Grazie Nordata per il tuo posto molto chiaro e che bene riassume l'intera questione.
Non ho notizia di test nei quali siano intervenuti cavi volutamente colorati,e se solo questo sia il motivo per cui nei test non risultano differenze fra i cavi.O forse sono risultati?Anche a tal proposito mi pare non esista una esauriente letteratura ufficiale e/o sufficientemente corposa.
Chi dice di non distinguere un cavo da un altro,dovrebbe precisare meglio a quali cavi si riferisce,se è vero che alcuni dei più convinti sostenitori delle "non differenze" affermano poi che comunque si può ben distinguere alla cieca un cavo da 50 euro da uno da mille.
E' arrivato allora forse il momento di non dare più troppe cose per scontate,perchè ciò è solo fonte di inutili discussioni,per quanto piacevoli,dalle quali può emergere, dopo attenta analisi, che gli interlocutori sono fra di loro in netta contrapposizione,solo perchè senza saperlo stanno parlando di due cose diverse.
Allora proviamo a distinguire bene:
1.E' possibile sentire differenze fra cavi se tali cavi sono costruiti volutamente per ammplificare tali differenze.
Oppure.
2.Non è possibile sentire differenze fra cavi anche quando questi fossero costruiti volutamente per evidenziare queste supposte differenze.
Includendo in tal modo qualsiasi possibile tipologia di cavo,volutamente equalizzanti (cosa che non è proibita) o meno, in base a condizioni che siamo più o meno in grado di controllare e in relazione a qualunque teoria si voglia considerare.
In alternativa occorre specificare in modo preciso a quale insieme di cavi ci si sta riferendo,e temo ciò non sia impresa facile,e tutti mi pare che cincischiano quando si arriva a questo punto,non esistendo prescrizioni ufficiali per uno standard per i cavi.
Ma la mancanza di questo standard riposa proprio sull'assunto che i cavi...non importa.
Occorrerebbe anche iniziare a dare una definizione molto generale di cosa si intenda per cavo perfetto e /o neutro,una definizione generale,quindi non legata ad alcuna teoria precisa.
Al momento mi pare infatti che l'unica definizione di cavo perfetto correntemente accettata è legata ad una ben precisa teoria,quella elettrica(so che alcuni hanno difficoltà ad immaginare possibili teorie alternative,queste però non possono essere escluse a priori) e questa coincide col dire che il cavo perfetto è quello in cui il valore dei parametri elettrici è prossimo allo zero.
Una nuova definizione,non legata ad alcuna teoria in particolare,può essere la seguente:
Un cavo perfetto lascia transitare un segnale limitandosi a modificarne il solo contenuto energetico,e lasciando invariato il rapporto fra i valori di qualunque coppia di parametri si voglia considerare per descriverne le caratteristiche in base a qualunque teoria si voglia considerare.
Tale definizione avrebbe il non trascurabile vantaggio di poter essere applicata pari pari anche ad un amplificatore,per cui alla fine la differenza fra un cavo ed un amplificatore risiede in un segno più o meno.
In tal senso non apparirà più giustificata una declassazione del cavo solo perchè il suo uso nasce da una necessità non cercata.
Attivo o passivo,si dirà allora,più o meno,nessuna differenza quindi,a meno del segno.
Magari alla fine scopriremo che nel voler declassare i cavi a tutti i costi ci siamo lasciati tutti un pò suggestionare....
Ciao,Sebastiano.
P.S.per il test mi limiterò a portare cavi che al mio orecchio suonano sufficientemente neutri,anche se ognuno ha il suo diverso carattere,essenzialmente nei termini di una diversa banda passante,credo.