• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

  • JVC NZ900 + NZ500 da Videosell il 14 e 15 novembre a Milano

    Venerdì 14 e sabato 15 novembre, presso la showroom di Videosell a Trezzano sul Naviglio, sarà possibile osservare all'opera il videoproeittore JVC DLA-NZ900 (alias DLA-RS4200) con il nuovo firmware 2.0 da poco disponibile. Sarà in funzione anche un eccellente DLA-NZ500 (alias DLA-RS1200) che è un campione del rapporto qualità prezzo. Appuntamento quindi a venerdì 14 novembre, dalle 15:30 alle 20:30 con aperitivo "videofilo" gratuito e anche sabato 15 novembre, sia la mattina dalle 9:30 alle 13:30 e poi il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00. Maggiori informazioni a questo link.

Caratteristiche del suono dei vari ampli

aurel

New member
Mi togliete una curiosità?

Il suono peculiare di un ampli, da cosa dipende? Che so: è l'alimentazione, l'elaborazione del segnale, i convertitori, gli stadi finali o che altro?

Ciao. Aurelio

P.S. Ovviamente, mi riferisco a macchine dello stesso tipo e non, ad esempio, alle differenze tra valvole e transistors.
 
Molti parametri......

influiscono sulle peculiarita' del suono in uscita da un ampli, l'alimentazione non credo, molto piu' importante e' la schermatura da questa alimentazione ed i condensatori di filtro.

I finali di potenza ,la circuitazione ed i componenti utilizzati hanno buona influenza, e di certo anche i convertitori se parliamo di HT, se parliamo di stereo l'ampli non deve convertire un bel niente.

Ciao
 
Sbagliato, Peppemar:
l'alimentazione influisce eccome, semmai non sappiamo dire con precisione in quale modo....resta il fatto che, in realtà, noi ascoltiamo proprio la tensione di alimentazione, modulata "musicalmente"!
L'amplificatore non è mai "schermato" dall'alimentatore, che ne costituisce parte integrante; semmai, si cerca di evitare fenomeni induttivi verso le sezioni operanti a livello di mero segnale, come la parte di preamplificazione.
A maggior riprova, se ti colleghi alle uscite dell'alimentatore, senti la musica che hai anche alle uscite degli stadi di potenza: certo, non è la stessa cosa o la stessa qualità del messaggio, ma la senti!

Sarà un caso, ma la mia esperienza personale è che un amplificatore, se spento, va valutato a peso (tranne i Carver, eh!), che di solito è concentrato proprio sull'alimentazione (trasformatore etc).
Mai sentiti finali leggerini che entusiasmassero, mentre di solito anche una autocostruzione, se generosamente dimensionata, suona piuttosto bene.

Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...

Ciao,
Andrea
 
andrea aghemo ha scritto:
Sbagliato, Peppemar:
l'alimentazione influisce eccome, semmai non sappiamo dire con precisione in quale modo....resta il fatto che, in realtà, noi ascoltiamo proprio la tensione di alimentazione, modulata "musicalmente"!
L'amplificatore non è mai "schermato" dall'alimentatore, che ne costituisce parte integrante; semmai, si cerca di evitare fenomeni induttivi verso le sezioni operanti a livello di mero segnale, come la parte di preamplificazione.
A maggior riprova, se ti colleghi alle uscite dell'alimentatore, senti la musica che hai anche alle uscite degli stadi di potenza: certo, non è la stessa cosa o la stessa qualità del messaggio, ma la senti!

Sarà un caso, ma la mia esperienza personale è che un amplificatore, se spento, va valutato a peso (tranne i Carver, eh!), che di solito è concentrato proprio sull'alimentazione (trasformatore etc).
Mai sentiti finali leggerini che entusiasmassero, mentre di solito anche una autocostruzione, se generosamente dimensionata, suona piuttosto bene.

Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...

Ciao,
Andrea


Hai mai ascoltato i Linn Klimax in classe V? :D

Scherzi a parte.....quello che dici è assultamente vero un ampli tradizionale è pesantemente condizionato dall'alimentatore, se prendi ad esempio gli AM-Audio più economici (classe AB) hanno una sezione di alimentazione estremamente surdimensionata ed anche se economici rispetto ai loro fratelloni in classe A fanno una bella figura anche rispetto a nomi ben più costosi e blasonati.

