• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

[Blu ray Disc] Fenomeno pirateria, finirà mai?

Quoto madmax 72 che ha postato argomenti che condivido pienamente ( azz )
in piu aggiungo che secondo me è possibile eliminare il "problema" in modo semplice.... i prezzi.

se un bd costasse 5 o 6 euro appena uscito e poi, dopo qualche mese, costasse 1 o 2 euro... le vendite schizzerebbero del 1000% , lo scarico illegale diventerebbe una dispendiosa perdita di tempo, oltre che di spazio/storage e il fatturato dell' home cinema sarebbe complessivamente incrementato. Tutto ciò Sarebbe assolutamente compatibile con i costi REALI in gioco.

Potrei farvi 1000 esempi analoghi ... ma direi cose ovvie e scontatissime.
 
Le persone che conosco personalmente e che scaricano lo fanno principalmente per una questione "economica"... non perché non se lo possano permettere, ma semplicemente perché dato che ne hanno la possibilità preferiscono usare i loro soldi per altre cose senza rinunciare anche ai film

E con questo esempio, forse senza rendertene conto, hai espresso esattamente il concetto di "valore".

Avendo una certa quantità di denaro, per forza di cose limitata, ognuno fa delle scelte.
E spende i soldi in base al valore che attribuisce all'oggetto.

Il tuo conoscente, con i soldi che ha a disposizione, potrebbe ad esempio dover scegliere se comprare uno smartphone nuovo, oppure dei blu-ray.

Se spende tutti i soldi nello smartphone, e zero in blu-ray, vuol dire che per quei blu-ray lui non è disposto a spendere niente.
Un altro invece potrebbe rinunciare allo smartphone o prenderne uno di fascia più bassa, e invece comprare i blu-ray, perché nella sua percezione il possesso dei blu-ray ha un valore, per il quale è disposto a rinunciare a qualcos'altro.

Sta tutto qui.
Non nel fatto che una cosa sia disponibile gratis o meno.

Io di recente ho preso l'ipad, e mi sono messo a vedere le app disponibili.
Come detto da nordata, c'è una marea di app che costano 2€, 1 € e anche meno.
Ecco, io quelle app non le prenderei nemmeno regalate, perché per me non valgono nemmeno 1€, anzi hanno un valore negativo perché occupano spazio su disco e mi incasinano il desktop :asd:

Invece la prima cosa che ho fatto è stato abbonarmi ad una rivista inglese di hi-fi ad un prezzo di circa 20£, perché io la uso ed il servizio che mi offre per me vale sicuramente la spesa, ed anzi avrebbero potuto chiedere un prezzo più alto a mio avviso e considerando le alternative io lo avrei probabilmente accettato.

P.S. Aggiungo che sono sicuro al 99% che di quella rivista esiste online la versione piratata, ebbene io l'abbonamento l'avrei fatto lo stesso pur se sapessi come e dove scaricarla, e non perché ho paura di essere perseguito penalmente o per un ideale di onestà, ma per i vantaggi che perderei se non facessi l'abbonamento.

Quindi in poche parole: per me l'abbonamento alla rivista ha un valore e quindi spendo le 20£, le app da 2€ non valgono nemmeno lo spazio su hard disk e non me le prenderei neanche regalate.
 
Ultima modifica:
Personalmente tengo una delle mie wish list su Amazon che contiene i blu-ray che voglio comprare per sostituire i DVD, ordinata per prezzo, e una volta ogni mese circa faccio l'ordine di tutto quello che è prezzato sotto gli 8€ e quasi tutto quello che è prezzato tra gli 8€ e i 10€.
Sarebbe interessante capire quale è il punto critico di prezzo sotto al quale la maggior parte della gente inizierebbe a comprare un disco fisico o un file dallo store online.
Mi piacerebbe davvero aver accesso ai dati di vendita dei titoli prima dello sconto e durante lo sconto per capire quanto impatto quest'ultimo abbia (sia per gli store fisici che per quelli on-line).

