CALMAN 5... è arrivato !

con una Klein di un amico su Calman ... che dici basterà


Basta e avanza se è sul tuo specifico display, ora hai rifare tutto e poi end of the game :D
Anche se mi rimane un dubbio... tipologia di pattern utilizzata ? Sono APL?

Mandi
 
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Ho appena profilato con una Klein di un amico su Calman ... che dici basterà? :fiufiu:

A proposito di profilatura, stamattina ho provato a profilare la i1 pro con il colormunki, per tarare un vpr SXRD.. Ho dovuto inserire un campo a scelta tra varie opzioni, Crt uhp RGB etc...a cosa si riferiscono e quale usare? Ho messo Raw RGB (non ricordo esattamente) poiché SXRD non compariva tra le opzioni (in quelle del workflow si)...
 
Guido, ogni valutazione e/o raffronto sulla calibrazione effettuata dopo aver profilato la i1D è la benvenuta...
Come dicevo, questa funzione nel Calman 4 aveva dei bug che non la facevano funzionare correttamente, ora sono quindi ansioso di sapere in primis (se e...) come funziona, e poi se apporta effettivamente dei vantaggi nella calibrazione (attraverso i risultati ottenuti).
Ettore
 
Era la mia prima taratura in assoluto, non avevo molto tempo e ho lanciato direttamente la 3d lut, dopo aver regolato luminosità e contrasto e profilato con quel parametro....ovviamente non ho avuto dei risultati precisi...comunque la prossima volta farò prima i settaggi base, una calibrazione senza profilatura e una con profilatura, tanto per avere dei dati più attendibili
 
Vi posso anticipare per esperienza diretta che volendo sfruttare in modo perfetto la calibrazione con dE bassissimi avendo la pretesa intellettuale che siano realmente tali e utilizzando con un colorimetro la profilazione è d' obbligo.
Ve la sentireste di rischiare di ritrovarvi con variazioni di +/- 200 °K in modalità assolutamente non prevedibile?

Esempio
Rilievo HCFR su display LCD CCFL i1D3 pro + matrice zoyd VS i1D3 pro e profilazione specifica da spettrofotometro colormunki photo
link

Stessa procedura con display plasma.
LINK

Per paradosso in entrambi i casi avevo inizialmente utilizzato una matrice di correzione realizzata con spettrofotometro (zoyd) sul suo plasma Samsung .... in questo caso specifico si è rivelata praticamente perfetta per il display LCD CCFL ma non altrettanto per il mio display plasma.

Mandi
 
Vi posso anticipare per esperienza diretta che volendo sfruttare in modo perfetto la calibrazione con dE bassissimi avendo la pretesa intellettuale che siano realmente tali e utilizzando con un colorimetro la profilazione è d' obbligo.
Ve la sentireste di rischiare di ritrovarvi con variazioni di +/- 200 °K in modalità assolutamente non prevedibil..........[CUT]

Grazie...per la mia domandina più su su quale tipo di profilatura usare??? scusa la non esattezza dei termini....


avrei trovato questo:

http://www.displaycalibrations.com/index.html

http://www.displaycalibrations.com/calman_workflows.html

può essere interessante???
 
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Vi posso anticipare per esperienza diretta che volendo sfruttare in modo perfetto la calibrazione con dE bassissimi avendo la pretesa intellettuale che siano realmente tali e utilizzando con un colorimetro la profilazione è d' obbligo...........[CUT] VS i1D3 pro e profilazione specifica da spettrofotometro colormunki photo...
Questo è il punto più importante, almeno per me. Il fatto che anche con uno spettrofotometro come il Colormunki (che è quello che possiedo, anche se in versione Design invece che Photo...) tu ritenga la profilazione assolutamente indispensabile. Perché, al di là di tutto, so bene che quel particolare spettrofot. ha un ottimo rapporto qualità/prezzo, ma in termini di qualità assoluta temevo che fosse da considerare solo come di livello amatoriale, quindi ipoteticamente non così profondamente più accurato di un colorimetro come l'i1D Pro. Invece, mi confermi che è proprio così...
Ettore
 
Il fatto è che colorimetri e spettrometri sono oggetti molto diversi.

Non esiste colorimetro al mondo in grado di dare una lettura del bianco esattissima se non gli si spiega la composizione spettrale della luce che misura.

Non esiste spettrometro al mondo in grado di leggere nero e dintorni più velocemente di un (ottimo) colorimetro opportunamente profilato. Anzi la velocità dello spettro è solitamente una frazioncina di quella del colorimetro, è questa è la ragione per cui è impraticabile la creazione di una 3dlut con uno spettrometro, penso che anche la mitica Konika Minolta top di gamma s'inchioderebbe a leggere raffiche di patch scure...