Ciao.
 
Caro Ivan,
non ne ho avuto l'opportunità; sono comunque ragionevolmente sicuro che un prodotto Linn difficilmente suoni male!
Personalmente, sono assai soddisfatto dei finali che uso, tra i quali un Carver (anzi, Sunfire) Grand Cinema...ma ho avuto modo di apprezzare anche finali totalmente digitali, come i Tact ed i Fosgate.
Buoni ascolti a tutti!

Andrea
 
costi

se poi pensate che il trasformatore è una "macchina stupida" e di poco costo, ci si inc***a proprio a sapere che è un componente fondamentale per la resa dell'ampli.
 
andrea aghemo ha scritto:
Caro Ivan,
non ne ho avuto l'opportunità; sono comunque ragionevolmente sicuro che un prodotto Linn difficilmente suoni male!
Personalmente, sono assai soddisfatto dei finali che uso, tra i quali un Carver (anzi, Sunfire) Grand Cinema...ma ho avuto modo di apprezzare anche finali totalmente digitali, come i Tact ed i Fosgate.
Buoni ascolti a tutti!

Andrea


Il Sunfire lo avevo ascoltato anni fa' a valle c'erano delle proac 2.5, cc one e rear Tablette.

Il sub era il "cubetto" sunfire, il tutto aveva una dinamica impressionante anche se il sub era quasi spento, il suono dell'impianto mi era sembrato anche abbastanza morbido.
Non ti nascondo che per qualche mese successivo all'ascolto ho meditato di comprare il processore ht e il finalone Sunfire...poi ho lasciato perdere.

Per il Linn Klimax, per me è assolutamente fuori prezzo.

Saluti.
 
ivan ha scritto:
Il Sunfire lo avevo ascoltato anni fa' a valle c'erano delle proac 2.5, cc one e rear Tablette.


Ivan,
a mio parere il Sunfire (soprattutto il finale) ha un'ottimo rapporto qualità prezzo, e mi piace molto soprattutto in modalità "current".
Insomma, un suono "valvolare" con la potenza dei transistor: un ottimo connubio....

Utilizzo anche uno Yamaha M2 (vecchiotto, ma in gran forma) e due Sonance 5150, assolutamente imbattibili, questi, in termini di qualità prezzo: 36 kg di finale, con trasformatori degni di una corazzata, e davvero bensuonanti.
Il tutto (17 canali attivi) per multiamplificare un sistema 7.1, dove il sub viene spinto da un finale da un KW in classe D (che per tutto ciò che sta al di sotto dei 50 Hz va più che bene, come hai avuto modo di sentire con il "cubetto" di Bob Carver..).

Ciao,
Andrea
 
Puntini per puntini

andrea aghemo ha scritto:

Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...

Ciao,
Andrea

Caro Andrea , anche in caso di cd, l'ampli non fa' nessuna conversione , infatti il segnale in ingresso e' perfettamente analogico se vengono utilizzate le uscite rca del player.

Ciao
 
andrea aghemo ha scritto:
Ivan,
a mio parere il Sunfire (soprattutto il finale) ha un'ottimo rapporto qualità prezzo, e mi piace molto soprattutto in modalità "current".
Insomma, un suono "valvolare" con la potenza dei transistor: un ottimo connubio....

Utilizzo anche uno Yamaha M2 (vecchiotto, ma in gran forma) e due Sonance 5150, assolutamente imbattibili, questi, in termini di qualità prezzo: 36 kg di finale, con trasformatori degni di una corazzata, e davvero bensuonanti.
Il tutto (17 canali attivi) per multiamplificare un sistema 7.1, dove il sub viene spinto da un finale da un KW in classe D (che per tutto ciò che sta al di sotto dei 50 Hz va più che bene, come hai avuto modo di sentire con il "cubetto" di Bob Carver..).