@trabant
Non sono d'accordo, quelle persone non è che non danno valore al Blu-ray e che sono disposte a spendere zero, ma di fronte alla possibilità di averlo "gratis" seppur "illegalmente" lo prendono senza pagare. Non è che se ti offrono una bibita gratis e tu la prendi automaticamente non le dai valore no? Come dicevi tu, le cose a cui non dai valore non le prendi proprio.
 
Ultima modifica:
Credo che sia stia imboccando la strada giusta anche se ancora girandoci intorno ...
tornerei a dire piu direttamente che la questione è data semplicemente dal PREZZO... insomma dal controvalore richiesto.
 
Io invece credo che il problema sia che di fronte alla tentazione di avere qualcosa gratis con un rischio quasi inesistente di venir beccati, un sacco di gente non si mette alcuno scrupolo a prendersi il film gratuitamente, inclusa gente che in assenza della possibilità gratuita magari avrebbe pagato per il disco fisico o il file dallo store online, a prescindere da quanto fosse il costo dell'oggetto.
 
Ultima modifica:
Non è che se ti offrono una bibita gratis e tu la prendi automaticamente non le dai valore no?

Non è così che devi ragionare, devi paragonare "se ti offrono la bibita gratis" oppure "se ti chiedono per la bibita 1 centesimo".

Finché ti offrono la bibita gratis, tu non devi fare nessuna scelta di tipo economico.
Quindi in questo caso il concetto di valore non ha senso.

E' quando ti chiedono 1 centesimo che scatta la scelta, e quindi si può parlare di valore.

A quel punto potresti sborsare la monetina da 1c, pensando "figurati 1c, che fesseria!" ebbene in quel momento avresti stabilito che per te quella bibita vale almeno 1 centesimo.
Viceversa se quando ti chiedono il centesimo rispondessi "a chi? ma tenetevela 'sta porcheria, io non caccio nulla!" ecco in quel caso avresti dimostrato che per te quella bibita non vale nemmeno 1c.

Prendiamo il caso della lista Amazon.
Tu hai stabilito una soglia di 8€. Al momento che un certo blu-ray rientra in quella soglia, tu lo compri.
Vuol dire che il valore che tu attribuisci è almeno 8€.

Allo stesso blu-ray, qualcun altro potrebbe attribuire una soglia di 5€, mentre un altro ancora pur di averlo al day-1 consegnato in anteprima mondiale è disposto a sborsare il prezzo massimo più le spese del corriere che si paracaduta nel cortile di casa col pacchetto in mano :asd:

Eppure è lo stesso oggetto.
 
@trabant
Non ci siamo. La questione è proprio il fatto che tali tizi hanno la possibilità di rubarsi la bibita con la quasi certezza di non venir beccati, e anche se normalmente la pagherebbero i suoi 3-4€, di fronte ad un rischio quasi nullo e di fronte alla possibilità di avere la bibita E QUALCOSA DI ALTRO COMPRATO CON I SOLDI NON SPESI, vanno per la seconda scelta.

Lo stesso discorso lo estendono ad altro... posso farmi la scheda tarocca per il decoder senza pagare l'abbonamento, fantastico, coi soldi risparmiati mi faccio una settimana al mare in Sardegna! :oink:
 
Ultima modifica:
Piuttosto io credo che occorra:
- educare alla legalità
- iniziare a punire gli illeciti con sanzioni dove gli fa più male, ossia al portafogli.
 
Sul discorso del punire gli illeciti con sanzioni pecunarie, forse non ci crederete, ma nella comunità di "expatriates" qui all'Aia ci sono alcune persone in pieno "power trip" che mettono in conto una certa quantità di soldi all'anno per pagare le multe stradali in modo da poter viaggiare senza "l'angoscia del dover rispettare i limiti" o di dover pagare il parcheggio!!!
Per contrastare tali comportamente, l'amministrazione ha deciso recentemente di proporre una legge per cui se commetti la stessa infrazione oltre un certo numero di volte in un certo periodo, invece della multa scatta la sospensione della patente fino alla confisca del veicolo.

Questo per dire che le multe da sole potrebbero non essere sufficienti.
 
