@mmanfrin
L'idea di far pagare a consumo scusami ma è proprio campata in aria, in un settore come quello delle tlc dove si cerca di allargare il più possibile il bocchettone e stimolare al massimo il fabbisogno di banda, tu vuoi tornare a criteri restrittivi peraltro di impossibile applicazione.
Come faresti a sapere se uno sta scaricando 50GB "buoni" o illegali? A meno di complicati sistemi di filtri, finiresti per tarpare le ali a tutti.
Queste considerazioni ed idee di carattere "poliziottesco" sono sempre il frutto di una mentalità vecchia, che si è dimostrata inadeguata, ed ha portato a questa situazione, a causa della miope avidità di chi detiene il mercato, che finisce per danneggiare l'utente finale a tutti i livelli.
A questo punto vorrei lanciare delle idee che secondo me potrebbero servire ad inquadrare meglio la questione e smuovere le acque.
Innanzitutto bisogna prendere atto che:
1. il download non autorizzato è reso possibile dalla tecnologia e non richiede ingenti risorse
2. il confine tra legale e non legale non è stato ancora demarcato in modo univoco dalle regolamentazioni
3. i costi ed i tempi per mettere in atto azioni restrittive di massa non è detto che siano compensati dai benefici
4. il mercato è fatto da utenti dalle tipologie, esigenze, possibilità economiche e comportamenti di acquisto più vari
La mentalità poliziottesca prende in considerazione i punti 1, 2, e 3.
Per me invece bisogna partire proprio dal punto 4.
Senza mettersi a fare segmentazioni che lascerei a chi lo fa per mestiere, bastano delle considerazioni di buon senso.
a) Esiste una fascia di utenza diciamo alta, alla quale bisogna dare un prodotto al top, perché è disposta a pagare un prezzo premium.
E se glie lo dai, i soldi escono.
E qui la casa distributrice non se può uscire con un fetentissimo DVD come in itaGlia puntualmente accade.
Visto che tanto mi ripeto sempre, faccio il caso del film Una Separazione, che ha vinto Orso d'Oro, Golden Globe e Oscar miglior film straniero, più una caterva di altri premi.
In itaGlia ha avuto una distribuzione misera, ha fatto 70.000 spettatori: in Francia 700.000, e non è che i francesi siano 10 volte gli italiani eh ... E sempre in itaGlia, hanno fatto uscire un fetentissimo DVD, prezzato a quasi 14€, mentre all'estero un signor publisher ha messo in circolazione un eccellente BD che si trova a poco più di 10€.
Questo vuol dire perdere una fetta di appassionati che sarebbe assolutamente propensa a pagare un prezzo premium, a fronte però di un prodotto ineccepibile e perfettamente curato sia nella realizzazione che nei contenuti, come ad esempio confezione speciale, libretto, extra, tutti quei qualcosa che diano anche un carattere di esclusività al possesso dell'opera.
b) al di sotto della fascia top ne abbiamo una diciamo che bada più al sodo, che è propensa all'acquisto del BD ma con una maggiore attenzione al budget. Qui ferma restando la qualità tecnica che deve essere dello stesso livello, perché è comunque la molla che spinge ad acquistare un prodotto in alta definizione, si può risparmiare sul packaging, magari mettere gli extra come optional acquistabili online, attuare sistemi di fidelizzazione come buoni da accumulare per successivi acquisti, insomma tutti quei sistemi ben noti a chi si occupa di marketing.
c) ancora più giù possiamo pensare ad una fascia che per vari motivi non è interessata al possesso del supporto fisico, ma lo è al contenuto, e che per motivi economici non è in grado / disponibile a pagare un prezzo paragonabile alla fascia b) ne tantomeno a).
In questa fascia peraltro potrebbero rientrare grandi consumatori, che proprio perché molto appassionati si troverebbero a sostenere spese esorbitanti. Oppure residenti in centri dove non è facile trovare sale che trasmettano film diversi dal solito cinepanettone o dei trasformers.
Per questi è facile ipotizzare una distribuzione online magari in standard definition, con un focus ad esempio sull'ampiezza del catalogo che deve consentire l'accesso a cinematografie anche di nicchia. Anche qui ovviamente sistemi di fidelizzazione, sconti, punti, omaggi su altri prodotti etc.
Teniamo presente che le fasce non hanno confini netti, un utente potrebbe apppartenere a tutte e tre le fasce a seconda del prodotto.
Ora immaginiamo che un ipotetico publisher, senza guardare in faccia nessuno, metta sul mercato il solo prodotto A, o peggio ancora il solo prodotto C.
Si perderebbe i guadagni delle altre due fasce di utenti, scatenando irritazione e malcontento.
Che poi alla fine tanto ipotetico non è, perché quello che sistematicamente accade quando propinano a tutti in maniera indifferenziata il solito fetentissimo DVD :asd:
E questo perché la mentalità del publisher soprattutto italico è quella della rendita di posizione, "io ho i diritti, questa è la minestra, mangiare o saltare" ovvero per dirla alla Benigni/Troisi "chi siete? cosa portate? si ma quanti siete? un fiorino!"
Per finire, il punto che sembra più scottante, cioè fascia che possiamo chiamare
d) quella dei piratoni imperterriti, dei furbetti, quelli che "rubano" sapendo di essere impuniti, come qualcuno ha detto.
Come si potrebbe convincerli a cambiare atteggiamento, ovvero a spendere per i prodotti che sono abituati ad avere gratis?
Uno dei principi fondamentali della vendita, afferma che costa molto di più acquisire un nuovo cliente, piuttosto che incrementare gli affari su quelli che già si hanno.
Sono state fatte delle proposte:
"si potrebbero abbassare i prezzi" : certo, ma questo è un costo, perché i prezzi si abbassano per tutti, ne vale la pena?
"si devono colpire i colpevoli" : certo, ma sempre un costo è, valli a scovare e a fargli causa, e il beneficio?
"si devono far pagare di più le connessioni, oppure porre limiti, etc." : quindi abbiamo un costo che andrebbe a colpire anche chi non è nemmeno interessato all'home video.
Io vedo le cose da un altro punto di vista:
Si deve fare in modo che gli utenti delle fasce A, B e C siano perfettamente soddisfatti del prodotto che hanno e del relativo prezzo, in modo che restino utenti paganti e non siano tentati da derive di altro tipo.
In questo modo ci si assicura che quelli disposti a spendere, lo facciano davvero ed in misura sempre maggiore, e che magari con particolari offerte si riescano ad attirare i più riottosi.
Cosa che, anche se non accade al 100%, è da considerare fisiologica e comunque non danneggia nessuna delle 3 fasce paganti.
Anche perché io sfido chiunque a trovarmi il piratone imperterrito che ha gli HD pieni dei film di fasto e furioso , tor e airommen, che si guarda sul 90 pollici con l'impianto trisurraund, e che scarica "Una separazione" mandando fallito il povero distributore del capolavoro iraniano. Ma quando mai ...
La conclusione è: che pensassero prima a risolvere i problemi degli utenti paganti, a dare un prodotto valido per qualità e catalogo, indirizzato a risolvere le esigenze degli utenti.
Certo, questo comporta LAVORO, LAVORO, LAVORO, sarebbe bello raccogliere senza sforzo le pere che crescono spontaneamente sugli alberi, anzi meglio ancora aspettare che cadano direttamente in bocca.
Ci danno dei prodotti che fanno schifo, come chi bazzica questo forum sa benissimo, e il problema sarebbero quattro piratoni del cavolo ... ma andassero a da via ** *** ...