Cavi di segnale e cavi diffusori: carattestiche timbriche dei vari modelli

Sì: il carbonio, a seconda dello stato in cui è, ovvero se una parte degli elettroni sono delocalizzati (es. nella grafite) e non sono tutti impegnati nel legame chimico (come nel diamante), è un conduttore d'elettricità: ha conducibilità molto minore ma molto molto molto minore dei metalli (fin minore dell'acciaio) ma è un conduttore. Pertanto non parrebbe utile realizzare un cavo in carbonio se non per pure esigenze di marketing, infatti, costano un botto. L'alta resistività del carbonio, nei cavi di segnale (eviterei un cavo di potenza in carbonio per quanto sopra) potrebbe, comunque, fare in modo che la capacità d'ingresso del componente a valle costituisca, con il cavo, un passa basso del primo ordine con frequenza di taglio prossima all'estremo superiore della gamma audio dando un suono molto dolce, mai fastidioso ed affaticante e molto, molto musicale.
Ciao, Enzo
 
Infatti, i cavi al link VDH, nonostante una sezione esagerata, hanno una resistenza di ben 0.07 ohm/m. Vuol dire che 2 m (quattro m tra andata e ritorno) hanno 0.28 ohm. Interagendo con l'andamento dell'impedenza del diffusore collegato, alterano in modo sensibile la risposta in frequenza.
Cavi così non li installerei neppure se me li regalassero.... Certo sono belli e sono rappresentanti di una scelta tecnologica assurda che li rende piuttosto attraenti.
Ciao, Enzo
 
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Come Volevasi dimostrare....non tutti i cavi si comportano allo stesso modo, quindi non c'è nessun mistero o Arcano sotto.

A proposito, noi il Carbonio lo usiamo per donare alla lega la resistenza Meccanica....in base alla richiesta del cliente (Durezza Brinnel).
 
Lo so: l'ho scritto in fondo al post n° 19 che "Di solito il carbonio in lega con certi metalli (ad esempio con il ferro) si usa per conferire caratteristiche meccaniche volute ed ottenute anche con i trattamenti termici" (ho studiato, ai tempi :rolleyes:, un po' di metallurgia) ma sono dell'idea che il carbonio, in un conduttore, non ci voglia proprio.
Temo che possa troppo caratterizzare il suono.
Ciao, Enzo
 
Sì: ne sono sicuro anch'io (almeno fino a prova contraria che, in questo campo, non si sa mai). Dovrebbero ammorbidire il suono in quanto la loro componente resistiva, non trascurabile, dovrebbe costituire, con la componente capacitiva dell'impedenza del componente a valle, un filtro passa-basso con frequenza di taglio piuttosto prossima ai limiti superiori della gamma udibile.
Ciao, Enzo
 
Enzo, i Viablue SC4F (non la versione SILVER) me li consiglieresti? Sarebbero un upgrade di fatto rispetto agli audioquest type 4? Che caratteristiche timbriche hanno?
 
La sezione dei viablue è maggiore, pertanto, in linea di massima, dovrebbero essere più neutri e risentire meno della variabilità dell'impedenza dei diffusori con la frequenza. Forse i viablue potrebbero far sembrare più secche e frenate le basse frequenze e più estese le altissime. Le differenze dipendono dall'andamento dell'impedenza dei diffusori: dirlo a priori penso che sia difficile.
Ciao, Enzo
 
enzo66 ha detto:
Cavi d'alimentazione
--- ..... Non ne ho idea....... ---

Sezione generosa, ovvero farci passare piu' corrente possibile.


Cavi di potenza, preso come assioma che siano fatti di rame "buono"

a) Sezione generosa ( > 4mmq )
b) Filini della treccia di sezione piu' piccola possibile
c) Trattamento superficiale dei filini della treccia (argentatura ad esempio)
d) Schermatura

La relazione tra i fattori e' la seguente

a > b > c > d
a > (b+c+d)

Tutto il resto "serve" per vendere il cavo a piu' di 10 euri al metro.


EmmeDiStore ha detto:
C'e' da tenere anche presente che spesso non si paga solo il materiale del cavo ma anche il costo di ricerca e sviluppo (se c'e' stato) e l'industrializzazione (processo produttivo) dello stesso.
Data l'esigua richiesta e quindi diffusione i costi "relativi" sono purtroppo molto elevati.

Per l'appunto, come scrivevo poco sopra, ecco qua la spiegazione di come mai un cavo di potenza in treccia normalissimo puo' costare piu' di 10 euri al metro (gia' sopra gli 8 imho siamo nel campo della circonvenzione di incapace)


Vi propongo un esperimento.
Cercate un cavo di potenza da 2,5 x 2 in un ricambi AUTO, e poi lo stesso cavo da un negozione di elettrodomestici, e poi da un negozio di hi-fi.

Se siete fortunati, in almeno 2 casi, troverete le stesse marche... poi confrontate i prezzi.

Poi che qualcuno mi venga a spiegare come mai il cavo per l'impianto in auto e' fatto in maniera diversa di quello che si usa per casa



Cavi di segnale
Ci sto studiando, a breve esperimenti e vi faro' sapere.
 
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Enzo, i Viablue SC4F (non la versione SILVER) me li consiglieresti? Sarebbero un upgrade di fatto rispetto agli audioquest type 4? Che caratteristiche timbriche hanno?

Nel mio caso i Viablue SC4F (silver biwiring) hanno abbastanza azzoppato le medie. Alti ben definiti e ariosi, ma le voci sono parecchio arretrate e diventate più "sottili" rispetto ai miei precedenti Kimber. A quanto pare questo arretramento non avviene nell'impianto di Enzo.
La sinergia con il resto dell'impianto è fondamentale, è difficile prevedere il comportamento prima di un prova sul campo.
 
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