Ciao,
Andrea

Direi "una configurazione mostruosa" !!!!!
 
ragazzi,

in verità arrossisco a intrufolarmi in una discussione che chiama in causa autentici mostri della riproduzione(Sunfire,Carver,Linn...),portando un esempio molto più terra terra (un banalissimo sinto Pioner di fascia media);credendo,comunque,di restare in tema ed anzi di entrare più nello specifico della questione posta da Aurel(seppur,ripeto,con un esempio quasi"osceno"),sputo il rospo.
Mi spiego:sono interessato all'acquisto di un sinto Pioneer VSX-2011 (capirete che il mio budget è alquanto limitato...e poi dice quello che "i soldi non fanno la felicità...":( :rolleyes: ).
Non ho avuto modo di ascoltarlo direttamente ma,leggendo prove su varie riviste(in particolare AFdigitale)e cercando informazioni quà e là,apprendo che il sinto in questione vanta,nel suo piccolo,una costruzione di tutto rispetto,soprattuto per quel che concrne gli aspetti propriamente "energetici":un trasformatore ben dimensionato,due condensatori da 22mF,sette identici finali a mosfet (tra l'altro i medesimi,solo leggermente sottopotenziati,montati sul top di gamma Pioneer-VSA-AX10),il che gli consente di erogare una potenza stazionaria,su tutti i canali attivi,pari anzi superiore ai dati dichiarati(caso più unico che raro in elettroniche di questa fascia).Guarda caso, il piccolino pesa quasi 20kg e non mi sembrano poochi in relazione alla categoria d'appartenenza.
Più normale,invece,la circuitazione digitale: 2 DSP Motorola56367,convertitori AKM di buona ma non eccelsa qualità...ed in effetti,messo alla prova su ascolto stereofonico musicale,pare che ad una dinamica ragguardevole non faccia seguito un'altrettando buona naturalezza timbrica nè un entusiasmante resa del microdettaglio,insomma di tutti quei parametri che si iscrivono più specificamente alla voce "qualità del suono".
Sfortunatamente,il recensore di AF non dà conto di alcuna prova con sorgenti musicali ad alta definizione,cioè una prova che implichi il transito diretto,dagli ingressi 7.1 del sinto allo stadio di amplificazione a mosfet(scavalcando elaborazione e conversioe fatte dal sinto),di un segnale già processato e convertito da una sorgente a monte(lettore,processore),con tutte le caratteristiche buone o cattive che tale sorgente sia in grado di dare a quel messaggio sonoro.
Ora mi e vi chiedo,e vengo al punto(è evidente che la sintesi non sia il mio forte e me ne scuso),ipotizzando di pilotare il sinto in questione con un segnale non digitale ma già convertito da una sorgente a monte(magari,in ipotesi,di alto livello qualitativo),quindi con le caratteristiche da quella elaborate e dfinite(timbrica ,dettaglio,focalizzazione della scena,collocazine degli strumenti nel palcoscenico sonoro...),lasciando al sinto "solamente" il compito di preamplificarlo e amplificarlo in potenza, qual'è il risultato?
O meglio,cosa giunge all'orecchio dell' ascoltatore?
Forse un suono che mantiene in certa misura inalterate o,comunque,ragionevolmente stabili quei caratteri impressi dalla sorgente a monte,occupandosi ilPioneer solo degli aspetti dinamici e di pressione sonora(e in questo,come già detto,dovrebbe cavarsela benino)?
Oppure un suono alterato e "sporcato da specifici aspetti della circuitazione di potenza del sinto(magari,che so,lo stadio di preamplificazione),quidi sostanzialmente diverso(sempre come timbrica,dettaglio,soundstage),magari ipoteticamente più "brutto" da quello che una sorgente di ottimo livello(per dire,un lettore Marantz o Primare,un processore Rotel...,tanto per restare tra i comuni mortali!)aveva avuto il merito di affidargli alle uscite RCA?
In definitiva,per riprendere e forse allargare il tema di Aurel,straremmo a sentire più un dettaglio,una timbrica targati Marantz,Primare,Rotel ,più o meno trasparentemente trattati e quindi amplificati da un Pioneer? O più una timbrica "mista",frutto del contributo dato,in diverse forme, da tutti i componenti della catena audio?
Ha senso la distinsione che faccio tra aspetti più propriamente qualitativi e aspetti energetici e quantitativi,attribuendone la responsabilità a questo o a quel componente della catena audio?
Mi piacerebbe,in particolare,sentire l'opinione di Andrea Aghemo,il cui contributo a questo forum e il cui approccio,direi "umanistico" ,nel rispondere alle questioni e agli interrogativi posti da persone,per forza di cose, meno competenti di lui in queste materie,sono davvero apprezzabili (scusami Andrea,non sono uso a "sviolinate", ma quanno ce vò ce vò...:p :) ).
 
