Cavi e suggestione

Boh, io non vi seguo più....:)
Il concetto che si va perdendo nei meandri è:
un cavo (segnale, potenza o alimentazione) può influire sulla resa dell'impianto?

Si, senza ombra di dubbio....
Senza cavi un impianto NON EMETTE SUONI, quindi i cavi hanno un compito che può essere svolto più o meno egregiamente...
Qua viene il bello, in quanto quantifichiamo le differenze?
Come in tutte o quasi le cose di questo mondo la scala è esponenziale, e non proporzionale, quindi la differenza che coglieremo tra il cavo da 0,50 €/metro e un cavo di sezione decente bensuonante sarà senza ombra di dubbio maggiore rispetto alle differenze col fantomatico cavo di pelle umana rigenerata del produttore hi-end di turno...:)

Ma che le differenze ci siano va detto a chiare lettere, e mi meraviglio che in un forum come questo, con alto livello cognitivo dei più, si vada avanti a negarlo a spada tratta...
Non mi pare plausibile che un neofita che si imbatte in questo 3ad, con una lettura veloce vada a pensare che può collegarsi i suoi diffusori con una bella piattina rossonera da 1 mm di sezione...
 
chiaro_scuro ha detto:
... essere che il tester 3 abbia più fortuna.

Oppure i 3 errori su 10 in entrambe le prove sono dovuti al fatto che il tester 3 si è un po' distratto o annoiato qua e là... (e meno male che la seconda prova è stata fatta a stomaco pieno e con la mente allegramente corroborata :rolleyes: ).
Vedete chiaro_scuro e luigi_lauro, forse non si è capito abbastanza bene, ma quel sabato da Matteo (antani) è stata una bella giornata per tutti e 4 i partecipanti (spero almeno) e il clima era rilassato e tranquillo, tutt'altro che quello di un test ufficiale o di una competizione. Di questo va ringraziato innanzitutto Matteo, persona equilibrata e disponibile. Per chi d'altra parte combatte tutta la settimana lavorativa sarebbe assurdo rovinarsi allo stesso modo anche il sabato.

Sono comunque favorevole a ripetere l'esperimento, ma mi sono reso conto che le condizioni al contorno per ottenere un risultato pienamente condiviso non sono semplici da realizzare. Il Matteo da questo punto di vista è stato veramente eccezionale, in quanto ha letteralmente stravolto il suo impianto stereo per cercare di venirci incontro, ma ciò nonostante (almeno secondo me) ci sarebbe voluto ancora più tempo e lavoro di messa a punto dell'impianto per soddisfarci tutti. A me ad esempio piacerebbe moltissimo rifare il test a casa mia (a Milano) con il mio impianto e con la mia musica, ma purtroppo la mia sala è un grado di accogliere al max 1-2 ascoltatori e inoltre fra quelli mi piacerebbe tornare ad fare il tester io stesso... (cosa assai opportuno vista la conoscenza del mio impianto). Dunque, il test agli occhi vostri perderebbe valore (ma non certo alle mie orecchie però, che se permettete mi interessano un po' di più).

Saluti,
Siro.
 
@michelemezza

Il problema è che Antani (che è stato audace.. io non sarei arrivato a tanto) ha usato come cavo di rierimento suo monnezza che gli avanzava da lettori DVD cinesi ... cavi che manco lui che è cavoscettico si sognerebbe lontanamente di utilizzare nel suo impianto ... giuntati con un raccordo da 50 centesimi e per una lunghezza complessiva di 4 mt :eek: mancava poco che usasse i mosetti mamut ....

Nonostante queste condizioni che dovrebbero essere ultra rivelatrici del cavo scrauso (che definirei come spernacchiante) che è stato utilizzato ... i risultati non sono statisticamente significativi... e se avesse usato un cavo RG59 da 100 cm (un cavo che definirei come corretto) come fa abitualmente ... cosa sarebbe succeso ?