Ultima modifica:
Io invece credo che il problema sia che di fronte alla tentazione di avere qualcosa gratis con un rischio quasi inesistente di venir beccati,
Il punto è che anche il download non è gratis, si paga del tempo per scaricare , pc acceso, tempo per masterizzare e poi bisogna pagare il supporto ( anche se free tax ) sul quale memorizzarlo ... è un "costo - fastidio" che, per taluni, vale la pena per risparmiare 18 euro...

Nelle bancarelle di tutte le città sono in vendita centinaia di migliaia di titoli su dvd e bd al costo di circa 3 - 5 euro... e se ne vendono a vagonate ( la pirateria è soprattutto questa )

ora se il dvd o il Bd originale costasse solo 4-5 euro, chi si comprerebbe le patacche nelle bustine ? chi si metterebbe a perdere tempo in rete a scaricare robaccia ?
In Italia, stanno ritornando le sigarette di contrabbando perche cominciano a RIDIVENTARE convenienti per il consumatore che, risparmiando 2 euro a pacchetto, risparmia 60 euro al mese.... figuratevi quello che fuma due pacchetti al giorno.

Alla fine voglio dire che il MERCATO si autoregolamenta da solo.... sulla base di domanda -offerta - qualità - concorrenza - prezzo

altro punto da valutare è anche l'atteggiamento irrazionale che spinge tantissimi a saturare la rete per scaricare materiale audio video che magari stiperà in capienti HD senza mai ascoltare.... ma questo è un altro aspetto che va fuori argomento...
 
Questo per dire che le multe da sole potrebbero non essere sufficienti.

E quindi ti sei risposto da solo.
Il prossimo passo quale sarebbe, la detenzione seguita nei casi più estremi dalla pena capitale?

Ti sei chiesto quali potrebbero essere i COSTI di un'azione antipirateria di carattere restrittivo/punitivo su vasta scala?
(perché nulla si fa gratis, immagina solo i costi delle innumerevoli cause legali con i relativi tempi biblici).

E se tale costi sarebbero giustificati da BENEFICI reali?

Non a caso ho chiesto all'inizio: perché combattere la pirateria?
Non sarebbe invece il caso di prendere atto del fenomeno del download, e capire come sfruttarlo per trovare il modo di spillare soldi a chi NON vuole farlo neanche sotto tortura?
Non è vero che quello che ruba la bibita come dici tu, lo fa perché è impunito, mentre invece sborserebbe 3-4€ se sapesse di essere scoperto.
E' una tua idea.
Al limite puoi dire "forse", "qualcuno", io dico "pochi" o meglio "un numero non significativo".

Io sono convinto che alle grandi major che gestiscono il mercato dell'home video non freghi niente della pirateria.
Si lamentano ma in realtà hanno già i soldi che gli escono dalle orecchie.
Anche perché i film più piratati sono quelli che hanno già fatto sfracelli al botteghino, nelle TV a pagamento e anche in home video.
Voglio vedere chi in Italia si mette a piratare i film iraniani o rumeni, pure se hanno vinto tutti i premi internazionali (le nazionalità non sono scelte a caso).

La pirateria da più fastidio all'utente singolo che compra e gli rode perché vede l'altro che fa "il furbo".
 
Ultima modifica:
Non è vero che quello che ruba la bibita come dici tu, lo fa perché è impunito, mentre invece sborserebbe 3-4€ se sapesse di essere scoperto.
E' una tua idea.
Al limite puoi dire "forse", "qualcuno", io dico "pochi" o meglio "un numero non significativo".
L'ho detto e ridetto che qui ci stiamo scambiando opinioni, nessuno ha la verità in mano, nemmeno tu.
Ho capito che per te sono pochi, ma io rimango della mia idea che siano molti, dato che l'evidenza empirica fra le persone che conosco io punta a quella conclusione. Se poi tu sei in possesso di prove per farmi cambiare idea, sono pronto a ricredermi.