Re: ragazzi,

Gioan ha scritto:

...
Mi spiego:sono interessato all'acquisto di un sinto Pioneer VSX-2011 (capirete che il mio budget è alquanto limitato...e poi dice quello che "i soldi non fanno la felicità...":( :rolleyes: ).
...

azz... bellissimo intervento, sono curioso anch'io di sentire la risposta :)

per dare il mio modestissimo contributo, posso farti qualche esempio legato alla mia esperienza "HT": ho iniziato con un multicanale sony, poi ho fatto un upgrade con un decoder esterno e ingressi 5.1 del sony e poi ho venduto il multicanale e, mantenendo il decoder esterno sono passato ad amplificazioni separate NAD.

dunque, innanzitutto, spesso la differenza la fa l'ingresso ottico piuttosto che il digitale elettrico, quindi un primo punto di riflessione puo' essere questo: l'ottico in ingresso del multicanale sony non andava bene quanto l'elettrico, ma non sempre e' cosi'...

poi, la qualita' della decodifica e' un'altro fattore. in effetti il decoder esterno se la cava meglio del decoder interno sony, che, pur vantando "1000" effetti DSP ecc. ecc. non raggiunge la qualita' del decoder esterno technics.

poi, il cambio verso le amplificazioni separate NAD ha dato un'ulteriore svolta al tutto.

personalmente oggi come oggi, mi fido solo delle mie orecchie (anzi di quelle di mia moglie). certo che, se per caso tu nutrissi qualche dubbio sulla sezione di decodifica di un multicanale, magari potrebbe non essere la scelta giusta... partire fin da subito per il bypass della sua sezione di decodifica potrebbe comportare una spesa inutile...

vabbe', lasciamo rispondere Andrea :)

un caro saluto
Gianni
 
Beh, sono lusingato dai complimenti, e credetemi, vorrei davvero avere una risposta univoca ad un simile quesito...anche perchè, se l'avessi (e fosse anche attendibile), probabilmente vivrei su un atollo del pacifico con aereo privato e stuolo di ancelle, mantenuto da Sony, Yamaha e quant'altri, che mi pagherebbero fior di quattrini pur di usufruire dei miei preziosi consigli!

Scherzi a parte, Gioan, la tua domanda trova parziale risposta nel fatto che molta gente opta addirittura per unità di conversione separate, cercando il massimo in ogni dettaglio.
Non perdiamo però di vista la realtà, perchè i sistemi "stellari" sono cose per pochissimi, ed i parametri di giudizio e valutazione (ovviamente molto più selettivi) non possono essere gli stessi per gli impianti di quei cristiani che si sudano il companatico ogni santo giorno.
Forse, più che di timbrica del singolo componente, occorre parlare di interfacciamento tra prodotti adeguati ad essere posti all'interno della stessa catena. Ti faccio un esempio terra terra: anni fa, un recensore di una nota rivista decise di utilizzare un finale Krell di costo iperbolico per pilotare adeguatamente una coppia di Infinity Gamma (altra robetta da migliaia di dollari...), per ricavarne solo...una specie di muggito prolungato!Questo perchè la tipologia circuitale del finale cozzava contro il sistema di servocontrollo dei woofers, impedendo una qualsiasi riproduzione musicale!
In altre parole, due prodotti eccellenti se presi singolarmente, generavano un risultato obbrobrioso se accoppiati l'uno all'altro.
Rendo l'idea?

Il buon Pareto ha posto in bella copia un principio di sano buon senso, e cioè, in presenza di un insieme di elementi concatenati dove più di uno può essere ottimizzato, conviene approcciare per primo quello il cui effetto sul risultato finale è più marcato.
Tale approccio è detto di "Pareto Analisi"

Nello specifico, dubito molto che il sintoampli sia l'elemento di maggiore caratterizzazione sonora di un sistema medio, e non credo sia il caso di scervellarsi più di tanto in merito.
Intendo dire che nello stesaso sistema sarà molto più avvertibile la sostituzione dei diffusori con altri anche di identico prezzo, che non di un sintoampli con un altro, sempre di identico prezzo.
Non di dimentichiamo che la qualità sonora di un amplificatore è valutabile solo se si dispone di diffusori in grado di apprezzarne le differenze, e non è ancora detto che questo sia valido sempre e comunque.