Ergo un professionista serio, con clienti seri in grado di ammortizzargli l'investimento:D, gira armato di Klein K10 e specbos 1211 o 1201.

Poi se uno calibra proiettori D-Cinema, questi sono così lineari e ben fatti che una profilatura (3dlut) avrebbe poco senso... per cui leggi con spettrometri come questo http://www.photoresearch.com/current/pr655.asp bianco, primari e secondari, metti le letture nel software del vpr, e dovresti avere già un risultato ottimo. Invece è proprio la roba consumer (in particolare quella a base di cristalli liquidi, riflessivi inclusi )che beneficia di brutto della profilatura/3dlut (cube, e nomi simili)
 
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Mi scuso per le dimensioni delle immagini postate. Non mi ero accorto dell'errore.

Ho editato.
 
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allora... il prossimo sabato avrò tra le mani uno spettrofotometro colormunki design per profilare la mia i1 Display pro in Calman 5, sorgente il mio proiettore/schermo...

ho poco tempo e non l'ho mai fatto prima quindi, anche se in calman esiste una procedura guidata per la profiltura del colorimetro, vorrei evitare di fare c@zzate epocali... da quì la mia richiesta di dritte

quali sono i passi da seguire e i trucchi da non dimenticare?
- il colormunki ha un tempo di riscaldamento? (non dovrebbe visto che legge uno schermo di proiezione e non a contatto)
- il colormunki so che deve fare periodicamente un offset su superficie nera... so giusto?
- ok faccio scaldare il proiettore per almeno 1/2 ora... altro?
- a che distanza piazzo il tutto dallo schermo? mezzo metro per entrambi va bene?

a chi mi aiuta pago una birra... anche due ;)
 
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Il colormunki photo ha diverse posizioni di misurazione, ruotando il disco centrale, e una di inizializzazione che fa

da solo chiudendo il diaframma...non so il design


Per i tempi di riscaldamento non saprei dirti...

Nella procedura di profilatura in calman devi scegliere lo spettro come sorgente e il colorimetro come target, selezionare lo stimulus (c'è chi dice meglio a 100 chi a 75) e decidere se fare le letture in contemporanea o differita (meglio)...dovranno essere posizionati nel medesimo punto

Poi c'è un parametro che non ho capito e di cui ho chiesto più su...
 
Guido... fra le opzioni di scelta hai detto che c'era anche un UHP ?
se così fosse credo che andrebbe scelto quello visto che individua le lampade ad alta pressione a vapori di mercurio che dovrebbe essere la sorgente nel proiettore... con il suo spettro di emissione caratteristico

qualcuno può confernare?

domanda aggiuntiva... in Calman quale livello di stimulus? 75 IRE come da default o 100 IRE come suggerirebbero su AVS per ottenere performance migliori dalla Colormunki?
 
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Si c'era UHP... Non sapendo bene cosa mettere ho scelto RGB, ma solo perché uso quello spazio colore...però forse non c'entra nulla...
 
sai però che mi sache non ho capito?
sto facendo delle simulazioni nel Calman 5 e in display type trovo SXRD front projector (workflow HT advanced)... e come source il processore...
 
Per il colrmunki è prevista anche l'opzione lcos front projector; io ho scelto quella per il mio JVC.
Prima di eseguire la profilazione ho aspettato circa un'ora: l'instabilità della lampada, almeno nel mio vpr, non è trascurabile.
Ho utilizzato 75%, ho letto il suggerimento non ricordo dove, ma ignoravo il consiglio di Avs di utilizzare il 100%...
Le misurazioni le ho effettuate contemporaneamente, fissando le sonde molto vicine tra loro e cercando di indirizzare la lettura più o meno nello stesso punto; comunque il valore Y rilevato dalle sonde era quasi identico. Il colormunki era fissato direttamente sulla staffa, mentre la i1D3 aveva interposta una piccola testa snodabile che mi ha permesso di centrare il punto di lettura.

Ho poi pensato di fare leggere come "reference", dal colormunki, i pattern WRGB generati da un disco test riprodotto dal lettore blu-ray; mentre al colorimetro fare leggere gli stessi pattern, ma generati dal processore. In questo modo, la profilazione dovrebbe tenere conto dell'eventuale influenza della sorgente, mentre si utilizzano, per comodità o con l'autocal, i segnali test del processore.
Secondo voi, ci può essere qualcosa di buono nel ragionamento?
 
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