lynux
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iano:
Vogliamo buttare via milioni di anni di evoluzione?
Ma ci mancherebbe!
Quello che io affermo è che se prendo un conduttore e verifico che effettivamente tutto quello che trasmetto da A lo ricevo in B, a meno di perdite irrilevanti, il conduttore per me non esiste. Ciò su cui poi ci si accapiglia in situazioni come queste, è quanto quella perdita (stabilita in fase di progettazione, in funzione delle specifiche che si vuole che il conduttore abbia) sia rilevante per noi! E' normale che un cavo sia migliore di un altro progettato con l'intento di avere una resistenza minore, una capacità parassita minore, un'induttanza minore, ecc...ma io penso che il rapporto prestazioni/prezzo sia di tipo logaritmico..ad un certo punto si arriva ad un livello tale che tra un cavo da 100€ e uno da 1000€ c'è una differenza inudibile..un pò come quando si reputa migliore un ampli che ha un'estensione fino a 50/100kHz quando a stento l'orecchio umano distingue le frequenze fino ai 16kHz. Che in età avanzata scendono tranquillamente a 10kHz.
E' normale che un cavo progettato appositamente per gli speaker "suoni" meglio di una piattina rosso/nera! Ma ogni cosa va progettata/venduta/acqusitata con cognizione di causa.
iano:
Anche tu mi pare esprimi un certo fastidio per i cavi
Assolutamente no! Pensa che in un microprocessore o in un FPGA il 90% dell'area è occupata dal routing!
Io amo i cavi.
iano:
Infatti finchè gli ingegneri elettronici si intestardiscono a vedere nel cavo un non componente,temo potranno dare pochi contributi in merito.
Dipende dal contesto. Se parliamo di cavi per diffusori (buoni), il discorso rasenta l'irrilevanza, se parliamo di cavi di segnale già c'è un maggior senso dovuto alla capacità/resistenza/induttanza di linea (anche se ci sono dei limiti udibili anche qui), se parliamo di microprocessori, la differenza di 1 micron sulla lunghezza di un ramo di una linea di clock può fare la differenza tra avere un "conduttore" che ti porta il segnale di clock dove vuoi o avere un oscillatore
Vogliamo buttare via milioni di anni di evoluzione?
Ma ci mancherebbe!
Quello che io affermo è che se prendo un conduttore e verifico che effettivamente tutto quello che trasmetto da A lo ricevo in B, a meno di perdite irrilevanti, il conduttore per me non esiste. Ciò su cui poi ci si accapiglia in situazioni come queste, è quanto quella perdita (stabilita in fase di progettazione, in funzione delle specifiche che si vuole che il conduttore abbia) sia rilevante per noi! E' normale che un cavo sia migliore di un altro progettato con l'intento di avere una resistenza minore, una capacità parassita minore, un'induttanza minore, ecc...ma io penso che il rapporto prestazioni/prezzo sia di tipo logaritmico..ad un certo punto si arriva ad un livello tale che tra un cavo da 100€ e uno da 1000€ c'è una differenza inudibile..un pò come quando si reputa migliore un ampli che ha un'estensione fino a 50/100kHz quando a stento l'orecchio umano distingue le frequenze fino ai 16kHz. Che in età avanzata scendono tranquillamente a 10kHz.
E' normale che un cavo progettato appositamente per gli speaker "suoni" meglio di una piattina rosso/nera! Ma ogni cosa va progettata/venduta/acqusitata con cognizione di causa.
iano:
Anche tu mi pare esprimi un certo fastidio per i cavi
Assolutamente no! Pensa che in un microprocessore o in un FPGA il 90% dell'area è occupata dal routing!
iano:
Infatti finchè gli ingegneri elettronici si intestardiscono a vedere nel cavo un non componente,temo potranno dare pochi contributi in merito.
Dipende dal contesto. Se parliamo di cavi per diffusori (buoni), il discorso rasenta l'irrilevanza, se parliamo di cavi di segnale già c'è un maggior senso dovuto alla capacità/resistenza/induttanza di linea (anche se ci sono dei limiti udibili anche qui), se parliamo di microprocessori, la differenza di 1 micron sulla lunghezza di un ramo di una linea di clock può fare la differenza tra avere un "conduttore" che ti porta il segnale di clock dove vuoi o avere un oscillatore
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