Il prossimo passo quale sarebbe, la detenzione seguita nei casi più estremi dalla pena capitale?
Un modo potrebbe essere quello di far pagare una tassa a consumo per le connessioni: invece di pagare un fisso mensile, paghi in base a quanto trasferisci. Questo risolve anche il problema di coloro che si scaricano "l'ISO Blu-ray dell'ultima distribuzione Linux" (ho sentito anche questa come giustificazione per nascondere che si stava scaricando un fim).

Non capisco proprio l'ultima considerazione: il fatto che i content owner siano stra-ricchi non cambia il fatto chce chi scarica commette un illecito. Secondo te perché le lobby dei contenuti si stanno svenando per far passare leggi ancora più restrittive se alle aziende non importasse della pirateria?
 
Il punto è che anche il download non è gratis, si paga del tempo per scaricare , pc acceso, tempo per masterizzare e poi bisogna pagare il supporto ( anche se free tax ) sul quale memorizzarlo ... è un "costo - fastidio" che, per taluni, vale la pena per risparmiare 18 euro...

Un sacco di gente scarica e non masterizza ma butta tutto dentro HDD esterni. Quando con 87€ puoi comprarti un disco da 3TB, il costo di memorizzazione diventa marginale. Anche scaricassero sempre ISO da 50GB, ce ne possono infilare 60 portando il costo a circa 1,5€ per film. mentre se si scaricano re-encoding da 4-5GB ce ne infilano 10 volte tanto per un costo a film di un decimo.
 
Ultima modifica:
L'abbonamento internet è un costo che si sopporta (da noi a costi folli, tanto per cambiare) perchè con quello tu puoi fare tutto, magari la sorella fa la ricerca per la scuola, il padre si legge biografie dei cantanti della sua epoca, il fratello invece scarica film e musica, alla fine secondo voi chi è davvero preso in giro? quello che con 30/35 euro al mese può scaricarsi anche 2 film al giorno o quello che spende 3 o 5 euro per noleggiare in streaming un film a qualità spacciata per HD?
Contro il gratis non può esserci concorrenza perchè nulla sarà mai più conveniente del gratis (se facciamo i calcoli col solo prezzo dell'abbonamento mensile ci escono una manciata di noleggi streaming di dubbia qualità, e non di certo scaricamenti di mkv da tot GB con qualità a volte pari al Blu Ray o comunque sempre superiore ai noleggi streaming).
Non è sempre detto che chi scarica non bada alla qualità, magari lo scarica in versione infima per vederlo subito (perchè col ciufolo che va a spendere 8,70 per il cinema, quì anche io non li spendo e preferisco attendere direttamente il Blu Ray) e poi se lo riscarica in versione migliore diciamo, ho conosciuto gente che aveva scaffali di Hard Disk pieni zeppi di film e musica, catalogati tutti per genere, di cosa stiamo parlando quindi? non facciamo di tutta l'erba un fascio, io ho sempre preferito il supporto fisico originale, lo streaming l'ho provato ma non fa per me, voglio toccare con mano le cose, non avere in qualche cloud virtuale un file di pochi GB pagato magari 20 euro (visto di persona in alcuni store di film online).
 
Ultima modifica:
Si vuole combattare la pirateria cercando di mettere sotto torchio l'utente finale, quello che si scarica il film da internet,ma gli spacciatori e i distributori di questa roba ? Siamo alle solite,loro cambiano paese,cambiano nome e riprendono col loro business; è quello che si deve colpire se proprio si vuole fare qualcosa... dietro ai vari siti e programmi che ci sono in giro c'è gente che ci guadagna.
 
MA allora cosa concludete ?

edit
in sintesi e in poche parole qual'è il vero problema e come si puo risolvere ?
 
Ultima modifica:
...se un bd costasse 5 o 6 euro appena uscito e poi, dopo qualche mese, costasse 1 o 2 euro...

