CALMAN 5... è arrivato !

C'è un piccolo particolare che mi sembra non sia stato nominato.

Per fare un lavoro decente (e con un minimo di serietà) si dovrebbe usare un disco test e programma di calibrazione.

E' ben vero che il Radiance ha incorporato un generatore di patterns (o schermate test che dir si voglia) ma in questo modo si tara solo il sistema Radiance+display (TV o vpr) che sia.

Utilizzando un disco test (o la sua immagine su file nel caso di un mediaplayer come sorgente) si tara tutta la catena, dalla sorgente al display, che è lo scopo ultimo della tararura.

Nel primo caso si fa un lavoro a metà, per carità, qualcuno magari si accontenta.

L'ultima taratura cui ho partecipato è stata fatta nel secondo modo, usando persino HCFR e sonda i1 Display Pro (forse chi stava facendo la taratura non era un gran esperto), ma il risultato non è stato comunque affatto male.

Secondo me se l'amico Woddy73 si procura una sonda di quel tipo e HCFR (e impara ad usarlo bene) riuscirà a fare delle tarature verament ottime, risparmiando un bel po' di soldini che potrebbe impiegare meglio nell'acquisto di altro materiale per la sua catena (anche solo dei BD).

Ciao
 
Tutto quanto vero quello che dici teoricamente. Il tuo discorso però vale solo per UNA delle più sorgenti che vai a collegare al display/VPR. Dalle mie esperienze e con i lettori che ho usato io dopo aver fatto un'autocal fatto bene e verificato poi, le differenze fra i vari player dopo aver fatto una taratura usando pattern realmente riconosciuti generati da un processore video indiscutibile, porta a dei risultati che sono sovrapponibili ad usare un lettore con il disco di AVCHD, le differenze sono minime e del tutto irriconoscibili ad occhio nudo, quindi stiamo parlando di differenze che rasentano la nullità. Il metodo del disco potrebbe anche portare fuori strada le altre sorgenti collegate se dovesse essere così tanto diversa dai pattern generati con il Radiance o un generatore di pattern preciso e stabile. Visto che manualmente si puo tarare il gamut solo a 8 punti questi saranno sicuramente da riferimento se si è bravi ma come la mettiamo con gli altri 721 punti che tarano le saturazioni e luminanze intermedie? Ritieni che siano più importanti quegli 8 punti oppure i 729 con delta e prossimi o sotto l'1?
Che Woddy possa diventare un campione della taratura non ho dubbi, basta fare pratica, che possa risparmiare rispetto a comprare un Calman 5 con sonda C6 altrettanto d'accordo ma demonizzare un programma dicendo che esegue tarature inguardabili questo non è corretto a mio avviso anche perchè assolutamente invero. Calman fa le stesse cose che si possono fare con HCFR ma in più ha:

Possibilità di interfacciarsi direttamente con molti VPR e Display.
Possibilità di eseguire automaticamente e in modo corretto tarature complete.
Interfacciabilità diretta con diversi processori video DVDO DUO, Radiance.

Si potrebbe fare un incontro su questo e verificare una taratura tradizionale fatta manualmente da chi vuoi e una taratura con RGB/gamma a 21 punti e Gamut a 729 usando il Radiance e il Calman 5, dopodichè visto che c'è la possibilità con il Radiance di andare a fare una verifica andiamo a misurare le varie luminanze e saturazioni intermedie a 15/25/50/75% per verificare qual'è più precisa delle due tarature.
Premesso che ritengo la possibilità di tarare il gamut a 729 punti più un esercizio di stile che una reale necessità, 125 bastano e avanzano, ritenere che una taratura ad 8 punti sia più precisa di una a 729 mi sembra più una convinzione che una verità. Ovviamente per fare un autocal fatto bene bisogna avere una sonda che sia il più preciso possibile se no ha poco senso farla, la C6 profilata Spectracal costerà anche una cifra ma ripete in continuo misure sui 5IRE, utopia per le sonde commerciali fino a due anni fa. La C6 non è altro che una ID3Pro ma profilata e certificata da tecnico Spectracal con Konica Minolta CS-2000 che è una spettroradiometro che costa 28.000 dollari.

