ragazzi,
in verità arrossisco a intrufolarmi in una discussione che chiama in causa autentici mostri della riproduzione(Sunfire,Carver,Linn...),portando un esempio molto più terra terra (un banalissimo sinto Pioner di fascia media);credendo,comunque,di restare in tema ed anzi di entrare più nello specifico della questione posta da Aurel(seppur,ripeto,con un esempio quasi"osceno"),sputo il rospo.
Mi spiego:sono interessato all'acquisto di un sinto Pioneer VSX-2011 (capirete che il mio budget è alquanto limitato...e poi dice quello che "i soldi non fanno la felicità..."

).
Non ho avuto modo di ascoltarlo direttamente ma,leggendo prove su varie riviste(in particolare AFdigitale)e cercando informazioni quà e là,apprendo che il sinto in questione vanta,nel suo piccolo,una costruzione di tutto rispetto,soprattuto per quel che concrne gli aspetti propriamente "energetici":un trasformatore ben dimensionato,due condensatori da 22mF,sette identici finali a mosfet (tra l'altro i medesimi,solo leggermente sottopotenziati,montati sul top di gamma Pioneer-VSA-AX10),il che gli consente di erogare una potenza stazionaria,su tutti i canali attivi,pari anzi superiore ai dati dichiarati(caso più unico che raro in elettroniche di questa fascia).Guarda caso, il piccolino pesa quasi 20kg e non mi sembrano poochi in relazione alla categoria d'appartenenza.
Più normale,invece,la circuitazione digitale: 2 DSP Motorola56367,convertitori AKM di buona ma non eccelsa qualità...ed in effetti,messo alla prova su ascolto stereofonico musicale,pare che ad una dinamica ragguardevole non faccia seguito un'altrettando buona naturalezza timbrica nè un entusiasmante resa del microdettaglio,insomma di tutti quei parametri che si iscrivono più specificamente alla voce "qualità del suono".
Sfortunatamente,il recensore di AF non dà conto di alcuna prova con sorgenti musicali ad alta definizione,cioè una prova che implichi il transito diretto,dagli ingressi 7.1 del sinto allo stadio di amplificazione a mosfet(scavalcando elaborazione e conversioe fatte dal sinto),di un segnale già processato e convertito da una sorgente a monte(lettore,processore),con tutte le caratteristiche buone o cattive che tale sorgente sia in grado di dare a quel messaggio sonoro.
Ora mi e vi chiedo,e vengo al punto(è evidente che la sintesi non sia il mio forte e me ne scuso),ipotizzando di pilotare il sinto in questione con un segnale non digitale ma già convertito da una sorgente a monte(magari,in ipotesi,di alto livello qualitativo),quindi con le caratteristiche da quella elaborate e dfinite(timbrica ,dettaglio,focalizzazione della scena,collocazine degli strumenti nel palcoscenico sonoro...),lasciando al sinto "solamente" il compito di preamplificarlo e amplificarlo in potenza, qual'è il risultato?
O meglio,cosa giunge all'orecchio dell' ascoltatore?
Forse un suono che mantiene in certa misura inalterate o,comunque,ragionevolmente stabili quei caratteri impressi dalla sorgente a monte,occupandosi ilPioneer solo degli aspetti dinamici e di pressione sonora(e in questo,come già detto,dovrebbe cavarsela benino)?
Oppure un suono alterato e "sporcato da specifici aspetti della circuitazione di potenza del sinto(magari,che so,lo stadio di preamplificazione),quidi sostanzialmente diverso(sempre come timbrica,dettaglio,soundstage),magari ipoteticamente più "brutto" da quello che una sorgente di ottimo livello(per dire,un lettore Marantz o Primare,un processore Rotel...,tanto per restare tra i comuni mortali!)aveva avuto il merito di affidargli alle uscite RCA?
In definitiva,per riprendere e forse allargare il tema di Aurel,straremmo a sentire più un dettaglio,una timbrica targati Marantz,Primare,Rotel ,più o meno trasparentemente trattati e quindi amplificati da un Pioneer? O più una timbrica "mista",frutto del contributo dato,in diverse forme, da tutti i componenti della catena audio?
Ha senso la distinsione che faccio tra aspetti più propriamente qualitativi e aspetti energetici e quantitativi,attribuendone la responsabilità a questo o a quel componente della catena audio?
Mi piacerebbe,in particolare,sentire l'opinione di Andrea Aghemo,il cui contributo a questo forum e il cui approccio,direi "umanistico" ,nel rispondere alle questioni e agli interrogativi posti da persone,per forza di cose, meno competenti di lui in queste materie,sono davvero apprezzabili (scusami Andrea,non sono uso a "sviolinate", ma quanno ce vò ce vò...

).