A quel punto a quale pro continuare ad impazzire con i cavi di segnale se con un cavo che si trova all' ingrosso di materiale elettrico risolve il problema ?

Per la suggestione io ho cercato di autosuggestionarmi.. pitonando, intrecciando e teflonando i cavi... a parte il risultato estetico ( ebbene si ...esiste anche una estetica dei cavi con connettori massicci collegati a cavi grossi e teflonati :eek: ) non sento differenze degne di nota (a dire il vero ho sentito differenze solo con il giradischi collegato al pre phono con cavi indecenti, simili al moodello in prova ma vecchi, mal giuntati ed ossidati).

Alla fine ho scoperto che un fattore che rende veramente più fluido l' ascolto è un bicchiere di buon vino e la tranquillità intorno a me :D :D

Ciao
 
revenge72 ha detto:
@michelemezza
... ho scoperto che un fattore che rende veramente più fluido l' ascolto è un bicchiere di buon vino e la tranquillità intorno a me :D :D ...

Impossibile non condividere questo punto.

E' anche sacrosanto che il cavo RG59 sia ottimo (l'ho usato per anni).

Qualche piccolo ulteriore sforzo in favore del collegamento pre-passivo<->finale invece può valer la pena di farlo, specie se su una lunghezza di 1m con l'obiettivo di ridurre al minimo la capacità senza perdere schermatura (ricordo che lì siamo su un collegamento ad alta impedenza).

Nella mia esperienza soggettiva i cavi delle casse hanno meno importanza (purché di adeguata sezione). In questo settore il vero miglioramento io l'ho notato quando ho dedicato due finali mono ciascuno su un singolo tweeter in bi-amplificazione (pur sempre passiva sì, ma un con carico di crossover parzializzato nettamente più semplice rispetto al carico completo).

SC
 
Oppure i 3 errori su 10 in entrambe le prove sono dovuti al fatto che il tester 3 si è un po' distratto o annoiato qua e là...
Gli errori si possono fare da una parte e dall'altra.
Per errore puoi indovinare, volevo solo dire questo. Per questo si ha bisogno di fare tanti test per avere risultati più affidabili.
Giusto per chiarire, ho capito perfettamente che il test non è scientifico e volutamente non è stato così impostato e apprezzo anche l'onestà e lo spirito di chi vi ha partecipato.
Quello che invece dovreste dire è che risulta evidente che se le differenze fossero come normalmente si sente dire, il 100% dei risultati indovinati è il minimo che ci si potesse aspettare. Hai presente quelli che parlano della maggiore focalizzazione degli strumenti, della maggiore tridimensionalità della scena, del basso più preciso e profondo e degli alti più naturali? Beh, spiegami come fanno a non sentire queste cose il 100% delle volte anche quando sono stanchi.

Ciao.
 
antani ha detto:
Le persone che tendono ad assegnare un alto valore alle impressioni di ascolto sono quelle che pongono la propria personalità maggiormente in evidenza.

Praticamente non si fanno suggestionare da eventi esterni ;)
 
Barxo
Ma che le differenze ci siano va detto a chiare lettere, e mi meraviglio che in un forum come questo, con alto livello cognitivo dei più, si vada avanti a negarlo a spada tratta...

Forse perchè è bello lasciar parlare gente convinta delle sue verità per vedere quanto riesce ad autostimarsi che la fuori ci vendono solo del fumo (sono d'accordissimo che in molti casi è realmente così). La differenza con un impianto che ne permetta di sentire le differenze c'è fra un cavo e l'altro eccome di qualsiasi genere, alimentazione, segnale e potenza che sia. Non vedo perchè bisogna convincere qualcuno dell'influenza dei cavi oppure no? Perchè non capisco? Questa è solo una sterile discussione viziata fin dal titolo del post. Non è una competizione... Se gente che è convinta che siano tutti uguali dorme sonni tranquilli con le sue convinzioni non vedo perchè devo fargli cambiare idea? Uno che è ateo da ogni genere di Dio perchè devo convincerlo che un Dio c'è? Poi vedo che i più attivi di questa discussione sono gli "atei" convinti, forse i sostenitori "cavologisti" sono convinti che sono solo energie sprecate e non hanno voglia di sprecarle... ;)