http://store.spectracal.com/konica-minolta-cs-2000-spectroradiometer.html
 
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le differenze sono minime e del tutto irriconoscibili ad occhio nudo, quindi stiamo parlando di differenze che rasentano la nullità. ..........[CUT]

Sei stato fortunato.
Mi sono capitati casi con differenze macroscopiche, in uno dei quali era presente anche Nordata (anzi il telecomando lo aveva in mano lui :D) , e riguardava lo spazio 0-255 vs 16-235 con taglio delle basse luci su una fonte; impianto composto da JVC+radiance.

Concettualmente succede al contrario a casa mia su un display ove una fonte esce in 0-255 mentre il lettore BD esce in 16-235 e non c' è verso di settare il tutto in modo giusto se non elaborando un diverso preset.

Mi sono capitati poi non marginali differenze poi nella messa a punto del CMS con livelli di saturazione differenti a seconda della modalità di uscita dei vari lettori / fonti.
Il fatto che un segnale Y-Cb-CR 4:4:4 o 4:2:2 o ancora in RGB a 8/10/12 bit di upsampling nella mia esperienza anche partendo dalla stessa fonte .... è impossibile.

A mio giudizio è un forma di contraddizione il fatto di disporre di strumenti estremamente avanzati (calibrazione a 729 punti) e precisi se poi trascurano di partenza le differenze fra le fonti.

Per il discorso C6 per essere precisi fino all' estremo... si tratta comunque di un colorimetro e in presenza di gamut fuori dall' ordinario (LCD LED? o i futuri REC2020) potrebbe avere scostamenti ben sensibili rispetto ad uno spettrofotometro che nel punto del bianco è sempre il riferimento.
Non è un caso che spesso nei software commerciali si presenti l' accoppiata colorimetro (più sensibile sulle basse luci e veloce nelle letture)+spettrofotometro (più accurato nel punto del bianco e nelle coordinate).
Il senso è con lo spettrofotometro si esegue la profilazione del colorimetro sul sistema che deve essere calibrato.
Con il colorimetro si esegue quindi la calibrazione ottenendo precisione e velocità.

L' alternativa è utilizzare uno spettrofotometro di alto livello certificato con software commerciali (e questa è la vera opzione professionale) semplicemente perché ci sono le certificazioni ed un professionista ha bisogno di garanzie superiori rispetto ad un amatore evoluto.
 
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Quanto ha ragione Revenge :),
pensate che avendo fatto una calibrazione con il lettore in firma con uscita a 24p, scala di grigi perfettamente in linea con dE<0,4 e perfetta ad occhio con nessuna minima dominate, se commuto lo stesso lettore a 60p la scala di grigi presenta alcune barre con evidenti dominati, alcune verdine, altre rossiccie e questo ripeto utilizzando la stessa sorgente in modalità diversa, non credo che un processore che facesse da filtro avrebbe cambiato la situazione ;) .
 
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Le sorgenti che ho usato io sono il Pioneer LX91 e i vari Oppo 95/105/103, ovviamente impostati in source direct e spaziatura colore 4:2:2, sono perfettamente cosciente che cambiano lo spazio colore a 4:4:4 possono insorgere variabili ma questo è perchè il player è scarso e molto fuori dal riferimento, anche i vari processamenti interni se non implementati a dovere possono inserire variabili, ma in questo caso non è colpa della taratura ma bisogna protestare con i costruttori di player scadenti e progettati da c...o. Impostando sorgente diretta e SC 4:2:2 le variazioni sono minime e chi ha il Radiance usa sempre questa impostazione.
Io personalmente ho sempre usato il 16-235 in uscita sia dal Radiance e se il lettore è in source direct anche lui uscirà a 16-235 perchè i BD usano questo standard, ovvio che se si vuole trovare un impostazione che alteri qualcosa basta giocare con queste impostazioni e non sarà facile trovare delle variabili significative.
Quando faccio un autocal io imposto sempre 4:2:2 in uscita dal Radiance e non ho MAI avuto problemi di nessun tipo.
 
