoppi più o meno grandi, ostacoli ad ogni momento, non appena se ne risolveva uno ne sorgeva un altro, la cosa poi, come in tutti gli latri casi, è finita lì (alla fin fine in pratica chiedevano solo di sapere prima cosa stava suonando
).
Sembra la famosa storia del tizio che vendeva una sostanza da spalmare sui CD per garantire una resa favolosa e miracolosa, confermato anche da molti acquirenti; sfidato a fare lui stresso il test, dove e come voleva, con cospicuo premio in denaro se riusciva a distinguere i CD trattati da quelli non trattati, ha trascinato in lungo la cosa per mesi ed alla fine è sparito (una delle clausole che aveva messo era quella di poter "toccare" prima del test i singoli CD" (ma che volpe!). (Fatto descritto in uno dei libri del CICAP)
Probabilmente ci sarà qualcuno che ancora ora compra quel prodotto "Tanto non mi interessa se non è stato dimostrato, a me dà dei risultati"
E' dimostrato scientificamente che in certi casi (parlo in generale) la mente può giocare un ruolo importante ed influenzare i risultati di un esperimento.
Per evitare che si verifichi questo si è escogitato, in medicina, il metodo dei farmaci placebo, ovvero una sostanza che è assodato che non provoca alcun effetto, ma che però in certi individui scatena una reazione psicologica che porta ad un certo tipo di risultato (esempio del malato immaginario, che però è fisicamente perfettamente sano, e che assumendo una medicina altrettanto immaginaria ne ricava un beneficio).
Veniamo allora alla questione che stiamo dibattendo.
Molti sostengono che certi risultati non possono essere misurati e che l'unico modo per giudicare un risultato in campo Hi-Fi sia solo tramite l'orecchio (si potrebbe discutere, ma non è questo che interessa ora), poichè però non si può avere la certezza che i risultati che vengono riferiti siano del tutto esenti da eventi esterni (suggestioni in buona fede, interessi e comportamenti in malafede) bisogna trovare un modo per scremare i risultati ed avere la ragionevole certezza che quanto riferito corrisponda alla realtà, ovvero se riferisco di un miglioramento questo deve essere effettivo.
L'unico modo è quello di non far sapere alla mente a priori cosa si stia testando (se al malato immaginario si dice che gli si sta dando dello zucchero molto probabilmente non avrà alcun miglioramento).
Se un "cavoscettico" si sottopone alla prova e dice di non sentire nulla vuol dire che o è sordo o l'effetto non esiste, se un "cavofilo" dice di sentire sempre un miglioramento i casi sono due: o la cosa è vera o si sta inventando tutto (pur in buona fede).
Come fare per avare la certezza che quanto afferma di sentire sia vero? Semplicemente facendo in modo che la sua mente sia libera da condizionamenti inconsci esterni, non credo che questo possa provocare traumi o altre cose spesso lamentate.
"Ascoltare bendato", ma quando mai, stiamo scherzando, perchè continuare a tirare in ballo storielle ridicole, si ascolta tranquillamente sulla propria poltrona preferita con il proprio impianto, nel proprio ambiente (se è possibile fare lì il test) solo che si coprono i cavi (nel caso di test sui cavi), non credo che la presenza di uno straccio o coperta posta dietro alle elettroniche causi problemi.
Dove stanno le difficoltà, perchè non si è mai trovato un (1) appassionato che abbia tranquillamente accettato di fare il test, pur proclamando a gran voce che non ci sono problemi a farlo, che lo supererebbe anche ad occhi bendati (salvo appunto rinunciare appena si dice: "Bene, facciamolo").
Qualche anno fa si è tentato di farne uno, proprio qui sul forum, si è partiti appunto con la dichiarazione "Facciamolo, non c sono problemi, tanto la cosa è talmente chiara", ma man mano che si sono cominciate a scrivere le regole sono sorti immancabilmente intoppi più o meno grandi, ostacoli ad ogni momento, non appena se ne risolveva uno ne sorgeva un altro, la cosa poi, come in tutti gli latri casi, è finita lì (alla fin fine in pratica chiedevano solo di sapere prima cosa stava suonando
Sembra la famosa storia del tizio che vendeva una sostanza da spalmare sui CD per garantire una resa favolosa e miracolosa, confermato anche da molti acquirenti; sfidato a fare lui stresso il test, dove e come voleva, con cospicuo premio in denaro se riusciva a distinguere i CD trattati da quelli non trattati, ha trascinato in lungo la cosa per mesi ed alla fine è sparito (una delle clausole che aveva messo era quella di poter "toccare" prima del test i singoli CD" (ma che volpe!). (Fatto descritto in uno dei libri del CICAP)
Probabilmente ci sarà qualcuno che ancora ora compra quel prodotto "Tanto non mi interessa se non è stato dimostrato, a me dà dei risultati"