Un saluto
 
michelemezza ha detto:
Interpretando i risultati del test, si può ipotizzare che il tester 3 abbia l’udito più sensibile e quindi dia più importanza ai cavi di quanto non faccia tester 2
Se non erro il tester 2, ha scritto qualche post più sopra, che ha invertito i giudizi sui 2 cavi e che quindi il 3/10, sia da intendere 7/10 ;)
 
BARXO ha detto:
Boh, io non vi seguo più....:)
Il concetto che si va perdendo nei meandri è:
un cavo (segnale, potenza o alimentazione) può influire sulla resa dell'impianto?
In questo thread stiamo cazzeggiando, ma la risposta è abbastanza semplice.
Per qualsivoglia motivo, senti differenza tra i cavi, allora mettiti alla ricerca di quello che ritieni il migliore.
Non senti differenza, prendi il minimo sindacale e non ti porre più il problema, perchè se vai oltre (negli acquisti), non stai bene e ti devi fare vedere da uno bravo.

:D
 
@chiaro_scuro

Ricordo la premessa costituita dal test fatto e dai commenti scritti dai 4 partecipanti che non sto a ripetere, ma che pur con sfumature differenti sono tutti piuttosto equilibrati e per così dire "prudenti" nel trarre generalizzazioni di portata universale. Una conclusione ci accomuna sicuramente: le differenze rilevate (sia in chiaro che in doppio cieco) sono state piccole (e/o forse nulle).

Inoltre, ricordo che io stesso fin dai primi post di questo thread ho sostenuto posizioni fondamentalmente cavo-scettiche (mi pare mai assolutistiche, però). Dunque non mi ritengo fazioso in questo campo. Ma personalmente è sembrato che tali piccole differenze nel test fatto si sentissero (pur con qualche dubbio).
Ora non mi interessa di convincerti, (sarebbe più facile convincere un ayatollah a diventare ateo) ma mi pare ovvio che se per due volte su un impianto che non conosco (e che mi rende comunque più difficile fare valutazioni di dettaglio) mediamente preferisco al 70% contro il 30% un cavo allora sono portato a ritenere (soggettivamente, ribadisco) che un cavo suona meglio dell'altro.

Il fatto che tu pretenda una conclusione diversa da quella (peraltro piuttosto prudente, mi pare) che ti propongo evidenzia solo la tua intolleranza e incapacità di accettare che la realtà è un po' più complessa di quello che la tua mente sembra in grado di percepire, capire e accettare.

Saluti,
Siro.
 
Ultima modifica:
chiaro_scuro ha detto:
Quello che invece dovreste dire è che risulta evidente che se le differenze fossero come normalmente si sente dire, il 100% dei risultati indovinati è il minimo che ci si potesse aspettare. Hai presente quelli che parlano della maggiore focalizzazione degli strumenti, della maggiore tridimensionalità della scena, del basso più preciso e profondo e degli alti più naturali? Beh, spiegami come fanno a non sentire queste cose il 100% delle volte anche quando sono stanchi.

Ciao.
E' proprio quello che continuo a fare nel mio impianto coi miei cavi.

Ma continua a sfuggirvi una cosa.Forse non riesco a spiegarmi bene.
Nel test da Antani,se vogliamo prenderlo per buono e se fittiziamente potessimo dargli un valore assoluto,a casa di Antani,con l'impianto di Antani,con i miei cavi e i Ciofeca Cable,abbiamo dimostrato che la "suggestione non esiste"(sto esagerando per amor di chiarezza).Infatti per quanto mi riguarda le sensazioni provate in chiaro,e cioè difficoltà a distinguere un cavo dall'altro con lieve preferenza per il ciofeca,sono state confermate in cieco.Mi pare che sia andata così anche per gli altri.E' stato dimostrato che ci sono differenze di orecchio è vero,ma questa non è nessuna novità.Fuori dal test Telstar mi ha sorpreso perchè,sebbene io non riuscissi a sentire nulla,lui ha fatto una perfetta recensione del mio cavo.Cioè lo ha descritto in buona parte,ma tanto è bastato a sorprendermi,anche se non del tutto,così come lo descriverei io stesso...si però ascoltato nel mio impianto.
Ciao,Sebastiano.
 