Non credo infatti, visto il budget stanziato, che andresti ad accoppiare a questo sintoampli un lettore da 3,000 euro, per cui l'ipotesi da te posta è se vogliamo capziosa, perchè non significativa dell'uso reale dell'apparecchio.
Potrebbe andare meglio? Quasi certamente sì, ma chi userebbe a mo' di finale ( a livello di preamplificazione vien fatto poco o nulla a quanto arriva agli ingressi multicanale, se non applicare il controllo di volume) questo sinto Pioneer accoppiato, che so, a un lettore top di gamma?

Stabilire a priori (sulla carta) quale accoppiata possa essere migliore non lo sa fare nessuno, figuriamoci un tapino come me...
Ipotesi: dispongo di 3,500 euro. Meglio un lettore da 3000 con un ampli da 500 o viceversa?
E chi lo sa? Dipende anche dai diffusori e da tante altre cose!

Per finire: non ci lasciamo sconvolgere da termini mirabolanti utilizzati nelle recensioni delle riviste od in qualsiasi altra sede: molto spesso ci si rende poi conto che quelle che venivano definite come differenze trascendentali sono a malapena avvertibili, ma , ahimè, solo dopo essersi svuotati portafoglio, porcellino di ceramica e conto in banca...acquista tranquillo il prodotto che hai selezionato, e goditi il film, o la musica, che più preferisci: il meglio "assoluto" non esiste, qualunque catena audio è perfettibile, e se non sei un Paperone non c'è niente di male ad avere un impianto che non costa come un automobile!

Ciao,
Andrea
 
Ultima modifica:
andrea aghemo ha scritto:

...
Scherzi a parte, Gioan, la tua domanda trova parziale risposta nel fatto che molta gente opta addirittura per unità di conversione separate, cercando il massimo in ogni dettaglio.
Non perdiamo però di vista la realtà, perchè i sistemi "stellari" sono cose per pochissimi, ed i parametri di giudizio e valutazione (ovviamente molto più selettivi) non possono essere gli stessi per gli impianti di quei cristiani che si sudano il companatico ogni santo giorno.
...

ciao Andrea,
giusto una piccola cosa, tanto per fare qualche personalissima riflessione ad alta voce:

a) il prezzo dei sistemi separati non e' necessariamente alto rispetto alla qualita' ottenibile;
b) il costo di un oggetto andrebbe valutato anche con il suo valore sul mercato dell'usato nel momento di una sua eventuale vendita.
c) il sistema separato permette un upgrade graduale con un esborso diluito nel tempo, valutando di volta in volta qual'e' il "collo di bottiglia" del sistema.

ovviamente ci sono i lati negativi quali:
a) maggiore scomodita' d'uso;
b) ingombro ecc.

forse sto' andando OT, ma forse no.
insomma, forse sarebbe il caso di sfatare la leggenda che i sistemi separati siano inarrivabili... poi, in un orecchio, ti dico quanto ho speso in tutto per il mio... :D

ciao
Gianni
;)
 
ringrazio vivamente sia Giapao,altro utente sempre disponibile e puntuale,che,ovviamente, Andrea.

In particolare,Giapao ha scritto:

...certo che, se per caso tu nutrissi qualche dubbio sulla sezione di decodifica di un multicanale, magari potrebbe non essere la scelta giusta... partire fin da subito per il bypass della sua sezione di decodifica potrebbe comportare una spesa inutile...