Sarebbero sempre soldi da tirare fuori: 10 bd costerebbero da 50 a 60 euro mentre lo scarico, a parte la adsl flat che costa di suo a prescindere, e il consumo elettrico risibile sarebbe sempre GRATIS! neanche un problema di spazio, si vede e si cancella per far spazio al prossimo scarico :(
Forse a 1 o 2 euro qualcuno comprerebbe ma poi ci sarebbe il problema dello spazio: 100 film stanno in un hard disk, 100 BD occupano molto spazio.

p.s.
se costassero 1 o 2 euro io dovrei cominciare veramente a far uscire i mobili per far spazio ai BD ;)


EDIT:
azz...nel tempo di scrivere il mio messaggio avete già detto tutto...
 
Ultima modifica:
@mmanfrin

L'idea di far pagare a consumo scusami ma è proprio campata in aria, in un settore come quello delle tlc dove si cerca di allargare il più possibile il bocchettone e stimolare al massimo il fabbisogno di banda, tu vuoi tornare a criteri restrittivi peraltro di impossibile applicazione.
Come faresti a sapere se uno sta scaricando 50GB "buoni" o illegali? A meno di complicati sistemi di filtri, finiresti per tarpare le ali a tutti.

Queste considerazioni ed idee di carattere "poliziottesco" sono sempre il frutto di una mentalità vecchia, che si è dimostrata inadeguata, ed ha portato a questa situazione, a causa della miope avidità di chi detiene il mercato, che finisce per danneggiare l'utente finale a tutti i livelli.


A questo punto vorrei lanciare delle idee che secondo me potrebbero servire ad inquadrare meglio la questione e smuovere le acque.

Innanzitutto bisogna prendere atto che:

1. il download non autorizzato è reso possibile dalla tecnologia e non richiede ingenti risorse
2. il confine tra legale e non legale non è stato ancora demarcato in modo univoco dalle regolamentazioni
3. i costi ed i tempi per mettere in atto azioni restrittive di massa non è detto che siano compensati dai benefici
4. il mercato è fatto da utenti dalle tipologie, esigenze, possibilità economiche e comportamenti di acquisto più vari


La mentalità poliziottesca prende in considerazione i punti 1, 2, e 3.

Per me invece bisogna partire proprio dal punto 4.

Senza mettersi a fare segmentazioni che lascerei a chi lo fa per mestiere, bastano delle considerazioni di buon senso.

a) Esiste una fascia di utenza diciamo alta, alla quale bisogna dare un prodotto al top, perché è disposta a pagare un prezzo premium.
E se glie lo dai, i soldi escono.
E qui la casa distributrice non se può uscire con un fetentissimo DVD come in itaGlia puntualmente accade.
Visto che tanto mi ripeto sempre, faccio il caso del film Una Separazione, che ha vinto Orso d'Oro, Golden Globe e Oscar miglior film straniero, più una caterva di altri premi.
In itaGlia ha avuto una distribuzione misera, ha fatto 70.000 spettatori: in Francia 700.000, e non è che i francesi siano 10 volte gli italiani eh ... E sempre in itaGlia, hanno fatto uscire un fetentissimo DVD, prezzato a quasi 14€, mentre all'estero un signor publisher ha messo in circolazione un eccellente BD che si trova a poco più di 10€.

Questo vuol dire perdere una fetta di appassionati che sarebbe assolutamente propensa a pagare un prezzo premium, a fronte però di un prodotto ineccepibile e perfettamente curato sia nella realizzazione che nei contenuti, come ad esempio confezione speciale, libretto, extra, tutti quei qualcosa che diano anche un carattere di esclusività al possesso dell'opera.

b) al di sotto della fascia top ne abbiamo una diciamo che bada più al sodo, che è propensa all'acquisto del BD ma con una maggiore attenzione al budget. Qui ferma restando la qualità tecnica che deve essere dello stesso livello, perché è comunque la molla che spinge ad acquistare un prodotto in alta definizione, si può risparmiare sul packaging, magari mettere gli extra come optional acquistabili online, attuare sistemi di fidelizzazione come buoni da accumulare per successivi acquisti, insomma tutti quei sistemi ben noti a chi si occupa di marketing.