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Quanto ha ragione Revenge :),
pensate che avendo fatto una calibrazione con il lettore in firma con uscita a 24p, scala di grigi perfettamente in linea con dE<0,4 e perfetta ad occhio con nessuna minima dominate, se commuto lo stesso lettore a 60p la scala di grigi presenta alcune barre con evidenti dominati, alcune verdine, altre rossiccie e qu..........[CUT]

Non conosco il Sony in oggetto ma sinceramente se si comporta così lascia a te il compito di giudicarlo, forse sarebbe meglio segnalare questi problemi a Sony per correggerli con i prossimi firmware.
 
Revenge72 ha detto:
Il senso è con lo spettrofotometro si esegue la profilazione del colorimetro sul sistema che deve essere calibrato.
Esattamente quello che si è fatto nell'occasione che citavo, personalmente utilizzo una sonda profilata in tale modo.

Le sorgenti che ho usato io........Io personalmente ho sempre usato........io imposto sempre....
Prendo atto che tu operi in tale modo, ma quando si danno dei consigli, direi di base, li si devono dare di carattere generale e la regola generale da cui partire è la calibrazione di tutta la catena, se non si ha la possibilitò di poter fare settaggi separati per le varie sorgenti si privilegia la principale, ad esempio il lettore BD o il mediapleyer, altrimenti si fanno le tarature sui singoli ingressi (questo lo dico non perchè io faccio così, ma perchè è la procedura corretta.

In ogni caso il segnale proveniente da un decoder TV non potrà essere settato al meglio, ma questo in ogni caso.

Poichè non si può sapere a priori come si comporta il proprio lettore (lo si può solo sperare), il tralasciarlo a priori perchè si suppone che sia "il meglio" è un errore basilare e non da poco da non commettere.

Mi fa leggermente sorridere il fatto che alle "sfumature" si dia più o meno importanza a seconda della convenienza: se un cavo introduce delle "sfumature" sul suono queste sono fondamentali, se una modifica ne introduce altrettante è l'optimum, ma se una taratura fatta con un po' di faciloneria perchè tanto le differenze sono, guarda un po', "solo sfumature" allora non hanno alcuna importanza.

Ho usato Calman, non ho mai scritto che sia una ciofeca, è un buon programma, un po' caro, ma non mi dà molto di più di quanto mi dà HCFR, che è gratis; ah, dimenticavo, mi offre la possibilità di tarare in automatico su millanta punti, interessante, il parere su questa feature di qualcuno operante anche nel settore video a livello professionale non è così ammirato, un commento fu "un bel marketing", non posso citare la fonte, se mi sta leggendo e vorrà potrà intervenire, magari chiarirà anche qualche idea.

Ciao
 
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Ho usato Calman, non ho mai scritto che sia una ciofeca, è un buon programma, un po' caro, ma non mi dà molto di più di quanto mi dà HCFR, che è gratis; ah, dimenticavo, mi offre la possibilità di tarare in automatico su millanta punti, interessante, il parere su questa featrure di persone che tarano o operano nel settore video a livello professionale non è così ammirato, un commento fu "un bel marketing", non posso citare la fonte, se mi sta leggendo e vorrà potrà intervenire, magari chiarirà anche qualche idea. [CUT]