BARXO ha detto:
ma che dovrebbe essere il cilicio?
Mai visto il Codice da Vinci ?

Comunque era un sistema di autopunizione che i penitenti utilizzavano per fare penitenza dei propri peccati, solitamente una cintura con punte o spine che veniva indossata, molto stretta, sotto il vestito ed a contatto con la pelle.

Ciao
 
Test e considerazioni di natura tecnica si perdono continuamente di vista.
Le differenze, vere o presunte, devono quindi stare necessariamente altrove.
 
@Puka
Bene allora rifate il test in tua presenza ( vorrei anche KTM15 ) per bene e se riuscite a superarlo vi autorizzo a flagellare antani (che deve essere presente) con i pitoni utilizzati nella prova :eek: :eek: ...

Se fate la prova con i cavi di potenza spedisco immeditamente (non vedo l' ora di liberarmene) le trecce interiste che ho amorevolmente avvolto (ricordo che sono dotate di pesanti terminazioni a banana che all' occorrenza possono essere molto dolorose) :D :D

Ciao
 
luigi.lauro ha detto:
Mi spiace dover "inquinare" questo 3ad molto ben arzigolato per un tema sentito da molti.... ma se fosse come dici o come c'è scritto in quel link di Wiki.... saremmo tutti più sani ed arzilli non credi ??


Ciononostante credo che la componente psichica nell'ascolto di un brano musicale abbia il suo buon peso.... oserei quasi dire un 50% :cool:
Viene per logica che la "suggestione" faccia la sua parte... ma su questo argomento non è facile disquisire se non con se stessi.
 
antani ha detto:
Secondo la mia personalissima visione psicologica dell'hi end (:D) avviene quasi il contrario. Le persone che tendono ad assegnare un alto valore alle impressioni di ascolto sono quelle che pongono la propria personalità maggiormente in evidenza. Cioè sono le persone che maggiormente "si fidano di quello che sentono", escludendo elementi magari oggettivi ma esterni alla persona stessa, e quindi per loro poco rilevanti.

Non c'è alcun giudizio di merito in questo, non si tratta di una caratteristica ne positiva ne negativa.
E' vero che ad un certo punto ho deciso di assegnare un alto valore alle impressioni di ascolto.Ho deciso anche di porre la mia personalità in evidenza.Deciso perchè non è nel mio carattere.Ho deciso di fidarmi al 100% di me stesso,cercando di "desuggiostionarmi" da precedenti convinzioni.
E' vero che tutto ciò può funzionare come un amplificatore percettivo,magari solo perchè così si elimina il rumore di fondo dei pregiudizi accumulati nel tempo.
Che di un amplificatore si tratti lo dimostra il fatto che le differenze ascoltate,seppure sempre ad alto livello,a casa mia,nel mio impianto coi miei cavi,a volte salgono molto di livello.
Si potrebbe essere trattato di uno stato di concentrazione protratto nel tempo.
In effetti questo stato di concentrazione è essenziale se si vuole ottenere qualcosa.
Uno stato che solo i signori di una volta si potavano permettere.
Oggi anche noi,ma bisogna volerlo fortemente al di sopra di ogni cosa ed essere disposti a rinunciare a qualunque cosa che sia di intralcio.
Ma è cosa che ti sconsiglio fortemente Matteo dopo aver conosciuto la tua stupenda famiglia.
Ciao,Sebastiano.
 
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