c) ancora più giù possiamo pensare ad una fascia che per vari motivi non è interessata al possesso del supporto fisico, ma lo è al contenuto, e che per motivi economici non è in grado / disponibile a pagare un prezzo paragonabile alla fascia b) ne tantomeno a).
In questa fascia peraltro potrebbero rientrare grandi consumatori, che proprio perché molto appassionati si troverebbero a sostenere spese esorbitanti. Oppure residenti in centri dove non è facile trovare sale che trasmettano film diversi dal solito cinepanettone o dei trasformers.
Per questi è facile ipotizzare una distribuzione online magari in standard definition, con un focus ad esempio sull'ampiezza del catalogo che deve consentire l'accesso a cinematografie anche di nicchia. Anche qui ovviamente sistemi di fidelizzazione, sconti, punti, omaggi su altri prodotti etc.

Teniamo presente che le fasce non hanno confini netti, un utente potrebbe apppartenere a tutte e tre le fasce a seconda del prodotto.


Ora immaginiamo che un ipotetico publisher, senza guardare in faccia nessuno, metta sul mercato il solo prodotto A, o peggio ancora il solo prodotto C.
Si perderebbe i guadagni delle altre due fasce di utenti, scatenando irritazione e malcontento.
Che poi alla fine tanto ipotetico non è, perché quello che sistematicamente accade quando propinano a tutti in maniera indifferenziata il solito fetentissimo DVD :asd:

E questo perché la mentalità del publisher soprattutto italico è quella della rendita di posizione, "io ho i diritti, questa è la minestra, mangiare o saltare" ovvero per dirla alla Benigni/Troisi "chi siete? cosa portate? si ma quanti siete? un fiorino!"


Per finire, il punto che sembra più scottante, cioè fascia che possiamo chiamare

d) quella dei piratoni imperterriti, dei furbetti, quelli che "rubano" sapendo di essere impuniti, come qualcuno ha detto.

Come si potrebbe convincerli a cambiare atteggiamento, ovvero a spendere per i prodotti che sono abituati ad avere gratis?

Uno dei principi fondamentali della vendita, afferma che costa molto di più acquisire un nuovo cliente, piuttosto che incrementare gli affari su quelli che già si hanno.

Sono state fatte delle proposte:
"si potrebbero abbassare i prezzi" : certo, ma questo è un costo, perché i prezzi si abbassano per tutti, ne vale la pena?
"si devono colpire i colpevoli" : certo, ma sempre un costo è, valli a scovare e a fargli causa, e il beneficio?
"si devono far pagare di più le connessioni, oppure porre limiti, etc." : quindi abbiamo un costo che andrebbe a colpire anche chi non è nemmeno interessato all'home video.

Io vedo le cose da un altro punto di vista:

Si deve fare in modo che gli utenti delle fasce A, B e C siano perfettamente soddisfatti del prodotto che hanno e del relativo prezzo, in modo che restino utenti paganti e non siano tentati da derive di altro tipo.


In questo modo ci si assicura che quelli disposti a spendere, lo facciano davvero ed in misura sempre maggiore, e che magari con particolari offerte si riescano ad attirare i più riottosi.
Cosa che, anche se non accade al 100%, è da considerare fisiologica e comunque non danneggia nessuna delle 3 fasce paganti.

Anche perché io sfido chiunque a trovarmi il piratone imperterrito che ha gli HD pieni dei film di fasto e furioso , tor e airommen, che si guarda sul 90 pollici con l'impianto trisurraund, e che scarica "Una separazione" mandando fallito il povero distributore del capolavoro iraniano. Ma quando mai ...


La conclusione è: che pensassero prima a risolvere i problemi degli utenti paganti, a dare un prodotto valido per qualità e catalogo, indirizzato a risolvere le esigenze degli utenti.
Certo, questo comporta LAVORO, LAVORO, LAVORO, sarebbe bello raccogliere senza sforzo le pere che crescono spontaneamente sugli alberi, anzi meglio ancora aspettare che cadano direttamente in bocca.


Ci danno dei prodotti che fanno schifo, come chi bazzica questo forum sa benissimo, e il problema sarebbero quattro piratoni del cavolo ... ma andassero a da via ** *** ...
 
Ultima modifica:
Top