Sul discorso del Marketing puo avere due sfaccettature opposte ovviamente, a mio avviso quello che conta è il risultato finale e se si segue alla lettera le procedure del Workfloow del Color Cube un utente mediamente preparato e con un minimo di cognizione riesce a eseguire autonomamente una calibrazione corretta, e sucessivamente verificarne l'attendibilità se questo è poco di più di HCFR, allora il poco o molto ha un valore del tutto soggettivo. Se provi a tarare un JVC, se fai una verifica a 25/50/75% di saturazione è decisamente fuori dal riferimento e senza l'autocal a 125 questi errori sono impossibili da mettere a posto con una taratura ad 8 punti. Se questa persona vuole intervenire e specificare il perchè e il percome abbia avuto dei problemi con l'autocal e parlare insieme di cosa non lo convince, ovviamente dopo averla provata con mano, a mio avviso potrebbe essere MOLTO utile a tutti.
Io propongo di fare un confronto fra due tarature eseguite sullo stesso VPR JVC, una tarato manualmente e l'altra tarata in modo automatico a 125 punti con Calman 5 e ovviamente la stessa sonda. Si potrebbe vedere quanto incide e in che misura puo essere migliore la taratura manuale rispetto a quella automatica, se quest'ultima dovesse risultare "inguardabile" penso che possa emergere agli occhi di tutti, la facciamo?
 
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Beh, allora si vede che sono fortunato pure io :)

Utilizzando il Dvdo iScan come generatore di pattern (1080, 24p, 4:2:2) e paragonando i risultati con quelli ottenuti con il mio lettore BD, in source direct, ed il disco test AvsHD, le differenze sono assolutamente trascurabili, così come rilevato anche da KTM15 con il Radiance.
Ci sono i dati di una comparativa eseguita da Tom Huffman, tra generatore AccuPel, usato come reference, Lumage ed un lettore Samsung di fascia molto economica: ebbene, le differenze sono risultate minime. Non posso allegare il pdf, scaricato dalla discussione ufficiale ChromaPure/AVS forum, perché non mi ricordo come si fa :D

Certo, in via teorica e per evitare sorprese, il modo più corretto è forse quello di utilizzare la sorgente con un disco test,
e magari con un mediaplayer è ancora più consigliabile... ad ogni modo, è sufficiente una semplice verifica per stabilire il modo più corretto di procedere.
 
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Infatti Dario, nulla vieta di fare una verifica di fine lavoro, se la sorgente introduce variabili impreviste si possono ritoccare sucessivamente ma se la sorgente viene usata limitando tutte le elaborazioni interne le differenze risultano minime e trascurabili, fondamentale è impostare la sorgente in source direct, spaziatura colore 4:2:2, deep color rigorosamente spento, usare il deep color o altro puo introdurre variabili non correggibili dal processore. Con un processore video esterno queste problematiche "eventuali" vengono del tutto eliminate perchè il processore stesso legge le variabili inserire e le autoccorregge a se stesso, Sul processore si puo tranquillamente inserire il processamento a 10bit (consigliatissimo), non so se sono riuscito a farmi capire.. Se la sorgente queste variabili le introduce prima è avvio che il risultato non viene corretto dall'autocal e la taratura risultana non corretta. Ce l'ho ma non ho mai provato ad usare questo:

http://store.spectracal.com/calman-infrared-controller.html

Questo trasmettitore ad infrarossi viene collegato al PC e comandato dal Calman, serve a far cambiare traccia ai BD test, in poche parole il programma gestisce autonomamente vari lettori e seleziona automaticamente il pattern che il programma gli chiede. Questa a mio avviso non è features banale..
 
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Questo trasmettitore ad infrarossi.... Questa a mio avviso non è features banale..

Quell'aggeggio mi risulterebbe comodissimo, se non usassi i pattern del processore e, soprattutto, se utilizzassi CalMan :D :)
Pensa che il mio lettore è situato dietro il punto di visione e per cambiare pattern... sai che torcicollo! :D
 
Di essere utile è utile ma 100$ per un aggeggino da pochi euro che ti devi pure sbattere per programmare correttamente da solo mi sembrano un tantino esagerati.
 
Non conosco il Sony in oggetto ma sinceramente .

