Anarchia e nichilismo in un film tra l'onirico e il surreale, un'autentica perla di David Fincher che in quasi 20 anni ci ha regalato alcuni dei film più belli nel recente panorama filmico. Film insolito, apparentemente sconclusionato, quasi uno sfogo contro il nulla, quindi ... cosa offre realmente allo spettatore medio ? Una critica alla società ? Un'estremizzazione dell'atteggiamento machista ? Una dura, feroce e violenta rappresentazione della fragile psicologia umana ? Questo film è tutto ... ma paradossalmente anche niente, non è identificabile in un genere, non è di facile lettura, non è assolutamente anonimo o scontato, certamente provocatorio e furbo, ma indiscutibilmente tra i titoli più meravigliosamente intelligenti nel panorama del cinema"postmoderno", da rivedere più volte per poter "assaggiare" tutte le chiavi di lettura offerte dal regista, anche se il senso del film sta tutto li, in una semplice frase pronunciata quasi ad inizio film "le cose che possiedi alla fine ti possiedono", come a farci capire che nelle tanto decantate e moderne istituzioni d'oggi non ci sia spazio per chi voglia sentirsi veramente libero e che, in fondo, siamo tutti condizionati e schiavi non solo dal volere della società ma addirittura di noi stessi. Questo "Fight club" riesce dove tanti altri illustri colleghi han fallito, nel dare una concreta dimostrazione della infinita complessità della mente ed una possibile reazione ( ovviamente estremizzata nella spettacolare finzione cinematografica ) ad un malessere tanto interno quanto esterno, questo grazie non solo al romanzo da cui è tratto ma anche ad una coppia di attori ( Norton e Pitt ) che non necessitano di presentazioni. Tutto da standing ovation.
Soddisfatto da questo passaggio in alta definizione, l,ultima volta lo vidi in tv e la qualità video mi sembro "agghiacciante" invece in alta dedizione il titolo in questione sembra tornato al suo antico splendore, peccato per le scene più buie dove alcuni particolari affogano nelle tonalità scure rendendo l'immagine piatta e, apparentemente, poco definita
La traccia italiana mi è parsa buonissima, anche perché le casse laterali lavoravano bene avvolgendoti letteralmente nell'atmosfera del film
FILM 9
VIDEO 9
AUDIO 8,5