Cavi e suggestione

caro Iano,
bel post. Allora si potrebbe anche ipotizzare che i soggetti dotati di una qualche venatura "autistica" potebbero essere più propensi a individuare e riconoscere certe sfumature dando loro un'importanza che altri trascurano.
Da quel poco che ho capito del mondo, in effetti mi sembra che le persone più socievoli tendano istintivamente a ridurre al minimo le differenze di percezione rispetto al prossimo.
SC
 
Supponiamo, caro Siro,dico solo supponiamo,che i prossimi test dicano veramente che con i miei cavi ho fatto qualcosa di notevole.Se così fosse allora potrei concludere questa storia con un: "Come Volevasi Dimostrare".
Ma che cosa volevo dimostrare?
Volevo dimostrare che la "storia dei geni" è solo un alibi per chi decide di vivere la propria vita in una mediocrità che non sempre deriva da giustificata necessità (le normali contingenze della vita) ,e che ad ognuno di noi nella sua piena normalità nulla è precluso.Ognuno dovrebbe fare un assaggio di questa sua ricchezza almeno una volta nella vita.
Il punto di partenza è conoscersi per quello che si è,dato che non siamo tutti uguali.
Se lo fossimo ,allora sì, saremmo davvero tutti poveri.
Non importa poi se potrò vorrò fare un brevetto.Comunque vada mi sento già ricco.
Per il prossimo sabato ho in programma un piccolo test,anche in cieco se lui vorrà sottoporsi alla tortura(la vedo brutta),a casa di un amico possessore di cavi di potenza JPS.Vi faremo sapere.
Ciao,Sebastiano.
 
iano ha detto:
Oggi anche noi,ma bisogna volerlo fortemente al di sopra di ogni cosa ed essere disposti a rinunciare a qualunque cosa che sia di intralcio.
Ma è cosa che ti sconsiglio fortemente Matteo dopo aver conosciuto la tua stupenda famiglia.
Ciao,Sebastiano.


non capisco questa tua affermazione, sopratutto se come antefatto mettiamo l' enormità delle conoscenze teoriche che antani sciorina con facilità.
 
@ Il Tamarro Volante.
Il fatto che io non abbia la capacità/voglia di accedere a queste conoscenze teoriche(oltretutto scritte in una lingua a me ignota,l'inglese) non significa che le disprezzi.
Non ha molto senso ignorare queste conoscenze,se non nell'ambito di un hobby ove tutto è ammesso a condizione che ciò ti procuri piacere.
Tuttavia non ha neanche senso ignorare la propria umanità nella sua interezza,a favore di quella che viene considerata una conveniente alternativa :la scienza,che invece ne è solo una parte.

Io ho messo in campo la mia umanità intera,che ,nel mio modo di essere,non contempla un peso rilevante per il fattore scienza.Ma questo è puramente accidentale e dipende dal mio modo di essere particolare.
Questo mi ha consentito però di affrontare le cose da un punto di vista insolito.
Questo è sempre utile farlo credo,soprattutto quando il problema visto dal punto di vista che apparentemente sembra più conveniente tarda a trovare una soluzione.
Naturalmente bisogna essere convinti che c'è un problema da risolvere.
Si può anche dire che le differenze non esistono perchè non sono misurabili,riducendo la propria umanità intera a quella sola parte che è la scienza.A me sembra un modo come un altro di lavarsene le mani,sopratutto se poi aggiungiamo a questo che la scienza è roba da scienziati,se possibile geni.
Io ho deciso di essere importante nella mia interezza,scienza compresa.Poi ad ogni parte di me dò il peso che voglio.L'importante è non possedere grossi squilibri.
Oggi invece esiste la deleteria tendenza a dare peso solo e tutto ad una sola parte di noi,la scienza.Un sistema fra i tanti che l'uomo moderno ha scelto per vivere una vita alienata.
Antani è diverso per da mè;anche per questo è stato un piacere conoscerlo.
Non vedo infatti quale utilità possa nascere dal confronto di persone che condividono lo stesso punto di vista.
Naturale poi che faccia piacere avere una conferma alle proprie opinioni.Ma se tutto si riducesse a questo,che noia.Ma per nostra fortuna non sarà mai così.Lunga vita a queste pagine.
Ciao,Sebastiano.
 
