Allora, ragazzuoli, eccomi qui con la mia attesissima (!) review sullo schermo BD II 3rd gen 4K (e chi più ne ha…).
Per dovere di cronaca, premetto che sto aspettando da Plasmapan un telo sostitutivo poiché c’è stato un ulteriore piccolo problema nel primo che mi è stato spedito. Ma, per correttezza, devo evidenziare il comportamento sino ad ora ineccepibile che è stato tenuto nella fase post vendita. Niente da dire, per quel che sto vedendo, da questo punto di vista potete stare sereni….
Arriviamo al mitologico telo:
bilancio complessivo ASSOLUTAMENTE POSITIVO, con i limiti che già conoscete.
Alcuni di Voi hanno sin qui sviscerato la questione in maniera tale che, col senno di poi, trovo tali analisi del tutto corrette ed equilibrate. Per cui non dirò nulla di nuovo per molti di Voi, ma, quantomeno, avrete un’ulteriore esperienza.
La mia situazione:
proietto da 4m di distanza con un TW9000 posizionato a soffitto capovolto con ottica poco sopra la cornice superiore e contro un telo di 2.5m di base, in formato 16:9.
Il tutto in ambiente living con la sola parete di proiezione dipinta di rosso porpora, pareti laterali e soffitto bianchi, pavimento marmo bianco con tappeto rosso scuro che arriva a 0,8m dal telo. Gain 0.8.
Ora, quello che, in una condizione come la mia, accade all’immagine, è qualcosa che soltanto chi ha visto il prima (disastroso) ed il dopo (pazzesco) può capire.
Col telo Adeo bianco l’immagine era assolutamente slavata, contorni poco definiti… Le scene luminose affogavano nella panna… zero tridimensionalità. Quelle notturne affogavano i neri. Alcuni film (The Descent) erano inguardabili….
Ero sempre lì a chiedermi se non fosse il caso di rinunciare alle dimensioni e prendermi un bel TV da 60 pollici (un francobollo, ovviamente..).
Con il BD le cose sono enormemente cambiate. Ora capisco cosa intende chi dice “pare una TV gigante”… e non solo da spenta..!
Moglie, padre, amici…tutti mi chiedono come abbia fatto.
Colori saturi, contorni razor, microdettaglio, tridimensionalità (davvero rende quasi superfluo il 3D)… il quadro complessivo è alle stelle. Per quanto riguarda questi punti di forza, sarete messi meglio della maggior parte delle installazioni che vedrete agli shoot outs… e questo anche se siete in un ambiente living.
La stanza rimane molto in ombra, laddove prima veniva illuminata a giorno. Stimo un 70% buono di abbattimento delle luci diffuse in giro dal telo.
Con una luce accesa, in posizione ovviamente defilata, la visione rimane iper-godibile, e cmq molto più godibile di quanto fosse prima col telo bianco e tutte le luci spente!!
Trasmissioni in HD come Top Gear vi faranno sentire assieme al pubblico, in uno spazio davvero profondo e dettagliato… Corse di F1 sulla Rai HD vi faranno sentire dei privilegiati… film “neri” come Underworld oppure le famose scene “volanti” di Blade Runner saranno zucchero per gli occhi. Ma anche e soprattutto i colori…. quei colori.. dio mio che belli rispetto a prima: brillanti, saturi.. vivi.
Il mio nero è più nero di quello che ho visto fino ad ora in giro con vpr migliori del mio ma su schermi bianchi, anche se in sale completamente trattate.
Questo è tutto vero e vale assolutamente l’acquisto.
Ora le problematiche note.
Capitolo sparkling: lo sparkling c’è.E si vede. Non solo al centro ma in maniera a volte un poco diffusa. A me da fastidio.
Però bisogna dire che il mio vpr è una torcia e già ora con 200 ore sulla schiena il fenomeno si è molto ridotto. Sono convinto che con un JVC (o un Vango che ho visto da Muriglio) oppure con una lampada più datata, la cosa diverrebbe davvero una pippa per maniaci.
Ma ora c’è e si vede.
Angolo di visione: più che sufficiente per una visione da postazioni “normali”.
Uniformità: non eccezionale, ma durante la visione di un film non ci farete caso, visto il quadro complessivamente pazzesco che avrete davanti.
Morale: confermo che nessun upgrade di un vpr in ambiente living vi darà MAI quello (nemmeno lontanamente) che vi da un BD 4K (io la differenza in termini di sparkling tra 4K e precedenti l’ho vista, per la cronaca).
In ambiente trattato, imho, ne vale la pena solo con vpr poco luminosi (JVC su tutti) e quindi senza ambizioni differenti (3D). A quel punto il poco sparkling quasi sparisce e l’immagine dovrebbe comunque guadagnarne nettamente.
Ma , secondo me,“la morte sua” è in sala da pranzo…
Capisco che il prezzo parrebbe rivolto ad un target più da “bat cave” che da compromessi…
Ma la verità è che sta al produttore convincere anche questo secondo (a mio avviso principale) target che… se ha dedicato una parete al cinema.. se ci ha fatto un impianto audio tutto attorno… se ci ha fatto una catena audio video appena discreta… allora SI’, ne vale già la pena. Eccome. Altrimenti avrà fatto tutto per nulla, per godersi solo in piccola parte la videoproiezione casalinga… e forse i soldi che ha “buttato” saranno ben di più.
Per chi proprio non sopporta lo sparkling (vero HUNTER? ), allora meglio lasciar perdere.
Io credo che sia un limite insito nel concetto di “alto contrasto” e preferisco un difetto in alcune zone ed in alcune scene (dentro un quadro favoloso) piuttosto che uno schifo diffuso col solo pregio dell’uniformità.
Una cacca uniforme è sempre una cacca. Anzi, tanta cacca.
A disposizione.