Vedi,non è che io sia perplesso,in assoluto,sulla circuitazione digitale del Pioneer;in fondo i due DSP Motorola mi pare siano tuttora un riferimento nella famiglia dei 24bit,adottati peraltro da elettroniche di alto rango quali ad es.il proc.Meridian 568.2MM.
Quanto ai convertitori D/A AKM(range dinam.112dB,THD+N 94Db...non voglio darmi un cotegno da esperto,quale non sono,solo mi sono documentato un pò...:) ),credo possano svolgere degnamente il loro compito,in particolar modo nell'HT:fatto sta che in quest'ambito,ovunque,si parla di questo sinto come tra i migliori della sua fascia(che tra l'altro non'è propriamente entry-level,sono pur sempre 1.500Euro di listino),sia per parco decodifiche,sia per funzionalità sia per le suddette capacità energetiche.
Dovrebbero essere capaci(i convertitori dico)anche di una buona resa sui normali segnali PCM della mia collezioncina di 0ltre 500 Cd.
Poi,per carità,uno come me - ormai assuefatto allo "storico maltrattamento che i miei dischetti(e le mie orecchie! :mad: )hanno dovuto subire,per anni,dal mio vecchio coordinato Cd-ampli-casse Kenwood - avrà una soglia critica non particolarmente elevata (anche se spesso ho pensato di meritare il ricovero coatto per sado-masochismo conclamato :D... tanto più che ascolto in gran parte musica classica con qualche sporadico sconfinamento nel miglior Jazz e nel miglior Rock d'annata).

Ragionavo, peraltro, sul fatto che,in prospettiva e soldini permettendo,una migliore sorgente di conversione rispetto a quella del sinto, cioè un buon lettore(magari abile ai formati ad alta risoluzione)abbinato alle buone caratteristiche di potenza del sinto,potesse darmi ulteriore soddisfazione e piacere d'ascolto.
Non parlo,e qui rispondo ad Andrea,di un un'elettronica da 3000Euro(concordo che non avrebbe molto senso),ma comunque di buon livello,anche un pò più costosa dell'ampli stesso(che,per inciso,pagherei la metà del prezzo di listino italico su un bravo sito germanico),dotata di un buon set di conv.D/A, e dalla riconosciuta "musicalità".Il primo esempio che mi viene in mente è lo stesso Philips 963SA,apparecchio dotato,in stereofonia degli ottimi AD1955, e di cui ho letto la documentatissima e argomentatissima prova dell'ottimo N.D'agostino(il quale ne mette in luce l'innovativa architettura nonchè le eccellenti doti "audiophile",ben aldilà della fascia cui appartiene).Comunque guardo anche in casa Denon(2200, 2900 meglio ancora).

Quanto ai diffusori,anello cruciale della catena come Andrea ci insegna(sono indecorosamente OT,lo so,ma ormai mi sbraco, rivelo i miei piani e poi mi autosospendo :D ),avrei pensato ai modelli RTi di casa Polk i quali,soprattuto per i frontali da pavimento, vantano(da quel che ho letto e da quel poco che ho ascoltato direttamente)una buona tenuta in potenza e una risposta tutto sommato neutrale ed equilibrata, appena tendente ad ammorbidire l'estremo acuto(grazie,credo, ai tweeter in seta che comunque preferisco ai soliti alluminio o titanio),cosa che mi sembra particolarmente indicata per ampli quali Pioneer ,o ancor di più Yamaha,tendenti a una risposta in salita sulle alte e ,per questo,convenzionalmente considerati meno musicali rispetto a marchi come Marantz,Denon,Harman e altri.
Che ne dite? Una risposa telegrafica e poi vi lascio tornare in topic.Grazie comunque
 
Gioan ha scritto:

...
Dovrebbero essere capaci(i convertitori dico)anche di una buona resa sui normali segnali PCM della mia collezioncina di 0ltre 500 Cd.
Poi,per carità,uno come me - ormai assuefatto allo "storico maltrattamento che i miei dischetti(e le mie orecchie! :mad: )hanno dovuto subire,per anni,dal mio vecchio coordinato Cd-ampli-casse Kenwood - avrà una soglia critica non particolarmente elevata (anche se spesso ho pensato di meritare il ricovero coatto per sado-masochismo conclamato :D... tanto più che ascolto in gran parte musica classica con qualche sporadico sconfinamento nel miglior Jazz e nel miglior Rock d'annata).
...
Il primo esempio che mi viene in mente è lo stesso Philips 963SA,apparecchio dotato,in stereofonia degli ottimi AD1955, e di cui ho letto la documentatissima e argomentatissima prova dell'ottimo N.D'agostino(il quale ne mette in luce l'innovativa architettura nonchè le eccellenti doti "audiophile",ben aldilà della fascia cui appartiene).Comunque guardo anche in casa Denon(2200, 2900 meglio ancora).
...

