Audyssey Room Correction

Cmq sia tutto è legato alla stanza. Non tutte sono uguali e sopportano le basse frequenze...

Io mi armerei oltre che dell'autocalibrazione, anche di un sergnale sweep e volendo anche di un microfono ed un programma tipo Roomeq...

PS non vi fidate troppo dei dati di "targa"...perchè un diffusore può esser dichiarato che scende a 40 hz; ma a quanti db???
 
Mah, non avendo la possibilità del bass management per ogni diffusore l'Audissey mi ha impostato tutto il fronte ant in Large con crossover 80Hz.
Ho inserito anche la funzone LFE+Main per rafforzare i bassi e renderli più uniformi.
 
Ciao.

Sì infatti... i miei dichiarano 34Hz (-6dB), quindi è diverso ovviamente.

Il room eq ce l'ho... ma cosa serve per usarlo correttamente?

Io sto trattando gli angoli con le spugne angolari della Promacoustic, anche perchè non posso fare altro visto lo spazio ridotto che ho.


Ciao e grazie. ;)
MATTEO
 
Un microfono di misurazione...così puoi vedere su tutta la banda dove ci sono dei picchi o dei vuoti...

Cmq sia ripeto, non c'è una impostazione valida per tutti, al di là del discorso LFE...le stanze son tutte diverse e difficili purtroppo! :rolleyes:
 
Ciao.

Sì infatti... il trattamento acustico di una stanza è sempre molto complessa... io, avendo un basso budget, e nessuna possibilità di muovere i molto mobili, mi adatto e mi rivolgo alle spugne. Poi quel che verrà fuori si vedrà, di certo sarà il massimo che posso fare a prezzi contenuti.

Come microfono andrebbe bene il Behringer ECM? Va collegato alla scheda audio, serve il mixer?


Ciao e grazie. ;)
MATTEO
 
Scandinavian Explorer ha detto:
Si, ma non credo che su tutti i film (sia DVD che BD) sia così...
Intendo dire che non credo che in qualsiasi titolo, TUTTE le frequenze dai 120 in giù siano mandate al sub...
Infatti ciò che ho detto è che nel canale LFE non ci sono frequenze superiori ai 120 ma solo inferiori e quindi dai 120 in giu, e questo è valido per qualsiasi colonna sonora di film. Se invece è un dvd di un concerto, ad esempio, tutto il discorso potrebbe essere diverso.

ciao
 
Matteo83 ha detto:
Ciao.

Sì infatti... i miei dichiarano 34Hz (-6dB), quindi è diverso ovviamente.
MultEQ controlla quando la forza del segnale scende sotto di 3dB e, a quella frequenzam setta il xover. 6 dB sono troppi.

ciao
 
enzo-ita: quindi tu saresti dell'idea di impostare il crossover dell'AVR a 120Hz sempre e comunque? I miei frontali scendono a 39Hz dichiarati (±3db) e, non potendo impostare il crossover singolarmente per ogni altoparlante, l'ho settato a 80Hz come compromesso; finora mi sono trovato molto bene e il sub è potentissimo (a volte anche troppo!) :)

essepi: credi che sia proprio la sesta misurazione mancante la causa del mio problema col MultEQ?
 
ev666il ha detto:
enzo-ita: quindi tu saresti dell'idea di impostare il crossover dell'AVR a 120Hz sempre e comunque?
Si e cmq non è una mia idea ma un suggerimento del presidente della Audyssey che scrive su un forum americano.
Se il tuo sub risulta troppo forte, ci possono essere due motivi:

1) hai attivato il double bass. Disattivalo.
2) hai il controllo sul sub troppo alto. Abbassalo.

Per quanto riguarda le 6 misurazioni, anche se è sempre buona regola farne 8, non credo che un problema si risolva semplicemente facendo una misurazione in più.

ciao
 
enzo-ita ha detto:
Per quanto riguarda le 6 misurazioni, anche se è sempre buona regola farne 8, non credo che un problema si risolva semplicemente facendo una misurazione in più.

La versione di Audyssey montata sul Marantz SR7002 consente un massimo di 6 misurazioni :) Nessuna idea di cosa possa causare il mio problema?
 
Ciaoa posseggo un onkyo 705 con delle kef 3005se; per ora mi sono limitato a selezionare manulalmente il crossover: ho selezionato per tutti e cinque i satelliti 80hz che dovrebbe corrispondere a "small", almeno così ho capito mentre la frequenza per il sub sempre 80. Anche la distanza l'ho impostata in base alla effettiva posizione dei sub dal mio punto di ascolto.
Se decidessi di fare l'autocalibrazione in quali posizioni dovrei mettere il microfono tenendo conto che vedo i film sempre da solo e sempre nella stessa posizione, cioe' sdraiato sul letto?
Per la prima misurazione potrei usare un treppiede e mettere il microfono all'altezza delle orecchie, ma quando mi chiede il secondo posizionamento, dove lo metto 'sto microfono?
Da quello che ho capito dalla terza misurazione in poi si puo' saltare e concludere l'analisi, ma le prime due sono obbligatorie...che faccio?
 