O forse magari non ho capito cosa non hai capito.
Voglio dire che Antani con le sue capacità,se avesse l'aggio che avevano i signori di una volta di essere serviti e riveriti,potrebbe dedicarsi con profitto a qualunque cosa egli decida.Invece siamo stati noi ad essere serviti e riveriti alla sua tavola e lui a curvare la schiena per sostituire cavi.Povero Matteo.
Ciao,Sebastiano.
 
caro iano, non posso nè voglio minimanente sminuire la tua persona, che mi appare gradevole almeno quanto quella di antani. sono un audiofilo stile anni 70/80, che ha scavalcato l' ondata esoterica ed è rientrato
nel giro con l' alta definizione. i paroloni stile anni 90,tipo "sonico" invece di sonoro ecc.. mi fanno sorridere.
ritengo pero' che l' impegno che tu metti nell' ascolto varrebbe di piu' se superassi il mezzo e arrivassi alla musica. se poi indaghiamo su quanta "scienza" ci vuole ad avvicinare uno spartito o uno strumento
viene da piangere!
continuo a preferire l' approccio di antani all' argomento cavi, non vorrei
che adesso dopo tante parole venga di moda il " non dico " per sostenere
le ragioni degli "ascoltoni ".
di nuovo tanta stima
 
Ora non mi interessa di convincerti, (sarebbe più facile convincere un ayatollah a diventare ateo) ma mi pare ovvio che se per due volte su un impianto che non conosco (e che mi rende comunque più difficile fare valutazioni di dettaglio) mediamente preferisco al 70% contro il 30% un cavo allora sono portato a ritenere (soggettivamente, ribadisco) che un cavo suona meglio dell'altro.
E' proprio difficile spiegarsi :(
Non credo che il mio pensiero sia tanto difficile da capire.
Hai indovinato 7/10? Bene, ma non puoi negare che anche sbagliando si può indovinare ed è per questo che i risultati "statistici" hanno un senso solo quando si supera una certa massa critica di dati. Questo non abbassa il valore del tuo risultato in quanto dice una cosa scontata. E mi sembra di aver apprezzato chiaramente il vostro modo di porvi davanti a questo test.
Quello che penso è che anche se hai indovinato tutto correttamente comunque l'influenza del cavo è così piccola che è facile addirittura sbagliarsi in un confronto quasi in tempo reale, fatto attentamente e con l'intento di cercare a fondo le differenze. Questo significa che normalmente le differenze contano ancora meno.
Se per qualcuno il cercare queste differenze ha un senso fa bene a cercarle, però permettete anche agli altri di cercare le differenze altrove.

Perchè dovrei sentirmi un ayatollah se penso che non vale la pena cercare queste differenze tra cavi, soprattutto come in questo caso in cui il riferimento era proprio scadente?

Ciao.
 
Ultima modifica:
Interessante notare come la psiche influenzi non solo l'umore ma anche le nostre sensazioni, in questo caso l'udito, e possa con molta facilità modificare percezioni, pensieri ed alla fine considerazioni.... che se viste con una mentalità aperta sono tutte estremamente valide.
Onore al merito a tutti... di come questa discussione, seppur effimera, riesca a posizionare tutti nella propria entità.
 
Ultima modifica:
E' stato altresi interessante vedere al monitor del PC il grafico di uno sweep 20-20000 creasti in tempo reale, e la facilità con cui si distinguono
variazioni di decine di Db o di un Db solo allo svolgersi della schermata, mentre al solo orecchio non se nè scorgerebbe nemmeno un decimo!
 
sc_ita ha detto:
... mi sembra che le persone più socievoli tendano istintivamente a ridurre al minimo le differenze di percezione rispetto al prossimo...
Prometto che poi lascio perdere la psicologia, perché so che è un terreno minato :O .

Secondo Goleman ognuno di noi può essere classificato su una matrice in base a 2 dimensioni:
- propensione a mostrare o controllare le emozioni (basso/alto)
- propensione ad chiedere l'opinione degli altri o esprimere la propria opinione (sinistra/destra)

Si ottengono 4 "stili sociali":
- Amiable -> Desidera piacere. E' aperto, ricettivo, interessato. Vuole piacere, non non vuole scontrarsi con gli altri. Sotto stess diventa acquiescente.
- Expressive -> Desidera divertirsi. Entusiasta, appassionato. Può ignorare il rischio, sganciarsi dalla realtà. Sotto stress diventa aggressivo.
- Analytical -> Desidera avere ragione. Credibile, preciso, chiaro, logico, basato sui fatti. Può mancare di spinta, monotono, non mostrare sentimenti. Sotto stress tende a ritirarsi.
- Driver -> Desidera raggiungere un risultato. Orientato all'azione, focalizzato sui risultati, autorevole, leader. Può essere autoritario, prendersela con gli altri, "fare il capo". Sotto stress diventa autocratico.

style_grid.gif


Non esiste uno stile migliore dell'altro!!

