Hai ragione però così ritorniamo sempre al solito discorso, seguire le misurazioni dove effettivamente è la testa e le orecchie dell'ascoltatore pur mantenendo delle precauzioni oppure attenersi ciecamente alle linee guida audyssey ? Perché per esempio nel mio caso il mio divano ha la spalliera alta quindi le orecchie sono sopra di essa di solo 5 c..........[CUT]
Io apporrei il mic esattamente dove poggia il cervello.

Non mi frega che il software intervenga un metro più avanti se i problemi di riflessioni, picchi o null ce l'ho poi un metro indietro.
Purtroppo questo punto di vista è concettualmente sbagliato a priori.
Provo a spiegarlo il più chiaramente possibile...
1 Premessa fondamentale: tutti coloro che hanno il divano appoggiato alla parete di fondo - come per esempio il sottoscritto - piuttosto che una seduta molto alta, che quindi supera l'altezza delle orecchie, si troveranno in una situazione assolutamente non ideale, che li costringerà comunque a procedere con un compromesso, non potendo rispettare il 100% (e
al 100%) le prescrizioni di chi il sistema Audyssey l'ha progettato.
2 Detto ciò, è fondamentale separare l'aspetto della equalizzazione Audyssey da quello - per chi se lo può permettere - della verifica strumentale di tale equalizzazione, tramite software e microfoni differenti da quelli Audyssey.
3 Per il primo punto è fondamentale rispettare le condizioni più limitanti, ossia le uniche che consentono al sistema di equalizzazione di funzionare correttamente,
o comunque al meglio delle sue possibilità nei casi meno ideali. Equalizzare nel punto esatto dove sono poste le orecchie, se questo punto è troppo vicino alla parete/seduta, significa solamente correre il rischio che il sistema sbagli a prescindere, portando non a un risultato mediocre, ma corretto per quel punto, ma a un risultato mediocre/del tutto errato a prescindere dal punto in cui si ascolterà l'impianto. Per il secondo punto, il cui scopo è fotografare la situazione
effettiva nel punto esatto d'ascolto, quindi non apportare modifiche equalizzando il segnale sonoro, è invece corretto procedere posizionando il microfono nel punto esatto, anche quando questo significa metterlo molto più a ridosso della parete rispetto ai 50cm necessari al corretto funzionamento di Audyssey. Così facendo, infatti, si fotograferà la situazione
reale che l'equalizzazione Audyssey, effettuata
correttamente, comporterà nello
sfortunato PAP eccessivamente addossato alla parete/seduta.
Perché questa differenza? A me pare ovvia: non è che non rispettando la corretta distanza indicata da Audyssey rispetto alla parete/seduta si effettua comunque l'equalizzazione corretta, per di più nel punto corretto. Semplicemente si rischia di effettuare un'equalizzazione assolutamente scorretta a prescindere dal punto in cui viene svolta, perché il sistema - solo per fare un esempio - andrà a effettuare correzioni non necessarie, che risulteranno quindi negative in qualunque punto della seduta si ascolterà, dato che scambierà delle riflessioni per un segnale diretto, tanto per fare un esempio.
In più, la procedura Audyssey prevede 6-8 punti di rilevazione, a seconda del sistema utilizzato, e come si è sempre ripetuto è fondamentale effettuarli tutti: se quindi per esempio si segue il pattern 101, almeno 3 dei 6/8 punti (o anche di più...) saranno comunque diversi dal PAP, ovviamente, quindi in posizione differente da dove sono posizionate le orecchie. Se a quei punti aggiungete 3 rilevazioni (o più) fatte a una distanza comunque scorretta, perché inferiore ai 50cm dalla parete/seduta di fondo, semplicemente aggiungerete ulteriore margine di errore/problematiche alla media delle 6/8 rilevazioni calcolata dal sistema, peggiorando ulteriormente il risultato finale. Concludo poi sottolineando che, a meno che non siate statue di cera, non guarderete di certo un intero film o partita con la testa (e le orecchie) sempre nella stessa identica posizione, e quindi sempre alla stessa distanza dalla parete/seduta. Almeno ogni tanto sposterete la testa un po' più avanti, no? Quindi non capisco questo ostracismo verso un compromesso, ovviamente non ideale, cui la vostra
logistica vi costringe, ma che gli stessi progettisti di Audyssey hanno specificato chiaramente nelle indicazioni della procedura di equalizzazione. Se sono loro i primi a dire che è fondamentale rispettare quella distanza minima, anche nel caso in cui questo significhi non rilevare nemmeno in un caso la posizione effettiva delle vostre orecchie, ci sarà un motivo, no? Oppure pensate che le vostre intuizioni valgano più delle prescrizioni dei progettisti Audyssey stessi...?
Ettore