giusto al volo, ti dico qualcosa dettata dalle mie personali esperienze in campo audio e HT, tutto IMHO e quindi opinabilissimo.
da quel che capisco ti interessa molto lo stereo e vorresti acquistare un multicanale (peraltro costosetto) cercandolo tra quelli che ti possano garantire anche una buona resa stereo... pensi davvero che ne valga la pena?
dal momento che anche a me continua a interessare molto (vinile in particolare), ho fatto una scelta di campo e per non ammazzarmi le orecchie (e in particolare quelle di mia moglie che ha un ottimo orecchio musicale e sente frequenze che io si e no percepisco appena) sono passato ad amplificazioni NAD (se vai a vedere neanche troppo costose) collegate al pre-decoder dd/dts. le frontali, in particolare, che uso anche in stereo, sono pilotate dal NAD C350 che, per quel che costa, mi sembra davvero un'ottimo ampli stereo.
non so' se per te questa potrebbe essere una soluzione, ma magari cerca di valutare anche questa opportunita'.
diverso era, sempre IMHO, il discorso se tu fossi stato interessato al solo multicanale, ma stando cosi' le cose...
salutoni
Gianni
;)
 
L'arrivo, l'eccellenza, non sta nel negozio e neanche nell'ultima mostra. Sta a casa dell'appassionato che ha speso anni e anni in prove e ricerche. Non è detto che sia arrivato ma sicuramente quello che ha messo insieme ha carattere anche se può variare da ognuno di noi.
 
Giapao ha scritto:
giusto al volo, ti dico qualcosa dettata dalle mie personali esperienze in campo audio e HT

Carissimo,che dirti? Valuterò molto attentamente i tuoi preziosi consigli(e ci mancherebbe!).
Ti dico la verità: se ,da un lato,non me la sento ancora d'avventurarmi nel MERAVIGLIOSO MONDO DEI TELAI SEPARATI(per ragioni vuoi economiche, vuoi logistiche, vuoi di puro impegno "mentale"...),dall'altro sono convinto - da vivace cultore delle proprie passioni, quale purtroppo o per fortuna (:rolleyes: )sono sempre stato - che un giorno,magari lontano("se l'anticristo non lo precederà..." :cool: ), un pazzo fanatico visionario di nome gioan (o con quale pseudonimo o codice binario sarà conosciuto)sarà quì a dispensare di funambolici consigli e fantasmagorici precetti (su convertitori D/A ad aria,DSP a 256 Kilobit,interfaccie auricolari, telai prima separati e poi fusi a freddo...:eek: )tutte le future ingenue matricole, irresistibilmente attratte dal mistero della RIPRODUZIONE COSMICA...:D.

Un saluto.
 
vorrei rivivificare la discussione(stavolta in topic,lo giuro)ponendo alcuni interrogativi di natura strettamente tecnica.
In particolare,qual'è l'incidenza reale della circuitazione video presente nella stragrande maggioranza degli integrati?
Da quanto ho letto, i segali video sono caratterizzati da un altissima tensione. Ora,questo influisce specificamente sulle caratteristiche sonore suddette(in particolare la timbrica),alterandole sostanzialmente? Oppure riguarda principalmente aspetti più tecnici,magari rilevabili nei lab-test(che so: rapporto S/N, THD+N,...),ma non direttamente(o meglio,necessariamente) incidenti con la sonorità del sinto?
Inoltre(e scusate l'ingenuità o pochezza del quesito),questo vale anche qualora non vi sia collegata alcuna apparecchiatura video?
Vi è,in altri termini,una qualche forma di tensione elettrica che scorre all'interno dei circuiti video,indipendentemente dal collegamento di un apparecchiatura che immette un proprio segnale?

Altra piccola domandina,e poi mi cheto :D : cos'è o cosa rappresenta quella misura,rilevata nei test di VIDEOTECNICA,che va sotto il nome di "Impedenza(mv)"? La rilevano su ogni canale (non ho capito se all'ingressi,all'uscite pre o a quelle di potenza) e ho notato,a seconda dei sinto recensiti,valoro oscillanti tra 120 e 360!!!
Che incidenza ha sulle prestazioni?
 
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