Mi riferisco a questo schema perché ci sono abituato e lo uso spesso sul lavoro per identificare lo stile appropriato di comunicazione con chi mi trovo davanti. Ho quindi acquisito un po di pratica nell'"incasellare" le persone.

Secondo la mia modestissima e limitatissima osservazione, i cavofili sono tipicamente "Expressive" (non "Amiable" che se vogliamo sono le persone più socievoli).
Puka è Expressive, Sc_ita è Expressive, Iano ha molte caratteristiche dell'Expressive, ecc.

I "misuroni" invece sono tipicamente Analytical. Io sto un po in mezzo in quanto Driver.

Cosa voglio dire con questo? Citando un famoso saggio, "non lo so, però c'ho ragione" :D .
 
Il Tamarro Volante ha detto:
.... la tua persona, che mi appare gradevole almeno quanto quella di antani....
Ma questo non significa che dobbiamo fare lingua in bocca sotto alla doccia, vero? *



* cit. Gunny Highway :D .
 
antani ha detto:
.
Puka è Expressive, Sc_ita è Expressive, Iano ha molte caratteristiche dell'Expressive, ecc.

I "misuroni" invece sono tipicamente Analytical. Io sto un po in mezzo in quanto Driver.

Cosa voglio dire con questo? Citando un famoso saggio, "non lo so, però c'ho ragione" :D .
Poi dice che uno si butta a destra.Ma solo nel quadrante...
Bello.Bel lavoro.
Ciao,Sebastiano.
 
cronaca di una suggestione.

I nuovi cavi che sto sperimentando mi fanno uno strano effetto.

1.Estremo rilassamento e godimento del suono.Avete presente quando vi rilassate tirando un profondo sospiro?
2.Senso di un suono troppo lento quando il suono comunque è lento.
3.Senso di un suono esageratamente veloce,quando il suono è comunque veloce.

Avete suggestioni simili da raccontare?:)
Ciao,Sebastiano.
 
antani ha detto:
Puka è Expressive, ...
Non mi ci trovo ;)
Sono una via di mezzo con:
- Analytical -> Credibile, preciso, chiaro, logico, basato sui fatti.

Dove per me, un fatto incontestabile è la differenza che sento tra un cavo e l'altro e non mi interessa niente dei, per me non esiste, non è misurabile, non sento niente, etc.
Non posso negare a me stesso tutto ciò.

Nota che non sono testardo e che se ho torto, lo ammetto e non mi vergogno nel farlo.
Ricordo che una volta provando dei cavi di alimentazione su dei finali, nel mio impianto con una determinata configurazione, non si sentiva nessuna differenza, non mi sono mica incaponito nel difendere le mie posizioni, ho semplicemente detto che anch'io non le percepivo, che il cavo "pitonato" era inutile e in effetti ho utilizzato quelli in dotazione ;)

Ciao
Antonio
 
concordo su
iano ha detto:
affrontare le cose da un punto di vista insolito. Questo è sempre utile farlo credo,soprattutto quando il problema visto dal punto di vista che apparentemente sembra più conveniente tarda a trovare una soluzione.
Vedere ed analizzare i fenomeni da più punti di vista è sempre utile, a volte anche il punto di vista più straniato contribuisce a chiarire gli elementi di un fenomeno

iano ha detto:
Si può anche dire che le differenze non esistono perchè non sono misurabili,riducendo la propria umanità intera a quella sola parte che è la scienza ... L'importante è non possedere grossi squilibri.
Oggi invece esiste la deleteria tendenza a dare peso solo e tutto ad una sola parte di noi,la scienza.Un sistema fra i tanti che l'uomo moderno ha scelto per vivere una vita alienata.
Aggiungo che questo vale anche per l’altra parte dell’umanità, se diamo troppo peso al lato cosiddetto umanistico ci alieniamo in altro senso.