Personalmente ho provato sia con tre misurazioni che con sei, in ogni caso l'Audyssey mi taglia di brutto le basse frequenze restituendomi una curva che a me non piace, io uso solo la curva front con i film (quella che uniforma il centrale ed i surround ai frontali), quindi non penso che fare molte misurazioni quando la seduta di ascolto é limitata serva a molto.
Per quanto riguarda il numero delle rilevazioni disponibili (6 o 8) dipende dalla versione dell'Audyssey montata sul sintoampli, il mio Denon ne ha 6 ma bastano e avanzano.
Mi associo al consiglio di non guardare la risposta in frequenza dei diffusori a -6db ma a -3db molto piu' realistica, in ogni caso conviene fare delle prove (escludendo il sub) con dvd tipo Eagle Project di AF Digitale che hanno tracce con sweep delle frequenze 20-20000 in modo di capire fino a dove riescono a scendere veramente in basso i propri diffusori.
Ciao
 
L'audissey lavora soprattutto per dare spazialità alla scena quindi enfatizza le zone medio-alte.
Anche a me aveva reso il mio centrale troppo "metallico" ed ho usato per il centrale la curva flat se non erro...

@vassago. I tuoi satelliti dichiarano 70hz in basso, non credo che ad 80 tu possa avere tanta pressione. Fossi in te recupererei una traccia swap e controllare se ad 80-90hz non hai un buco.

Con quel kit vedo meglio un taglio sui 100-120hz...
 
Io ho fatto diverse prove, con misurazioni a 3, 4, 6 ed infine otto posizioni, con risultati leggermente differenti ma che non mi soddisfano affatto. io sono amante del suono puro, senza equalizzazioni o altra roba. il concetto di alta fedeltà in senso puro (vale anche per HT) non prevede l'uso di equalizzazioni, secondo me.
comunque l'autocalibrazione la uso solo per stabilire la corretta posizione degli altoparlanti e i vari livelli. il sub lo imposto manualmente, e dopo aver fatto l'autocalibrazione il mio Onkyo abilita in automatico la curva audissey, ma io la disabilito subito dopo. questo è il mio modesto parere
 
Guarda anch'io la pensavo come te ma poi utilizzando la curva equalizzata (leggermente modificata ai miei gusti) mi son ricreduto.
All'inizio sembra di perdere dinamica ma poi andando avanti con gli ascolti ci si rende conto del buon lavoro fatto dal microfono, specie facendo uno switch al volo tra EQ Off e curva equalizzata.
Bisogna lavorarci un pò su ma alla fine il risultato è molto più armonico.
 
il problema è che l'onkyo non permette di modificare/visualizzare la curva di equalizzazione audissey, quindi se volessi ricrearla manualmente non saprei da dove cominciare..
e proprio come dici tu passando da eq off ad audissey, si nota la differenza.. molto + naturale la curva flat. farò un'ultima prova tentendo spento il sub..
 
serjedi ha detto:
dopo aver fatto l'autocalibrazione il mio Onkyo abilita in automatico la curva audissey, ma io la disabilito subito dopo. questo è il mio modesto parere
Il tuo discorso ha senso da una punto di vista del gusto. Cioè se ti piace come è calibrato il tuo impianto al naturale va bene così. In teoria, in una stanza anecoica non c'è bisogno dell'equalizzazione MultEQ. Una volta settati i ritardi (distanze) e il livelli dovrebbe bastare così, se nessuno degli altoparlanti enfatizza in qualche punto della banda delle frequenze.
Vorrei sottolineare che il lavoro principale che fa il MultEQ, è di lavorare sul dominio dei tempi creando centinaia di filtri che hanno lo scopo principale di cancellare gli echi generati dalla stanza di ascolto con una risoluzione che è centinaia di volte maggiore di quella ottenibile con un equalizzatore parametrico. Il tutto viene fatto con più misurazioni proprio per valutare nei vari punti di ascolto misurati come gli echi si differenziano all'interno della banda. Poi specifici algoritmi di calcolo determinano il miglior compromesso possibile per la generazione dei valori di filtraggio creando all'interno dell'area di ascolto una omogeneità della risposta. Questo è ben diverso dalla semplice equalizzazione parametrica. Vengono addirittura generati segnali che servono ad abbattere gli echi, ed é per questo che il suono risulta molto più pulito all'ascolto e ben posizionato.

ciao
 
Ultima modifica:
Ciao.

Nemmeno io sono un fan degli equalizzatori, però col mio vecchio impianto (Indiana Line) la Audyssey mi ha risparmiato molte torture, dovute al deciso scontro tra suona Indiana Line e il mio ambiente molto difficile!

Però adesso avendo cambiato i diffusori mi sento di fare un trattamento acustico minimo, ma efficace, anzi che ritornare all'Eq Audyssey, anche perchè, sappiamo tutti, che l'equalizzatore ambientale è stato creato per tentare di riequilibrare la risposta in frequenza della stanza, quindi se il microfono sente un buco di 10dB su qualche frequenza la alzerà di conseguenza, chiedendo all'amplificatore più erogazione di potenza in quella frequenza e mettendo sotto stress anche i diffusori stessi.

Col Behringer DEQ2496 mi accadde proprio questo: c'erano frequenza che si alzavano anche di +15dB!!!
Ovviamente l'ascolto diventava impossibile!

Saluti. ;)
MATTEO
 
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