Puka ha detto:
...ci siano state delle evoluzioni
Certamente !
Nel marketing di sicuro ed anche nelle tendenze assecondanti di alcuni "articolisti" che osannano o scoprono
nuove esigenze o verità in concomitanza della messa in vendita di nuovi prodotti da parte di questo o quel produttore.
Mi ricordo benissimo, avendolo vissuto, all'incirca tra la la seconda e terza Guerra Punica, alla svolta data dall'introduzione dello stato solido nell'alta fedeltà.
Tutti, e sottolineo tutti, i famosi redattori, esperti, orecchie di pipistrello delle nostrane riviste ed anche delle blasonatissime estere a lodare, magnificare, osannare e levare alti ringraziamenti al dio dell'elettronica per questa novità e tutti a spiegare del perchè e del percome era meglio, quali erano i difetti dei circuiti a valvole ed i vantaggi dello stato solido, comprese prove di ascolto estatiche ed estasiate (e i circuiti di allora non è che fossero favolosi, con transistors al germanio e circuitazione di uscita non ancora complementare).
Eppure in tutte le prove di ascolto veniva esaltata la qualità, ecc. ecc. eppure dovevano avere ancora bene in mente il "suono" delle valvole.
Per moltissimi anni fu così, poi qualche costruttore ebbe la brillante idea di riproporre un ampli valvole.
Immediatamente gli stessi redattori, recensori, orecchie di pipistrello iniziarono a lodare ed a dire quali erano i vantaggi delle valvole rispetto allo stato solido e quali erano gli svantaggi di quest'ultimo, ovvero esattamente l'opposto di quanto alcuni di loro avevano detto e scritto in precedenza (tanto era passato del tempo, chi se ne ricorda più).
E questo può essere detto per moltissimi aspetti di questa nostra passione.
Mi sembra strano che nessuno, sino ad un certo periodo, si sia mai accorto della nefasta influenza che i cavi avevano sul risultato finale, però da quando qualche produttore scoprì che poteva fare un po' di soldini vendendo cavi, moltissimi si sono accorti di cose evidentissime ed irrinunciabili, ma fino a quel momento non se ne erano resi conto ?
Può darsi, ma sono perplesso.
Considerato poi che cavi che risolvono buona parte dei problemi possono essere benissimo realizzati in casa anche da semplici appassionati, anche in mancanza di studi approfonditi alle spalle, la cosa è veramente strana, trenta anni fa nessuno ha mai sentito la necessità di farsi i propri cavi ? Può darsi anche questo, ma sono nuovamente perplesso.
Stessa cosa, ad esempio, per il CD, quando uscì lodi e ringraziamenti, poi anatema e ludibrio.
Di solito poi capita con prodotti che non richiedono una grandissima ricerca, ma che possono offrire un notevole ritorno economico.
Vedasi appunto gli ampli a valvole dove, salvo qualche rarissimo caso di costruttori che hanno sempre fatto quello, le circuitazioni sono semplici ricopiature di quelle di oltre 40 anni fa, senza alcuna seppur minima innovazione, a volte cose o trucchetti realizzativi che erano la norma per qualsiasi costruttore, anche hobbysta, sono sbandierate come mirabolanti innovazioni.
Recentemente ho letto un articolo in cui si accennava al fatto della scomparsa dei controlli di tono dagli ampli "seri", l'articolista però giungeva alla conclusione che i supposti effetti negativi dati dalla presenza di tali controlli è minore degli effetti positivi che la presenza degli stessi avrebbe.
A parte il fatto che sono perfettamente d'accordo con l'articolista, non mi meraviglierei se tra un po' qualche costruttore (o più di uno) non riintroduca tali controlli in una sua nuova serie (poichè bisogna pur fare qualcosa di "nuovo") ed allora a leggere commenti entusiasti su tutte le riviste, spiegazioni del perchè non se ne possa fare a meno e prove di ascolto d esperti ed appassionati per giudicare quale sia meglio; purtroppo qui molti hobbysti non potranno realizzarsi in casa il "controllo non plus ultra" poichè, anche se pur semplice, tale circuito richiede già l'applicazione di qualche formula e non si presta a realizzazioni alchemiche e misteriose o dettate da ispirazioni mistiche.
Ciao