Il bello è che non è colpa del Sony :D :D; non posso dire di avere una vasta esperienza .... ma molti forumer che hanno calibrato display al plasma potranno testimoniare che il solo cambiamento della frequenza di funzionamento del pannello porta a fenomeni del tipo indicato con l' aggiunta di variazioni del livello del nero (Samsung docet).

In questo caso, a maggior ragione, si dovrebbe riflettere sulla universale utilità della calibrazione tramite pattern generati dal processore.
Aggiungo ancora qualche argomento, la tipologia di pattern da utilizzare con display del tipo plasma o LCD con retroilluminazione dinamica o ancora VPR dotati di diaframma non è univoca.
Questo significa che in tutta probabilità i pattern utilizzati dal processore non saranno quelli più adatti con la specifica tipologia di display/VPR.
Non è un caso se i dischi di pattern gratuiti ne dispongono di una grande varietà per dimensioni e APL; se fosse diversamente ne esisterebbe un solo tipo.
Scritto questo... se portassi il mio mediaplayer Western Digital (0-255 espanso e basta) sei sicuro che la calibrazione manuale con pattern caricati a partire da quest' ultimo risulterebbe uguale nella greyscale e gamma a quella dell' autocal sparato dal processore confrontato con un popcorn 200 cosa succederebbe?? Il tuo X35B potrebbe avrebbe un nero poco JVC e una dinamica ..... poco JVC oppure potrebbe succedere quello che ho scritto prima.
Mi chiedo se con il VPR vedi solo BD; io no, ci sono anche le foto, i cartoni in DVD ( profilo PAL), le riprese HD con telecamera 1080 P25/50 Hz; le partite con SKY ( 1080i 50Hz RGB) e qualche film con quest' ultimo, dato che la uso poco avrei potuto scrivere anche la PS3. IMHO troppe fonti per una calibrazione univoca.

P.S.
Curioso..... la calibrazione video é una procedura di equalizzazione attiva mi suona strano scrivere che ci sono alcune procedure che vanno valutate a priori e posteriori per il loro impatto andando oltre gli automatismi della autocalibrazione :D :D
.......

Per il resto forse sono stato io che fra i primi che se i lettori BD vengono settati in modo identico della serie:

Y-Cb-Cr 8bit 16-235 4:2:2 (la cosa più liscia che mi viene in mente) le differenze sono infinitesimali (sempre che in qualche lettore non sia in agguato il solito Chroma Upsampling Error dato che il segnale è codificato 4:2:0) come insegna il grande robypez :D

LINK

Ma non tutte le fonti hanno la possibilità di essere settate sempre nello stesso modo

Mandi
 
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Quando fai l'autocal lo puoi impostare il frame di uscita e la risoluzione di uscita a tuo piacimento.. ;)
Io guardo solo film e dvd come penso il 99% degli utenti, se uno ha delle esigenze specifiche è ovvio che le problematiche si possono affrontare singolarmente ma per il 99% degli utenti rimane sempre una soluzione valida. L'autocal lo puoi anche settare con il gamma che ritieni opportuno, la risoluzione d'uscita, il frame rate che vuoi e con spaziatura colore che desideri. Non è così banale, puoi fare l'autocal che e con il Radiance puoi avere 7 memorie di cms proprio peer questo motivo, penso che possa bastare o si desidera ancora di più?
Dimenticavo, ovviamente puoi scegliere la tecnologia che vuoi calibrare, come da istruzioni sugli LCD bisogna tenere il dinamic black spento se no ovviamente l'autocal va in confusione, lo stesso per l'iris dinamico sui VPR.
 
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In questo caso, a maggior ragione, si dovrebbe riflettere sulla universale utilità della calibrazione tramite pattern generati dal processore.
Aggiungo ancora qualche argomento, la tipologia di pattern da utilizzare con display del tipo plasma o LCD con retroilluminazione dinamica o ancora VPR dotati di diaframma non è univoca.

Su questo, non posso che essere d'accordo. Non esiste il pattern universale.