iano ha detto:
Antani è diverso per da mè;anche per questo è stato un piacere conoscerlo. Non vedo infatti quale utilità possa nascere dal confronto di persone che condividono lo stesso punto di vista.
Naturale poi che faccia piacere avere una conferma alle proprie opinioni.Ma se tutto si riducesse a questo,che noia.Ma per nostra fortuna non sarà mai così.Lunga vita a queste pagine.
Le opinioni diverse dalle nostre, mi sembra, debbano essere viste come un confronto, la cui conseguenza sarà o il consolidamento del proprio convincimento o il recepimento dell’altra opinione. In ogni caso è un’opportunità che consente di allargare i propri orizzonti, perché per un istante provo a ragionare in un modo diverso da quello a cui la mia testa è abituata a fare, nel tentativo di ammettere come vero qualcosa che non riconosco come vero.
 
michelemezza ha detto:
Aggiungo che questo vale anche per l’altra parte dell’umanità, se diamo troppo peso al lato cosiddetto umanistico ci alieniamo in altro senso.
D'accordo.
Ma direi meglio per l'altra parte di noi stessi, che è giunto il momento di riscoprire.
Occhio però,perchè per questo non esistono istruzioni per l'uso e in genere formule la cui utilità è dimostrata.
Poi guardare dentro se stessi non è così difficile;basta scoprire ed eliminare le sovrastrutture.Magari così si scopre che la scienza è una cosa bellissima,ma non proprio quello che ci avevano raccontato.
Ciao,Sebastiano.
 
Il Tamarro Volante ha detto:
@ antani:
baci sotto la doccia? ma io non sono geloso :D
Non hai capito.Sei tu quello che verrà slinguato.Così ti trasformerai in un terragno pipistrello,buono per i nostri test.;) :D
Ciao,Sebastiano.
 
cavi ed armoniche di alto numero

Il Pre Attivo è nato col Phono,ma visti gli ottimi risultati che si ottengono anche con sorgenti di alto livello,se non ci fosse ,bisognerebbe inventarlo.Perchè?Cosa c'è in un segnale di alto livello che richiede un pre attivo?
E se fossero le armoniche di basso livello,cioè quelle di alto numero?
Se ciclicamente rispunta fuori l'argomento del " come mai con una sorgente di alto livello non riusciamo a rinunciare ,nei termini della piacevolezza del suono, all'apporto di un pre attivo" ,non sarà che il motivo di ciò deriva dal fatto che stiamo proprio trascurando l'apporto delle armoniche di alto numero alla piacevolezza del suono?
Se così è allora il pre attivo non è propriamente un elemento in più nè di troppo sul percorso del segnale.
Di sicuro se ne può fare a meno.Si può rinunciare,secondo la mia ipotesi ,ad un adeguato trattamento delle armoniche di alto numero (il cui livello energetico immagino possa essere confrontato con quello del segnale che esce da una testina analogica), in favore di una filosofia minimalista.
Quello che conta come al solito è il bilancio finale.
Ma nel caso si scelga la soluzione minimalista,oltre all'altissimo livello richiesto dal pre passivo come deduco dai molti post sull'argomento sui vari forum,nella mia esperienza un elemento molto critico diventano,indovinate... i cavi.Fra l'altro,nel bilancio finale, questo potrebbe spiegare anche il perchè dell'opportunità o meno di uno schermo per i cavi,che per mia esperienza non darei sempre per scontata.
Perchè a pensarci bene che fine fanno le armoniche di alto numero quando transitano attraverso un cavo?
Di sicuro sono le più delicate,e quindi quelle che subiscono maggior danno.
Mi pare insomma che tutte queste questioni possano avere una origine comune.
Tenete conto che non può essere un caso ,che non esiste "feroce" detrattore dell'importanza dei cavi che non faccia eccezione per i cavi phono.
Il tutto è molto sospetto.Molto significativo.Perchè le cose non dovrebbero stare così?Trovate qualche pecca nel mio ragionamento?
Non pensate che la diversa sensibilità alla differenza percepita all'ascolto dei cavi possa avere la stessa origine in qualche modo?Diverso trattamento/ sensibilità dei cavi/orecchio alle armoniche di alto numero?

Ciao,Sebastiano.
 
Top