Infatti, mi sono limitato a sostenere che, nel mio caso, abbastanza comune, direi, cioè quello di utilizzo di un lettore BD collegato a vpr (privo di iris dinamico), ho verificato che non esiste una differenza apprezzabile tra i pattern generati dal processore e quelli visualizzati tramite disco test. Ovviamente, i pattern sono "settabili" ed è quindi possibile creare banchi di memoria, a seconda del tipo di software che si intende visualizzare. That's all, folks ;)
 
Dimenticavo, ovviamente puoi scegliere la tecnologia che vuoi calibrare, come da istruzioni sugli LCD bisogna tenere il dinamic black spento se no ovviamente l'autocal va in confusione, lo stesso per l'iris dinamico sui VPR...........[CUT]

Uhm... comprendo che dal tuo punto di vista l' argomento IRIS non esiste :D ma se qualcuno ha un VPR Sony.... l' IRIS lo tiene ben acceso e se calibri senza l' IRIS alcuni effetti della calibrazione vanno a belle donnine.
Argomento display .... i plasma sono intrinsecamente dinamici e la scelta dei pattern per la calibrazione e la loro tipologia è uno dei temi più dibattuti e controversi.
In alcuni display LCD non è possibile escludere del tutto il dynamic black e anche dove è possibile disinserirlo .... in molti non lo faranno altrimenti dovrebbero sopportare pesanti conseguenze sul livello del nero percepito il problema che si presenta è analogo a quello dei VPR con IRIS.

Ora continuo a battere su questo chiodo.... quali pattern usi con il radiance in queste situazioni?
Si tratta di scegliere dei compromessi e di solito quando ci sono i compromessi di mezzo gli automatismi non permettono di ottenere il massimo delle prestazioni... sempre che funzionino :D
Per questo fino ad oggi preferisco HCFR che mi ha permesso di studiare e capire la materia... fino al punto che oggi con un foglio excel e una sonda che legga x,y;Y e senza altri supporti potrei in tranquillità calibrare (certo sarebbe più pesante).

P.S.
Il 99,99% di chi compra un lettore BD non sa nemmeno cosa sia un gamut e vive felice lo stesso con il proprio display LCD a 160 cd/mq in modalità dinamica ed è già tanto se qualche volta inserisce un disco... il forum è intasato da lamentele su mancate letture di file mkv :D :D
 
Penso che il succo delle estremizzazioni fatte sulle tarature si possono riassumere nel tuo PS.. Con l'iris ti ho detto io che non funziona correttamente, al limite se uno proprio ci tiene dopo la calibrazione, lo inserisce e va a ritoccare dove necessario. Io amo JVC proprio per questo, non ha l'iris dinamico.. I pregi e i difetti stanno in ogni tecnologia, l'autocal ha il limite di non poter usare l'iris dinamico ma visto le variabili e i compromessi di questo tipo di intervento si puo anche accettare di inserirlo sucessivamente con qualche compromesso.. Dimmi tu come fai con il resto dei 721 punti del gamut che non riesci a tarare allora? :D Anche questo è un limite e a quanto pare non trascurabile.. :D Scusami se insisto su questo punto anche io.. ;)
 
Di essere utile è utile ma 100$ per un aggeggino da pochi euro che ti devi pure sbattere per programmare correttamente da solo mi sembrano un tantino esagerati.

Sul prezzo dell'aggeggino se ne puo discutere come su ogni cosa, sulla versatilità e della tecnologia penso non sia poco da discutere, a dire il vero questa possibilità è la più trascurata dai tecnici Spectracal e fino a poco tempo fa era afflitta da qualche problema, stanno ancora lavorando per migliorare l'efficenza di funzionmento che adesso è tutt'altro che perfetta..
 
Giusto per la cronaca, anche HCFR permette il controllo di un lettore per navigare nel BD/DVD test, non ho mai approfondito più di tanto, credo ci sia un aggeggino da instalare e, volendo, autocostruire a costo quasi zero (in fondo si tratta solo di un di controllare un diodo LED IR per inviare i comandi).

Ciao
 
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